Di Alessandro Garotta Finalmente è arrivata l’ufficializzazione per una delle trattative più interessanti dell’ultimo mercato: Arina Fedorovtseva è una giocatrice del Fenerbahce Opet Istanbul. A soli 17 anni, la giovane stella russa lascia dunque il paese d’origine, in controtendenza rispetto alla maggior parte delle connazionali, per entrare in uno dei più ambiziosi club d’Europa. Un trasferimento sorprendente ma non troppo per una schiacciatrice che è già andata ben al di là della definizione di “giovane promessa”, imponendosi all’attenzione generale con la Dinamo Kazan e con la nazionale russa. Ecco la nostra intervista esclusiva alla giocatrice russa, a tutti gli effetti una predestinata del volley europeo. Arina, com’è nata la tua passione per la pallavolo? È stato qualcosa di naturale, nonostante che tuo padre (Sergey Fedorovtsev) sia stato un grande campione di canottaggio? “Certo, la pallavolo mi ha attratto prima di tutto in quanto sport di squadra. A mio parere, è una disciplina molto bella da vedere, spettacolare ed emotiva, che non può che piacere“. Chi erano i tuoi idoli e le giocatrici che ti piacevano di più quando eri piccola? “Da bambina, mi capitava molto spesso di guardare partite ed essere ispirata da fuoriclasse come Lyubov Sokolova, Sheilla Castro, Bethania de la Cruz, mentre nel volley maschile seguivo sempre Sergey Tetyukhin. Ognuno di loro è un giocatore unico, da cui si può imparare tanto“. Foto VC Dinamo AK-Bars Com’è stato l’inizio del tuo percorso? Sei stata selezionata dalle giovanili di una squadra di alto livello? “Sì, sono stata notata in alcune competizioni juniores e sono stata chiamata per giocare nel settore giovanile della Dinamo Kazan. È stato proprio con questa società – sotto la guida di Nikolai Mikhailovich Sorogin – che è iniziata la mia carriera a livello professionistico“. Quanto è stata importante per te l’esperienza alla Dinamo Kazan? “Indubbiamente è stata una tappa importante per la mia carriera, un’esperienza davvero impagabile. È stato bello avere l’opportunità di giocare con le migliori giocatrici della pallavolo russa e mondiale: per esempio, ho trovato molto preziosi gli insegnamenti ricevuti in allenamento da una campionessa come Bethania de la Cruz“. Quando hai capito che saresti diventata una giocatrice di primo piano? “Al momento non penso di essere una top player, c’è ancora tanta strada da percorrere. Però, posso dire di avere sempre avuto lo stimolo di giocare nella squadra più forte e questo mi ha permesso di migliorarmi: ovunque abbia giocato ho imparato qualcosa e fissato nuovi obiettivi, così gradualmente ho raggiunto il mio attuale livello“. Foto VC Dinamo Kazan Che cosa pensi quando vieni descritta come un astro nascente della pallavolo o come la speranza per il futuro della nazionale russa? “Naturalmente è sempre molto piacevole quando il proprio talento, il proprio lavoro e il contributo ai risultati della squadra vengono riconosciuti e apprezzati; per me questa è davvero una forte motivazione ad impegnarmi ancora di più“. Quali sono stati i migliori momenti della tua carriera finora? “Potrei citare tre importanti traguardi: sicuramente, la vittoria agli Europei Under 18 del 2020, poi le prime partite di Champions League e infine la chiamata nella nazionale seniores. In generale, però, penso che i successi più importanti e suggestivi debbano ancora arrivare“. Ora una nuova avventura con il Fenerbahçe Opet Istanbul. Come mai hai deciso di andare a giocare in Turchia? “Quando mi è stato offerto di trasferirmi al Fenerbahçe, ho intravisto prima di tutto l’opportunità di misurarmi in un nuovo campionato, di lavorare insieme a grandi giocatrici e a un nuovo allenatore. Questo è un passo molto importante della mia carriera e sono felice di entrare a far parte di un grande club, ricco di storia“. Quali sono le tue aspettative? “Le aspettative sono molto alte. Non vedo l’ora di unirmi alla squadra e intraprendere un percorso che mi possa condurre a nuove vittorie e nuovi trofei“. Foto FIVB Prima, però, ti aspetta un’estate in nazionale con tante nuove sfide, tra cui le Olimpiadi. “Non vedo davvero l’ora che inizi questa sfida e possa vivere l’atmosfera delle grandi competizioni internazionali. Mi aspettano tornei che non ho mai giocato, nuove avversarie e un livello di gioco ancora da scoprire: tutto molto interessante e stimolante!“. Quali sono i tuoi sogni e obiettivi come giocatrice? “Solitamente non mi pongo obiettivi sotto forma di trofei. Prima di tutto, per me è importante vincere, indipendentemente dall’importanza e dal livello del torneo“. Chiudiamo con i tuoi hobby. Cosa ti piace fare al di fuori dalla pallavolo? “Nel tempo libero mi piace molto fare passeggiate; in generale, preferisco fare attività all’aria aperta. Amo anche cucinare, soprattutto dolci, e spesso li preparo per la mia famiglia. Poi c’è la musica, che è parte integrante della mia vita e mi aiuta a concentrarmi“. LEGGI TUTTO