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    Il figlio d’arte Stanislav Dineikin dalla Dinamo Mosca al Fakel

    Di Redazione Il suo nome non può che risvegliare la memoria degli appassionati di pallavolo, ma bisogna fare attenzione: lo Stanislav Dineikin di cui parliamo è accompagnato dal suffisso “Junior”, che lo identifica come figlio del grande campione russo degli anni Novanta e Duemila. Il Dineikin più giovane (classe 2002) gioca come schiacciatore e si è formato nelle giovanili della Dinamo Mosca, che oggi annuncia la sua partenza: dalla prossima stagione vestirà la maglia del Fakel Novy Urengoy. Dineikin non ha mai giocato nella prima squadra della capitale, ma a livello giovanile è già considerato una star: è stato grande protagonista nella vittoria della Russia ai danni dell’Italia nei Campionati Europei Under 20 dell’anno scorso, mentre a livello di club ha vinto la medaglia d’argento nel campionato giovanile con la Dinamo. (fonte: VL Dinamo) LEGGI TUTTO

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    Maxim Zhigalov lascia il Fakel e si trasferisce alla Dinamo LO?

    Di Redazione Acquisto di prestigio in vista per la Dinamo LO: secondo BO Sport, per la prossima stagione la squadra dell’Oblast di Leningrado (quest’anno ai margini della Superleague, con il penultimo posto in regular season e l’undicesimo dopo i play out) avrebbe ingaggiato l’opposto Maxim Zhigalov. Il nazionale russo, che compirà 32 anni a luglio, è reduce da un’annata più che buona con il Fakel Novy Urengoy, in cui è stato il sesto miglior realizzatore del campionato (463 punti con il 48% in attacco) e il secondo per numero di ace, 54 contro i 68 di Luburic. Per Zhigalov si tratterebbe in qualche modo di un “downgrade” dopo le esperienze alla Dinamo Mosca e allo stesso Fakel, ma lo stesso giocatore – che per il momento non conferma il trasferimento – ha spiegato in un’intervista a Izvestia che il suo obiettivo è soprattutto il posto da titolare: “Lo scorso anno a Mosca andava quasi tutto bene, ma sapevo che la società aveva ingaggiato Sokolov. Non volevo e non voglio essere una riserva“. Sulla stagione del Fakel, invece, Zhigalov ha commentato: “Ovviamente il sesto posto non è il risultato che ci aspettavamo. C’erano i presupposti per andare a medaglia, ma la Final Six è un formato di competizione molto duro, che non lascia spazio a errori“. L’attaccante russo ha parlato anche di nazionale: “Sarò felice se mi chiameranno e se entrerò a far parte della squadra per le Olimpiadi. Penso di avere una possibilità e proverò a sfruttarla“. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Russia: la Dinamo Mosca rimonta sul Fakel, in semifinale c’è la Lokomotiv

    Di Redazione Definiti gli abbinamenti delle semifinali per il titolo nella Superleague maschile russa: oggi pomeriggio alle 15.30 il Kuzbass Kemerovo sfiderà lo Zenit San Pietroburgo, mentre a seguire la Dinamo Mosca padrona di casa affronterà la Lokomotiv Novosibirsk. Il Kuzbass ha chiuso il girone battendo proprio la Lokomotiv per 3-1 (25-19, 25-23, 22-25, 28-26), anche se la squadra siberiana ha avuto un’occasione per portare l’incontro al tie break, sul 24-23 del quarto set. In una serata non eccelsa di Ivan Zaytsev (11 punti) a fare la differenza ci ha pensato Evgeny Sivozhelez (17), mentre la Lokomotiv ha puntato tutto sull’attacco dei centrali: 14 punti a testa per Ilyas Kurkaev e il giovane Dmitry Lyzik (79%). La Dinamo ha invece rischiato a più riprese di subire quella che sarebbe stata la terza sconfitta in stagione per mano del Fakel Novy Urengoy: sotto di due set, i moscoviti sono riusciti a rimontare e aggiudicarsi l’incontro sul 2-3 (28-26, 27-25, 18-25, 22-25, 15-17), annullando anche due match point nel tie break. A quel punto, comunque, il Fakel era già eliminato e la Dinamo certa del primo posto a spese dello Zenit. Decisivi per la vittoria della squadra della capitale gli ingressi dalla panchina di Sam Deroo (12 punti) e del centrale Belogortsev, anche se il mattatore della gara è stato Tsvetan Sokolov con 28 punti, il 63% in attacco, 3 muri e 3 ace. Il Fakel tornerà in campo già oggi alle 13 nella finale per il quinto posto con la grande delusa delle Final Six, lo Zenit Kazan. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Russia: il Fakel Novy Urengoy si guadagna la Final Six

    Di Redazione Alla fine la partita della discordia si è giocata e ha dato un risultato univoco: secca vittoria del Fakel Novy Urengoy, che con il 3-0 (25-18, 25-16, 25-18) ai danni dell’ASK diventa l’ultima squadra qualificata alla Final Six della Superleague maschile russa. La gara è stata preceduta da aspre polemiche a causa della mancanza di una sistemazione alberghiera adeguata per la formazione di Niznij Novgorod, che aveva minacciato il ritiro: i giocatori sono rimasti per molte ore “accampati” tra stazioni e centri commerciali prima di adeguarsi a soggiornare in appartamenti separati. Tutto ciò non ha certo giovato alla concentrazione della squadra ospite, che in campo ha ceduto di schianto: emblematico il terzo set, con il 25% di squadra in attacco e il bomber Vietskyi fermo a 1 attacco vincente su 11. Il Fakel, al contrario, ha recuperato al momento giusto Denis Bogdan e si è appoggiato al servizio di Maksim Zhigalov, oltre che a un Dmitry Volkov in grande forma (19 punti totali). Nella Final Six, a partire da lunedì 5 aprile, il Fakel affronterà Zenit San Pietroburgo e Dinamo Mosca, mentre nell’altro girone giocheranno Kuzbass Kemerovo, Zenit Kazan e Lokomotiv Novosibirsk; semifinali e finale giovedì 8 e venerdì 9 aprile. Domani, intanto, prende il via il torneo per le posizioni dall’undicesima alla quattordicesima con Gazprom Ugra-Surgut, Neftyanik Orenburg, Dinamo LO e Belogorie Belgorod. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Russia: rimonta lo Zenit San Pietroburgo, Fakel a Gara 3

    Di Redazione Tre squadre su quattro ottengono la qualificazione alla Final Six nella Superleague maschile russa, mentre in un solo caso si dovrà ricorrere alla “bella”: il Fakel Novy Urengoy non soltanto non riesce a ripetere il successo dell’andata sull’ASK, ma esce sconfitto da Nizhny Novgorod con un secco 3-0 (25-22, 25-23, 25-19) che rimette in discussione il passaggio del turno. L’assenza di Denis Bogdan, bloccato da problemi alla schiena, è decisiva in negativo per il Fakel, impallinato in ricezione dai veterani Nikonenko e Petrovs: la speranza del Fakel è quella di recuperare lo schiacciatore per Gara 3 in programma mercoledì 31 marzo. Si salva con una superlativa rimonta dal 2-0 al 2-3 (25-19, 25-22, 18-25, 13-25, 12-15) lo Zenit San Pietroburgo sul campo dell’Ugra Samotlor: 25 punti per Egor Kliuka, ma importanti anche l’apporto di Camejo e il servizio di Iakovlev. Anche la Lokomotiv Novosibirsk deve lottare fino al tie break (21-25, 28-26, 32-30, 17-25, 16-18) in casa dell’Ural Ufa, che non sfrutta un vantaggio iniziale di 5-2 nel tie break: ci pensa Drazen Luburic con 28 punti, ma Konstantinov è costretto a ricorrere a tutta la sua panchina, inserendo via via Tisevich, Shcherbinin e Savin. Infine lo Zenit Kazan, qualificatosi grazie all’1-3 (31-29, 21-25, 13-25, 22-25) in casa dello Yenisei Krasnoyarsk, con un’ottima prestazione di Mikhaylov (24 punti) e Volvich (17). La svolta all’inizio del secondo set, quando lo Zenit va sotto addirittura 9-2 e Alekno sostituisce un deficitario Bartosz Bednorz con Voronkov: da quel momento la squadra ritrova equilibrio e, con l’aiuto di molti errori avversari, recupera il set (16-16) e prende il comando della partita. Lo Zenit incrocerà Kuzbass Kemerovo e Lokomotiv in Final Six, mentre la Dinamo Mosca se la vedrà con lo Zenit San Pietroburgo e la vincente di Fakel-ASK. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Camillo Placì è tornato: “In tre mesi spero di essere pronto per allenare”

    Di Eugenio Peralta
    Tra i pochi fortunati che hanno assistito alla semifinale di andata di CEV Cup tra Saugella Monza e TENT Obrenovac c’era anche un graditissimo ospite: Camillo Placì, l’ex allenatore del Fakel Novy Urengoy. Un piacere rivederlo sui campi, dopo l’odissea del Covid-19 che lo ha costretto a rinunciare all’incarico: “Sono stato l’ultimo della mia squadra a beccarmi il virus – racconta – tutti i ragazzi mi dicevano: sei forte, Boss, come mi chiamano loro. E invece mi ha preso in una forma molto violenta, sono stato ricoverato per due mesi con una forte infezione ai polmoni e devo dire che i medici russi hanno fatto veramente un grande lavoro. Sono stati bravi, perché a un certo punto la situazione si era veramente complicata“.
    Non c’era la possibilità di continuare?
    “Assolutamente no, i medici mi hanno detto: non puoi allenare per almeno tre mesi, non puoi volare e, la cosa più importante, devi scappare dal freddo, perché non fa lavorare bene i polmoni. Non c’è stata altra soluzione che chiudere il contratto, perché il Fakel quando deve giocare in casa fa un giorno di viaggio e va in Siberia, con 4 ore di volo e temperature assurde, da meno 40 a meno 60“.
    Adesso come sta?
    “Sto facendo riabilitazione, ed è una cosa abbastanza lunga perché il Covid-19 dà moltissime complicazioni, molte più di quanto pensassi. Problemi muscolari, di sonno, al fegato, al cuore: diciamo che tocca tanti punti vitali. Lavoro un po’ con mia figlia Roberta (fisioterapista della Saugella, n.d.r.) e ne approfitto per guardare qualche allenamento e qualche partita, cosa che mi permette di tornare nell’ambiente che mi è più familiare“.
    Con il Fakel vi siete lasciati benissimo, anche a giudicare dall’affettuoso saluto che le hanno dedicato società e giocatori.
    “Certo, il presidente mi ha chiesto di fare da consulente per loro, anche perché avevo già firmato il contratto per il prossimo anno. Ho fatto 4 anni e mezzo alla guida del Fakel: sono molto contento perché in Russia non è facile arrivare e ancora meno rimanerci“.
    Forse è ancora presto per parlarne, ma cosa ha in mente per il suo futuro?
    “L’idea mia e del mio manager, adesso, è di aspettare per riprendere bene la mia forma fisica: non sono ancora in condizioni di poter lavorare e nemmeno di parlare di un progetto, non subito. Vedremo come mi ristabilirò: nel giro di tre mesi spero di essere pronto a tornare in palestra. Se per allora ci sarà ancora la possibilità di scegliere, bene, altrimenti pazienza, aspetterò che si crei una situazione favorevole e che mi piaccia“. LEGGI TUTTO

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    Russia: il Fakel Novy Urengoy fa l’impresa anche a Mosca

    Di Redazione
    Proprio quando sembrava che la Superleague russa avesse trovato un padrone, ecco il nuovo colpo di scena: la Dinamo Mosca subisce il suo secondo ko stagionale e sempre per mano della stessa squadra, il Fakel Novy Urengoy, cadendo in casa per 1-3 (23-25, 23-25, 25-20, 23-25). Una sconfitta senza appello per la capolista, vittima di un grande Dmitry Volkov, autore di 23 punti. La Dinamo mantiene comunque saldamente il primo posto, con una vittoria in più e una partita in meno rispetto al Kuzbass Kemerovo.
    Risale in classifica lo Zenit San Pietroburgo, che si impone per 0-3 (13-25, 17-25, 16-25) sul campo del Neftyanik Orenburg con un Pashitsky top scorer (12 punti). Il Fakel, grazie all’impresa di Mosca, si mantiene al quinto posto con un largo vantaggio sulla Lokomotiv Novosibirsk, che pure festeggia la quarta vittoria consecutiva battendo per 3-1 (19-25, 25-23, 25-21, 25-20) sul Gazprom-Ugra Surgut, riprendendosi alla grande dal ko di Champions. Nel pomeriggio toccherà anche allo Zenit Kazan, impegnato contro la Dinamo LO.
    In chiave playoff l’Ural Ufa sigilla la sua posizione battendo l’ASK per 3-1 (25-23, 25-23, 24-26, 25-15) con 22 punti di Gordon Perrin, mentre l’Ugra Samotlor compie un passo forse decisivo grazie al 3-1 sulla Dinamo LO (31-33, 25-23, 25-18, 25-22): la squadra di Nizhnevartovsk e lo Yenisei Krasnoyarsk hanno due vittorie di vantaggio sulle inseguitrici.
    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Mikhail Nikolaev sostituisce Placì alla guida del Fakel

    Di Redazione
    Dopo la separazione da Camillo Placì, rientrato in Italia per motivi di salute, il Fakel Novy Urengoy sceglie una soluzione interna per il completamento della stagione: il nuovo allenatore sarà Mikhail Nikolaev, in precedenza alla guida della squadra giovanile del club siberiano (con cui ha ottenuto un secondo e un terzo posto a livello nazionale).
    Quello di Nikolaev è un nome che evoca brutti ricordi agli appassionati italiani: lo scorso anno, da CT della nazionale russa, ha infatti strappato la medaglia d’oro degli Europei Under 20 agli azzurrini. In precedenza aveva guidato l’invincibile Russia che ha vinto i Mondiali Under 21 nel 2013 e 2015 e i Mondiali Under 23 nel 2015: di quella squadra facevano parte stelle dell’attuale Fakel come Dmitry Volkov e Denis Bogdan, oltre al libero Ilya Petrushov.
    Negli scorsi mesi, in assenza di Placì, la squadra era stata affidata al suo secondo Roman Yakovlev.
    (fonte: Fakelvolley.ru) LEGGI TUTTO