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    La Honda verso il ritorno in F1 dal 2026

    ROMA – Manca sempre meno al ritorno di Honda in F1. Le power unit della casa giapponese spingono già in pista l con Red Bull e Alpha Tauri, ma con nome Red Bull Powertrains, e il raggiungimento delle vittorie negli ultimi due anni, più la svolta del Circus verso una maggiore elettrificazione a partire dal 2026, hanno fatto rinascere l’entusiasmo in Honda che, secondo quanto afferma Autosport, potrebbe rientrare con una collaborazione ufficiale proprio con la scuderia di Milton Keynes.
    La conferma di Watanabe
    Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma anche Koji Watanabe, presidente di Honda Racing ha confermato la registrazione, condizione indispensabile per il rientro in F1. “Come HRC ci siamo registrati in veste di costruttore Power Unit a partire dal 2026 – spiega lo stesso Watanabe – bisogna considerare che la scadenza per l’iscrizione era al 15 novembre ed è stata nostra premura effettuarla per continuare la ricerca nelle corse”
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    F1, Vasseur sempre più vicino alla Ferrari: arriva il via libera di Sauber

    ROMA – Non sono ancora arrivati annunci ufficiali, ma Frederic Vasseur sembra davvero vicino a diventare il nuovo team principal della Ferrari. Il dirigente francese, che ha ricoperto fino a oggi il medesimo ruolo in Alfa Romeo, rimarrà in Formula 1 passando alla scuderia di Maranello, che cerca un sostituto dopo le dimissioni di Mattia Binotto. Nell’ultimo mese sono state tante le voci che portavano a Vasseur, ultima delle quali quella di Peter Sauber, fondatore dell’omonima scuderia ora in pista con Alfa Romeo.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’annuncio di Sauber
    “Quando si riceve un’offerta dalla Ferrari, si deve andare – ha detto Sauber ai microfoni di “Blick” -. Se si conosce la storia della Ferrari, a partire dal fondatore Enzo, si sa che i capisquadra hanno di solito vita breve. L’unica eccezione è Jean Todt, che ha governato per oltre dodici anni”.

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    F1, Peter Sauber lascia libero Vasseur: “Quando la Ferrari chiama…”

    ROMA – Frederic Vasseur si avvicina a diventare il nuovo team principal della Ferrari. Il dirigente francese, che ha ricoperto fino a oggi il medesimo ruolo in Alfa Romeo, rimarrà in Formula 1 passando alla scuderia di Maranello, che cerca un sostituto dopo le dimissioni di Mattia Binotto. Nell’ultimo mese sono state tante le voci che portavano a Vasseur, ultima delle quali quella di Peter Sauber, fondatore dell’omonima scuderia ora in pista con Alfa Romeo.
    Le parole di Sauber
    “Quando si riceve un’offerta dalla Ferrari, si deve andare – ha detto Sauber ai microfoni di “Blick” -. Se si conosce la storia della Ferrari, a partire dal fondatore Enzo, si sa che i capisquadra hanno di solito vita breve. L’unica eccezione è Jean Todt, che ha governato per oltre dodici anni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sull’addio di Binotto: “Difficile per lui lasciare la Ferrari”

    ROMA – Christian Horner ha parlato dell’addio di Mattia Binotto alla Ferrari al termine della stagione 2022 di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha mostrato grande rispetto e ammirazione per il collega, che lascia la scuderia di Maranello dopo quattro anni: “Mattia ha fatto un ottimo lavoro nel produrre un’auto e un motore per Ferrari molto competitivi quest’anno – ha detto ai microfoni di “Autosport” -. Ovviamente hanno avuto dei momenti intensi dal punto di vista operativo. Ha dedicato un grande periodo della sua carriera e della sua vita a Ferrari e sicuramente deve essere difficile per lui lasciare il team dopo così tanto tempo. La loro è una squadra nazionale oltre che un costruttore ufficiale. Penso che il prossimo sarà il sesto team principal in Ferrari da quando io sono in Red Bull. Ci deve essere una grande pressione sul loro lavoro”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Horner
    “Penso che a inizio anno Ferrari fosse più veloce di noi, siamo riusciti a restare in contatto e questo è stato molto importante – ha anche affermato Horner sul Mondiale 2022 -. Il nostro campionato è stato di ventuno gare, perché abbiamo saltato la prima avendo avuto un doppio ritiro. Per me un week-end cruciale è stato Imola. Vincere sia la Sprint che il Gran Premio, conquistare una doppietta e battere Ferrari in casa sua, penso che psicologicamente sia stata una gran cosa per il team. Abbiamo sviluppato la vettura, l’abbiamo migliorata, l’abbiamo alleggerita e la prestazione è arrivata. È stato un anno incredibile”.
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    F1, Horner: “Difficile per Binotto lasciare Ferrari. A inizio stagione…”

    ROMA – “Mattia ha fatto un ottimo lavoro nel produrre un’auto e un motore per Ferrari molto competitivi quest’anno. Ovviamente hanno avuto dei momenti intensi dal punto di vista operativo”. Christian Horner ha parlato così, intervistato da “Autosport”, dell’addio di Mattia Binotto alla Ferrari al termine della stagione 2022 di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha mostrato grande rispetto e ammirazione per il collega, che lascia la scuderia di Maranello dopo quattro anni: “Ha dedicato un grande periodo della sua carriera e della sua vita a Ferrari e sicuramente deve essere difficile per lui lasciare il team dopo così tanto tempo. La loro è una squadra nazionale oltre che un costruttore ufficiale. Penso che il prossimo sarà il sesto team principal in Ferrari da quando io sono in Red Bull. Ci deve essere una grande pressione sul loro lavoro”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Sulla Ferrari
    “Penso che a inizio anno Ferrari fosse più veloce di noi, siamo riusciti a restare in contatto e questo è stato molto importante – ha anche affermato Horner sul Mondiale 2022 -. Il nostro campionato è stato di ventuno gare, perché abbiamo saltato la prima avendo avuto un doppio ritiro. Per me un week-end cruciale è stato Imola. Vincere sia la Sprint che il Gran Premio, conquistare una doppietta e battere Ferrari in casa sua, penso che psicologicamente sia stata una gran cosa per il team. Abbiamo sviluppato la vettura, l’abbiamo migliorata, l’abbiamo alleggerita e la prestazione è arrivata. È stato un anno incredibile”.
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    F1, Verstappen già snobba la Ferrari: “Terzo titolo possibile”

    ROMA – Max Verstappen guarda già al 2023. Il campione in carica in Formula 1, durante un evento della Red Bull organizzato a Milton Keynes, città dove si trova la sede principale della scuderia, si è detto ottimista di poter portare a casa il terzo titolo di fila, battendo la concorrenza della Ferrari, già in lotta durante il 2022: “Il nostro team è a Milton Keynes dal 2005, quando ero un ragazzino, quindi è così bello poter restituire qualcosa alla città attraverso un evento locale come questo – le sue parole durante l’evento, riportate da “Speedweek” -. Siamo molto contenti del sostegno che stiamo ricevendo anche dalla città e non vediamo l’ora che arrivi il prossimo anno in cui dovremo affrontare una nuova sfida”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    La differenza con gli altri team
    “Sappiamo di poter gestire anche anche il compito successivo, anche se ovviamente i nostri avversari lavoreranno altrettanto duramente per batterci – ha aggiunto Verstappen, parlando dell’obiettivo Mondiale per il 2023 -. Loro però non hanno lo stesso supporto che abbiamo noi”.
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    F1, Verstappen crede nel terzo titolo: “Obiettivo possibile”

    ROMA – Lo sguardo di Max Verstappen è già puntato verso il 2023. Il campione in carica in Formula 1, durante un evento della Red Bull organizzato a Milton Keynes, città dove si trova la sede principale della scuderia, si è detto ottimista di poter portare a casa il terzo titolo di fila, battendo la concorrenza della Ferrari, già in lotta durante il 2022: “Il nostro team è a Milton Keynes dal 2005, quando ero un ragazzino, quindi è così bello poter restituire qualcosa alla città attraverso un evento locale come questo – le sue parole durante l’evento, riportate da “Speedweek” -. Siamo molto contenti del sostegno che stiamo ricevendo anche dalla città e non vediamo l’ora che arrivi il prossimo anno in cui dovremo affrontare una nuova sfida”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Verstappen
    “Sappiamo di poter gestire anche anche il compito successivo, anche se ovviamente i nostri avversari lavoreranno altrettanto duramente per batterci – ha aggiunto Verstappen, parlando dell’obiettivo Mondiale per il 2023 -. Loro però non hanno lo stesso supporto che abbiamo noi”.
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    F1, Horner: “Stagione svoltata a Imola, con doppia vittoria a casa della Ferrari”

    ROMA – La stagione 2022 di F1 ha rappresentato un trionfo totale per la Red Bull, che, oltre al titolo costruttori, ha visto Max Verstappen bissare il proprio successo iridato con ben quattro gare di anticipo. Un successo maturato nel tempo, al termine di una stagione fatta di diverse tappe. A riviverle è il team principal Christian Horner, intervistato da Motorsport.com a margine della serata di gala organizzata dalla FIA a Bologna, per celebrare i protagonisti della stagione da poco conclusa: “Sapevamo che sarebbe stato un campionato da giocare sulle 21 gare, dopo il doppio ritiro del Bahrain. La Ferrari in partenza aveva la macchina migliore della nostra, e sapevamo di dover mantenere il contatto. Secondo me, uno dei weekend cruciali è stato quello di Imola. La doppia vittoria a casa loro, nella sprint race e nella gara della domenica, è stata molto importante psicologicamente per noi, come squadra. E penso lo sia stato anche per loro. Da lì, con lo sviluppo dell’auto e la perdita di peso, è arrivata anche la velocità”. 
    Horner: “Binotto ha lavorato bene”
    Il team principal della Red Bull non si è poi potuto esimere dal commentare quello che è forse il tema più caldo nel Circus, ovvero l’addio di Mattia Binotto dalla Ferrari, dopo le dimissioni di poche settimane fa. “In tutta onestà, penso che Binotto abbia fatto un ottimo lavoro per il 2022, presentandosi ai nastri di partenza con una monoposto molto competitiva. Poi certamente hanno avuto qualche difficoltà a livello operativo – spiega Horner -. Mattia ha dedicato un lungo periodo della sua carriera e della sua vita per la Ferrari, e sono certo che per lui sia stato difficile lasciare. C’è molta pressione in Ferrari, perché nei fatti è un team nazionale. C’è una grande responsabilità e pressione su chi ricopre quel ruolo”. 
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