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    F1, Ferrari e Renault fanno ricorso contro la Racing Point

    PARIGI – La querelle legata alla Racing Point sta infiammando il paddock molto più delle vetture in pista. Dopo la penalizzazione inflitta alla scuderia britannica, non ritenuta però idonea da alcuni team, Ferrari e Renault hanno deciso di presentare ufficialmente ricorso contro il verdetto raggiunto dai commissari della FIA.
    McLaren e Williams un passo indietro
    I due team hanno così emesso una nota ufficiale in cui facevano ricorso circa il giudizio espresso, nel weekend del Gran Premio del 70° Anniversario, nei confronti della “Mercedes Rosa”. La questione è legata al fatto che, nonostante la penalizzazione di 15 punti e una multa di 400mila euro, alla Racing Point è stato concesso lo stesso di gareggiare con lo stesso apparato frenante incriminato. Il caso, adesso, dovrà essere giudicato dalla Corte d’Appello Internazionale della FIA.
    Ma se Ferrari e Renault hanno proseguito nella loro battaglia, McLaren e Williams hanno fatto un passo indietro. Le due scuderie britanniche hanno stilato un comunicato in cui affermano di non proseguire in questa contesa e di accettare le decisioni prese dai commissari della FIA.
    Il proprietario del Racing Point, Lawrence Stroll, ha interrotto il suo consueto silenzio, difendendo la sua squadra, affermando di essere “sgomento” dalla “scarsa sportività dei nostri concorrenti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Sono onesto, lottare per il titolo sarà molto difficile”

    ROMA – “È realistico dire che lottare per il campionato sarà molto difficile. Forse puoi lottare per la vittoria, ma pensando a tutta la stagione è difficile, nei motori si possono cambiare pochissime cose. Non racconterò favole, sono onesto e chiaro. L’unica via da seguire è continuare a lavorare per essere migliori di loro e ridurre la differenza”. Così il pilota della Red Bull, Max Verstappen, in una intervista al quotidiano spagnolo Marca, analizza la prima fase del mondiale di F1 e commenta le sue ambizioni per il titolo iridato dopo il successo nel Gp di Silverstone che lo ha consacrato come pilota più accreditato in grado di contrastare il dominio di Hamilton. Uno sguardo però va anche al futuro, principalmente alla prossima stagione con Carlos Sainz che prenderà il posto di Vettel in Ferrari. Ma anche in questo caso Verstappen è quasi sicuro che non cambierà molto. “Carlos Sainz primo rivale? In F1 sono tutti veloci, quindi è difficile sceglierne uno. Vedremo il prossimo anno, in questo momento la Mercedes è di gran lunga superiore, quindi pensare a noi due che lottiamo per la vittoria è complicato”. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Russia: obiettivo 30mila spettatori per la gara

    SOCHI – Il sogno, neanche troppo nascosto, è quello di vedere le tribune piene a metà. Gli organizzatori del Gran Premio di Russia, in programma sul circuito di Sochi il prossimo 27 settembre, cercheranno di portare circa 30mila nell’impianto dove si svolgerà la decima prova del Mondiale 2020 di Formula 1.
    Tribune piene a metà
    Finora tutte le gare del Circus si sono svolte a porte chiuse, a causa della pandemia di Coronavirus, ma la F1 sta lavorando affinché gli spettatori possano tornare ad assistere alle gare seppure in un numero limitato.  Potenzialmente la prima gara a porte aperte potrebbe essere il Gran Premio di Toscana al Mugello in programma il 13 settembre.
    Ma il Gran Premio di Russia, in calendario il 27 settembre, è il primo GP ad aver aperto le vendite dei biglietti.I promoter di Sochi puntano al 50% della capacità, ovvero circa 30.000 fan sulle tribune. Alexey Titov, direttore esecutivo della corsa russa, ha parlato al sito specializzato Autosport.com: “Stiamo lentamente comprendendo il quadro della situazione ma il nostro obiettivo è quello di riempire la metà delle tribune così da avere al massimo 30mila spettatori”.
    Rispettare le norme
    Il direttore esecutivo della corsa conferma come i rigidi protocolli messi in atto dalla F1 saranno seguiti anche a Sochi: “Il Gran Premio, quest’anno, sarà diverso dal solito è ovvio. Certo, avremo gli spettatori, ma non ci saranno i consueti eventi come ad esempio le passeggiate nel paddock o la sessione dedicata agli autografi. Stiamo cercando di allestire un programma alternativo ma i protocolli saranno rispettati. A parte gli spettatori, il Gran Premio della Russia seguirà in maniera rigida le regole dettate dal Circus” ha concluso Titov. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Russia: gli organizzatori puntano ad avere 30mila fan

    SOCHI – I promoter del Gran Premio di Russia, in programma sul circuito di Sochi il prossimo 27 settembre, puntano a riempire il 50% delle tribune in occasione dell’evento, decima prova del Mondiale 2020 di Formula 1.
    Obiettivo 30mila fan
    Finora tutte le gare del Circus si sono svolte a porte chiuse, a causa della pandemia di Coronavirus, ma la F1 sta lavorando affinché gli spettatori possano tornare ad assistere alle gare seppure in un numero limitato.  Potenzialmente la prima gara a porte aperte potrebbe essere il Gran Premio di Toscana al Mugello in programma il 13 settembre.
    Ma il Gran Premio di Russia, in calendario il 27 settembre, è il primo GP ad aver aperto le vendite dei biglietti.I promoter di Sochi puntano al 50% della capacità, ovvero circa 30.000 fan sulle tribune. Alexey Titov, direttore esecutivo della corsa russa, ha parlato al sito specializzato Autosport.com: “Stiamo lentamente comprendendo il quadro della situazione ma il nostro obiettivo è quello di riempire la metà delle tribune così da avere al massimo 30mila spettatori”.
    Protocolli da seguire
    Il direttore esecutivo della corsa conferma come i rigidi protocolli messi in atto dalla F1 saranno seguiti anche a Sochi: “Il Gran Premio, quest’anno, sarà diverso dal solito è ovvio. Certo, avremo gli spettatori, ma non ci saranno i consueti eventi come ad esempio le passeggiate nel paddock o la sessione dedicata agli autografi. Stiamo cercando di allestire un programma alternativo ma i protocolli saranno rispettati. A parte gli spettatori, il Gran Premio della Russia seguirà in maniera rigida le regole dettate dal Circus” ha concluso Titov. LEGGI TUTTO

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    F1, Carlos Sainz: “Inizio di stagione frustrante, ora voglio la svolta”

    ROMA – Carlos Sainz jr. riconosce che i primi Gp di Formula 1 non sono andati come sperava ma aggiunge che questo fine settimana, in occasione del Gran Premio di Spagna si aspetta una svolta. “È stato un inizio di stagione molto frustrante per me, ma continuiamo a collaborare come squadra per massimizzare le nostre prestazioni” ha detto il madrileno, che ha iniziato con un quinto posto in Austria, seguito con due noni nel secondo turno austriaco e in Ungheria e non ha conquistato punti in entrambi gli eventi a Silverstone. “La competizione intorno a noi è agguerrita e sembra che abbia fatto un passo avanti, ecco perché ci fa male perdere così tanti punti nelle gare precedenti, ma siamo concentrati su noi stessi mentre ci dirigiamo verso la Spagna e sappiamo che dobbiamo continuare a premere”, aggiunge il pilota della McLaren in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della scuderia. “Una nuova gara è una nuova opportunità. Sono determinato a dare il massimo in pista e ottenere un buon risultato a casa”. Lo spagnolo, pilota della Ferrari dalla prossima stagione, afferma che “è deludente non avere tutti i tifosi sia in pista che in tribuna, ma è la cosa giusta da fare ed è importante che tutti possano stare al sicuro e guardare a casa. Anche questo fine settimana correrò con un casco molto speciale, quindi attenzione”. LEGGI TUTTO

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    F1, crollano gli introiti del Circus

    ROMA – Crollano i ricavi. La pandemia di Coronavirus che ha comportato il ritardo dell’inizio del Mondiale 2020 di Formula 1, posticipato da metà marzo all’inizio di luglio, ha creato un grande danno al Circus non solo da un punto di vista sportivo ma anche finanziario. Liberty Media ha infatti svelato che F1 Group ha generato 20 milioni di euro nel secondo trimestre del 2020, un netto calo rispetto ai 527 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Un diminuzione di circa il 96% con una differenza di 507 milioni. A livello di bilancio, la curva è nettamente invertita: 116 milioni di perdite contro 12 milioni di euro di utili nel 2019. LEGGI TUTTO