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    F1, Wolff: “La Mercedes non lascerà la Formula 1”

    ROMA – “Mercedes non lascerà la F1, anzi: il telaio, il nome del team e le persone che fanno parte della squadra saranno sempre Mercedes. Tuttavia, oltre a questo siamo anche AMG: lo rappresentiamo in qualità di reparto di alta performance, e vogliamo aumentare la visibilità di AMG. Evidenzieremo in modo maggiore anche lo scambio tecnologico che avviene tra AMG ed il team di F1 di Mercedes”. Toto Wolff prova a chiarire il futuro della Mercedes, che in molti davano lontano dalla Formula 1. Dinamiche smentite dal team principal della scuderia, che sottolinea come a cambiare sia soltanto il fatto che l’appartenza a AMG verrà messa maggiormente in luce.

    Le parole del team principal austriaco
    Wolff prosegue su questo solco nel corso dell’intervista concessa a The Race: “Penso che le corse siano nel DNA di Mercedes. La prima automobile creata da Mercedes fu una vettura da gara. Noi costruiamo sia macchine da corsa sia macchine da strada. Tuttavia, la nuova strategia è quella di incrementare lo spazio riservato al marketing di altri brand del gruppo come AMG, EQ e Maybach. E’ bello che ciascuno di questi marchi abbia delle specifiche caratteristiche. AMG è il brand che si concentra sulle alte prestazioni e le F1 sono vetture ad alte prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    Red Bull, Horner: “Vogliamo concludere la stagione con slancio positivo”

    ROMA – Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha parlato del finale di stagione di Formula 1 e del fatto che, a sei gare dal termine e con la lotta per il titolo compromessa, gareggiare su circuiti ancora mai provati sarà utile per fare passi avanti nella risoluzione di alcuni problemi della RB16 in vista della versione spec del 2021: “Abbiamo Portimao, abbiamo Istanbul, abbiamo Imola: sono tutti circuiti che saranno piuttosto interessanti per noi e non vediamo l’ora di concludere la stagione con uno slancio positivo, avendo capito un bel po’ di i problemi che abbiamo avuto con RB16, in modo che sia risolto andando in RB16B”.

    Le parole del team principal
    La stagione 2021 è l’ultima con i motori Honda e il team austriaco deve ancora sciogliere le riserve sul fornitore delle nuove power unit dal 2022: “Lo sapremo idealmente entro la fine dell’anno, perché ovviamente il motore è parte integrante del nostro progetto per il 2022, quindi spero entro la fine di quest’anno, così il team di progettazione andrà al prossimo anno con una chiara serie di parametri”. LEGGI TUTTO

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    Red Bull, Horner: “Ultime sei gare utili per risolvere i nostri problemi”

    ROMA – “Abbiamo Portimao, abbiamo Istanbul, abbiamo Imola: sono tutti circuiti che saranno piuttosto interessanti per noi e non vediamo l’ora di concludere la stagione con uno slancio positivo, avendo capito un bel po’ di i problemi che abbiamo avuto con RB16, in modo che sia risolto andando in RB16B”. Christian Horner sa che la Red Bull è cresciuta rispetto a inizio stagione e in vista delle ultime sei gare di Formula 1, tre di queste su circuiti in cui non si è mai corso prima, verranno messe alla prova tutte le nuove conoscenze acquisite in vista poi del prossimo anno.

    L’auspicio sul fornitore dei motori
    La stagione 2021 è l’ultima con i motori Honda e il team austriaco deve ancora sciogliere le riserve sul fornitore delle nuove power unit dal 2022: “Lo sapremo idealmente entro la fine dell’anno, perché ovviamente il motore è parte integrante del nostro progetto per il 2022, quindi spero entro la fine di quest’anno, così il team di progettazione andrà al prossimo anno con una chiara serie di parametri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Carey: “Per il 2021 puntiamo al ritorno in America e Asia”

    ROMA – La stagione 2020 non è ancora andata in archivio ma nelle alte sfere della Formula 1 si parla già del 2021. Di questi tempi, gli anni scorsi era già di fatto disponibile il calendario del Mondiale successivo, ma a causa della pandemia di coronavirus l’incertezza regna sovrana e i tempi inevitabilmente slittano. Il CEO del Circus Chase Carey (fino a gennaio, quando sarà sostituito da Stefano Domenicali), intervenuto al podcast “Beyond the Grid” su Formula1.com, prova però a immaginare un futuro roseo.

    Le parole del CEO del Circus
    Carey spera che si possa tornare in Asia e America nella prossima annata: “Ovviamente non sappiamo come si svilupperà la situazione del Covid 19, ma penso che nel 2021 il programma del Mondiale sarà probabilmente più simile al calendario originale che avevamo pianificato per quest’anno. Siamo uno sport globale, ma quest’anno non possiamo gareggiare in tutto il mondo, siamo principalmente in Europa. Nel prossimo anno vogliamo assicurarci di essere presenti nel continente americano e di nuovo in Asia. La selezione delle sedi dei GP dovrebbe essere più equilibrata nel 2021 e includere eventi in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Carey: “Nel 2021 vogliamo tornare in America e Asia”

    ROMA – La stagione 2020 di Formula 1 non è ancora terminata, anche se il vantaggio di Lewis Hamilton a sei gare dal termine è tale da fargli dormire sonni tranquilli, ma è già tempo di pensare al 2021. Un’altra stagione che si preannuncia incerta per via dell’emergenza coronavirus, ma il CEO del Circus Chase Carey – che a gennaio passerà il testimone a Stefano Domenicali – prova a ipotizzare un futuro roseo nel corso del podcast “Beyond the Grid” su Formula1.com.

    Le parole di Carey
    Carey spera che si possa tornare in Asia e America nella prossima annata: “Ovviamente non sappiamo come si svilupperà la situazione del Covid 19, ma penso che nel 2021 il programma del Mondiale sarà probabilmente più simile al calendario originale che avevamo pianificato per quest’anno. Siamo uno sport globale, ma quest’anno non possiamo gareggiare in tutto il mondo, siamo principalmente in Europa. Nel prossimo anno vogliamo assicurarci di essere presenti nel continente americano e di nuovo in Asia. La selezione delle sedi dei GP dovrebbe essere più equilibrata nel 2021 e includere eventi in tutto il mondo”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus F1: il Gran Premio del Vietnam annullato

    ROMA – Nessuna corsa in Asia in questa travagliata annata di Formula 1. Il Gran Premio del Vietnam è stato ufficialmente annullato a causa della crisi sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 che sta attraversando il paese asiatico. Il primo Gp organizzato in Vietnam era inizialmente previsto per aprile e sarebbe stata la terza gara della stagione del circus, ma il Coronavirus ha stravolto il calendario della F1, che è passato da 22 a 13 e poi, adesso, a 17 gare. In Vietnam si sarebbe dovuto correre a novembre ma gli organizzatori, con “una decisione difficile ma necessaria”, hanno comunicato l’annullamento della prova, “vista l’incertezza causata dalla pandemia”. Il calendario 2020 resta quindi a 17 Gran Premi, 11 dei quali già disputati in questa stagione. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus F1: cancellato il Gran Premio del Vietnam

    ROMA – Il Gran Premio di Formula 1 del Vietnam è stato ufficialmente annullato a causa della crisi sanitaria legata alla pandemia di Covid-19 che sta attraversando il paese asiatico.Il primo Gp organizzato in Vietnam era inizialmente previsto per aprile e sarebbe stata la terza gara della stagione del circus, ma il Coronavirus ha stravolto il calendario della F1, che è passato da 22 a 13 e poi, adesso, a 17 gare. In Vietnam si sarebbe dovuto correre a novembre ma gli organizzatori, con “una decisione difficile ma necessaria”, hanno comunicato l’annullamento della prova, “vista l’incertezza causata dalla pandemia”. Il calendario 2020 resta quindi a 17 Gran Premi, 11 dei quali già disputati in questa stagione. LEGGI TUTTO

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    F1: la Red Bull sogna di acquisire i progetti del propulsore Honda

    MILTON KEYNES – La Red Bull, dopo l’annuncio ufficiale da parte della Honda di lasciare la Formula 1 alla fine del 2021, si sta inevitabilmente guardando intorno per decidere il proprio futuro e quello dell’Alpha Tauri. Il team austriaco sta prendendo in seria considerazione la possibilità  di acquisire i progetti giapponesi per svilupparli in proprio.
    Congelamento dello sviluppo
    La situazione non è delle più semplici per il team di Max Verstappen: La Mercedes ha già escluso la fornitura di motori mentre la Ferrari ha sottolineato di non aver preso in considerazione l’idea. In casa Red Bull si starebbe così facendo largo un’idea di continuità: acquisire la tecnologia dei motori Honda per gestirla nello stabilimento di Milton Keynes.
    Helmut Marko, consulente della scuderia austriaca, ha però spiegato la difficoltà dell’operazione visto che ci sarebbe bisogno di un congelamento dello sviluppo del motore da parte della FIA dall’inizio del 2022: “È un argomento molto complesso, tanto quanto lo sono questi motori”, le parole di Marko al canale tedesco Sport1. “Saremmo favorevoli, a condizione che i colloqui con la Honda fossero positivi per poi preparare i motori noi stessi a Milton Keynes. Naturalmente tutto ciò sarebbe possibile a patto che i motori siano congelati entro la prima gara nel 2022. Non possiamo permetterci ulteriori sviluppi, né tecnicamente né finanziariamente”.
    Honda svilupperà un motore nuovo di zecca per il 2021 e ha precisato che aiuterà la Red Bull nel periodo di transizione. Marko ha spiegato perché la soluzione di continuità sia la preferita dal team: “Tutti i produttori di motori hanno il proprio team e questo significa che sviluppano il motore attorno al loro telaio. Se ciò non fosse possibile dovremmo adattare le nostre idee e accettare il risultato finale. Proprio per questo vorremmo continuare con la Honda ma, al momento, non ci sentiamo di escludere nessuna soluzione”. LEGGI TUTTO