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    F1, Vasseur tra Sauber e Ferrari: “Vi racconto le differenze”

    ROMA – Dopo l’annuncio delle scorse settimane, Frederic Vasseur ha mosso i primi passi ufficiali nel mondo Ferrari. L’ex team principal dell’Alfa Romeo Sauber, infatti, ha preso il posto di Mattia Binotto nel team di Maranello, e in una conferenza stampa ha spiegato anche le differenze tra i due mondi: “Ovviamente tutto è un po’ più grande e moderno, ma alla fine c’è la stessa atmosfera perché si tratta pur sempre di una scuderia”. Una delle discriminanti più importanti è il simulatore a disposizione del Cavallino: “Con il simulatore si può dire che la Ferrari è in una posizione molto migliore rispetto alla Sauber quando sono arrivato. Penso che siano un po’ più avanti in ogni area”, anche se “è difficile dire da dove vengano le differenze”.
    Il supporto alla squadra
    “La motivazione è la stessa e la mia area di responsabilità è esattamente la stessa, devo supportare la squadra nel miglior modo possibile affinché possa svolgere al meglio il proprio lavoro”, ha rimarcato Vasseur, che nei giorni scorsi è stato presente a Fiorano nella tre giorni di test che ha visto anche il ritorno in pista di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il nuovo team principal della Ferrari ha concluso: “Sicuramente la mia esperienza è limitata alle ultime due settimane, ma abbiamo tutto per vincere”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner punge Vasseur: la frase sul passato in Sauber

    ROMA – Christian Horner infiamma il confronto con la Ferrari, a poche settimane dal via della stagione 2023 di F1. Il team principal della Red Bull, infatti, non ha perso tempo nello stuzzicare il collega Frederic Vasseur, appena sbarcato in Ferrari, riferendosi al suo recente passato: “Sarà interessante vedere se Fred nei prossimi incontri discuterà ancora gli stessi punti di quando era in Sauber”, ha dichiarato ai microfoni di Motor Sport Magazine, prima di aggiungere: “È un uomo molto capace, quindi sarà interessante. Quindi vediamo quali saranno le dinamiche che si creeranno nella prossima riunione della Commissione”. L’inverno è stato molto movimentato, con diverse scuderie che hanno cambiato team principal, e Horner ha voluto anche commentare l’operato di Mattia Binotto: “È stato interessante osservare tutto il movimento che c’è stato. Mattia mi sta simpatico, perché ultimamente aveva fatto un grande lavoro. L’ultimo anno hanno compiuto un grande passo avanti da dove erano, per cui deve essere stata dura dopo tutti gli anni in cui ha servito la Ferrari”. 
    19 anni al vertice
    “Questa sarà la mia diciannovesima stagione alla guida del team, che è cambiato molto in questi anni – ha ricordato Horner -. Alcune persone sono qui dall’inizio, ma ovviamente ne abbiamo accolte molte di nuove, e le infrastrutture sono cambiate moltissimo. E con tutti gli sviluppi che abbiamo, è un periodo di rapida espansione per il campus. La squadra è in continua evoluzione, ogni team competitivo si evolve. Ma abbiamo sempre goduto di un grande supporto, da parte degli azionisti e anche Dietrich Mateschitz, che è stato fantastico in tutti questi anni. La Formula 1 è il più grande sport di squadra al mondo, e per arrivare ai risultati che vuoi devi far funzionare tutti i reparti correttamente e in maniera efficace”.  LEGGI TUTTO

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    F1, i dubbi di Horner: “Vasseur tratterà stessi temi di quando era in Sauber?”

    ROMA – Mancano poche settimane al via della nuova stagione di F1, e Christian Horner non perde tempo, infiammando subito l’ambiente. Il team principal della Red Bull, infatti, non ha perso tempo nello stuzzicare il collega Frederic Vasseur, appena sbarcato in Ferrari, riferendosi al suo recente passato: “Sarà interessante vedere se Fred nei prossimi incontri discuterà ancora gli stessi punti di quando era in Sauber”, ha dichiarato ai microfoni di Motor Sport Magazine, prima di aggiungere: “È un uomo molto capace, quindi sarà interessante. Quindi vediamo quali saranno le dinamiche che si creeranno nella prossima riunione della Commissione”. L’inverno è stato molto movimentato, con diverse scuderie che hanno cambiato team principal, e Horner ha voluto anche commentare l’operato di Mattia Binotto: “È stato interessante osservare tutto il movimento che c’è stato. Mattia mi sta simpatico, perché ultimamente aveva fatto un grande lavoro. L’ultimo anno hanno compiuto un grande passo avanti da dove erano, per cui deve essere stata dura dopo tutti gli anni in cui ha servito la Ferrari”. 
    “La squadra è tutto”
    “Questa sarà la mia diciannovesima stagione alla guida del team, che è cambiato molto in questi anni – ha ricordato Horner -. Alcune persone sono qui dall’inizio, ma ovviamente ne abbiamo accolte molte di nuove, e le infrastrutture sono cambiate moltissimo. E con tutti gli sviluppi che abbiamo, è un periodo di rapida espansione per il campus. La squadra è in continua evoluzione, ogni team competitivo si evolve. Ma abbiamo sempre goduto di un grande supporto, da parte degli azionisti e anche Dietrich Mateschitz, che è stato fantastico in tutti questi anni. La Formula 1 è il più grande sport di squadra al mondo, e per arrivare ai risultati che vuoi devi far funzionare tutti i reparti correttamente e in maniera efficace”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Vasseur e l’amico Wolff: “Lo contrasterò su tutti i fronti”

    ROMA – “Lotteremo in pista, discuteremo davanti alla direzione gara e alla FIA, e anche sul Patto della Concordia. Lotteremo dentro e fuori dalla pista”. Frederic Vasseur non usa giri di parole per promettere “guerra” all’amico e collega Toto Wolff in vista della nuova stagione di F1, in cui i due si troveranno a doversi giocare le posizioni che contano, uno in Ferrari e l’altro in Mercedes. Il neo team principal del Cavallino ha poi spiegato i vantaggi di godere di buone relazioni nel paddock: “Per il bene maggiore, è un ottimo vantaggio che ci sia collaborazione tra i team, quando si tratterà di dover trovare un accordo tra scuderie e F1. Io ho un buon rapporto con quasi tutti i colleghi, penso che sia sempre una buona cosa”. 
    Le polemiche su Ben Sulayem
    Vasseur ha poi commentato tutte le ultime polemiche nate attorno al presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, tra la guerra aperta con Liberty Media e i vecchi commenti sessisti scovati dal The Times. Secondo Vasseur, il rumore attorno a queste importanti questioni “diminuirà appena metteremo piede in pista, ne sono convinto. Sicuramente ci saranno discussioni, ma spero che ci si possa concentrare sul lato sportivo”.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Vasseur: “Conosco Leclerc da tanto, è un vantaggio per tutti”

    ROMA – Dopo l’annuncio degli scorsi mesi, Frederic Vasseur ha cominciato a muovere i primi passi ufficiali nel mondo Ferrari. Il dirigente francese era infatti presente ai recenti test di Fiorano, da dove ha rilasciato le prime dichiarazioni e dove ha avuto il primo contatto diretto con i due piloti. In particolare, fino dal giorno della sua firma, il dibattito si è mosso sul rapporto tra Vasseur e Charles Leclerc, un rapporto nato diversi anni fa, già al tempo dei kart, e suggellato nel 2018, quando il francese scelse il classe ’97 come pilota in Sauber. “Seguo Charles dai tempi del karting. Dopo un periodo alla ART, in F3, lui ha esordito in F1 con la Sauber, per cui siamo sempre stati vicini. È un vantaggio per me, perché lo conosco bene, ed è un vantaggio anche per lui, perché conosce bene me“, ha dichiarato Vasseur all’emittente transalpina Canal+.
    “Nessuna gerarchia”
    Vasseur ha poi concluso ribadendo un tema già introdotto, ovvero la volontà di non cominciare la stagione definendo una gerarchia a priori tra Leclerc e Carlos Sainz: “Siamo in un momento in cui non possiamo avere piloti favoriti, e non ce ne saranno, perché abbiamo un obiettivo molto chiaro: vincere. E vincere con la Ferrari, non vincere con uno o con l’altro pilota. Il nostro obiettivo è dare ad entrambi tutti i mezzi per fare un buon lavoro. Ma se a un certo punto della stagione fosse necessario spingere di più un pilota rispetto all’altro per vincere il campionato, prenderò questa decisione senza alcun problema“.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “A Silverstone capii che Binotto aveva i giorni contati”

    ROMA – La Ferrari si presenta ai nastri del campionato 2023 di F1 con la novità dell’avvicendamento tra Mattia Binotto e Frederic Vasseur per il ruolo di team principal, in seguito al complicato finale di stagione che ha portato all’addio dell’italiano. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    Il dito puntato a Leclerc
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Windsor: “Addio Binotto? Ecco l’episodio che fece traboccare il vaso”

    ROMA – La stagione 2023 di F1, per Ferrari, si apre con la grande novità del cambio di team principal, con la fine burrascosa del rapporto con Mattia Binotto e il conseguente avvicendamento con Frederic Vasseur. Un tema che ha generato un dibattito importante nel corso dei mesi, soprattutto alla luce della seconda parte di stagione non brillante da parte del Cavallino. A dire la propria sull’argomento è stato anche Peter Windsor, general manager della Rossa negli anni ’80, il quale ha spiegato qual è stato, secondo lui, il momento che ha decretato la definitiva rottura tra il mondo Ferrari e Binotto: “Penso che il cumine sia stato il finale del Gran Premio di Silverstone, in cui Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista con gomme usate; era l’unico in quelle condizioni, e poi ne ha pagato le conseguenze”, ha spiegato sul proprio canale Twitch. La gara venne invece vinta da Carlos Sainz, che per la prima volta in carriera è salito sul gradino più alto del podio. 
    La ricostruzione
    “Era una gara che avrebbe dovuto vincere – ha aggiunto Windsor -, ed essendo ovviamente infuriato, nel team radio se l’è presa con tutti, credo soprattutto con Binotto. E dopo essere sceso nel parco chiuso, Mattia gli si è avvicinato e gli ha fatto quel gesto con il dito, come a dirgli ‘Non parlare così, sono io il capo qui’. È lì che ho pensato che Binotto avesse i giorni contati, perché non è possibile rivolgersi in questo modo a una forza della natura come Leclerc”.  LEGGI TUTTO

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    Ansia da simulatore e prove in pista, le big s’interrogano

    TORINO – Nella Formula 1 di oggi, così legata alle simulazioni (e non solo al simulatore di guida), si scopre quella che si potrebbe chiamare un’ansia da simulazione. Tanto che uno dei concetti più ricorrenti è quello della correlazione: s’intende la correlazione tra dati teorici e dati veri, quelli raccolti in pista. Che ci sia un certo scostamento tra quanto ci si attende e quanto si tocca con mano è ormai assodato da progettisti, ingegneri, piloti e altre figure tecniche. Il nodo è sempre sapere quanto valga in termini di prestazioni – non solo nei riscontri cronometrici – l’eventuale scostamento. Ne ha parlato nei giorni scorsi il nuovo team principal della Ferrari, il francese Fred Vasseur, premettendo che lui è da poco a Maranello e molte cose deve ancora scoprirle. E tuttavia, ha ammesso, i dati che riguardano la nuova auto sono positivi (anche per quanto attiene il motore). Aggiungendo però che solo quando si scenderà in pista a Sakhir, in Bahrain, la fotografia sarà realistica.
    I dubbi di Toto Wolff
    Più o meno è lo stesso concetto espresso da Toto Wolff, team principal (e comproprietario) della Mercedes che ha manifestato dubbi simili. «Lo scorso anno abbiamo pagato il fatto che nel nostro staff non c’erano ingegneri che si ricordassero delle auto ad effetto suolo – spiega – ma quest’anno dovremmo essere a posto. Le simulazioni sono buone, anche se sono convinto che soltanto in Bahrain capiremo se i nostri problemi sono alle spalle». Dal che si può dedurre che anche in Mercedes, come in Ferrari (e presumibilmente nelle altre squadre, pure in Red Bull) esista l’ansia da simulatore. Si potrebbe tornare ai test più o meno liberi? Forse si dovrebbe, ma con un calendario maxi (24 gare, poi ridotte a 23, comunque tante) e costi da tenere sotto controllo, bisogna fare di necessità virtù. Magari un bene per l’imprevedibilità delle gare, magari no. Lo si scoprirà – anche questo – dal Bahrain. LEGGI TUTTO