consigliato per te

  • in

    F1, Ferrari e il problema che preoccupa Leclerc e Sainz

    ROMA – Il secondo posto nel mondiale di Formula 1 non può mitigare l’amarezza in casa Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz troppo spesso frenati da problemi alla monoposto. C’è un dato in particolare a spiegare la fragilità della vettura, ossia quello dei giri percorsi in gara con la Rossa: i due piloti Ferrari, infatti, hanno messo insieme appena 2222 giri, penultimi in questa speciale classifica davanti solo ad Alfa Romeo, ferma a 2196, e dietro anche all’altra scuderia motorizzata Ferrari, la Haas, a quota 2274.
    Ferrari e i problemi di affidabilità della Rossa
    Anche se non tutti i ritiri affrontati dalla Ferrari quest’anno sono dipesi da guai di affidabilità – come nel doppio ritiro patito da Sainz tra Melbourne e Imola o di quello subito da Leclerc in Francia – l’esistenza di problema è innegabile. I forfait legati a problemi tecnici per il team di Maranello sono stati quattro – due a testa per i due piloti – e occorsi tutti nella prima metà dell’anno tra Spagna, Azerbaigian (doppio ritiro) e Austria. Un problema che la Rossa dovrà risolvere assolutamente in ottica 2023 quando sarà obbligatorio puntare al titolo battagliando ad armi pari con la Red Bull.

    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    La Ferrari di Binotto: fotografia di un’era

    ROMA – Mattia Binotto e Ferrari è un’avventura ai titoli di coda. La permanenza dell’ingegnere italiano nel ruolo di team principal della scuderia in Formula 1 è in dirittura d’arrivo, con le dimissioni sul tavolo del Cavallino. In caso di addio, si concluderebbe un’esperienza quasi trenennale per Binotto che ha cominciato la sua avventura in Ferrari nel lontano 1995, arrivando poi all’attuale incarico nel 2019.Guarda la galleryBinotto via dalla Ferrari? Sui social si scatena l’ironia
    Binotto dopo Arrivabene non migliora i risultati
    Binotto, direttore tecnico di Ferrari dal 2016, è diventato team principal il 7 gennaio 2019 succedendo a Maurizio Arrivabene. A Maranello i titoli mancano da troppo tempo, mentre la Mercedes è nel pieno della sua fase dominante. Nella prima stagione a guida Binotto, Charles Leclerc e Sebastian Vettel racimolano rispettivamente due e una vittoria, con 19 podi complessivi, in calo rispetto all’anno passato con Vettel e Raikkonen. Il momento più buio arriva nel 2020, quando arrivano solamente tre podi e nessuna vittoria, con il Cavallino al quinto posto della classifica costruttori dietro anche a McLaren e Renault.
    Guarda la galleryFerrari, l’ennesimo errore scatena i social
    Binotto, una Ferrari da titolo finita seconda
    La risalita comincia nel 2021: dopo aver toccato il fondo la Ferrari di Leclerc e Carlos Sainz torna la terza forza del campionato dietro alle inarrivabili Mercedes e Red Bull. Qualcosa cambia nell’inverno di un anno fa: con l’arrivo delle monoposto a effetto suolo, Binotto e i suoi scavalcano Mercedes e nella prima parte tengono testa a una Red Bull che nella seconda parte di questo 2022 prenderà poi il largo, mentre a Maranello qualcosa si rompe. Ed è probabilmente questo il principale motivo che ha portato alle decisioni delle ultime ore. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari e Binotto, è finita: dimissioni in arrivo. Manca solo l’annuncio ufficiale

    ROMA – Sta per chiudersi ufficialmente l’avventura di Mattia Binotto in Formula 1 con la Ferrari. A due settimane dalle indiscrezioni che davano l’ingegnere italiano via da Maranello, la situazione sembra essere andata ulteriormente verso questa direzione, tanto che si attende solamente l’annuncio ufficiale dalla casa emiliana, pronta a cambiare team principal. In Ferrari, infatti, avrebbero accettato la decisione di dimettersi da parte di Binotto, ma per formalizzare la separazione va trovato un accordo sulla buonuscita.
    Verso l’addio
    Nelle scorse settimane il nome più caldo per sostituire Binotto era quello di Frederic Vasseur, il quale attualmente ricopre lo stesso ruolo all’Alfa Romeo. La smentita della Ferrari, arrivata poche ore dopo l’uscita delle indiscrezioni, aveva calmato almeno in parte le acque in vista dell’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi, per evitare di influenzare l’ambiente quando mancava ancora un weekend al termine del Mondiale. Adesso, però, appare davvero imminente la separazione tra Binotto e la scuderia di Maranello.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, Binotto out: dimissioni imminenti

    ROMA – L’avventura di Mattia Binotto come team principal della Ferrari in Formula 1 è davvero ai titoli di coda. A due settimane dalle indiscrezioni che davano l’ingegnere italiano via da Maranello, la situazione sembra essere andata ulteriormente verso questa direzione, tanto che si attende solamente l’annuncio ufficiale dalla casa emiliana, pronta a cambiare team principal. In Ferrari, infatti, avrebbero accettato la decisione di dimettersi da parte di Binotto, ma per formalizzare la separazione va trovato un accordo sulla buonuscita.Guarda la galleryBinotto via dalla Ferrari? Sui social si scatena l’ironia
    Il sostituto
    Nelle scorse settimane il nome più caldo per sostituire Binotto era quello di Frederic Vasseur, il quale attualmente ricopre lo stesso ruolo all’Alfa Romeo. La smentita della Ferrari, arrivata poche ore dopo l’uscita delle indiscrezioni, aveva calmato almeno in parte le acque in vista dell’ultimo appuntamento stagionale ad Abu Dhabi, per evitare di influenzare l’ambiente quando mancava ancora un weekend al termine del Mondiale. Adesso, però, appare davvero imminente la separazione tra Binotto e la scuderia di Maranello.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, in Ferrari si pensa al 2023: “Non vediamo l’ora di lottare per il titolo”

    ROMA – Terminata la stagione 2022 di Formula 1, in Ferrari è tempo di bilanci. Anche Inaki Rueda, responsabile delle strategie di gara di Maranello, ha commentato il Mondiale appena terminato dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. ““Per quanto riguarda la gara di Carlos, Hamilton gli ha preso la posizione al via e poi se l’è ripresa in curva-6 con una grande staccata – ha detto ai media del Cavallino parlando della gara di Sainz -. Dovevamo decidere quale strategia adottare con lui e abbiamo scelto per una tattica a due soste, anche perché dovevamo combattere le Mercedes che erano dietro. Hamilton ha scelto di fermarsi una volta ed era molto vicino alla fine, crediamo che Carlos avrebbe comunque avuto la meglio”.
    Su Leclerc
    “Per quanto riguarda la gara di Charles, se la giocava con Perez – ha aggiunto Rueda parlando di Leclerc -. Malgrado il messicano fosse davanti, Charles gli si è avvicinato molto, al punto da entrare al 15esimo giro nella finestra di undercut. Perez si è così dovuto fermare presto ed è stato obbligato alla strategia a due soste. Abbiamo tenuto fuori Charles il più a lungo possibile in modo da poter decidere poi se fermarci una o due volte. Anche nel secondo stint Charles ha guadagnato su Perez, e al 33esimo giro eravamo di nuovo nella finestra di undercut. Perez doveva prendere una decisione: fermarsi ancora o lasciare che facesse Charles l’undercut? Perez ha deciso di fermarsi e dunque Charles è rimasto in pista eha eseguito perfettamente la strategia a una sosta. Dunque, domenica il GP non era chiaramente a una o due soste, ma si trattava di eseguire al meglio il piano-gara. Analizzeremo questa gara e tutte le altre per poter migliorare in vista del 2023.Non vediamo l’ora di combattere per il titolo”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Rueda verso il 2023: “Non vediamo l’ora di lottare per il titolo”

    ROMA – In Ferrari è il momento di tracciare un bilancio sul 2022 in Formula 1. Anche Inaki Rueda, responsabile delle strategie di gara di Maranello, ha commentato il Mondiale appena terminato dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. ““Per quanto riguarda la gara di Carlos, Hamilton gli ha preso la posizione al via e poi se l’è ripresa in curva-6 con una grande staccata – ha detto ai media del Cavallino parlando della gara di Sainz -. Dovevamo decidere quale strategia adottare con lui e abbiamo scelto per una tattica a due soste, anche perché dovevamo combattere le Mercedes che erano dietro. Hamilton ha scelto di fermarsi una volta ed era molto vicino alla fine, crediamo che Carlos avrebbe comunque avuto la meglio”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Le parole di Rueda
    “Per quanto riguarda la gara di Charles, se la giocava con Perez – ha aggiunto Rueda parlando di Leclerc -. Malgrado il messicano fosse davanti, Charles gli si è avvicinato molto, al punto da entrare al 15esimo giro nella finestra di undercut. Perez si è così dovuto fermare presto ed è stato obbligato alla strategia a due soste. Abbiamo tenuto fuori Charles il più a lungo possibile in modo da poter decidere poi se fermarci una o due volte. Anche nel secondo stint Charles ha guadagnato su Perez, e al 33esimo giro eravamo di nuovo nella finestra di undercut. Perez doveva prendere una decisione: fermarsi ancora o lasciare che facesse Charles l’undercut? Perez ha deciso di fermarsi e dunque Charles è rimasto in pista eha eseguito perfettamente la strategia a una sosta. Dunque, domenica il GP non era chiaramente a una o due soste, ma si trattava di eseguire al meglio il piano-gara. Analizzeremo questa gara e tutte le altre per poter migliorare in vista del 2023.Non vediamo l’ora di combattere per il titolo”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Binotto: “Potenza del motore secondaria rispetto all’affidabilità”

    ROMA – Il 2022 della Ferrari in Formula 1 si divide in due parti. Prima una superiorità sulle avversarie e qualche problema di affidabilità, poi la difficoltà nel tenere il ritmo degli altri e i risultati che sono venuti a mancare. In compenso, però, sono quasi del tutto spariti i problemi alle monoposto di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Mattia Binotto, team principal di Maranello, ha spiegato l’ottica in cui ha lavorato il team durante l’anno: “Affidabilità? Si tratta della nostra priorità assoluta – le sue parole riportate da “The Race” -, perché per vincere bisogna essere affidabili, e questo non è stato il caso di questa stagione, come dimostra il bilancio del 2022, il secondo obiettivo è quello della velocità della vettura, perché mentre siamo stati molto competitivi in qualifica, non è sempre stato così in gara”.
    Le parole di Binotto
    “Il nostro ritmo di gara, sia per il degrado delle gomme che per il ritmo puro, non è stato sufficiente per una posizione migliore – ha aggiunto Binotto -. Se si sviluppa una vettura veloce e affidabile , è vero che si possono commettere errori di strategia o di pit stop, ma si può sempre compensare con il fatto che la vettura stessa è veloce e affidabile. Quindi, è su questo che dobbiamo concentrare i nostri sforzi”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, l’ammissione di Binotto: “Ridotta la potenza del motore, ecco perché”

    ROMA – E’ stata una stagione divisa in due parti quella della Ferrari nel Mondiale 2022 di Formula 1. Prima una superiorità sulle avversarie e qualche problema di affidabilità, poi la difficoltà nel tenere il ritmo degli altri e i risultati che sono venuti a mancare. In compenso, però, sono quasi del tutto spariti i problemi alle monoposto di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Mattia Binotto, team principal di Maranello, ha spiegato l’ottica in cui ha lavorato il team durante l’anno: “Affidabilità? Si tratta della nostra priorità assoluta – le sue parole riportate da “The Race” -, perché per vincere bisogna essere affidabili, e questo non è stato il caso di questa stagione, come dimostra il bilancio del 2022, il secondo obiettivo è quello della velocità della vettura, perché mentre siamo stati molto competitivi in qualifica, non è sempre stato così in gara”.
    Sull’affidabilità
    “Il nostro ritmo di gara, sia per il degrado delle gomme che per il ritmo puro, non è stato sufficiente per una posizione migliore – ha aggiunto Binotto -. Se si sviluppa una vettura veloce e affidabile , è vero che si possono commettere errori di strategia o di pit stop, ma si può sempre compensare con il fatto che la vettura stessa è veloce e affidabile. Quindi, è su questo che dobbiamo concentrare i nostri sforzi”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO