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    Ravenna: “Avevamo chiesto Romanò prima dell’Europeo, ma Milano…”

    Di Redazione Dalle colonne del Resto del Carlino si apprende un succoso retroscena di mercato: prima dell’Europeo, quindi in tempi non sospetti, Ravenna aveva punto dritto su Yuri Romanò “ma Milano ci rispose negativamente”. È davvero incredibile come lo sport, ma questo fa parte della sua bellezza, riesca a cambiare bruscamente la carriera di un giocatore. In questo caso in positivo. Perché, è giusto ricordarlo, in azzurro all’Europeo Romanò e stato chiamato, e poi lanciato, da De Giorgi senza neanche aver disputato una partita in Superlega. Un po’ come accaduto nell’Italia del calcio quando il ct Mancini convocò un giovanissimo Zaniolo senza dare importanza alle sue (all’epoca) ancora zero presenze in Serie A. A Milano Romanò era arrivato dalla A2 inizialmente per ricoprire il ruolo di riserva del francese Patry, ma dopo l’exploit nel torneo continentale ora sono in tanti a chiedersi quale e quanto spazio sia giusto dare a questo giovane talento mancino, patrimonio del volley azzurro. “Il ragazzo merita di giocare titolare” è un po’ il pensiero comune di tifosi e addetti ai lavori, e allora Ravenna, già palestra per tanti altri giocatori da nazionale (Ricci, Lavia, Cortesia, Lecine e Pinali, n.d.r.) avrebbe potuto, o forse potrebbe ancora essere, la piazza ideale per la crescita e l’affermazione del talento di Romanò. Trattativa ancora aperta, dunque, oppure no? L’unica cosa certa è che il mercato ha le sue regole, e in questo caso un cambio di maglia ora non potrebbe avvenire se non dopo la quarta giornata di campionato. (fonte: Il Resto del Carlino-Ravenna) LEGGI TUTTO

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    Berruto: “Nazionale piena di valori che mi ha fatto far pace con la pallavolo”

    Di Redazione La cavalcata azzurra ai Campionati Europei ha tenuto incollati alla tv milioni di spettatori, che hanno trasmesso da casa il loro avvicinamento ai ragazzi di Fefè De Giorgi. Tra questi, anche chi la pallavolo l’ha giocata anni fa, come Tofoli, o chi l’ha allenata per poi cambiare completamente percorso professionale. E’ il caso di Mauro Berruto: ex ct della Nazionale, con cui ha vinto un bronzo e due argenti, e ora impegnato politicamente. Alla Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara, Mauro Berruto dichiara di aver visto una così bella pallavolo giocata dalla Nazionale maschile di De Giorgi, da aver fatto pace con questo sport. «Ho rivisto finalmente in azione quei valori, e quel modo di interpretare la pallavolo, per i quali ho dedicata tutta la mia vita da allenatore. Siamo arrivati all’Europeo con un gruppo nuovo, compreso l’allenatore, a mio avviso è stata una leggendaria e indimenticabile lezione sul cosa significa essere squadra. Una sola difesa, una singola ricezione, ogni giocatore era consapevole del fatto che il gruppo è più importante del singolo. Un gruppo di ventenni scatenati, con gli occhi della tigre, che ci hanno dimostrato che nella pallavolo l’individuo è importante solo se si mette a disposizione della squadra». De Giorgi ha deciso di puntare su un gruppo profondamente ringiovanito e rinnovato. Si continuerà su questa strada? «La decisione, ovviamente, spetterà a Fefè. Io ribadisco solo che, questa squadra, mi ha fatto sentire in pace con il volley. De Giorgi è stato perfetto: quando dai una fiducia incondizionata a un gruppo, soprattutto se giovane, questo ti restituisce il doppio. Giannelli lo conosciamo, un giocatore che ha già dimostrato tantissimo nonostante la giovanissima età». «Questa squadra ha dimostrato di avere l’atteggiamento giusto, ma soprattutto di avere al centro del progetto i valori più importanti» chiosa Berruto. LEGGI TUTTO

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    De Giorgi, dalla Generazione dei Fenomeni alla panchina dei Campioni d’Europa

    Di Redazione Debuttare sulla panchina della propria Nazionale, quella Italiana, portare a casa un oro e farlo con il 100% di vittorie. Questa l’impresa di Fefè De Giorgi ai Campionati Europei 2021. Prendere in mano un gruppo deluso dalle prestazioni olimpiche, di solo un mese prima. Rigenerarlo, ringiovanirlo e guidarlo con il giusto spirito fino all’incredibile finale di ieri sera, dove Giannelli e compagni hanno lottato verso il 3-2 con la Slovenia e sono saliti sul tetto d’Europa. Ecco la carriera del tecnico della Nazionale maschile italiana: Ferdinando De Giorgi è nato a Squinzano (LE) il 10 ottobre 1961. Professore di educazione fisica, ha all’attivo una lunga carriera da palleggiatore costellata di successi ottenuti sia nei club dove ha militato sia in Nazionale. Nella sua più che ventennale carriera da giocatore ha indossato la casacca di prestigiosi club quali Cuneo e Modena con in quali ha vinto titoli nazionali e internazionali. 330 le presenze in Nazionale con la quale ha vinto i tre titoli mondiali tra il 1990 e il 1998 (Rio de Janeiro 1990, Atene 1994, Tokyo 1998), i Campionati Europei (Stoccolma 1989) e 5 World League (1990 Osaka, 1991 Milano, 1992 Genova, 1994 Milano, 1995 Rio de Janeiro). È stato uno dei protagonisti della cosiddetta Generazione dei Fenomeni. Nel 2001 la sua prima esperienza nelle vesti di allenatore-giocatore, a Cuneo. Nella stagione 2002-2003 ha abbandonato definitivamente l’attività di giocatore per diventare allenatore a tutti gli effetti passando l’anno successivo da Cuneo a Perugia, società con cui ha conquistato uno storico accesso alla finale scudetto.  Dal 2005 al 2010 ha allenato la Lube Volley vincendo sei titoli: 1 scudetto (2005-2006), 2 Coppa Italia (2007-2008 e 2008-2009), 1 Coppa CEV (2005-2006) e 2 Supercoppa italiana (2006 e 2008). Nel 2011-2012 ha guidato fino a gennaio l’Umbria Volley San Giustino nel massimo campionato, poi dal 2012 al 2014 la prima esperienza all’estero in Russia, come tecnico del Fakel Novy Urengoy. Nella stagione successiva il ritorno in Italia, dove ha guidato per alcuni mesi la Tonno Callipo Vibo Valentia, prima di andare ad allenare nuovamente all’estero, stavolta in Polonia. Lì De Giorgi ha preso le redini dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle per due stagioni (dal 2015 al 2017) conquistando due titoli nazionali e una Coppa di Polonia. Nell’estate 2017 è stato nominato commissario tecnico della Nazionale polacca e dal gennaio 2018 in poi è tornato a sedere in una panchina di Club, sempre in Polonia, alla guida dello Jastrzebski Wegiel. Dopo aver rescisso il contratto è tornato sulla panchina della Lube (dicembre 2018) dove ha vinto ancora numerosi titoli: un campionato italiano, una CEV Champions League, un Mondiale per Club e due Coppa Italia. De Giorgi ha esordito ufficialmente sulla panchina azzurra il 25 agosto 2021 a Mantova per un impegno amichevole contro il Belgio vinto con il punteggio di 3-0. Alla sua prima esperienza in una manifestazione internazionale – Campionati Europei 2021 – ha conquistato la medaglia d’oro. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    De Giorgi: “I ragazzi hanno dimostrato di essere un vero gruppo”

    Di Redazione Poche parole ma incisive quelle di Fefè De Giorgi, il CT che ha inaugurato la carriera in nazionale con una straordinaria vittoria ai Campionati Europei, dopo la finalissima di Katowice: “È una gioia immensa, una vittoria cercata, desiderata, arrivata al termine di una gara davvero difficile, in cui i ragazzi per lunghi tratti hanno saputo soffrire, ma non hanno mai mollato la presa. Questa sera hanno dimostrato di un essere un vero gruppo, unito, che ha saputo condividere e ricompattarsi nel momento più difficile. Il fatto che chi è entrato dalla panchina sia risultato decisivo è la testimonianza più evidente delle mie parole: questo è un gruppo davvero splendido“. Allo stesso modo anche Giuseppe Manfredi si è regalato un esordio da presidente federale difficile da dimenticare: “Questo per me è un giorno davvero speciale – commenta il numero uno della Fipav – al mio primo anno di mandato le due nazionali maggiori mi hanno già regalato due incredibile gioie. Dopo lo straordinario successo ottenuto dalle ragazze di Mazzanti, due settimane fa Belgrado, è arrivata questo oro che rappresenta il punto di partenza di un percorso tutto nuovo per il settore maschile. Certo, se poi il buon giorno si vede dal mattino… A parte gli scherzi, il nostro ciclo olimpico si era fisiologicamente esaurito, e quindi era necessario porre le basi del percorso che ci condurrà a Parigi“. “Ero consapevole – prosegue Manfredi – che questo fosse un gruppo composto da atleti di primissimo livello, ma devo ammettere che hanno bruciato le tappe. È mio dovere fare i complimenti a Ferdinando De Giorgi e il suo staff per l’egregio lavoro svolto, così come voglio ringraziare tutti i 14 azzurri che ci hanno regalato delle emozioni uniche, giocando una pallavolo di assoluto livello e ricevendo complimenti da tutta Europa.Queste due medaglie rappresentano linfa per l’intero movimento, continueremo a lavorare duramente per dare sempre maggiore continuità in tal senso“. La delegazione azzurra tornerà in Italia già domani mattina, con un volo atteso per le 8.25 all’aeroporto di Bergamo (Orio al Serio). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per le finali: il presidente Manfredi ha raggiunto gli azzurri

    Di Redazione Il presidente Giuseppe Manfredi ha raggiunto insieme al segretario generale Alberto Rabiti Katowice per le Finali dei Campionati Europei. Il Presidente e il Segretario, oltre che essere presenti in tribuna per i due match che vedrà impegnati gli azzurri oggi e domani, prenderanno parte alla 42esima Assemblea Generale della Confederazione Europea. In Polonia è presente anche il consigliere federale Eugenio Gollini che si era aggregato alla squadra già durante la prima fase in Repubblica Ceca. Nel pomeriggio di ieri, il presidente federale, accompagnato dallo stesso consigliere, ha assistito all’allenamento dei ragazzi di De Giorgi.    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Vincenzo Di Pinto presenta Italia-Serbia: “I ragazzi hanno fiducia in Fefè”

    Di Giovanni Saracino Italia–Serbia, semifinale dei Campionati Europei maschili, rappresenta per Vincenzo Di Pinto, head coach della Prisma Taranto, una sfida tra due personaggi che conosce molto bene. Alla guida delle rispettive nazionali ci sono infatti l’amico e conterraneo Fefè De Giorgi e l’ex pupillo dell’allenatore pugliese, Boban Kovac. “Mi aspetto una partita equilibrata. È un momento spartiacque per l’Italia – dichiara il tecnico pugliese – perché comincia ad avere un po’ di pressione in più dato che il raggiungimento della finale ora è diventato un obiettivo vero e proprio. Sono felice che la nostra Nazionale sia tornata già ad altissimo livello dopo la delusione delle Olimpiadi. Non era facile né scontato. Merito di Fefè che ha avuto da subito le idee chiare. Ha creato immediatamente un giusto spirito di squadra. I ragazzi lo seguono, hanno fiducia in lui ed in campo si nota questa coesione“. “Credo che tutti abbiano recepito le parole del presidente federale Manfredi – continua Di Pinto – quando ha detto che d’ora in poi, come filosofia, chi indossa la maglia azzurra lo deve fare sempre con l’idea della vittoria in testa. Auguro all’Italia tanta buona fortuna e a Fefè De Giorgi in particolare il nostro solito ‘buon neutro’. Lui sa…“. La Serbia? “Una squadra molto forte – dice l’allenatore di Taranto – che ha preso il temperamento di Boban, il suo coach, che conosco bene per averlo avuto come giocatore a Gioia del Colle, Macerata e Taranto. È campione d’Europa in carica ed è  una delle squadre più forti al mondo. Non si è qualificata per le Olimpiadi e non ha disputato una buona VNL. Quindi è in cerca di riscatto e sta preparando da tempo questa competizione. Non vogliono sbagliare, è il loro grande obiettivo del 2021“. LEGGI TUTTO

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    Domani gli azzurri incontrano la Lettonia. De Giorgi: “Sviluppare il nostro gioco”

    Di Redazione Dentro o fuori. Domani a Ostrava l’Italia è chiamata a disputare una gara attenta, durante la quale sarà importante non concedere nulla. Gli azzurri di De Giorgi affronteranno agli ottavi di finale la Lettonia (diretta tv Rai 3 e DAZN, ore 16.00). Un match inedito dato che Italia e Lettonia non si sono mai affrontate. I baltici, che hanno chiuso al quarto posto la pool D giocata a Tallin, infatti, sono alla loro seconda partecipazione nei Campionati Europei dopo la prima avvenuta nel lontano 1995 quando chiusero all’undicesimo posto. Hanno poi disputato quattro volte l’European League con il miglior risultato rappresentato dal quinto posto del 2019; nell’edizione 2021 si sono piazzati decimi. Le parole del Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi sull’incontro: “Dobbiamo giocare nel miglior modo possibile avendo massimo rispetto per i nostri avversari, ma guardando ai nostri meccanismi di gioco focalizzando la massima attenzione su ogni gara che andiamo ad affrontare”. Il CT poi prosegue “La nostra prima fase è stata senza dubbio interessante, abbiamo iniziato il torneo avendo avuto poco tempo a disposizione da trascorrere assieme anche in termini di partite. Abbiamo iniziato con grande voglia di fare, ma consapevoli di dover cercare miglioramenti nei meccanismi di gioco anche all’interno delle stesse partite“. Ancora De Giorgi: “I ragazzi in campo hanno dimostrando coesione, feeling, attaccamento alla maglia e voglia di venire fuori dai momenti di difficoltà che ci sono stati e che ci permetteranno di fare dei passi in avanti nel nostro percorso di crescita”. La conclusione è naturalmente sugli avversari: “Domani mi aspetto di fare la nostra partita, semplicemente. La Lettonia è una di quelle squadre che in rosa non ha grandi nomi, ma che è coesa e gioca la sua pallavolo, per noi sarà importante entrare nei nostri ritmi e meccanismi di gioco, pensando molto allo sviluppo della manovra”. (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – De Giorgi inizia bene. Lavia, che impatto

    Di Paolo Cozzi Spinti dall’onda emotiva che ha travolto di affetto le nostre azzurre, fresche campionesse europee, anche i nostri portacolori al maschile hanno impattato alla grande negli Europei 2021, portando a casa tre bei successi. La sensazione è quella di un gruppo che, pur conscio di alcuni limiti tecnici, stia provando a gettare il cuore oltre la rete per far divertire i tifosi e cancellare quel quarto di finale olimpico con l’Argentina che ancora lacera e brucia nelle vene di tutti gli appassionati. Chiaramente, in un Europeo a 24 squadre, non tutte le avversarie possono essere considerate di alto profilo, ma ciò non toglie che gli azzurri, seppur con qualche alto e basso, stiano dimostrando quell’atteggiamento, quella voglia di arrivare che il nuovo coach De Giorgi ha chiesto loro sin dal primo giorno di ritiro estivo. E non lasciatevi stupire dai parziali, a volte sicuramente troppo tirati come nel terzo set con il Montenegro: a volte giocare con avversari nettamente inferiori tecnicamente e fisicamente, che hanno una palla più lenta e schiacciano ad altezze diverse dal solito, può dar più fastidio che affrontare le big. Parlando in generale delle tre partite, stiamo ottenendo buoni risultati dal servizio, costringendo gli avversari a giocare con palla spesso scontata e lenta, e questo ha dato una mano anche alla nostra correlazione muro-difesa, con il nostro muro che più di una volta ha trovato il guizzo vincente. Altalenante l’attacco, anche se Giannelli dà la sensazione di essere due spanne avanti rispetto alla sua versione giapponese e di trovarsi molto a suo agio nella versione di capitano trascinatore, libero mentalmente dal dover gestire top player… Bene anche la ricezione, fondamentale in cui Michieletto ricorda a tutti di essere nato come libero e non come schiacciatore! Infine, l’aspetto di discontinuità che mi piace di più rispetto alla nazionale di Blengini è che stiamo sbagliando poco, sia al servizio che in attacco, credendo maggiormente nelle nostre doti di muro e difesa. Ma veniamo ad una veloce analisi del nostro sestetto. Foto CEV Giannelli voto 7,5. De Giorgi gli consegna le chiavi di questo nuovo gruppo, e lui sembra trarre forza da questa decisione. Bene con la Bielorussia, fatica un po’ di più con i montenegrini, ma è contro la Bulgaria che sfodera una prestazione top: preciso e veloce in palleggio, ottimo a muro e sui secondi tocchi. Pinali voto 5,5. La gara di apertura sembrava un ottimo viatico per il giovane opposto italiano, ma poi ha cominciato a sbagliare tanto e a perdere fluidità sia nella seconda che nella terza gara. Ci si aspettavano alti e bassi da lui, ma serve ritrovare subito la quadra. Michieletto voto 7,5. A vederlo giocare sembra un veterano della maglia azzurra, invece è un ragazzo alla prima estate da titolare. In ricezione è molto bravo, a muro riesce a trovare ottimi spunti, e in attacco pur non essendo potentissimo la prende davvero alta, e a tratti risulta inarrestabile. Lavia voto 8. Osservato speciale dopo un’Olimpiade opaca, il neo-trentino in attacco sembra divertirsi molto ad alternare tutti i colpi sulle fucilate che Giannelli gli alza. Discreto anche a muro e preciso in ricezione, davvero bello vederlo così protagonista in questa fase iniziale dell’Europeo. Galassi voto 7,5. Ha chiuso l’esperienza di Tokyo a suon di primi tempi, e continua a farlo anche in questa competizione continentale con il suo braccio veloce e la rincorsa anticipata. Anche a muro sembra aver trovato maggior continuità di rendimento, speriamo continui a battere bene con pochi errori, cosa che purtroppo lo ha caratterizzato quest’estate. Anzani voto 7. Passaggio a vuoto nella gara con il Montenegro, ma quando le sfide si fanno più importanti – come con la Bulgaria – c’è e si fa sentire subito, sia a muro che in attacco. Bene, perché anche lui si lascia alle spalle un’Olimpiade fatta di luci e ombre. Balaso voto 7,5. Finalmente titolare, si impossessa delle chiavi della seconda linea azzurra e se le tiene belle strette. Cresciuto molto a Civitanova proprio sotto la guida di De Giorgi, ora è chiamato alla consacrazione fuori dai confini italiani. De Giorgi voto 8. È vero, le avversarie non hanno un pedigree degno di nota, e anche la stessa Bulgaria sembra più una nobile decaduta che altro, ma questa Italia gioca e piace, sbaglia ma guarda oltre. Non deve essere stato facile accettare di prendere la nazionale subito dopo le Olimpiadi: i rischi di flop, soprattutto senza i pezzi da 90 Osmany e Ivan, c’erano e ci sono tutti, ma il lavoro paga sempre e tanti piccoli dettagli mi piacciono, come la gestione dei time out e il fatto che la squadra sbagli poco. LEGGI TUTTO