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    GP Italia, Giovinazzi: “Sogno la zona punti anche se non sarà semplice”

    MONZA – “So che non sarà facile centrare il risultato dello scorso anno (nono nel 2019, ndr) ma cercherò di fare il massimo per entrare in zona punti”. Lo ha dichiarato il pilota italiano dell’Alfa Romeo Antonio Giovinazzi alla vigilia del Gran Premio d’Italia.
    Casco e Ferrari
    L’Italiano ha poi analizzato lo stato della Ferrari dopo il tragico weekend in terra belga: “Se sono sorpreso dalla performance della Ferrari a Spa? Sì perché a inizio weekend in Belgio pensavo stessero provando qualcosa di diverso ma in qualifica ho visto che eravamo molto vicini e in gara eravamo più veloci” ha ammesso Giovinazzi ai microfoni di Sky Sport F1.
    Il numero 99 dell’Alfa Romeo, in vista della gara di domenica, utilizzerà un casco realizzato da Drudi. Casco su cui campeggia la scritta “Saluti dall’Italia” e un’immagine dello “stivale” con una bella ragazza e il timbro postale Martina Franca – sua città natale – con la sua data di nascita (14 dicembre 1993), incorniciato da una corona di limoni, uva e fichi d’india. “Se la conosci non puoi non innamorartene. Se le sei distante ti manca. Se ci sei nato non puoi farne a meno. Viva l’Italia. L’Italia tutta intera” scrive il pilota pugliese della Alfa Romeo Racing su Twitter mostrando il suo “elmo”. “Grazie drudi performance per essere riuscito a raccontarla nel mio casco” conclude Giovinazzi.

    Se la conosci non puoi non innamorartene.Se le sei distante ti manca.Se ci sei nato non puoi farne a meno.Viva l’Italia. L’Italia tutta interaGrazie @drudi_performance per essere riuscito a raccontarla nel mio casco.@antonin_vct @dppiimages#AG99 pic.twitter.com/WNQQETE8GB
    — Antonio Giovinazzi (@Anto_Giovinazzi) September 3, 2020 LEGGI TUTTO

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    GP Italia, Leclerc: “Riuscirò a far tornare competitiva la Ferrari”

    ROMA – “Non è che abbia un’alternativa. Certo, ci vorrà un pò di pazienza e sono pronto ad aspettare ma è anche compito mio rendere il più breve possibile questo processo per tornare dove meritiamo di stare”. Così Charles Leclerc ha risposto a chi gli domandava se avrà la pazienza di aspettare in Ferrari se serviranno anni per vincere. “Non sarà semplice, ci vorrà del tempo però sono pronto. Il mio lavoro è fare del mio meglio in qualunque situazione ci dovessimo trovare”, ha aggiunto il pilota in vista del Gran Premio d’Italia a Monza. “Ora la cosa più importante è comprendere perché stiamo faticando così tanto. Anche perché comunque ci aiuterà anche in ottica futura – ha detto -. Sto lavorando il più duramente possibile, come tutti nel team, per comprendere i problemi e costruire le basi solide per gli anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    GP Italia, Leclerc: “È compito mio riportare la Ferrari dove merita di stare”

    ROMA – “Non è che abbia un’alternativa. Certo, ci vorrà un pò di pazienza e sono pronto ad aspettare ma è anche compito mio rendere il più breve possibile questo processo per tornare dove meritiamo di stare”. Così Charles Leclerc ha risposto a chi gli domandava se avrà la pazienza di aspettare in Ferrari se serviranno anni per vincere. “Non sarà semplice, ci vorrà del tempo però sono pronto. Il mio lavoro è fare del mio meglio in qualunque situazione ci dovessimo trovare”, ha aggiunto il pilota in vista del Gran Premio d’Italia a Monza. “Ora la cosa più importante è comprendere perché stiamo faticando così tanto. Anche perché comunque ci aiuterà anche in ottica futura – ha detto -. Sto lavorando il più duramente possibile, come tutti nel team, per comprendere i problemi e costruire le basi solide per gli anni a venire”. LEGGI TUTTO

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    GP Italia, Vettel: “La F1 deve fare di più altrimenti futuro complicato”

    ROMA – “Guardando alla situazione nel mondo ci si potrebbe chiedere qual è la posizione della Formula 1 e in quali condizioni si trova al momento. Ci sono dei problemi importanti che dobbiamo considerare e affrontare perché la F1, nelle grandi sfide del pianeta, al momento non lotta in prima linea”. Sebastian Vettel, interpellato durante la conferenza stampa pre Gran Premio d’Italia, lancia un appello mostrandosi piuttosto preoccupato per il futuro del Circus. “La Formula 1 deve fare di piu’ rispetto a ciò che sta facendo ora: deve essere un pochettino piu’ aperta e tollerante rispetto alla situazione generale nel mondo altrimenti il futuro potrà essere sempre piu’ complicato – ha spiegato il tedesco della Ferrari -. Come sport globale dovremmo agire con maggiore responsabilità, dare l’esempio e non reagire alle pressioni esterne. Ci sono tante cose che dovremmo analizzare, come la cura dell’ambiente, l’utilizzo della plastica: dovremo evolverci sempre e non farlo soltanto quando è conveniente”. E su un possibile futuro da dirigente in un team per guidare il cambiamento: “Al momento sono troppo giovane ma anche quando dirigi un team hai un’influenza piuttosto limitata. Sta agli enti governativi di questo sport imporre un cambiamento”, ha concluso Vettel.
    GP Italia, Vettel: “A Monza gara difficile come lo scorso anno” LEGGI TUTTO

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    GP Italia, Vettel: “Preoccupato per il futuro di questo sport”

    ROMA – “Guardando alla situazione nel mondo ci si potrebbe chiedere qual è la posizione della Formula 1 e in quali condizioni si trova al momento. Ci sono dei problemi importanti che dobbiamo considerare e affrontare perché la F1, nelle grandi sfide del pianeta, al momento non lotta in prima linea”. Sebastian Vettel, interpellato durante la conferenza stampa pre Gran Premio d’Italia, lancia un appello mostrandosi piuttosto preoccupato per il futuro del Circus. “La Formula 1 deve fare di piu’ rispetto a ciò che sta facendo ora: deve essere un pochettino piu’ aperta e tollerante rispetto alla situazione generale nel mondo altrimenti il futuro potrà essere sempre piu’ complicato – ha spiegato il tedesco della Ferrari -. Come sport globale dovremmo agire con maggiore responsabilità, dare l’esempio e non reagire alle pressioni esterne. Ci sono tante cose che dovremmo analizzare, come la cura dell’ambiente, l’utilizzo della plastica: dovremo evolverci sempre e non farlo soltanto quando è conveniente”. E su un possibile futuro da dirigente in un team per guidare il cambiamento: “Al momento sono troppo giovane ma anche quando dirigi un team hai un’influenza piuttosto limitata. Sta agli enti governativi di questo sport imporre un cambiamento”, ha concluso Vettel.
    GP Italia, Vettel: “Speriamo di avere SF1000 più competitiva” LEGGI TUTTO

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    F1, Montezemolo: “Il trattamento Ferrari a Vettel? Non mi è piaciuto momento e modo”

    ROMA – L’ex presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha voluto dire la sua riguardo il trattamento che la scuderia di Maranello sta riservando al pilota tedesco Sebastian Vettel. “Sebastian, come Michael Schumacher, ha bisogno di sentirsi a casa. Ha bisogno, come Michael, di un ambiente che lo sostenga, lo difenda e lo protegga da tutto”, ha detto in un’intervista riportata dal canale tedesco RTL. “Questo è stato il caso di Michael con Jean Todt e quello che ho fatto con Niki Lauda nei miei primi giorni”, ha aggiunto l’ex presidente.
    La critica di Montezemolo
    Per colui che è stato a capo della Ferrari dal 1991 al 2014, il rapporto tra Vettel e la “Scuderia” non può essere considerato un malinteso. “Sebastian non ha mai causato problemi, ha sempre lavorato in squadra. Ha ottenuto vittorie che altri non avrebbero ottenuto, con una macchina non sempre competitiva”, ha proseguito. Ciò che Montezemolo ha criticato è stato il modo in cui è avvenuta la rottura tra le due parti. “Non mi è piaciuto il momento e il modo in cui è avvenuta la separazione con Seb. In tutti gli aspetti della vita ci sono dei cambiamenti, ma riguarda il modo (in cui avvengono)”, ha concluso l’ex numero uno della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Montezemolo critica il trattamento Ferrari a Vettel: “Sbagliato modo e momento”

    ROMA – L’ex presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha voluto dire la sua riguardo il trattamento che la scuderia di Maranello sta riservando al pilota tedesco Sebastian Vettel. “Sebastian, come Michael Schumacher, ha bisogno di sentirsi a casa. Ha bisogno, come Michael, di un ambiente che lo sostenga, lo difenda e lo protegga da tutto”, ha detto in un’intervista riportata dal canale tedesco RTL. “Questo è stato il caso di Michael con Jean Todt e quello che ho fatto con Niki Lauda nei miei primi giorni”, ha aggiunto l’ex presidente.
    La critica di Montezemolo
    Per colui che è stato a capo della Ferrari dal 1991 al 2014, il rapporto tra Vettel e la “Scuderia” non può essere considerato un malinteso. “Sebastian non ha mai causato problemi, ha sempre lavorato in squadra. Ha ottenuto vittorie che altri non avrebbero ottenuto, con una macchina non sempre competitiva”, ha proseguito. Ciò che Montezemolo ha criticato è stato il modo in cui è avvenuta la rottura tra le due parti. “Non mi è piaciuto il momento e il modo in cui è avvenuta la separazione con Seb. In tutti gli aspetti della vita ci sono dei cambiamenti, ma riguarda il modo (in cui avvengono)”, ha concluso l’ex numero uno della Ferrari. LEGGI TUTTO