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    F1, Marko sulla Ferrari: “Sainz ha ridimensionato il mito di Leclerc”

    ROMA – Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno dato prova di essere una bella coppia in Ferrari. I due, spesso collaborando in pista, hanno portato la Rossa al terzo posto nel mondiale costruttori, rimontando la McLaren. Il monegasco, che nel 2019 aveva collezionato 10 podi e due vittorie consecutive in Formula 1, aveva però riportato la speranza a Maranello. Aspettative, che non sono state rispettate l’anno successivo. Helmut Marko, consigliere della Red Bull, ha parlato dunque così del tandem Ferrari a “Auto, Motor undSport”: “Credo che Sainz abbia, in qualche modo, ridimensionato il mito di Leclerc”. Affermando, inoltre, che fra i piloti emergenti solo “Lando Norris potrà tenere il passo dei migliori”.
    “Russell-Hamilton, bella sfida”
    Non solo Ferrari. Nel mirino di Marko ci finisce anche la Mercedes, alle prese con il silenzio di Hamilton che dura da quasi un mese. “La presenza di Russell – profetizza il consulente della Red Bull – costituirà una sfida molto impegnativa per Hamilton, anche a livello quasi politico, perché sono entrambi inglesi e l’ex Williams è molto veloce in qualifica”. Per quanto riguarda invece il capitolo Verstappen, Marko è sicuro delle qualità del fresco campione del mondo: “Max non ha bisogno di tempo per adattarsi: è sempre veloce fin da subito”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Sacrifico la qualifica per la gara, aspetto da migliorare”

    ROMA – I grandi pensatori lo hanno sempre affermato: l’equilibrio è la chiave di tutto. Per questo Charles Leclerc, per eccellere in Formula 1, deve ancora trovare il giusto bilanciamento fra gara e qualifica, un aspetto da migliorare insieme alla gestione delle gomme nel Gran Premio della domenica. “Per quanto riguarda questo aspetto, devo assolutamente mettermi al lavoro – ha detto il monegasco della Ferrari a “RacingNews365″ -. A volte capita che vada a sacrificare la qualifica rispetto alla gara. Durante questa stagione è successo e spero di poter migliorare nella prossima”.
    “Niente da invidiare”
    Eppure, nel 2019, anno del suo esordio con la Rossa, Leclerc ha ricevuto dalla FIA il Trofeo Pole, proprio in virtù dei sette giri veloci ottenuti di sabato. Pole position che, però, non sempre si sono tradotte in altrettanti trionfi. Soprattutto a causa dell’assetto aerodinamico sbilanciato dell’allora SF90. La stagione appena trascorsa ha visto Leclerc cercare però di perfezionare un altro aspetto. Ossia, la gesione delle gomme in Gara per arrivare al meglio nelle fasi decisive dei vari Gran Premi. Cosa che, stando alle parole dello stesso Leclerc, ha dato i frutti sperati: “In generale mi sento migliorato sotto questo punto di vista. Nel 2019 era senz’altro un mio punto debole, nel 2020 ci ho lavorato molto insieme alla squadra. Mentre adesso credo di non aver nulla da invidiare agli altri piloti quando si tratta di preservare le gomme in certe fasi della Gara” – ha concluso il pilota della Ferrari. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc fa autocritica: “A volte penso troppo alla gara, migliorerò”

    ROMA – È arrivato alla Ferrari con l’etichetta di enfant prodige, ma la strada per arrivare in cima è ancora lunga. Charles Leclerc deve ancora trovare l’equilibrio giusto fra gara e qualifica, un aspetto da migliorare insieme alla gestione delle gomme nel Gran Premio della domenica. “Per quanto riguarda questo aspetto, devo assolutamente mettermi al lavoro – ha detto il monegasco, come riportato da RacingNews365. A volte capita che vada a sacrificare la qualifica rispetto alla gara. Durante questa stagione è successo e spero di poter migliorare nella prossima”.
    Buoni propositi
    Eppure, nel 2019, anno del suo esordio con la Rossa, Leclerc ha ricevuto dalla FIA il Trofeo Pole, proprio in virtù dei sette giri veloci ottenuti di sabato. Pole position che, però, non sempre si sono tradotte in altrettanti trionfi. Soprattutto a causa dell’assetto aerodinamico sbilanciato dell’allora SF90. Ora, arrivato a 24 anni, il pilota della Ferrari cerca la quadratura del cerchio, che passa anche dalla gestione della Gara, non sempre impeccabile in questo 2021. Ma Leclerc è soddisfatto del lavoro svolto quest’anno in Formula 1: “In generale mi sento migliorato sotto questo punto di vista. Nel 2019 era senz’altro un mio punto debole, nel 2020 ci ho lavorato molto insieme alla squadra. Mentre adesso credo di non aver nulla da invidiare agli altri piloti quando si tratta di preservare le gomme in certe fasi della Gara” – ha concluso il monegasco. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto verso il 2022: “Il terzo posto costruttori non era il nostro obiettivo”

    ROMA – Incognita. Sarà questa la parola per questo 2022 di Formula 1. Gomme, telaio, finanziamenti: tutto è destinato a cambiare e nessuno sa ancora a favore di quale scuderia o pilota. Nel frattempo, in Ferrari si lavora su una buona base, quella del terzo posto conquistato nel 2021 alle spalle di Mercedes e Red Bull, risultato commentato così dal team principal, Mattia Binotto, ai microfoni ufficiali del circus: “Non ci eravamo prefissati questo obiettivo all’inizio della stagione, ci siamo solo detti che sarebbe stato frutto di un buon lavoro di squadra. Penso che questo risultato ci stia dando serenità in questo inverno, cosa molto importante. Specie in ottica 2022, che rappresenterà una sfida nuova e difficile”.
    “Ferrari ancora non all’altezza”
    La Rossa ha chiuso la stagione in crescendo, con l’intesa fra Carlos Sainz e Charles Leclerc che è andata migliorandosi inseme alla macchina, tanto da strappare il terzo posto alla McLaren, motorizzata Mercedes. “Penso che dobbiamo avere fiducia in noi stessi, visto il lavoro svolto fin qua. Ma – afferma però Binotto – ci sono concorrenti molto, molto avanti rispetto a noi e la nostra macchina non è ancora alla loro altezza. Abbiamo ancora molto da fare come squadra”. L’obiettivo del 2022 in Ferrari è sicuramente quello di tornare alla vittoria in almeno un Gran Premio. Sono infatti ormai passati quasi tre anni da quando a Singapore Sebastian Vettel ha portato la Rossa sul gradino più alto del podio. Era il settembre del 2019 e i tifosi della Ferrari aspettano una risposta forte dopo i cinque podi conquistati l’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Terzo posto ci dà fiducia per il 2022, ma gap ancora da colmare”

    ROMA – Il 2022 per la Formula 1 potrebbe essere un anno pieno di incognite. Pneumatici, aerodinamica, budget: tutto cambierà e non si sa ancora a favore di quale scuderia o pilota. Nel frattempo, in Ferrari si lavora su una buona base, quella del terzo posto conquistato nel 2021 alle spalle di Mercedes e Red Bull, risultato commentato così dal team principal, Mattia Binotto, ai microfoni del sito ufficiale della F1: “Non ci eravamo prefissati questo obiettivo all’inizio della stagione, ci siamo solo detti che sarebbe stato frutto di un buon lavoro di squadra. Penso che questo risultato ci stia dando serenità in questo inverno, cosa molto importante. Specie in ottica 2022, che rappresenterà una sfida nuova e difficile”.
    Serenità e ambizione
    La Rossa ha terminato l’annata in crescendo, con l’intesa fra Carlos Sainz e Charles Leclerc che è andata migliorandosi inseme alla macchina, tanto da strappare il terzo posto alla McLaren, motorizzata Mercedes. “Penso che dobbiamo avere fiducia in noi stessi, visto il lavoro svolto fin qua. Ma – afferma però Binotto – ci sono concorrenti molto, molto avanti rispetto a noi e la nostra macchina non è ancora alla loro altezza. Abbiamo ancora molto da fare come squadra”. La Ferrari dopo i cinque podi conquistati nel 2021, cercherà di vincere una gara, cosa che non accade dal 2019, quando Sebastian Vettel trionfò nel Gran Premio di Singapore. LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher compie 53 anni, l'augurio di Ferrari: “Saremo sempre con te”

    ROMA – Michael Schumacher ha ricevuto gli auguri della Ferrari. Nel giorno del suo 53esimo compleanno, la scuderia di Maranello ha dedicato un post sui social al pilota che dal 2000 al 2004 ha dominato la Formula 1 riportando il marchio italiano ai vertici del motorsport mondiale. I cinque titoli iridati consecutivi portati in bacheca da Schumacher sono indice di una carriera straordinaria, che in Ferrari ha lasciato un segno indelebile. “Siamo tutti con te, Michael. Oggi e per sempre” – ha scritto la Rossa sui propri canali.
    Schumi per sempre
    La storia d’amore fra Michael Schumacher e la Ferrari non si può solo raccontare in termini di vittorie e titoli conquistati. Il tedesco è arrivato a Maranello nel 1996, forte dei due mondiali in Benetton nel 1994 e nel 1995. La Rossa non vinceva un titolo piloti dal 1979 e un titolo costruttori dal 1983 e l’inizio di “Schumi” non fu dei più entusiasmanti. Le cose cambiarono poi con l’avvento del nuovo millennio. La coppia Barrichello-Schumacher sbaragliò la concorrenza e ribaltò le gerarchie in Formula 1. L’addio nel 2006 alla Ferrari e alla Formula 1 sembrava definitivo, poi il tedesco scese in pista con la Mercedes dal 2010 al 2012. Poi tutto cambiò. L’incidente di Méribel nel 2013 fece tremare tutto il mondo dello sport, che seguì con il fiato sospeso quegli ultimi giorni di dicembre. Poi il coma farmacologico e la riabilitazione, sul cui andamento la famiglia mantiene un rigoroso riserbo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies ammette: “Non abbiamo idea di dove siamo rispetto agli altri”

    ROMA – La lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton che ha segnato l’ultima stagione di F1 è ormai alle spalle: i team sono ora concentrati pienamente sul 2022. La nuova stagione vedrà l’entrata in scena di numerose novità, che potrebbero incidere pesantemente sugli equilibri in pista. O almeno, questo è quello che sperano quelle Scuderie che più hanno sofferto nell’impossibilità di lottare veramente negli ultimi anni contro Red Bull e Mercedes. Tra queste c’è certamente la Ferrari, con Mattia Binotto che non ha mai nascosto la mole di lavoro concentrata al futuro, per cercare di farsi trovare pronti nella nuova stagione. Il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies, però, ha recentemente smorzato gli entusiasmi: “Non abbiamo idea di dove ci troviamo rispetto agli altri”, ha candidamente ammesso ad Auto Motor und Sport. 
    Le preoccupazioni di Mekies per il 2022
    Il dirigente francese ha poi aggiunto: “Non c’è alcun riferimento all’inizio, la perdita di tempo sul giro rispetto allo scorso anno è stata enorme. Ne abbiamo recuperato molto, ma nessuno sa se è abbastanza. A Barcellona metteremo la macchina in pista e speriamo che faccia quello che le simulazioni e la galleria del vento promettono”. Parole che di certo non mettono di buonumore i tifosi della Rossa, dopo settimane di dichiarazioni di ben altro tenore. È giusto però rimanere realisti, visti anche i limiti di spesa che condizionano inevitabilmente lo sviluppo nel corso della stagione. “Ci sono meno soldi disponibili per lo sviluppo durante la stagione perché anche il budget complessivo si è ridotto. Vedremo più aggiornamenti rispetto alla stagione 2021, ma meno rispetto al 2018 o al 2019″, ha concluso Meikes. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies (Ferrari): “Non sappiamo dove siamo rispetto agli altri”

    ROMA – Archiviata la stagione 2021 di F1, segnata dall’emozionante testa a testa tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, per i team è tempo di prepararsi per il 2022. La nuova stagione vedrà l’entrata in scena di numerose novità, che potrebbero incidere pesantemente sugli equilibri in pista. O almeno, questo è quello che sperano quelle Scuderie che più hanno sofferto nell’impossibilità di lottare veramente negli ultimi anni contro Red Bull e Mercedes. Tra queste c’è certamente la Ferrari, con Mattia Binotto che non ha mai nascosto la mole di lavoro concentrata al futuro, per cercare di farsi trovare pronti nella nuova stagione. Il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies, però, ha recentemente smorzato gli entusiasmi: “Non abbiamo idea di dove ci troviamo rispetto agli altri”, ha candidamente ammesso ad Auto Motor und Sport. 
    Mekies: “Speriamo che la vettura rispetti aspettative del simulatore” 
    Il dirigente francese ha poi aggiunto: “Non c’è alcun riferimento all’inizio, la perdita di tempo sul giro rispetto allo scorso anno è stata enorme. Ne abbiamo recuperato molto, ma nessuno sa se è abbastanza. A Barcellona metteremo la macchina in pista e speriamo che faccia quello che le simulazioni e la galleria del vento promettono”. Parole che di certo non mettono di buonumore i tifosi della Rossa, dopo settimane di dichiarazioni di ben altro tenore. È giusto però rimanere realisti, visti anche i limiti di spesa che condizionano inevitabilmente lo sviluppo nel corso della stagione. “Ci sono meno soldi disponibili per lo sviluppo durante la stagione perché anche il budget complessivo si è ridotto. Vedremo più aggiornamenti rispetto alla stagione 2021, ma meno rispetto al 2018 o al 2019″, ha concluso Meikes. LEGGI TUTTO