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    F1, Rueda su Leclerc: “Un'altra sosta era impossibile”

    ROMA – La pioggia ha influenzato in maniera evidente l’ultimo Gp di F1 andato in scena a Suzuka lo scorso weekend. Una strategia gara che in casa Ferrari puntava a salvare più treni di gomme possibili. Questo secondo quanto afferma il responsabile delle strategie della Rossa Inaki Rueda. “Inizialmente era la nostra idea, poi domenica ci siamo resi conti di come fosse inutile. Avendo possibilità di scegliere con che tipo di gomma partire con pista bagnata, tutti sono andati con l’intermedia perché è una gomma nettamente migliore rispetto alla full wet – ha spiegato Rueda – ma dopo la bandiera rossa la ripartenza dietro alla Safety Car è stata obbligatoriamente con gomme da bagnato estremo. Però, quando due vetture sono rientrate ai box per montare le intermedie, soprattutto dai tempi di uscita di Sebastian Vettel è apparso chiaro quanto fosse vantaggioso il cambio”.
    “Degrado gomme superiore”
    Leclerc, fermatosi ai box insieme a Verstappen, dopo un inizio di gara convincente ha iniziato ad accusare più difficoltà con il passare dei giri. “All’inizio dello stint Leclerc era riuscito ad allungare su Perez, ma poi il nostro degrado gomme è stato superiore rispetto alla Red Bull. Abbiamo anche valutato se optare per un ulteriore sosta, ma non ci sarebbe mai stato abbastanza tempo per tornare al secondo posto, perciò Leclerc ha continuato fino alla fine perdendo di fatto la posizione solo per effetto della penalità”, conclude Rueda. LEGGI TUTTO

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    F1, Rueda: “Impossibile un'altra sosta per Leclerc”

    ROMA – Una gara influenzata dal fattore pioggia che ha reso la strategia gara, nata inizialmente in casa Ferrari per salvare più treni di gomme possibili, abbastanza scontata. Questo afferma il responsabile delle strategie della Rossa Inaki Rueda. “Inizialmente abbiamo pensato a quello, poi domenica ci siamo resi conti di come fosse inutile. Avendo possibilità di scegliere con che gomma partire con pista bagnata, tutti sono andati con l’intermedia perché è una gomma nettamente migliore rispetto alla full wet – ha spiegato Rueda – ma dopo la bandiera rossa la ripartenza dietro alla Safety Car è stata obbligatoriamente con gomme da bagnato estremo. Però, quando due vetture sono subito rientrate ai box per montare le intermedie, soprattutto dai tempi di Sebastian Vettel è apparso chiaro quanto fosse vantaggioso il cambio”.
    “Degrado maggiore per Leclerc”
    Leclerc, fermatosi ai box insieme a Verstappen, poi vincitore della gara, dopo un inizio convincente è calato con il passare dei giri. “All’inizio dello stint Leclerc era riuscito ad allungare su Perez, ma poi – conclude Rueda – il nostro degrado gomme è stato superiore rispetto alla Red Bull. Abbiamo anche valutato se optare per un ulteriore sosta, ma non ci sarebbe mai stato abbastanza tempo per tornare al secondo posto, perciò Leclerc ha continuato fino alla fine perdendo di fatto la posizione solo per effetto della penalità”. LEGGI TUTTO

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    La Red Bull ha sgarrato, ma quanto pagherà?

    ROMA – Non è neve al sole, come temeva Mattia Binotto, o perlomeno non lo è ancora. L’indagine federale condotta dalla Cost Cap Administration ha appurato che la Red Bull nel 2021 ha effettivamente sforato il tetto di spesa rendendosi protagonista di un “Minor Overspend Breach”, un’infrazione minore che però, a osservare bene le cose, minore non è. A carico del team di Max Verstappen c’è anche un’infrazione procedurale, mentre l’Aston Martin è stata protagonista solo di quest’ultima, e la Williams di un vizio di forma già chiarito e sanato (25.000 dollari di multa).
    Cicale e formiche
    Non è poi così importante che gli sgarri accertati non siano gravi quanto quelli di cui si vociferava: l’infrazione della Red Bull è del tipo “minore” e non “materiale”, mentre per l’Aston Martin è procedurale e non minore. Ma nel caso della squadra bibitara sempre di doping finanziario si tratta: Red Bull ha speso nel 2021 più di quanto era consentito – fino al 5% in più che è tantissimo, 7 milioni di dollari – mentre altre squadre si sono tenute prudenzialmente sotto al tetto di spesa, proprio per non inciampare nel regolamento al debutto.
    Tutto è possibile
    Le sanzioni previste per le infrazioni finanziarie cosiddette minori sono pesanti; il problema vero è che la gamma di queste punizioni è tanto ampia da far vacillare la certezza del diritto. I giudici del Cost Cap Adjudication Panel potranno infatti imporre di tutto (a eccezione dell’esclusione dal Mondiale, prevista solo per le infrazioni gravi): dalla multa e la reprimenda alla detrazione di punti nel Mondiale Costruttori e/o Piloti, passando per la sospensione per una o più gare, la riduzione di prove aerodinamiche o dei test, la riduzione del tetto di spesa per anni successivi. Una vaghezza che va di pari passo con la mancanza di trasparenza fin qui riscontrata.
    Sdegno
    Così a questo punto, nell’attesa della sentenza la Ferrari, la Mercedes e le altre squadre vivranno nel timore che i bibitari se la possano cavare con un buffetto, mentre gli accusati hanno accolto la notizia «con sorpresa e disappunto». «Nel 2021 siamo stati al di sotto del limite del tetto dei costi – scrive la Red Bull in una nota, contestando in toto il capo d’accusa – quindi dobbiamo rivedere attentamente le conclusioni della FIA. Nonostante le congetture e le posizioni di altri, esiste un processo previsto dai regolamenti FIA che seguiremo con rispetto, mentre valutiamo tutte le opzioni a nostra disposizione». Ma l’intera procedura potrebbe anche concludersi con una transazione tra FIA e Red Bull.
    Pena esemplare
    Seguiranno lunghe e pedanti disquisizioni tra revisori dei conti e periti di parte, su ogni voce da riportare non in questa riga ma in un’altra, non in questa colonnina ma in una diversa. Intanto Ferrari e Mercedes attendono la pena esemplare che hanno già richiesto: «una multa pesante e una sanzione che limiti la capacità di sviluppo, per evitare che il vantaggio indebitamente acquisito resti nei prossimi anni», aveva detto sabato Binotto, da scontare ovviamente nel 2023.
    Slancio duraturo
    A proposito di azioni che determinano effetti negli anni successivi: sarebbe interessante capire non solo di quanto la Red Bull abbia ecceduto, ma se questo extra budget dello scorso anno sia stato speso per far nascere la RB18 a effetto suolo di questa stagione, garantendosi così l’abbrivio per un intero quadriennio che non conoscerà più cambi regolamentari. Inoltre Ferrari e Mercedes, in buona e numerosa compagnia, sospettano che già il declassamento da “material” a “minor” celi un trattamento di favore nei confronti degli accusati. Mentre la Red Bull dichiara sdegnata di non essere neanche toccata da un eccesso di spesa. Fatto sta che lo scorso anno, come ha dichiarato Lewis Hamilton: “Noi abbiamo concluso lo sviluppo a Silverstone e loro hanno continuato a portare aggiornamenti, almeno quattro, sino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Complimenti a Verstappen”. Poi la rabbia: “Così è frustrante”

    SUZUKA – Charles Leclerc ha chiuso al terzo posto nel Gran Premio del Giappone dopo la penalità inflitta per l’infrazione dell’ultimo giro. Sergio Perez è quindi stato promosso in seconda piazza, dietro al campione del mondo Verstappen: “Oggi è stata davvero una fatica e una sofferenza con le gomme negli ultimi giri. Era già successo negli ultimi giri: partiamo bene ma poi dopo poche tornate distruggiamo gli pneumatici. Faccio grandi congratulazioni a Max per il suo secondo titolo. Noi continueremo a spingere fino alla fine”, dichiara Charles. 
    Il commento di Leclerc
    “Certo, è frustrante – prosegue il monegasco proprio al termine della gara – Oggi non avevamo ritmo, il passo non c’era più dopo 4 giri, ma è andata così. L’obiettivo è completare l’anno bene. Il titolo di Max era solo questione di tempo. Ci aspettavamo vincesse il titolo di campione. Dobbiamo sfruttare queste ultime gare per migliorare come team e fare meglio l’anno prossimo”.  LEGGI TUTTO

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    Leclerc: “Il titolo di Verstappen era solo questione di tempo, complimenti a lui”

    SUZUKA – Charles Leclerc è stato retrocesso in terza posizione in Giappone dopo la penalità inflitta per l’infrazione dell’ultimo giro. Sergio Perez è quindi stato promosso in seconda piazza, dietro al campione del mondo Verstappen: “Oggi è stata davvero una fatica e una sofferenza con le gomme negli ultimi giri. Era già successo negli ultimi giri: partiamo bene ma poi dopo poche tornate distruggiamo gli pneumatici. Faccio grandi congratulazioni a Max per il suo secondo titolo. Noi continueremo a spingere fino alla fine”, dichiara Charles. 
    Il commento di Leclerc
    “Certo, è frustrante – prosegue il monegasco proprio al termine della gara – Oggi non avevamo ritmo, il passo non c’era più dopo 4 giri, ma è andata così. L’obiettivo è completare l’anno bene. Il titolo di Max era solo questione di tempo. Ci aspettavamo vincesse il titolo di campione. Dobbiamo sfruttare queste ultime gare per migliorare come team e fare meglio l’anno prossimo”.  LEGGI TUTTO

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    F1, la classifica aggiornata dopo il Giappone. Titolo a Verstappen

    SUZUKA – Max Verstappen è campione del mondo per la seconda volta consecutiva. La penalità di Leclerc certifica ufficialmente la sua vittoria, quando sembrava si dovesse aspettare Austin per decretare il titolo. Perez invece ha scavalcato il monegasco, consegnando il successo al compagno di box. Subito fuori Sainz.  LEGGI TUTTO