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    F1, organizzatori Gp Brasile contro Liberty Media: “Cancellazione inaccettabile”

    ROMA – “Non possiamo accettare la motivazione dataci da Liberty Media, tanto meno il ragionamento che sta alla base. Parlano del tasso di infezione del virus in Brasile, che è un po’ come paragonare la California alla Florida in un paese come il Brasile, che è di dimensioni continentali. Abbiamo tutti i numeri a nostro favore per lo Stato e la città di San Paolo”. Lo storico promoter del Gran Premio del Brasile di Formula 1 Tamas Rohony ha commentato così la decisione da parte di Liberty Media di cancellare ufficialmente l’appuntamento di Interlagos a causa della pandemia di coronavirus.

    La rabbia degli organizzatori
    Gli organizzatori non ci stanno e sottolineano come l’annullamento della gara di Interlagos sia basata su un ragionamento privo di fondamento e fanno un confronto diretto con le gare europee: “Questi dati sono stati presentati alla Commissione Medica della FIA dal nostro stesso ufficiale medico, che è, tra l’altro, anche il vice presidente. Le sono cifre molto buone. Se si guardano i dati di San Paolo, anche del Brasile, in base proporzionale, rispetto all’Inghilterra, la situazione è decisamente migliore. Questa cancellazione è una sorta di ragionamento privo di fondamento per annullare la gara”, conclude il portavore Rohony. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Vettel deve cambiare mentalità in una scuderia di seconda fascia”

    ROMA – Daniel Ricciardo è abituato negli ultimi anni a lottare per le posizioni di rincalzo in Formula 1. L’attuale pilota della Renault (dal 2021 in McLaren) in un’intervista al sito ufficiale del Circus dà un consiglio al collega Sebastian Vettel, che lascerà la Ferrari e potrebbe trovare un ingaggio soltanto in una scuderia di seconda fascia: “Vettel ha trascorso praticamente tutta la carriera nelle posizioni di vertice. Quasi in ogni anno in cui ha gareggiato in Formula 1 è finito sul podio, se non ha vinto. Dunque, qualora firmasse per una squadra del centro gruppo, si avventurerebbe in un territorio straniero per lui. È una cosa che richiede un po’ più di apertura mentale, certamente un po’ di pazienza, ma questo dipende da Seb e da dove voglia scrivere il prossimo capitolo della sua carriera nel Circus”.

    Il consiglio al tedesco
    Già quest’anno con la Ferrari in difficoltà il quattro volte campione sta riscoprendo cosa vuol dire dover lottare nella pancia del gruppo e Ricciardo gli augura in ogni caso di trovare un sedile per proseguire la sua carriera: “Se ha ancora la voglia di competere al massimo livello, allora penso che sicuramente dovrebbe continuare in F1. Però combattere a metà griglia è un gioco diverso, sicuramente più lungo. Dovrà impegnarsi non solo per altri 12 mesi ma anche per due o tre anni. Ma a questa domanda solo lui può rispondere. Da ex compagno di squadra, mi piace Seb, lo rispetto sicuramente. Ecco perché, se vuole continuare, spero che trovi un posto dove sia felice“. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Vettel non è abituato al centro gruppo”

    ROMA – “Vettel ha trascorso praticamente tutta la carriera nelle posizioni di vertice. Quasi in ogni anno in cui ha gareggiato in Formula 1 è finito sul podio, se non ha vinto. Dunque, qualora firmasse per una squadra del centro gruppo, si avventurerebbe in un territorio straniero per lui”. Daniel Ricciardo commenta così le voci che vedono Sebastian Vettel, in uscita dalla Ferrari a fine anno, trattare con scuderie non di prima fascia come per esempio la Racing Point (che dal 2021 di chiamerà Aston Martin). Il pilota australiano, abituato a correre per team della fascia media, avvisa il collega tedesco in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1: “È una cosa che richiede un po’ più di apertura mentale, certamente un po’ di pazienza, ma questo dipende da Seb e da dove voglia scrivere il prossimo capitolo della sua carriera nel Circus”.

    Le parole dell’australiano
    Già quest’anno con la Ferrari in difficoltà il quattro volte campione sta riscoprendo cosa vuol dire dover lottare nella pancia del gruppo e Ricciardo gli augura in ogni caso di trovare un sedile per proseguire la sua carriera: “Se ha ancora la voglia di competere al massimo livello, allora penso che sicuramente dovrebbe continuare in F1. Però combattere a metà griglia è un gioco diverso, sicuramente più lungo. Dovrà impegnarsi non solo per altri 12 mesi ma anche per due o tre anni. Ma a questa domanda solo lui può rispondere. Da ex compagno di squadra, mi piace Seb, lo rispetto sicuramente. Ecco perché, se vuole continuare, spero che trovi un posto dove sia felice“. LEGGI TUTTO

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    F1, modifica al regolamento Fia in vista per rendere valido il Mondiale

    ROMA – Per rendere valido a tutti gli effetti il Mondiale 2020 di Formula 1, la Fia è chiamata a modificare una delle prescrizioni attualmente inserite nel regolamento ufficiale. E’ infatti previsto, per far sì che la stagione possa essere considerata regolare, che si corra almeno una gara in un minimo di tre continenti diversi. I Gran Premi nel territorio americano (Messico, Canada, Stati Uniti e Brasile), però, sono stati cancellati e in Australia non si è corso a marzo. Restano dunque solo le tante gare in Europa e quelle in Asia con Bahrein, Abu Dhabi e, probabilmente, Malesia. 

    L’articolo della discordia
    A questo punto urge una modifica e anche urgentemente. Lo riporta As, che sottolinea come la federazione guidata da Jean Todt voglia appellarsi alle cause di forza maggiore per poter cambiare in corsa una porzione delle regole ufficiali per il Circus. Si tratta in particolare dell’articolo 2.4.3.b.ii del Codice sportivo internazionale della FIA, che però tenendo conto delle circostanze eccezionali menzionate potrebbe essere dunque modificato in questa stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, la Fia pronta a cambiare le regole per rendere valido il Mondiale

    ROMA – La Fia è pronta a chiedere di cambiare il regolamento della Formula 1 per poter rendere il Mondiale 2020 valido a tutti gli effetti. Le regole attuali, infatti, impongono di disputare le gare in almeno tre continenti diversi per poter far sì che la stagione sia considerata regolare, ma a causa dell’emergenza coronavirus tutte le gare nel territorio americano, vale a dire i GP di Stati Uniti, Messico, Canada e Brasile, sono state cancellate e in Australia non si è corso. Restano dunque due i continenti in cui la Formula 1 scenderà in pista, l’Europa con gare a pioggia (tre in Italia) e l’Asia con Bahrain e Abu Dhabi e forse la Malesia. 

    L’articolo da modificare
    A questo punto urge una modifica e anche urgentemente. Lo riporta As, che sottolinea come la federazione guidata da Jean Todt voglia appellarsi alle cause di forza maggiore per poter cambiare in corsa una porzione delle regole ufficiali per il Circus. Si tratta in particolare dell’articolo 2.4.3.b.ii del Codice sportivo internazionale della FIA, che però tenendo conto delle circostanze eccezionali menzionate potrebbe essere dunque modificato in questa stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Williams: “Russell grande sia come pilota che come persona”

    WANTAGE – “George è della stessa pasta di campioni del passato che hanno guidato la Williams. Sposterei il cielo e la terra per dargli la possibilità di diventare vincere il mondiale con noi”. Sono queste le parole di Claire Williams, team principal della scuderia britannica, quando si parla di Russell e del suo futuro nel Circus della Formula 1.
    Qualità uniche
    Il team fondato dal grande Frank ha avuto campioni straordinari come Ayrton Senna, Nigel Mansell, Alain Prost, Nelson Piquet, Damon Hill e Jaques Villeneuve e secondo l’attuale team principal, il giovane inglese fa parte di questa categoria: “Intanto posso garantire che George e Nicholas (Latifi) resteranno con noi anche nel 2021” le parole della Williams al podcast F1 Nation. “George sia a livello di talento che come persona è unico. Tutte queste caratteristiche, combinate con l’impegno e la dedizione nei confronti del team ne fanno un pilota da cerchia elitaria”.
    Il team principal della scuderia di Wantage ha confessato di aver avuto paura di perderlo il prossimo anno: “Ero nervosa perché lui è molto bravo. Non volevo perderlo, ma allo stesso tempo non sono una di quelle persone che si opporranno quando si presenterà una grande opportunità: credo che l’atteggiamento avuto con Bottas sia da esempio” afferma la Williams. “Ovviamente il fatto che rimanga con noi ci riempie di gioia”. LEGGI TUTTO