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Ferrari, Montezemolo e il ricordo toccante di Forghieri: “Se ne va una F1 romantica”
ROMA – La Formula 1 piange Mauro Forghieri. L’ex ingegnere della Ferrari, capace di conquistare con la scuderia di Maranello quattro mondiali piloti e sette costruttori, si è spento all’età di 87 anni. A ricordarlo sia la Ferrari, e anche personaggi del mondo dei motori sia attuali, come Lapo Elkann, sia dal grande passato come Luca Cordero di Montezemolo che, ai microfoni di Sky Sport, ha voluto rendere omaggio alla sua figura: “Perdiamo un grande ingegnere, un grande ferrarista e una bella persona -ha esordito l’ex presidente della Ferrari -. Lui ha vissuto un periodo in cui il rapporto con il pilota era più ravvicinato perchè vivevano a Maranello, si facevano feste, c’erano molti italiani. Il suo romanticismo nasceva anche da un rapporto diverso; oggi i piloti arrivano giovedì e se ne vanno doemnica. Anche la F1 che ho vissuto io era diversa, lui era un romantico che ha vissuto gare straordinarie”.
Il ricordo di Montezemolo
Un ricordo sincero quello di Luca Cordero di Montezemolo che con Mauro Forghieri ha vissuto tante esperienze, in pista e fuori. “Sono molto triste: non era solo un collaboratore fondamentale ma anche un amico, sin da quando ho iniziato a lavorare in Ferrari nel 1963. Era un uomo che sapeva essere sempre innovativo, la macchina con cambia trasversale ha rappresentato un’innovazione tecnologica che tutto il mondo ci ha invidiato. Era un uomo geniale, con una forte personalità, sempre leale e con la Ferrari del cuore”, ha concluso Montezemolo. Parole che riportano a un’altra epoca, un’altra Formula 1, diversa da quella iper moderna di oggi e più ancora a personaggi storici capaci, con il proprio genio, di essere decisivi. Proprio come era Mauro Forghieri.
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F1, addio a Mauro Forghieri: venerdì mattina i funerali
ROMA – Il mondo della Formula 1 piange Mauro Forghieri. Si svolgeranno venerdì 4 novembre i funerali dell’ingegnere, morto all’età di 87 anni. Le esequie dell’ex direttore tecnico della Ferrari in Formula 1 dal 1964 al 1982, verrà ricordato a Modena a partire dalle ore 10:30. Il rito inizierà alle camere ardenti della Casa Funeraria Terracielo. Da lì ci si sposterà fino alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, dove alle 11 avrà inizio il Funerale.
La carriera di Forghieri
Forghieri è stato uno dei nomi più importanti della Formula 1 e in particolare del mondo Ferrari nel secolo scorso. L’ingegnere è stato “scovato” da Enzo Ferrari quando aveva soltanto 27 anni. Da lì, per oltre vent’anni, ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico per quanto riguarda la Formula 1 e la categoria Sport Prototipi. Con lui il Cavallino ha vinto quattro titoli piloti e sette titoli costruttori. Dopo l’addio a Maranello, l’ingegnere italiano ha lavorato anche per Lamborghini e Bugatti contribuendo ai successi dei due marchi.
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Morto Mauro Forghieri, addio allo storico collaboratore di Enzo Ferrari
ROMA – Mauro Forghieri si è spento all’età di 87 anni. L’ingegnere italiano è stato uno dei nomi più illustri nel suo campo per la Formula 1 del secolo scorso, avendo ricoperto il ruolo di direttore tecnico della scuderia Ferrari dal 1962 al 1984 ed essendo stato per tanti anni il braccio destro di Enzo Ferrari, che lo scelse quando aveva “solamente” 27 anni. Sotto la sua guida, il Cavallino in F1 ha portato a casa quattro titoli piloti (Surtees 1964, Lauda 1975 e 1977, Scheckter 1979) e sette titoli costruttori.
La carriera
Ma non c’è solo la Formula 1, perché Forghieri in Ferrari si è occupato anche della categoria Sport prototipi. In totale, durante il suo trascorso a Maranello, la casa modenese si è portata a casa 54 titoli iridati. Dopo l’addio al Cavallino, l’ingegnere italiano ha lavorato per altri marchi motoristici come Lamborghini e Bugatti. Il 13 gennaio 2022, nel giorno del suo 87esimo compleanno, aveva ricevuto la cittadinanza onoraria dal comune di Modena.
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Ferrari, Sainz: “Nel 2023 voglio complicare le cose a Verstappen”
ROMA – Nonostante ci siano ancora due weekend da disputare, Carlos Sainz prova a voltare pagina e guarda alla prossima stagione di Formula 1. Il pilota della Ferrari, conserva però quanto di buono fatto in questi mesi, puntando al 2023 con ottimismo. “Vorrei essermi sentito un po’ più a mio agio all’inizio della stagione, per rendere le cose un po’ più complicate a Verstappen e combattere un po’ di più insieme a Charles – le sue parole riportate da “caranddriver.com” -. Il mio obiettivo per il prossimo anno è cominciare al livello in cui sono adesso, che è abbastanza buono, e complicare le cose a Max”.
Le parole di Sainz
La stagione di Sainz era iniziata con diversi problemi, ma una macchina che si era mostrata quasi sempre superiore alla Red Bull. Per questo, l’andamento del campionato ha quasi sorpreso il madrileno: “Le 14 vittorie di Verstappen? Non te le aspetti, soprattutto quando hai una buona macchina a inizio stagione. Max ha fatto una stagione incredibile. E’ a inizio stagione è sicuramente lì che ha fatto un grande lavoro”.
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Ferrari: morto Mauro Forghieri, storico ingegnere del Cavallino
ROMA – Si è spento all’età di 87 anni l’ingegnere Mauro Forghieri. L’italiano è stato uno dei nomi più illustri nel suo campo per la Formula 1 del secolo scorso, avendo ricoperto il ruolo di direttore tecnico della scuderia Ferrari dal 1962 al 1984 ed essendo stato per tanti anni il braccio destro di Enzo Ferrari, che lo scelse quando aveva “solamente” 27 anni. Sotto la sua guida, il Cavallino in F1 ha portato a casa quattro titoli piloti (Surtees 1964, Lauda 1975 e 1977, Scheckter 1979) e sette titoli costruttori.
La carriera di Forghieri
Ma non c’è solo la Formula 1, perché Forghieri in Ferrari si è occupato anche della categoria Sport prototipi. In totale, durante il suo trascorso a Maranello, la casa modenese si è portata a casa 54 titoli iridati. Dopo l’addio al Cavallino, l’ingegnere italiano ha lavorato per altri marchi motoristici come Lamborghini e Bugatti. Il 13 gennaio 2022, nel giorno del suo 87esimo compleanno, aveva ricevuto la cittadinanza onoraria dal comune di Modena.
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F1 Ferrari, Sainz sfida Verstappen: “Nel 2023 voglio complicargli le cose”
ROMA – Mancano ancora due gare al termine, ma Carlos Sainz cerca di archiviare il più possibile un Mondiale a due facce in Formula 1. Il pilota della Ferrari, conserva però quanto di buono fatto in questi mesi, puntando al 2023 con ottimismo. “Vorrei essermi sentito un po’ più a mio agio all’inizio della stagione, per rendere le cose un po’ più complicate a Verstappen e combattere un po’ di più insieme a Charles – le sue parole riportate da “caranddriver.com” -. Il mio obiettivo per il prossimo anno è cominciare al livello in cui sono adesso, che è abbastanza buono, e complicare le cose a Max”.
Aspettative mancate
La stagione di Sainz era iniziata con diversi problemi, ma una macchina che si era mostrata quasi sempre superiore alla Red Bull. Per questo, l’andamento del campionato ha quasi sorpreso il madrileno: “Le 14 vittorie di Verstappen? Non te le aspetti, soprattutto quando hai una buona macchina a inizio stagione. Max ha fatto una stagione incredibile. E’ a inizio stagione è sicuramente lì che ha fatto un grande lavoro”.
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F1, Ferrari: Sainz verso il cambio motore in Brasile
ROMA – Possibile penalità per Carlos Sainz nel Gran Premio del Brasile, valevole per la ventunesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, quinto nella gara in Messico, cambierà molto probabilmente il motore durante il weekend di Interlagos, venendo così retrocesso in griglia di partenza. Ad annunciarlo è stato il team principal Mattia Binotto: “Sono sicuro che il Brasile e il resto della stagione andranno meglio – le sue parole -. Abbiamo già fatto una brutta gara a Spa e abbiamo reagito. Approfitteremo di queste due settimane per prepararci a queste ultime due gare. E probabilmente cambieremo il motore a Carlos”.
Le parole di Binotto
Dopo il Gran Premio del Messico, Binotto ha analizzato alcuni problemi apparsi nel weekend, che potrebbero spiegare il motivo dell’imminente cambio in Brasile: “E’ vero che abbiamo avuto problemi con il motore, ma anche con tutta la vettura. Ci mancava la trazione, il bilanciamento non era buono, era difficile far entrare la macchina in curva. Non c’è stato un singolo errore, ma più piccoli errori. È chiaro che non ci siamo preparati bene per la gara”.
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