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    F1, Williams: ufficiale l’addio del team principal Jost Capito

    ROMA – La Williams cambia due pedine importanti ai vertici. Nel bel mezzo della sosta invernale della Formula 1, la scuderia britannica ha annunciato l’addio del team principal Jost Capito e del direttore tecnico Francois Xavier Demaison. Capito ha parlato dopo l’ufficialità dell’addio: “E’ stato un grande privilegio essere a capo della Williams Racing per le ultime due stagioni e gettare le basi per la svolta di questa grande scuderia. Non vedo l’ora di vedere la squadra mentre continua il suo percorso verso il successo futuro”.
    Il commento di Savage
    Anche Matthew Savage, presidente di Dorilton Capital, che detiene Williams, ha parlato in occasione dell’annuncio: “Vorremmo ringraziare Jost per il suo duro lavoro e la sua dedizione mentre intraprendevamo un importante processo di trasformazione per iniziare il viaggio di rilancio della Williams Racing. Siamo grati che Jost abbia posticipato il suo ritiro programmato per affrontare questa sfida e ora passerà le redini per la parte successiva di questo processo graduale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Addio a Mick Schumacher la scelta migliore per la squadra”

    ROMA – Gunther Steiner ha spiegato la scelta di non continuare con Mick Schumacher, preferendogli Nico Hulkenberg per il 2023. Il team principal della Haas, ai microfoni del sito ufficiale della Formula 1, ha riconosciuto il lavoro del giovane pilota, figlio di Michael, ma ha comunque motivato la decisione di affidare il sedile al trentacinquenne tedesco. “Senza dubbio ha fatto un buon lavoro, è innegabile, però avevamo bisogno di qualcosa di diverso. Credo sia stata la scelta migliore per la crescita del team, vogliamo tornare ai livelli del 2018 e del 2019, riprendere un po’ il percorso interrotto da vari fattori tra cui anche la pandemia”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Steiner
    “Quest’anno abbiamo raccolto dati importanti per lo sviluppo dell’auto e i nostri ragazzi stanno lavorando a pieno ritmo per assemblare una vettura di livello – ha aggiunto Steiner -. Possiamo raggiungere i nostri obiettivi se continuiamo con questa tabella di lavoro, diciamo che sono abbastanza fiducioso di poter finalmente fare uno step successivo”
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    F1, Steiner spiega l’addio a Mick Schumacher: “La scelta migliore”

    ROMA – “Senza dubbio ha fatto un buon lavoro, è innegabile, però avevamo bisogno di qualcosa di diverso. Credo sia stata la scelta migliore per la crescita del team, vogliamo tornare ai livelli del 2018 e del 2019, riprendere un po’ il percorso interrotto da vari fattori tra cui anche la pandemia”. Gunther Steiner ha spiegato così la scelta di non continuare con Mick Schumacher, preferendogli Nico Hulkenberg per il 2023. Il team principal della Haas, ai microfoni del sito ufficiale della Formula 1, ha riconosciuto il lavoro del giovane pilota, figlio di Michael, ma ha comunque motivato la decisione di affidare il sedile al trentacinquenne tedesco.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Gli obiettivi della Haas
    “Quest’anno abbiamo raccolto dati importanti per lo sviluppo dell’auto e i nostri ragazzi stanno lavorando a pieno ritmo per assemblare una vettura di livello – ha aggiunto Steiner -. Possiamo raggiungere i nostri obiettivi se continuiamo con questa tabella di lavoro, diciamo che sono abbastanza fiducioso di poter finalmente fare uno step successivo”
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    F1, come Schumacher è arrivato in Ferrari: la rivelazione della moglie

    ROMA – “Eravamo in giardino, Michael si avvicinò e mi chiese cosa ne pensassi di un suo possibile trasferimento alla Ferrari. Io gli risposi che se avesse realmente avuto la possibilità di andare lì avrebbe dovuto farlo, sarebbe stato fantastico”. Corinna Betsch, intervistata ai microfoni di “Canal+”, ha raccontato alcuni retroscena del passaggio del marito Michael Schumacher in Ferrari, avvenuto nel 1996. L’arrivo dell’ex pilota tedesco alla scuderia di Maranello arrivò dopo i due titoli arrivati in Formula 1 con Benetton.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Il ruolo di Jean Todt
    “Molto importante fu il legame con Jean Todt – ha aggiunto Corinna Betsch -. Michael capiva subito su chi poter davvero contare. Penso che Jean fosse fra quelle persone. Voleva vincere qualcosa con Todt. Ma sarebbe bello che a raccontare questa storia potesse essere Michael. Io non ero sempre con loro. A Jean dobbiamo molto. Essere amico di Schumacher negli anni è stato per tutti così divertente”.

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    Ferrari, Sainz sulla nuova era della F1: “Gare sempre più interessanti”

    ROMA – Il nuovo regolamento della Formula 1 ha portato cambiamenti in positivo. E’ questo il bilancio tracciato da Carlos Sainz al termine del Mondiale 2022, il primo della “nuova era” per il Circus, con diverse modifiche al regolamento e auto progettate per rendere le gare più appassionanti. “Penso che nel complesso sia stato positivo – le parole del pilota Ferrari riportate dal sito ufficiale della F1 -. Nelle gare abbiamo visto più sorpassi. In termini di guida, per noi è più facile guidare su certi tracciati. Da questo lato penso che il nostro sport sia migliorato”.
    Le parole di Sainz
    “Speravo in più varietà nell’ordine di arrivo al vertice, con più squadre a lottare per il podio – ha aggiunto Sainz -. Si spera che questo aspetto possa migliorare nei prossimi anni, con più team in lotta per il podio. Spero che il tempo trascorso in galleria del vento porti tutti i team ad avere risultati simili”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz promuove la ‘nuova’ F1: “Gare più interessanti degli anni scorsi”

    ROMA – Il primo anno in Formula 1 con le nuove regole? Sicuramente positivo. E’ questo il bilancio tracciato da Carlos Sainz al termine del Mondiale 2022, il primo della “nuova era” per il Circus, con diverse modifiche al regolamento e auto progettate per rendere le gare più appassionanti. “Penso che nel complesso sia stato positivo – le parole del pilota Ferrari riportate dal sito ufficiale della F1 -. Nelle gare abbiamo visto più sorpassi. In termini di guida, per noi è più facile guidare su certi tracciati. Da questo lato penso che il nostro sport sia migliorato”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Ottimismo per il futuro
    “Speravo in più varietà nell’ordine di arrivo al vertice, con più squadre a lottare per il podio – ha aggiunto Sainz -. Si spera che questo aspetto possa migliorare nei prossimi anni, con più team in lotta per il podio. Spero che il tempo trascorso in galleria del vento porti tutti i team ad avere risultati simili”.
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    La Honda verso il ritorno in F1 dal 2026

    ROMA – Manca sempre meno al ritorno di Honda in F1. Le power unit della casa giapponese spingono già in pista l con Red Bull e Alpha Tauri, ma con nome Red Bull Powertrains, e il raggiungimento delle vittorie negli ultimi due anni, più la svolta del Circus verso una maggiore elettrificazione a partire dal 2026, hanno fatto rinascere l’entusiasmo in Honda che, secondo quanto afferma Autosport, potrebbe rientrare con una collaborazione ufficiale proprio con la scuderia di Milton Keynes.
    La conferma di Watanabe
    Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma anche Koji Watanabe, presidente di Honda Racing ha confermato la registrazione, condizione indispensabile per il rientro in F1. “Come HRC ci siamo registrati in veste di costruttore Power Unit a partire dal 2026 – spiega lo stesso Watanabe – bisogna considerare che la scadenza per l’iscrizione era al 15 novembre ed è stata nostra premura effettuarla per continuare la ricerca nelle corse”
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    F1, Vasseur sempre più vicino alla Ferrari: arriva il via libera di Sauber

    ROMA – Non sono ancora arrivati annunci ufficiali, ma Frederic Vasseur sembra davvero vicino a diventare il nuovo team principal della Ferrari. Il dirigente francese, che ha ricoperto fino a oggi il medesimo ruolo in Alfa Romeo, rimarrà in Formula 1 passando alla scuderia di Maranello, che cerca un sostituto dopo le dimissioni di Mattia Binotto. Nell’ultimo mese sono state tante le voci che portavano a Vasseur, ultima delle quali quella di Peter Sauber, fondatore dell’omonima scuderia ora in pista con Alfa Romeo.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’annuncio di Sauber
    “Quando si riceve un’offerta dalla Ferrari, si deve andare – ha detto Sauber ai microfoni di “Blick” -. Se si conosce la storia della Ferrari, a partire dal fondatore Enzo, si sa che i capisquadra hanno di solito vita breve. L’unica eccezione è Jean Todt, che ha governato per oltre dodici anni”.

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