F1, Pirelli: “Mescole diverse per i due appuntamenti di Silverstone”
Il fornitore di pneumatici ha diversificato la scelta degli pneumatici per gli appuntamenti di domenica e del 9 agosto LEGGI TUTTO
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ROMA – Un motivo di orgoglio e, naturalmente, gioia. Il ritorno della Formula 1 sul circuito di Imola è “una grande soddisfazione. Il mondo si sta rendendo conto che l’Italia è l’unico Paese al mondo che ha tre circuiti omologati per la Formula 1, grazie ad anni di grande passione per questo sport”. Il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai GrParlamento commenta così il ritorno del circuito emiliano nel grande Circus: “Il presidente della Fia Jean Todt è molto legato all’Italia e al circuito di Imola” ha spiegato Sticchi Damiani ricordando il passato del dirigente francese alla Ferrari. “Avremo qualche problemino con la data perché il primo novembre era previsto anche il Rally d’Italia: dobbiamo cercare di evitare questa concomitanza che creerebbe problemi soprattutto al rally”. LEGGI TUTTO
ROMA – Il ritorno della Formula 1 sul circuito di Imola è “una grande soddisfazione. Il mondo si sta rendendo conto che l’Italia è l’unico Paese al mondo che ha tre circuiti omologati per la Formula 1, grazie ad anni di grande passione per questo sport”. Sono le parole del presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai GrParlamento. “Il presidente della Fia Jean Todt è molto legato all’Italia e al circuito di Imola” ha spiegato Sticchi Damiani ricordando il passato del dirigente francese alla Ferrari. “Avremo qualche problemino con la data perché il primo novembre era previsto anche il Rally d’Italia: dobbiamo cercare di evitare questa concomitanza che creerebbe problemi soprattutto al rally”. LEGGI TUTTO
BRACKLEY – Toto Wolff, torna sul caso del motore della Ferrari 2019 finito nel mirino della Fia. “Le direttive tecniche … un’altra brutta storia. C’è un chiaro regolamento sulla potenza dei motori”, ha detto al quotidiano sportivo spagnolo ‘Marca’ . “Ad Austin hanno chiarito cosa era permesso e cosa no. Il che era importante. Penso che l’ironia della sorte sia che alcuni dei nostri concorrenti ci hanno lasciato quasi esausti spingendoci al limite l’anno scorso, ci hanno spinto a sviluppare e innovare per essere competitivi. Ed eccoci qui”.
Il Patto di concordia
Wolff ha anche fatto riferimento alle squadre che hanno discusso in Ungheria della firma del nuovo “Patto di concordia”, il regolamento che regola il campionato di Formula 1, un accordo che stabilisce la distribuzione del reddito tra i team partecipanti, la International Automobile Federation e Liberty Media. Ogni squadra che lo firma accetta, in linea di principio, di essere nella categoria per tutto il tempo che dura. L’attuale contratto è stato firmato nel 2013 e scadrà entro la fine dell’anno. “Non so perché alcune squadre abbiano fatto quei commenti ridicoli che sono pronti a firmare e che sembra che altri non lo siano – ha detto Wolff – Fanno ridere quei commenti in pubblico. I negoziati dovrebbero svolgersi a porte chiuse, senza alcun commento da parte di nessuno. Per quanto riguarda il Patto, stiamo parlando con Liberty, non vediamo l’ora di rimanere in F1. Ci sono alcune clausole che ci danno un po ‘fastidio, ma niente che non possa essere risolto”, ha aggiunto il direttore della Mercedes. LEGGI TUTTO
Il team principal della Mercedes a “Marca”: “Ad Austin hanno chiarito cosa era permesso e cosa no” LEGGI TUTTO
PARIGI – La FIA e la Formula 1 hanno comunicato i risultati dei test sul Covid-19 effettuati tra venerdì 17 luglio e giovedì 23 luglio: tutti i 1.461 test eseguiti su piloti, squadre e personale hanno tutti prodotto esito negativo.Il numero così basso di test effettuati in questo lasso temporale è dovuto al fatto che la Formula 1 è in pausa in attesa del Gran Premio di Inghilterra in programma domenica a Silverstone.
Disposizioni rigorose
Le misure imposte da FIA e Formula 1 prevedono che tutto il personale che partecipa a una gara debba sottoporsi a un test prima di viaggiare (utilizzando servizi privati) e deve produrre un risultato negativo per poter entrare in pista.Vengono poi effettuati controlli ogni cinque giorni, utilizzando team medici privati, durante gli eventi, insieme a screening supplementari. All’interno della pista, sono state messe in atto rigorose disposizioni per preservare la salute di tutti coloro che sono all’interno del paddock. I prossimi risultati saranno resi noti tra sette giorni LEGGI TUTTO
PARIGI – La FIA e la Formula 1 hanno confermato che tra venerdì 17 luglio e giovedì 23 luglio sono stati eseguiti 1.461 test per Covid-19 su piloti, squadre e personale tutti con esito negativo.Il numero così basso di test effettuati in questo lasso temporale è dovuto al fatto che la Formula 1 è in pausa in attesa del Gran Premio di Inghilterra in programma domenica a Silverstone.
Misure rigide
Le misure imposte da FIA e Formula 1 prevedono che tutto il personale che partecipa a una gara debba sottoporsi a un test prima di viaggiare (utilizzando servizi privati) e deve produrre un risultato negativo per poter entrare in pista.Vengono poi effettuati controlli ogni cinque giorni, utilizzando team medici privati, durante gli eventi, insieme a screening supplementari. All’interno della pista, sono state messe in atto rigorose disposizioni per preservare la salute di tutti coloro che sono all’interno del paddock. I prossimi risultati saranno resi noti tra sette giorni LEGGI TUTTO
ROMA – Il Gran Premio del Brasile di Formula 1 è stato ufficialmente cancellato da Fia e Liberty Media a causa della pandemia di coronavirus che nel paese carioca è letteralmente esplosa nelle ultime settimane. Gli organizzatori, però, si oppongono alla decisione di non correre a Interlagos e il portavoce Tamas Rohony spiega il loro punto di vista: “Non possiamo accettare la motivazione dataci da Liberty Media, tanto meno il ragionamento che sta alla base. Parlano del tasso di infezione del virus in Brasile, che è un po’ come paragonare la California alla Florida in un paese come il Brasile, che è di dimensioni continentali. Abbiamo tutti i numeri a nostro favore per lo Stato e la città di San Paolo”.
Gli organizzatori non ci stanno
Gli organizzatori non ci stanno e sottolineano come l’annullamento della gara di Interlagos sia basata su un ragionamento privo di fondamento e fanno un confronto diretto con le gare europee: “Questi dati sono stati presentati alla Commissione Medica della FIA dal nostro stesso ufficiale medico, che è, tra l’altro, anche il vice presidente. Le sono cifre molto buone. Se si guardano i dati di San Paolo, anche del Brasile, in base proporzionale, rispetto all’Inghilterra, la situazione è decisamente migliore. Questa cancellazione è una sorta di ragionamento privo di fondamento per annullare la gara”, conclude il portavore Rohony. LEGGI TUTTO
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