consigliato per te

  • in

    Ferrari la più vincente, Leclerc, Sainz e il tabù Rosberg: statistiche GP Bahrain

    ROMA – La stagione 2023 di F1 è pronta a prendere il via dal circuito di Sakhir, un tracciato che ha visto spesso vincere la Ferrari. Infatti, la scuderia di Maranello è il costruttore che ha raccolto più vittorie nel Gran Premio del Bahrain. La Rossa è salita per sette volte sul gradino più alto, fin dal 2004, quando Michael Schumacher vinse la prima edizione, passata alla storia come primo GP in Medio Oriente. Poi, due volte Felipe Massa, una Fernando Alonso, altre due Sebastian Vettel e infine, proprio lo scorso anno, Charles Leclerc. Il monegasco sarà di nuovo protagonista con Carlos Sainz per provare a vincere al debutto stagionale… o forse è “meglio” di no. Infatti, la tendenza degli ultimi anni suggerisce che vincere la prima gara stagionale potrebbe non essere esattamente una scelta saggia. Ecco perché.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1, statistiche GP Bahrain: Ferrari leader, occhio alla “maledizione” della prima gara

    ROMA – Tra pochi giorni inizierà finalmente la nuova stagione di F1, con la Ferrari che proverà a proseguire nel proprio trend positivo sul circuito di Sakhir. Infatti, la scuderia di Maranello è il costruttore che ha raccolto più vittorie nel Gran Premio del Bahrain. La Rossa è salita per sette volte sul gradino più alto, fin dal 2004, quando Michael Schumacher vinse la prima edizione, passata alla storia come primo GP in Medio Oriente. Poi, due volte Felipe Massa, una Fernando Alonso, altre due Sebastian Vettel e infine, proprio lo scorso anno, Charles Leclerc. Il monegasco sarà di nuovo protagonista con Carlos Sainz per provare a vincere al debutto stagionale… o forse è “meglio” di no. Infatti, la tendenza degli ultimi anni suggerisce che vincere la prima gara stagionale potrebbe non essere esattamente una scelta saggia. Ecco perché.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, Vasseur toglie Rueda dal muretto: “Vi spiego perché”

    ROMA – Lo spostamento di Inaki Rueda dal muretto alla fabbrica è uno dei primi atti di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari. Durante i test della Formula 1 in Bahrain la scuderia di Maranello ha annunciato che l’ingegnere spagnolo non sarà più il capo della strategia. Il suo posto è stato preso da Ravin Jain. La decisione è stata spiegata dal successore di Mattia Binotto ai microfoni di “As”: “Sulle strategie sembra che sia una questione di persone presenti al muretto, ma non è così. Ci sono le persone in fabbrica, c’è un software dedicato e c’è un flusso di comunicazione con il muretto che è fondamentale. Abbiamo scelto di cambiare un po’ l’organizzazione, con meno presenze e Iñaki sarà ora in fabbrica e Ravin al muretto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Vasseur: “Ecco perché Rueda non è più responsabile delle strategie”

    ROMA – La prima mossa di rilievo di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari si è concretizzata pochi giorni fa: nel corso dei test della Formula 1 in Qatar, Inaki Rueda è stato rimosso dal ruolo di responsabile delle strategie per occupare una nuova posizione a Maranello. Il suo posto è stato preso da Ravin Jain. La decisione è stata spiegata dal successore di Mattia Binotto ai microfoni di “As”: “Sulle strategie sembra che sia una questione di persone presenti al muretto, ma non è così. Ci sono le persone in fabbrica, c’è un software dedicato e c’è un flusso di comunicazione con il muretto che è fondamentale. Abbiamo scelto di cambiare un po’ l’organizzazione, con meno presenze e Iñaki sarà ora in fabbrica e Ravin al muretto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Vasseur su Leclerc e Sainz: “Giusto che non siano ancora felici”

    ROMA – Frederic Vasseur ha fornito una propria analisi di quelli che sono stati i tre giorni di test ufficiali di F1 in Bahrain dal punto di vista della Ferrari, a partire dalle indicazioni e dalle sensazioni raccontate da Charles Leclerc e Carlos Sainz. In relazione ai due piloti, il team principal, in un’intervista concessa a Motorsport.com, ha dichiarato: “Se fossero felici di quanto fatto, probabilmente saremmo davanti ad un approccio professionale sbagliato. L’obiettivo è cercare di ottenere sempre di più dalla propria macchina, e se un pilota fosse contento del bilanciamento vorrebbe dire che non avrebbe spinto abbastanza”. Tra i problemi maggiori emersi dalla tre giorni di Sakhir, è emerso un importante degrado gomme per il Cavallino nei long run; Vasseur, però, non fa drammi: “Abbiamo provato tante cose, di cui alcune hanno funzionato e altre no. L’importante in questa fase era macinare chilometri. Abbiamo una buona base di partenza, ed è stato fondamentale non aver avuto intoppi importanti”. Inoltre, la Ferrari non ha effettuato prove di qualifica nell’ultima ora del terzo giorno, al contrario di quanto fatto da Red Bull e Mercedes: “Abbiamo portato avanti il nostro programma, sarebbe stato un errore cambiarlo perché in cima alla classifica dei tempi c’era la Red Bull”, ha senteziato Vasseur.  LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, Vasseur: “Non aveva senso cambiare programma test per inseguire Red Bull”

    ROMA – “Se fossero felici di quanto fatto, probabilmente saremmo davanti ad un approccio professionale sbagliato. L’obiettivo è cercare di ottenere sempre di più dalla propria macchina, e se un pilota fosse contento del bilanciamento vorrebbe dire che non avrebbe spinto abbastanza”. Così Frederic Vasseur nel commentare, ai microfoni di Motorsport.com, quanto visto nei tre giorni di test ufficiali di F1 in Bahrain per quanto riguarda la Ferrari. Tra i problemi maggiori emersi dalla tre giorni di Sakhir, è emerso un importante degrado gomme per il Cavallino nei long run; Vasseur, però, non fa drammi: “Abbiamo provato tante cose, di cui alcune hanno funzionato e altre no. L’importante in questa fase era macinare chilometri. Abbiamo una buona base di partenza, ed è stato fondamentale non aver avuto intoppi importanti”. Inoltre, la Ferrari non ha effettuato prove di qualifica nell’ultima ora del terzo giorno, al contrario di quanto fatto da Red Bull e Mercedes: “Abbiamo portato avanti il nostro programma, sarebbe stato un errore cambiarlo perché in cima alla classifica dei tempi c’era la Red Bull”, ha senteziato Vasseur.  LEGGI TUTTO

  • in

    Finiti i test, la Ferrari è promossa (ma resta qualche dubbio)

    TORINO – Quali verdetti emergono dalle prime (e anche ultime) prove pre stagionali in Bahrein? Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, che ha scelto come strategia di approccio al mondo della Scuderia, un profilo basso, evita discorsi troppo impegnativi: «Posso dire con certezza che siamo tra le prime dieci squadre…». Una battuta scherzosa, ovviamente, seguita dalla considerazione (ovvia, però fondata) che ogni team si è concentrato soprattutto sul proprio lavoro, sulla scoperta delle nuove auto, sullo studio degli assetti. Non ci sono verdetti, dunque. Caso mai delle indicazioni. Gunter Steiner, direttore della Haas e più popolare come figura di Netflix che come dirigente (detto con simpatia, ovviamente), sostiene che in Bahrain le condizioni ambientali non sono ideali per i test. Ha ragione: fa molto caldo di giorno, poi la temperatura (soprattutto quella dell’asfalto) cade al tramonto. E la gara, già la prossima settimana, finisce in un orario in cui la pista è (relativamente) ”fredda. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, test Bahrain: Perez primo nel day-3, Leclerc 4°, Sainz 5°

    ROMA – Sergio Perez ha chiuso davanti a tutti l’ultimo giorno dei test ufficiali di F1 in Bahrain, caratterizzato dalle attese simulazioni di qualifica, in cui Red Bull ha quindi “battuto” Ferrari. Charles Leclerc e Carlos Sainz, infatti, pagano poco più di sette decimi di distacco dal messicano, a parità di mescola, la C4 (che non sarà presente la prossima settimana). Un distacco importante, ma, come di consueto nei test, sono molti i fattori che possono aver inciso: prima di tutti, il fatto che i due alfieri del Cavallino non hanno tentato l’attacco al tempo nelle fasi del giorno ottimali, come invece fatto da Perez, che ha chiuso in 1:30.305. Sainz ha poi svolto alcuni long run insistendo sulle famigerate C3, la mescola che più ha creato problemi alla Ferrari: proprio nell’ultima tranche, un po’ a sorpresa, è emersa una certa costanza nei tempi, aprendo qualche spiraglio positivo in più per la gara. La C1, ovvero la mescola più dura, si è invece rivelata ancora una volta la “preferita” dalla SF-23. LEGGI TUTTO