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    Ferrari Driver Academy: ecco il primo Camp dell'anno

    MARANELLO – L’obiettivo è solo uno: trovarsi, un giorno, al volate di una Rossa di Maranello, magari ripercorrendo le orme di Charles Leclerc e, come molti addetti ai lavori pensano, Mick Schumacher. Prenderà il via questo pomeriggioil primo Camp di valutazione “2020 Scouting Program” della Ferrari Driver Academy (FDA), la divisione della Casa di Maranello dedicata ai piloti in erba con la speranza di scovare i campioni del domani per la Scuderia di Formula 1.
    Giovani promesse mondiali
    FDA quest’anno ha ulteriormente potenziato la propria rete di scouting a livello mondiale. A partner consolidati come l’Automobile Club d’Italia (ACI Sport) e Tony Kart, si sono infatti aggiunti Motorsport Australia, che ha il compito di monitorare l’area Asia-Pacific, ed Escuderia Telmex, per tutta l’America Latina. L’obiettivo è ovviamente avere a Maranello le migliori giovani promesse da ogni parte del mondo tra cui scegliere i più talentuosi per inserirli in FDA. I quattro partecipanti al primo Camp sono una selezione delle migliori promesse europee. Due ragazzi sono stati portati a Maranello da ACI Sport, mentre l’altra coppia è il frutto dell’attenta opera di osservazione di Tony Kart, una delle realtà più importanti della categoria propedeutica per eccellenza. I giovani talenti sono attesi nel pomeriggio al quartier generale di Maranello.
    Li attende una cinque giorni di prove di valutazione organizzata per loro da FDA. Il programma delle attività prevede nei primi tre giorni test psico-attitudinali e sessioni di allenamento fisico e mentale nonché alcune sessioni al simulatore, uno degli elementi più importanti nella preparazione degli allievi dell’accademia di Maranello. Gli ultimi due giorni saranno invece dedicati alla pista con alcune prove sulla pista di Fiorano al volante di una vettura di Formula 4 equipaggiata con le stesse gomme Pirelli in uso nel campionato italiano.
    A questo Camp ne seguirà un altro, al quale prenderanno parte i migliori talenti provenienti da Asia e Oceania così come dall’America Latina cui si aggiungeranno due promesse dall’Europa per dare vita a quelle che saranno le World Finals. Accanto a questi progetti c’è anche la collaborazione con la FIA nel progetto «Girls on Track – Rising Stars», che ha l’obiettivo di portare alcune ragazze fra i 12 e i 15 anni in FDA entro il prossimo biennio. LEGGI TUTTO

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    Ferrari Driver Academy: al via il primo Camp 2020

    MARANELLO – Sognare di ripercorrere lo stesso percorso di Charles Leclerc e, forse, Mick Schumacher per un futuro al volante di una Rossa. Prende il via oggi il primo Camp di valutazione “2020 Scouting Program” della Ferrari Driver Academy (FDA), la divisione della Casa di Maranello dedicata ai giovani piloti che ha l’obiettivo di trovare i campioni cui affidare i sedili della Scuderia di Formula 1 nelle stagioni a venire.
    Rete scouting mondiale
    FDA quest’anno ha ulteriormente potenziato la propria rete di scouting a livello mondiale. A partner consolidati come l’Automobile Club d’Italia (ACI Sport) e Tony Kart, si sono infatti aggiunti Motorsport Australia, che ha il compito di monitorare l’area Asia-Pacific, ed Escuderia Telmex, per tutta l’America Latina. L’obiettivo è ovviamente avere a Maranello le migliori giovani promesse da ogni parte del mondo tra cui scegliere i più talentuosi per inserirli in FDA. I quattro partecipanti al primo Camp sono una selezione delle migliori promesse europee. Due ragazzi sono stati portati a Maranello da ACI Sport, mentre l’altra coppia è il frutto dell’attenta opera di osservazione di Tony Kart, una delle realtà più importanti della categoria propedeutica per eccellenza. I giovani talenti sono attesi questo pomeriggio poco dopo l’ora di pranzo al quartier generale di Maranello.
    Li attende una cinque giorni di prove di valutazione organizzata per loro da FDA. Il programma delle attività prevede nei primi tre giorni test psico-attitudinali e sessioni di allenamento fisico e mentale nonché alcune sessioni al simulatore, uno degli elementi più importanti nella preparazione degli allievi dell’accademia di Maranello. Gli ultimi due giorni saranno invece dedicati alla pista con alcune prove sulla pista di Fiorano al volante di una vettura di Formula 4 equipaggiata con le stesse gomme Pirelli in uso nel campionato italiano.
    A questo Camp ne seguirà un altro, al quale prenderanno parte i migliori talenti provenienti da Asia e Oceania così come dall’America Latina cui si aggiungeranno due promesse dall’Europa per dare vita a quelle che saranno le World Finals. Accanto a questi progetti c’è anche la collaborazione con la FIA nel progetto «Girls on Track – Rising Stars», che ha l’obiettivo di portare alcune ragazze fra i 12 e i 15 anni in FDA entro il prossimo biennio. LEGGI TUTTO

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    F1: Schumacher, Shwartzman e Illot girano a Fiorano con la Ferrari 2018

    FIORANO – Robert Shwartzman, Callum Ilott e Mick Schumacher, allievi della Ferrari Driver Academy (FDA), hanno  vissuto una giornata indimenticabile sul circuito emiliano di Fiorano guidando la Ferrari SF71H del 2018 cposì da prendere le misure con una vettura di Formula 1 nell’ambito del programma #RoadToF1.
    Stagione importante
    Schumacher e Ilott debutteranno infatti nella prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Eifel, in calendario il 9 ottobre al Nürburgring, rispettivamente con Alfa Romeo e Haas. Per Shwartzman il debutto sarà l’11 dicembre, nel weekend del Gran Premio di Abu Dhabi. Il primo a salire in macchina, è stato il 21enne russo, tre vittorie stagionali nel campionato di Formula 2. Per lui si trattava del primo giro in assoluto al volante di una monoposto di Formula 1. Shwartzman, che fa parte della FDA dal 2017, ha iniziato ad alzare il ritmo ma prendendo rapidamente le misure a vettura e circuito.
    Subito dopo di lui, è stata la volta di Callum Ilott. Per il pilota inglese, in FDA dal 2018 e attualmente secondo nella classifica di Formula 2 con tre vittorie all’attivo, è stata la prima volta al volante di una Ferrari.Il 21enne di Cambridge aveva già provato una vettura di Formula 1 lo scorso anno nella sessione di test successiva al Gran Premio di Spagna al Circuit de Barcelona-Catalunya, quando aveva potuto guidare l’Alfa Romeo Racing C38 a motore Ferrari. Ilott ha percorso un buon numero di tornate con un passo costante, perfetti per preparare l’esordio del Nürburgring.
    Alle 15, è stata la volta di Mick Schumacher, attualmente al comando della classifica del campionato di Formula 2 con due vittorie. Per il 21enne tedesco, in FDA dal 2019, non si trattava dell’esordio su una Ferrari dal momento che aveva già potuto guidare la SF90 del 2019 lo scorso anno in Bahrain e l’Alfa Romeo Racing C38 nella medesima occasione. Anche Schumi jr ha completato il suo programma che aveva l’obiettivo di farlo entrare in sintonia con una monoposto della massima categoria dopo tante gare di Formula 2 in pochi mesi.
    Giornata indimenticabile
    “Sognavo il giorno del mio debutto al volante di una vettura di Formula 1 fin da quando ero bambino e finalmente oggi quel momento è arrivato” le parole emozionate di Shwartzman. “Poter guidare questa monoposto è stato fantastico e molto divertente”.
    Anche per Ilott “quella di oggi è una giornata difficile da dimenticare. Avevo già avuto modo di guidare una vettura di Formula 1 lo scorso anno, ma oggi ho potuto riprendere confidenza con la monoposto quando mancano meno di dieci giorni al mio esordio in un weekend di Gran Premio. Della SF71H mi hanno colpito l’efficienza aerodinamica, che permette di avere un grip sconosciuto alle altre categorie, la potenza estrema del motore e la prontezza nella frenata”, aggiunge il pilota inglese.
    Molto focalizzato sulla giornata è stato Mick Schumacher: “E’ stato molto utile riprendere confidenza con le procedure, discretamente complesse, e anche con l’operatività di una squadra della massima categoria” le parole del figlio di Kaiser Michael. “Qualche settimana fa al Mugello ho avuto la chance di guidare una F2004, una vettura straordinaria ma ormai non più recente. Non vedo l’ora di calarmi in abitacolo in Germania, sarà bello poter fare il mio debutto ufficiale nella massima categoria davanti ai miei tifosi. Nel team troverò anche qualche meccanico che ha lavorato con mio padre e questo renderà quella giornata ancora più speciale”. LEGGI TUTTO

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    F1: Schumacher, Shwartzman e Illot in pista a Fiorano con la Ferrari SF71H

    FIORANO – Una giornata incredibile, unica, di quelle che difficilmente rimangono nell’album dei ricordi per sempre. Robert Shwartzman, Callum Ilott e Mick Schumacher, allievi della Ferrari Driver Academy (FDA), si sono alternati al volante di una Ferrari SF71H del 2018 per prendere confidenza con una monoposto di Formula 1 nell’ambito del programma #RoadToF1.
    Debutto tra Germania ed Emirati Arabi
    Schumacher e Ilott debutteranno infatti nella prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Eifel, in calendario il 9 ottobre al Nürburgring, rispettivamente con Alfa Romeo e Haas. Per Shwartzman il debutto sarà l’11 dicembre, nel weekend del Gran Premio di Abu Dhabi. Il primo a salire in macchina, è stato il 21enne russo, tre vittorie stagionali nel campionato di Formula 2. Per lui si trattava del primo giro in assoluto al volante di una monoposto di Formula 1. Shwartzman, che fa parte della FDA dal 2017, ha iniziato ad alzare il ritmo ma prendendo rapidamente le misure a vettura e circuito.
    Subito dopo di lui, è stata la volta di Callum Ilott. Per il pilota inglese, in FDA dal 2018 e attualmente secondo nella classifica di Formula 2 con tre vittorie all’attivo, è stata la prima volta al volante di una Ferrari.Il 21enne di Cambridge aveva già provato una vettura di Formula 1 lo scorso anno nella sessione di test successiva al Gran Premio di Spagna al Circuit de Barcelona-Catalunya, quando aveva potuto guidare l’Alfa Romeo Racing C38 a motore Ferrari. Ilott ha percorso un buon numero di tornate con un passo costante, perfetti per preparare l’esordio del Nürburgring.
    Alle 15, è stata la volta di Mick Schumacher, attualmente al comando della classifica del campionato di Formula 2 con due vittorie. Per il 21enne tedesco, in FDA dal 2019, non si trattava dell’esordio su una Ferrari dal momento che aveva già potuto guidare la SF90 del 2019 lo scorso anno in Bahrain e l’Alfa Romeo Racing C38 nella medesima occasione. Anche Schumi jr ha completato il suo programma che aveva l’obiettivo di farlo entrare in sintonia con una monoposto della massima categoria dopo tante gare di Formula 2 in pochi mesi.
    Sogno che si avvera
    “Sognavo il giorno del mio debutto al volante di una vettura di Formula 1 fin da quando ero bambino e finalmente oggi quel momento è arrivato” le parole emozionate di Shwartzman. “Poter guidare questa monoposto è stato fantastico e molto divertente”.
    Anche per Ilott “quella di oggi è una giornata difficile da dimenticare. Avevo già avuto modo di guidare una vettura di Formula 1 lo scorso anno, ma oggi ho potuto riprendere confidenza con la monoposto quando mancano meno di dieci giorni al mio esordio in un weekend di Gran Premio. Della SF71H mi hanno colpito l’efficienza aerodinamica, che permette di avere un grip sconosciuto alle altre categorie, la potenza estrema del motore e la prontezza nella frenata”, aggiunge il pilota inglese.
    Molto focalizzato sulla giornata è stato Mick Schumacher: “E’ stato molto utile riprendere confidenza con le procedure, discretamente complesse, e anche con l’operatività di una squadra della massima categoria” le parole del figlio di Kaiser Michael. “Qualche settimana fa al Mugello ho avuto la chance di guidare una F2004, una vettura straordinaria ma ormai non più recente. Non vedo l’ora di calarmi in abitacolo in Germania, sarà bello poter fare il mio debutto ufficiale nella massima categoria davanti ai miei tifosi. Nel team troverò anche qualche meccanico che ha lavorato con mio padre e questo renderà quella giornata ancora più speciale”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Passi in avanti, continuiamo in questa direzione”

    SOCHI – Mattia Binotto analizza con soddisfazione quanto visto nel Gran Premio di Russia di Formula 1 in chiave Ferrari, con il sesto posto di Charles Leclerc decisamente positivo e il meno entuasiasmante risultato di Sebastian Vettel: “Un passo avanti, almeno rispetto alle ultime gare, sia in termini di risultato che di competitività. In un campionato in cui i rapporti di forza a centro gruppo sono molto ravvicinati basta poco per progredire. Dobbiamo continuare in questa direzione ed è quello che faremo già dal prossimo appuntamento, fra due settimane al Nürburgring”. 

    Le parole del team principal del Cavallino
    Binotto commenta al sito ufficiale della scuderia di Maranello quanto accaduto oggi in gara: “Il sesto posto di Charles è arrivato al termine di una gara molto solida in cui ha tirato fuori il possibile dal pacchetto a disposizione: aggressiva nelle primissime battute e poi gestita con grande maturità per un pilota che deve ancora compiere 23 anni. Sebastian non è riuscito a finire in zona punti, rimanendo imbottigliato nel traffico nelle decisive fasi della partenza. Avevamo portato qui a Sochi alcuni piccoli aggiornamenti aerodinamici: niente di trascendentale in termini di prestazione ma un passo nella giusta direzione di sviluppo della vettura”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “In Russia passi in avanti rispetto alle scorse gare”

    SOCHI – “Un passo avanti, almeno rispetto alle ultime gare, sia in termini di risultato che di competitività. In un campionato in cui i rapporti di forza a centro gruppo sono molto ravvicinati basta poco per progredire. Dobbiamo continuare in questa direzione ed è quello che faremo già dal prossimo appuntamento, fra due settimane al Nürburgring”. Lo ha detto il team principal della Ferrari Mattia Binotto al termine del Gran Premio di Russia di Formula 1 in cui la Ferrari ha ottenuto un sesto posto con Leclerc e un tredicesimo con Vettel.

    Le parole del team principal di Maranello
    Binotto commenta al sito ufficiale della scuderia di Maranello quanto accaduto oggi in gara: “Il sesto posto di Charles è arrivato al termine di una gara molto solida in cui ha tirato fuori il possibile dal pacchetto a disposizione: aggressiva nelle primissime battute e poi gestita con grande maturità per un pilota che deve ancora compiere 23 anni. Sebastian non è riuscito a finire in zona punti, rimanendo imbottigliato nel traffico nelle decisive fasi della partenza. Avevamo portato qui a Sochi alcuni piccoli aggiornamenti aerodinamici: niente di trascendentale in termini di prestazione ma un passo nella giusta direzione di sviluppo della vettura”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vettel: “Non avevo il passo, gara noiosa per me”

    SOCHI – Sebastian Vettel commenta con grande amarezza il deludente tredicesimo posto ottenuto al termine del Gran Premio di Russia di Formula 1, gara in cui il pilota tedesco non è riuscito a fare la differenza con una Ferrari poco performante: “Ho avuto un po’ di sfortuna al primo giro, mi sono trovato bloccato in termini di strategia. È stata una gara un po’ noiosa, ho finito le gomme rapidamente e non avevo il passo”. 

    Le parole del pilota della Ferrari
    A differenza del proprio compagno di team Leclerc, il pilota che vede la sua carriera in Ferrari agli sgoccioli non è riuscito a fare la differenza per tutto il weekend: “Penso di aver fatto il massimo con la macchina che avevo. Mi sarebbe piaciuto fermarmi prima ma non ha fatto tutta questa differenza”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vettel: “Gara noiosa, ho fatto il massimo”

    SOCHI – “Ho avuto un po’ di sfortuna al primo giro, mi sono trovato bloccato in termini di strategia. È stata una gara un po’ noiosa, ho finito le gomme rapidamente e non avevo il passo”. Sebastian Vettel ha commentato con amarezza il tredicesimo posto ottenuto al termine del Gran Premio di Russia di Formula 1 in cui il tedesco è apparso davvero fuori gara e mai competitivo.

    Le parole del pilota tedesco
    A differenza del proprio compagno di team Leclerc, il pilota che vede la sua carriera in Ferrari agli sgoccioli non è riuscito a fare la differenza per tutto il weekend: “Penso di aver fatto il massimo con la macchina che avevo. Mi sarebbe piaciuto fermarmi prima ma non ha fatto tutta questa differenza”.  LEGGI TUTTO