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    Ufficiale: Nicolai farà coppia con Cottafava. Gli altri team azzurri

    Di Redazione Anno zero per il Beach Volley azzurro, o quasi: dopo lo scioglimento dello storico duo con Daniele Lupo, la nazionale riparte da Paolo Nicolai con un nuovo compagno di squadra. Com’era nell’aria già da tempo, si tratterà del giovane Samuele Cottafava, classe 1998, alle spalle un quarto posto agli Europei Under 22 e due vittorie nel World Tour (qui l’intervista di Roberto Zucca dello scorso giugno): i due saranno allenati da Simone Di Tommaso e Mariano Costa a Pescara. Ufficializzate anche le altre coppie che vestiranno i colori azzurri, senza grosse sorprese: in campo maschile Jakob Windisch continuerà il suo percorso con Gianluca Dal Corso (entrambi in passato sono stati compagni di Cottafava), sotto la guida di Matteo Varnier e Daniele Benotto, sempre a Pescara. Foto Federazione Italiana Pallavolo Nel settore femminile, Marta Menegatti – terminata la collaborazione con Viktoria Orsi-Toth – giocherà insieme alla giovane Valentina Gottardi: ad allenare la coppia, già scesa in campo alle World Tour Finals, sarà Caterina De Marinis (le sedute di lavoro si terranno a Formia). Confermato il duo composto da Claudia Scampoli e Margherita Bianchin, protagonista di una grande stagione nel 2021: gli allenamenti si svolgeranno a Vigna di Valle sotto la guida Fabrizio Magi e Laura Giombini. Il Centro di Preparazione Olimpica di Formia sarà poi ancora la base del Club Italia femminile di Beach Volley, progetto di cui faranno parte Margherita Tega, Aurora Mattavelli, Valentina Calì e una quarta atleta che verrà definita nelle prossime settimane. Il responsabile tecnico del Club Italia sarà Ettore Marcovecchio, affiancato da Emanuele Sbravati. Oltre alle formazioni federali, la Fipav lancerà infine il progetto “Incentivo Team“, attraverso il quale cercherà di aumentare il numero di coppie italiane in grado di competere a livello internazionale. Alcuni team privati, scelti in base a determinati criteri (non ancora specificati), avranno la possibilità di usufruire di un contributo economico da parte della Federazione per svolgere la propria attività. I contributi saranno erogati dietro presentazione di un progetto che preveda la partecipazione a un certo numero di tornei internazionali. Altre forme di incentivo previste sono la possibilità di partecipare ad alcuni stage dello staff delle nazionali e un premio in denaro in base al ranking di fine stagione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Dalfovo, il CONI: “Non è provata la sussistenza dei requisiti di eleggibilità”

    Di Redazione Il Collegio di Garanzia del CONI ha pubblicato il testo integrale della decisione con la quale, lo scorso 5 luglio, ha rinviato alla Corte d’Appello della Federazione Italiana Pallavolo la decisione sull’eleggibilità di Massimo Dalfovo, attuale rappresentante degli atleti in Consiglio Federale. Fin dal momento della presentazione della candidatura, Giorgio De Togni, presidente di AIP-Associazione Italiana Pallavolisti e a sua volta candidato per la stessa carica, ne aveva contestato la legittimità, ritenendo che Dalfovo non fosse in possesso dei requisiti previsti (in particolare, aver partecipato a competizioni di livello almeno regionale per almeno due stagioni sportive negli ultimi 10 anni). Il Tribunale Federale e, in seguito, la Corte Federale d’Appello avevano rigettato il ricorso di De Togni, ma il Collegio di Garanzia ha ribaltato la decisione: “(…) Affinché la piena regolarità delle condizioni di eleggibilità del sig. Dalfovo sia effettivamente tale – spiega la sentenza – è necessario che essa venga indagata, non soltanto alla luce della singola disciplina federale, ma attraverso un attento e integrato confronto con il compendio complessivo delle regole e dei principi di rango primario e costituzionale che vengono in rilievo nella fattispecie“. Il CONI si richiama, in particolare, ai “principi costituzionali di democrazia, uguaglianza e parità di trattamento“, ricordando che “presenza e attualità dei requisiti specifici, che connotano la funzione per la quale avviene la candidatura e la successiva elezione in seno agli organi direttivi dell’ente, costituiscono un momento indefettibile di estrinsecazione della rappresentatività all’interno dell’ordinamento federale“. Scendendo nel dettaglio, la sentenza rileva poi che “l’art. 22 dello Statuto FIPAV (…) richiede, oltre al mero ‘tesseramento’, degli elementi ulteriori, e nello specifico: l’essere ‘in attività’ e partecipare alle competizioni di livello quantomeno regionale ovvero, per i soli atleti ‘non più in attività’, che quest’ultimi abbiano partecipato alle medesime competizioni per almeno due stagioni nell’arco dell’ultimo decennio“. Nel caso di specie, invece, “emerge che la posizione del sig. Dalfovo non sia adeguatamente corredata da alcuna prova in ordine alla sua attività nel contesto agonistico di riferimento, al di là del mero tesseramento preceduto da visita medica“. “Le norme – insiste il CONI – chiariscono come quello dell’atleta non sia uno status permanente, che si acquisisce una volta e per sempre, essendo strettamente dipendente dall’attualità e della concretezza dello svolgimento dell’attività sportiva agonistica, per un lasso di tempo anteriore alla candidatura tale da consentirne un’apprezzabilità in termini di effettiva preparazione e presenza alle competizioni nazionali o regionali“. Mentre per Dalfovo “non pare affatto incontroverso né provato (…) che i requisiti della candidabilità in qualità di atleta ‘attivo’ sussistessero nella fattispecie concreta. Anzi, pare che il pressoché nullo lasso di tempo intercorrente tra tesseramento e candidatura, a fronte della precedente comprovata inattività del resistente, confermino il contrario“. La sentenza prosegue parlando di “convergenti circostanze temporali e ambientali nel senso di ritenere che il sig. Dalfovo abbia artificiosamente precostituito le condizioni affinché, non potendo più candidarsi come atleta ‘non in attività’, per aver terminato la carriera oltre il decennio precedente, potesse giovarsi dei requisiti per l’eleggibilità come atleta di nuovo ‘in gioco’“. Ancora più severa la conclusione: “Il tesseramento e la relativa iscrizione dell’atleta nel campionato, al solo fine di conseguire l’elezione in Consiglio Federale, non supportata nei fatti da alcuna volontà di prendere parte all’attività o da alcuna forma di partecipazione concreta alla preparazione atletica, non solo rappresentano un vulnus per gli altri concorrenti candidati e per l’intera categoria che si intende rappresentare, ma costituiscono altresì una potenziale turbativa al corretto funzionamento e alla regolare organizzazione delle competizioni sportive. Che detta evenienza fosse da escludersi senza ombra di dubbio nella fattispecie concreta, il giudice del merito non ha fornito logico e puntuale riscontro in motivazione“. La decisione finale è quindi rinviata nuovamente alla Corte d’Appello, che (in diversa composizione) dovrà decidere nuovamente sulla candidabilità di Dalfovo. (fonte: AIP) LEGGI TUTTO

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    Vincolo sportivo, AIP: “È cambiato poco, restiamo per l’abolizione”

    Di Redazione I cambiamenti introdotti recentemente nello Statuto della Fipav sul tema della disciplina del vincolo sportivo lasciano piuttosto fredde le varie componenti del sistema pallavolistico, sia per le modalità con cui (non) sono stati annunciati, sia per i contenuti del nuovo testo. “Non siamo stati coinvolti in nessun modo – commenta Giorgio De Togni, presidente di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti – e abbiamo appreso la notizia solo dai media. Come associazione restiamo del parere che il vincolo debba essere abolito, ovviamente prevedendo dei premi di formazione per garantire la sostenibilità della riforma. Queste modifiche non portano a nessun risultato“. La normativa sul vincolo, infatti, dovrà comunque essere rivista alla luce della riforma dello sport che entrerà in vigore a gennaio 2023: “Proprio per questo – aggiunge De Togni – si sarebbe dovuto cercare di anticipare i tempi per accompagnare società e giocatori a questa scadenza. Così, invece, rimane tutto pressoché invariato. È un bene che sia stata introdotta una nuova ‘finestra’ di svincolo a 18 anni, anche se forse sarebbe stato meglio a 19, per farla coincidere con i tempi scolastici. Ma per giudicare bisognerebbe avere a disposizione i parametri di svincolo“. Per svincolarsi dalla società per cui sono tesserati, alle scadenze previste (18, 24, 29 o 34 anni), i giocatori continueranno infatti a pagare un indennizzo ai club, in base a una tabella che però non è ancora stata resa nota. “Ci sono arrivate già tante richieste di conoscere i parametri. In generale sono in tanti a contattarci per problemi di vincolo, con molte domande che potrebbero essere soddisfatte se la normativa fosse un po’ più chiara” dice il presidente AIP, che ribadisce le sue proposte: “Un tavolo di confronto con la Fipav e un progetto per dare più informazioni sul tema, anche via social, a società e genitori“. Favorevole, invece, il giudizio dell’associazione di categoria sull’inserimento in statuto della tutela per le atlete madri: “È un articolo molto positivo. Certo, ci sono ancora molti passi da fare, però già il fatto che se ne parli è un bel passo avanti. Ci siamo battuti per questo tema e siamo soddisfatti” conclude De Togni. LEGGI TUTTO

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    Nello Statuto della Fipav spunta la tutela delle atlete in maternità

    Di Redazione Le importanti modifiche al regolamento sul vincolo sportivo non sono le uniche novità introdotte (silenziosamente) dalla Federazione Italiana Pallavolo nell’ultima versione del suo Statuto. All’articolo 10, quello che riunisce le disposizioni sugli atleti, è stato infatti inserito per la prima volta un comma specifico dedicato alle atlete madri, a tutela della gravidanza e della maternità. Un breve paragrafo che recita così: “È garantita la tutela della posizione sportiva delle atlete madri in attività per tutto il periodo della maternità, fino al loro rientro all’attività agonistica, che non potrà avvenire prima di quattro mesi dalla data del parto“. Va detto che l’interpretazione del testo è tutt’altro che immediata: è poco chiaro cosa si intenda precisamente per “tutela della posizione sportiva” e in che modo la Fipav intenda “garantirla”. Tuttavia, si tratta indubbiamente di un primo passo nella direzione dell’introduzione di norme ad hoc in favore di una categoria da sempre ignorata dai regolamenti e soggetta a clausole contrattuali decisamente discutibili. Una discriminazione venuta prepotentemente alla luce con il caso di Lara Lugli, che nella scorsa stagione è stato ripreso in breve tempo dai media di tutto il mondo e ha generato numerose iniziative di protesta e di sostegno, senza però produrre, almeno fino a questo momento, conseguenze concrete nel movimento della pallavolo italiana. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Nuove norme sul vincolo sportivo: per i minori si interromperà a 18 anni

    Di Redazione Malgrado il silenzio abbastanza inspiegabile che circonda l’argomento, è in vigore già dallo scorso 27 ottobre il nuovo Statuto della Federazione Italiana Pallavolo, approvato con delibera della Giunta Nazionale del CONI del 22 ottobre. Il documento, integralmente disponibile sul sito della Fipav, contiene tra l’altro importanti modifiche alla normativa sul vincolo sportivo, alcune delle quali apportate su richiesta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. (Nella foto: Gabriele Di Martino, protagonista di uno dei più noti “casi” riguardanti lo scioglimento del vincolo). L’articolo 10 ter dello statuto, infatti, cambia i termini di applicabilità del vincolo pluriennale, che d’ora in poi riguarderà tutti i giocatori e giocatrici dai 12 ai 34 anni: per i minori di 18 anni durerà al massimo 6 anni, ma si interromperà comunque al compimento della maggiore età. Dai 18 ai 24 anni la durata del vincolo sarà ancora di 6 anni, mentre rimarrà di 5 anni per gli atleti dai 24 ai 34 anni. Gli Under 12 e gli Over 34, invece, continueranno a sottostare alla disciplina del vincolo annuale, così come gli atleti amatoriali. Un mutamento radicale, dunque, che da un lato amplia l’età di applicazione della norma (in precedenza fino ai 14 anni si procedeva per vincoli annuali) ma dall’altro introduce nuove garanzie a favore dei minorenni, che potranno “liberarsi” dalla società di appartenenza – comunque dietro pagamento di un indennizzo, stabilito da un’apposita tabella – al raggiungimento della maggiore età. Ricordiamo, infatti, che la norma comporta l’obbligo di giocare per la squadra a cui si è vincolati, con la possibilità di tesserarsi per un’altra società solo in seguito ad accordo economico (a parte i casi di scioglimento previsti dallo statuto stesso). La nuova normativa sul vincolo entrerà in vigore già da questa stagione per gli atleti al primo tesseramento, e nelle stagioni successive per tutti gli altri: dal 2022-2023 per i nati nel primo semestre 1999 e secondo semestre 1998, dal 2023-2024 per i nati nel primo semestre 2000 e secondo 1999, e così via a scalare. Tutto questo è naturalmente subordinato all’entrata in vigore della riforma dello sport, approvata dal Governo a febbraio, che va nella direzione dell’abolizione del vincolo (prevedendo però un “premio di formazione” ancora tutto da definire a favore delle società d’origine). L’applicazione del decreto legislativo 36, quello che disciplina la materia, era stata prima rinviata a dicembre 2023 e infine nuovamente anticipata a gennaio 2023. Lo Statuto Fipav prevede la possibilità, entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, di adottare opportune modifiche all’articolo 10 ter con un’apposita delibera del Consiglio Federale. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Nuove squalifiche per la partecipazione ai tornei AIBVC

    Di Redazione È passato oltre un anno dall’inizio della “guerra” tra Fipav e AIBVC, l’Associazione Italiana Beach Volley Club, che dal 2020 organizza tornei alternativi a quelli federali a cui partecipa buona parte delle principali società italiane. I tentativi di riavvicinamento tra le parti non sembrano aver avuto effetto e non è cambiato neppure l’orientamento del Tribunale Federale, che continua a sanzionare gli atleti rei di aver partecipato alla AIBVC Cup e ad altri tornei organizzati dall’associazione, in quanto non autorizzati dalla Federazione. Le ultime sentenze sono della scorsa settimana: due mesi di sospensione da ogni attività federale a Silvia Leonardi (nella foto), Giorgia Gianandrea e Jessica Jennifer Luca per la partecipazione a diversi tornei organizzati dalla AIBVC nel corso del 2021. C’è però un caso che si distingue dagli altri: quello di Sabrina Cutrì, per la quale è stato dichiarato il non luogo a procedere, in quanto non tesserata al momento della sua partecipazione al torneo di Basiglio (marzo 2021). “In questa fattispecie – spiega la sentenza – la posizione dell’incolpata si differenzia dalle altre, stante l’età anagrafica della stessa e il tempo della cancellazione del tesseramento, che non permette di farla rientrare nella tipologia con aspettativa di tesseramento“. In passato, al contrario, il Tribunale aveva comminato la sanzione della sospensione anche ad atleti che al momento della violazione non erano tesserati, sostenendo che “in attesa del rinnovo il tesserato rimane associato alla Federazione“. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Fefè De Giorgi alla festa per i 75 anni dell’Unione Stampa Sportiva Italiana

    Di Redazione Ci sarà anche Fefè De Giorgi, CT della nazionale maschile campione d’Europa, alla grande festa organizzata dall’Unione Stampa Sportiva Italiana per i 75 anni della sua attività. L’evento si svolgerà martedì 9 novembre a Genova, a bordo della nave MSC Overview (anche la nascita dell’associazione, nel 1946, avvenne nello stesso contesto, sulla motonave Philippa), e vedrà la partecipazione di prestigiose firme del giornalismo sportivo e alcuni grandi campioni dello sport italiano di questi ultimi 75 anni. “Il Racconto dello Sport“, questo il titolo della cerimonia organizzata dall’Ussi e dal Gruppo Ligure Giornalisti Sportivi, sarà visibile anche in diretta streaming sul sito dedicato. Oltre a De Giorgi saranno presenti tra gli altri il CT campione del mondo di calcio Marcello Lippi, il cestista Charlie Caglieris, oro agli Europei 1983, il tiratore con l’arco Mauro Nespoli, tre volte medagliato alle Olimpiadi, il pallanuotista Eraldo Pizzo, oro ai Giochi di Roma 1960, i fratelli Fulvio e Sabina Valbusa, vincitori di tre medaglie olimpiche nello sci di fondo, il giocatore di beach soccer Gabriele Gori e Andrea Liverani, bronzo nella carabina 10 metri alle Paralimpiadi di Tokyo. Sul fronte giornalistico sono previste le testimonianze di Roberto Beccantini, Gianni Merlo, Filippo Grassia, Xavier Jacobelli, Lucia Blini, Piero Sessarego, Vito Romaniello, Guido Zucchi e molti altri. “Nei suoi settantacinque anni di vita – sono parole di Giovanni Malagò, presidente del Coni – l’Unione Stampa Sportiva Italiana ha contribuito allo sviluppo culturale, etico, agonistico e sociale dello sport italiano e non solo. Oggi che il modo di comunicare è completamente cambiato e che nuove figure si affacciano sul fronte dell’informazione, attraverso i new media, mentre le nuove tecnologie hanno reso possibile la narrazione sportiva anche ai diretti protagonisti o a figure non giornalistiche, l’USSI ha il dovere di ampliare il suo orizzonte. Ha la necessità di pensare, come già sta facendo, ad una casa diversa più inclusiva e stimolante pur mantenendo fermi i principi di etica professionale a cui si è sempre ispirata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ecco il nuovo Campionato Italiano per Società: si comincia il 13 novembre

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo ha indetto ufficialmente l’edizione 2022 del Campionato Italiano di Beach Volley per Società. Anche quest’ann la manifestazione darà la possibilità ai sodalizi di tutta Italia di gareggiare con i propri atleti in numerosi eventi organizzati su tutto il territorio nazionale. La prima fase prenderà il via sabato 13 e domenica 14 novembre e si chiuderà l’8 maggio 2022; le finali si disputeranno dal 27 al 29 maggio. Il montepremi totale sarà di 12mila euro. Quest’anno, accanto alle categorie Gold e Silver, è stata introdotta anche la categoria Bronze riservata ad atleti che non abbiano accumulato punti individuali, con l’intento di rendere il circuito sempre più inclusivo. Da segnalare, rispetto allo scorso anno, la presenza di una nuova categoria: “Bronze”, dedicata ad atleti alle prime armi. Intento della FIPAV è quello di rendere così il circuito tricolore sempre più inclusivo. Sono inoltre previsti tornei giovanili Under 20, Under 18, Under 16 e Under 14 maschili e femminili, Master 35 femminile, Master 40 e Master 50 maschili. La formula della prima fase sarà articolata in tornei che potranno essere organizzati dalle società iscritte per tutte le categorie previste. Le formule di gioco dei tornei saranno le stesse dei Tornei Serie Beach 1-2-3: doppia eliminazione, girone all’italiana, pool play, pool SI, pool FIVB. La formula dei tornei sarà decisa dal supervisore FIPAV. Gli incontri si dovranno svolgere al meglio dei 2 set su 3 (a 15 o a 21) e l’opzione scelta dovrà essere mantenuta per tutti gli incontri del torneo. Possono partecipare al campionato tutte le società affiliate alla FIPAV per l’attività di Beach Volley per la stagione 2021-2022. Per poter essere iscritti ai singoli tornei gli atleti dovranno essere regolarmente tesserati per la stagione in corso e in possesso del certificato medico per l’attività agonistica, in corso di validità. Potranno partecipare alla Finale Nazionale le Società che hanno che hanno partecipato ad almeno 5 tornei. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO