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    F1, Leclerc: “Anno fantastico di Sainz, mi ha aiutato a migliorare”

    ROMA – La Ferrari potrà nuovamente contare su Charles Leclerc e Carlos Sainz per la prossima stagione di Formula 1. Il monegasco e lo spagnolo si sono spesso aiutati in pista per conquistare punti preziosi in ottica terzo posto nel mondiale costruttori. Con il 2021 ormai alle spalle, il 24enne di Monte Carlo ha parlato ai microfoni di “Racer.com” del suo rapporto con l’ex Red Bull: “Ho imparato tante cose da lui. Quando hai un nuovo compagno di squadra non puoi fare altro che osservarlo e apprendere più cose possibili. Per Sainz è stato un anno incredibile e questo mi ha spinto a migliorare in ogni gara”.
    Aiuto reciproco
    In queste ore, Charles Leclerc è a Fiorano per i test con la Rossa. Oggi dovrebbe essere proprio lui a scendere in pista, mentre domani sarà il turno di Sainz, a sua volta aiutato la Leclerc nel suo periodo di adattamento con la Ferrari. Le aspettative per il 2022 sono alte, ma Leclerc è pronto per un ulteriore passo in avanti: “Ho fatto – ha detto il monegasco – grandi progressi e questo è anche grazie a Sainz. Ho visto come lavora durante il weekend e la sua gestione della gara e delle gomme. Per lui è un punto di forza, per me non lo è, ma sto migliorando”. Davanti alle ingognite regolamentari del 2022, la Ferrari può però contare su un forte rapporto di collaborazione fra i suoi due piloti, aspetto non sempre scontato in uno sport competitivo come la Formula 1. LEGGI TUTTO

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    Ferrari: cambio di programma nei test di Fiorano, in pista la SF71H

    ROMA – La Ferrari SF71H, vettura targata 2018, torna a correre in pista. La scuderia di Maranello è in queste ore riunita a Fiorano per dei test, che però non vedranno in pista la SF21, la monoposto utilizzata nella scorsa stagione di Formula 1. Una scelta che viene accompagnata da un comunicato della stessa Ferrari, nel quale viene reso noto che “in attesa di ricevere un aggiornamento dalla FIA su quali siano le modalità di applicazione nel 2022 della definizione di ‘Test Previous Cars’, che stabilisce quale vettura può essere utilizzata in questo tipo di prove, è stato deciso nella sessione sarà utilizzata una del 2018”.
    Countdown per la presentazione
    Anche l’anno scorso, sempre a Fiorano, la Ferrari è scesa in pista a gennaio con la stessa monoposto. Allora Sainz era ancora alle prese con l’inserimento nella nuova scuderia, mentre Leclerc si preparava alla sua terza stagione consecutiva con il Cavallino. In questo momento, sulla pista privata della Rossa, la coppia formata dal monegasco e dallo spagnolo sta girando insieme a Robert Shwartzman, vicecampione del mondo in Formula 2 e collaudatore Ferrari. Nella nota della Rossa si legge inoltre che “il programma dettagliato sarà reso noto in seguito”. I test di Fiorano continueranno infatti fino al 29 gennaio, mentre tra i tifosi cresce l’attesa per il 17 febbraio, quando verrà presentata la nuova monoposto. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies: “Ci saranno meno modifiche durante il mondiale”

    ROMA – Tra le insidie che la Formula 1 2022 andrà a presentare a piloti e scuderie c’è anche il budget cap: un tetto alle spese imposto dalla FIA per contrastare le difficoltà finanziare messe in campo dalla pandemia e per riequilibrare le forze in pista. I team avranno a dispozisione per il prossimo anno circa 140 milioni di euro, con qualche extra ad ogni Gran Premio e ad ogni qualifica sprint. A tal proposito, il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, ha parlato così al quotidiano sportivo “Marca”: “Per il 2022 lo sviluppo della macchina non sarà pari a zero, com’è stato per l’anno scorso. Tuttavia, rispetto al 2018 e al 2019 vedremo certamente meno modifiche lungo il campionato”.
    Spending review
    Con la Ferrari che si prepara per i test di Fiorano, in programma dal 25 al 29 gennaio, cresce l’attesa per la presentazione della Rossa targata 2022. La nuova monoposto verrà infatti svelata il prossimo 17 febbraio e c’è molta curiosità nel capire come la scuderia italiana affronterà la prossima annata. I telai, le gomme e l’aerodinamica cambieranno per esaltare ancor più lo spettacolo in pista. Tutto questo, però, a fronte di un budget che andrà via via assottigliandosi nei prossimi anni: “Prima – ha commentato Mekies – le scuderie di alta classifica portavano novità ad ogni Gran Premio. Questo, per quanto ci riguarda, ci risulterà complicato per via del tetto alla spesa. Chi si ritroverà in ritardo all’inizio della stagione, dovrà concentrare tutto il budget in due o tre modifiche per far rientrare il problema”, ha concluso il dirigente sportivo di Maranello. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies: “Per le macchine poche novità durante la stagione”

    ROMA – Per alcuni potrebbe essere un ostacolo, per altri un’opportunità. Il budget cap, ossia il tetto alle spese imposto dalla FIA per contrastare le difficoltà finanziare messe in campo dalla pandemia e per riequilibrare le forze in pista, incombe. Nella Formula 1 2022 i team avranno infatti a dispozisione circa 140 milioni di euro, con qualche extra ad ogni Gran Premio e ad ogni qualifica sprint per apportare modifiche in corsa alle monoposto. A tal proposito, il direttore sportivo della Ferrari, Laurent Mekies, ha parlato così al quotidiano sportivo Marca: “Per il 2022 lo sviluppo della macchina non sarà pari a zero, com’è stato per l’anno scorso. Tuttavia, rispetto al 2018 e al 2019 vedremo certamente meno modifiche lungo il campionato”.
    Tutto in discussione
    Con la Ferrari che si prepara per i test di Fiorano, in programma dal 25 al 29 gennaio, cresce l’attesa per la presentazione della Rossa targata 2022. La nuova monoposto verrà infatti svelata il prossimo 17 febbraio e c’è molta curiosità nel capire come la scuderia italiana affronterà la prossima annata. I telai, le gomme e l’aerodinamica cambieranno per esaltare ancor più lo spettacolo in pista. Tuttavia, la cifra dei fondi consentiti andrà a ridursi di anno in anno: “Se prima – ha commentato Mekies – le scuderie più abili modificavano la macchina ad ogni Gran Premio, questo ora ci risulterà complicato per via del budget cap. E chi arriverà senza sviluppo all’inizio della stagione, dovrà apportare due o tre modifiche per rimettersi in sesto, andando a spendere quasi tutto il budget”, ha ipotizzato, concludendo, il dirigente sportivo del Cavallino. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Con una grande Ferrari, Sainz sarà da titolo “

    ROMA – Gran Premio dopo Gran Premio, Carlos Sainz ha dimostrato che il suo primo anno in Ferrari può considerarsi positivo. La nuova scuderia lo ha accolto bene e i problemi iniziali con la SF21 sono superati. Un miglioramento costante, emerso gradualmente nella Formula 1 2021, che però per il pilota spagnolo deve essere la base per ambire a qualcosa in più. Almeno secondo le parole di Helmut Marko, consulente per la Red Bull, ex scuderia di Sainz. “È un ottimo pilota – ha detto l’austriaco ad Auto Bild – e non è andato via da noi a cause delle sue prestazioni. È difficile fare pronostici con il nuovo regolamento, ma, se la Ferrari dovesse tirar fuori una grande monoposto, allora Sainz potrebbe lottare per il titolo”.
    Presentazione il 17 febbraio
    Il podio finale ad Abu Dhabi di Carlos Sainz e il terzo posto in classifica costruttori soffiato alla McLaren hanno dato nuova linfa all’ambiente Ferrari. Come ha più volte ricordato Binotto, a Maranello lo sviluppo della SF21 ha spesso lasciato spazio al progetto per il 2022. Il nuovo regolamento può infatti dare una chance importante alla Ferrari, che presenterà la prossima monoposto il 17 febbraio. La Ferrari proporrà ancora in pista Sainz e Charles Leclerc, ma Helmut Marko è sicuro della differenza fra i due: “Carlos Sainz, in ogni caso, ha dimostrato una cosa quest’anno. Cioè che Leclerc non è probabilmente il ragazzo prodigio che tutti si attendevano”, ha concluso.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko su Sainz: “È da titolo, ma serve una grande Ferrari”

    ROMA – Al suo primo anno in Ferrari, Carlos Sainz è riuscito ad adattarsi bene alla nuova scuderia e alla nuova monoposto. Un miglioramento costante, emerso tappa dopo tappa nella Formula 1 2021. Ora però per il pilota spagnolo è arrivato il momento di ambire a qualcosa in più, almeno secondo le parole di Helmut Marko, consulente per la Red Bull, ex scuderia di Sainz. “È un ottimo pilota – ha detto l’austriaco ad “Auto Bild” – e non è andato via da noi a cause delle sue prestazioni. È difficile fare pronostici con il nuovo regolamento, ma, se la Ferrari dovesse tirar fuori una grande monoposto, allora Sainz potrebbe lottare per il titolo”.
    Occasione da sfruttare
    Il podio finale ad Abu Dhabi di Carlos Sainz e il terzo posto in classifica costruttori soffiato alla McLaren hanno dato nuova linfa all’ambiente Ferrari. Come ha più volte ricordato Binotto, a Maranello lo sviluppo della SF21 ha spesso lasciato spazio al progetto per il 2022. Il nuovo regolamento può infatti dare una chance importante alla Ferrari, che presenterà la prossima monoposto il 17 febbraio. La coppia in griglia sarà ancora quella composta da Sainz e Charles Leclerc, con Helmut Marko che ha però affermato: “Carlos Sainz, in ogni caso, ha dimostrato una cosa quest’anno. Cioè che Leclerc non è probabilmente il ragazzo prodigio che tutti si attendevano”.  LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi: “Fui vicino alla Ferrari, non fu facile scegliere le moto”

    ROMA – C’è stato un momento in cui i destini di Valentino Rossi e della Ferrari erano davvero sul punto di intrecciarsi. È lo stesso campione di Tavullia, in un’intervista concessa a Graham Bensinger, a raccontare i retroscena di quei giorni concitati, quando la possibilità che il numero 46 comparisse nel paddock del Circus era più che concreta. “Fui a un passo dal correre in Formula 1. Mi chiamò Stefano Domenicali (allora direttore sportivo a Maranello, ndr) e mi chiese se volessi provare la macchina. Io risposi di sì e quindi ci recammo di nascosto a Fiorano. Cercammo di tenere riservata la cosa ma non ci riuscimmo. Così io e Uccio (Alessio Salucci, ndr) rimanemmo da soli nell’ufficio di Enzo Ferrari, fu un momento indimenticabile”.
    Le parole di Rossi
    Valentino Rossi contestualizza l’episodio che avrebbe potuto cambiare in maniera decisiva la sua carriera: “Feci anche un test ufficiale con la Ferrari e gli altri piloti a Valencia. Era la fine del 2006 e venne fuori che ero anche abbastanza veloce. C’era anche un piano: avrei iniziato con un team più piccolo, per poi approdare in Ferrari se mi fossi rivelato idoneo. Tutti mi volevano a Maranello, da mia madre ai miei amici”. Il Dottore quindi venne posto davanti a una scelta: abbiacciare la nuova avventura in Formula 1 oppure continuare a scrivere la storia in MotoGp? “Avevo molti dubbi – ha confessato il nove volte iridato – e alla fine rimasi nel motomondiale. Ma la scelta non fu facile, anche se nel mio cuore sentivo che dovevo continuare sulle moto”. Una storia d’amore, questa fra Valentino Rossi e la Ferrari, mai sbocciata, ma che avrebbe potuto cambiare radicalmente gli albi d’oro del motorsport. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi: “La Ferrari era a un passo, presi una scelta difficile”

    ROMA – Valentino Rossi in Ferrari. Un matrimonio mai celebrato, ma le cui voci per anni si sono rincorse a più riprese. Ma è lo stesso campione di Tavullia, in un’intervista concessa a Graham Bensinger, a rendere l’idea di quanto era concreta l’ipotesi che il numero 46 comparisse davvero nel paddock del Circus. “Fui a un passo dal correre in Formula 1. Mi chiamò Stefano Domenicali (allora direttore sportivo a Maranello, ndr) e mi chiese se volessi provare la macchina. Io risposi di sì e quindi ci recammo di nascosto a Fiorano. Cercammo di tenere riservata la cosa ma non ci riuscimmo. Così io e Uccio (Alessio Salucci, ndr) rimanemmo da soli nell’ufficio di Enzo Ferrari, fu un momento indimenticabile”.
    Dilemma da sciogliere
    Valentino Rossi contestualizza l’episodio che avrebbe potuto cambiare in maniera decisiva la sua carriera: “Feci anche un test ufficiale con la Ferrari e gli altri piloti a Valencia. Era la fine del 2006 e venne fuori che ero anche abbastanza veloce. C’era anche un piano: avrei iniziato con un team più piccolo, per poi approdare in Ferrari se mi fossi rivelato idoneo. Tutti mi volevano a Maranello, da mia madre ai miei amici”. Il Dottore quindi venne posto davanti a un bivio: abbiacciare la nuova avventura in Formula 1 oppure continuare a scrivere la storia in MotoGp? “Avevo molti dubbi – ha confessato il nove volte iridato – e alla fine rimasi nel motomondiale. Ma la scelta non fu facile, anche se nel mio cuore sentivo che dovevo continuare sulle moto”. Presentimento che ha dato ragione a Rossi, capace di vincere altri due mondiali in MotoGp dopo il 2006.  LEGGI TUTTO