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    F1, Hamilton e Alonso come le Ferrari: in pista per i test Pirelli

    ROMA – Lewis Hamilton e Fernando Alonso saranno tra i protagonisti della nuova sessione di test che la Pirelli ha indetto nei primi giorni di febbraio. Il produttore italiano, infatti, continua il proprio lavoro per migliorare la resa dei propri pneumatici soprattutto nelle condizioni di pioggia, problema che si è proposto nella scorsa stagione di F1. Infatti, diversi piloti avevano posto l’accento sulla necessità di studiare soluzioni anche aerodinamiche per ridurre le turbolenze d’aria e, di riflesso, convogliare in maniera diversa gli spruzzi d’acqua: un’ipotesi è quella di implementare dei copriruota in caso di maltempo, ma allo stesso tempo Pirelli lavora sul proprio prodotto.
    Il programma di febbraio
    Un lavoro che riguarda non solo i test su bagnato o condizioni intermedie, ma anche da asciutto. Un primo test aveva visto impegnati i due piloti della Ferrari, Carlos Sainz e Charles Leclerc, lo scorso dicembre in quel di Fiorano. L’1 e il 2 febbraio prossimi, le Mercedes saranno impegnate sul tracciato francese del Paul Ricard a Le Castellet. Nei due giorni successivi, il tracciato transalpino verrà allagato artificialmente e vedrà al lavoro le AlphaTauri. Il programma si chiuderà poi il 7 e l’8 febbraio, con le Aston Martin di scena a Jerez de la Frontera, in questa occasione tornando a testare le mescole da asciutto. 

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    F1, un ex Ferrari nominato direttore delle monoposto

    ROMA – Nikolas Tombazis sarà il nuovo direttore delle monoposto per la Formula 1. Il tecnico greco, già nel direttivo FIA dal 2018, è una delle persone oggetto dei diversi cambiamenti attuati in federazione da Mohammed Ben Sulayem in vista del 2023. Tombazis vanta un passato ultradecennale in Ferrari: dal 1997 al 2003 si è occupato del lavoro sull’aerodinamica, mentre nel 2006 è tornato diventando capo progettista, ruolo ricoperto fino a dicembre 2014.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    La gioia di Tombazis
    “Sono entusiasta e onorato di assumere questa nuova posizione all’interno della FIA e sono molto grato al Presidente per la fiducia che sta dimostrando nei miei confronti – ha detto Tombazis -. Abbiamo un gruppo di persone estremamente talentuose e dedicate che lavorano senza sosta per offrire il livello di regolamentazione che la Formula 1 richiede e merita, e sono pienamente convinto che questa nuova struttura porterà le nostre risorse a un livello superiore e ci consentirà di apportare continui miglioramenti”.
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    F1: confermate 23 gare nel 2023, il GP della CIna non sarà sostituito

    ROMA – Passa da 24 a 23 gara il calendario 2023 di Formula 1. A poco più di un mese dalla cancellazione del Gran Premio della Cina, il Circus ha comunicato che non verrà inserita nessuna tappa sostitutiva, facendo diminuire i weekend presenti nel programma iniziale. Il fine settimana sul circuito di Shanghai, infatti, non avrà luogo per via delle restrizioni anti Covid presenti nel paese, che impediranno lo svolgimento del Gran Premio.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Il calendario
    5 marzo: GP Bahrain
    19 marzo: GP Arabia Saudita
    2 aprile: GP Australia
    30 aprile: GP Azerbaijan
    7 maggio: GP Miami
    21 maggio: GP Emilia Romagna
    28 maggio: GP Monaco
    4 giugno: GP Spagna
    18 giugno: GP Canada
    2 luglio: GP Austria
    9 luglio: GP Inghilterra
    23 luglio: GP Ungheria
    30 luglio: GP Belgio
    27 agosto: GP Olanda
    3 settembre: GP Italia
    17 settembre: GP Singapore
    24 settembre: GP Giappone
    8 ottobre: GP Qatar
    22 ottobre: GP Usa
    29 ottobre: GP Messico
    5 novembre: GP Brasile
    18 novembre: GP Las Vegas
    26 novembre: GP Abu Dhabi LEGGI TUTTO

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    Wolff e il futuro di Mick Schumacher: “Di nuovo in F1? Perché no”

    ROMA – Mick Schumacher è alla ricerca di una nuova chance in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Il paragone con de Vries
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”.
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    F1, Wolff: “Mick Schumacher può tornare a essere un pilota fisso”

    ROMA – Mick Schumacher vuole tornare protagonista in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Le parole di Wolff
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”. LEGGI TUTTO

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    Ben Sulayem e la F1 in Europa: “Va protetta, non vogliamo andarcene”

    ROMA – L’Europa ha sempre meno spazio in Formula 1. La forte espansione del Circus nei mercati orientali, mediorientali, ma anche negli Stati Uniti con Miami e Las Vegas, ha fatto calare in questi anni gli appuntamenti nel vecchio continente. Anche tappe storiche come quella di Monaco o di Spa non sono sicure di una permanenza a lungo termine nel calendario, anche se la FIA prova a dare rassicurazioni: “Anche se ci sono altre parti del mondo che stanno diventando più attraenti, non dobbiamo abbandonare l’Europa, tutto è iniziato lì per la F1 – ha detto il presidente Mohammed Ben Sulayem ai microfoni di “Motorsport” -. Penso che si possa andare ovunque, ma non si può portare via tutto dall’Europa allo stesso tempo. Cercherò di proteggerla il più possibile”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Ben Sulayem
    “Ma dove si traccia la linea rossa? In fin dei conti, il promotore sta costruendo un’attività commerciale e dobbiamo considerare ciò che dobbiamo fare per mantenere il motorsport in questo mondo sempre più ostile alle auto – ha aggiunto Ben Sulayem -. Ma poiché l’acqua scorre solo in un senso, è necessario che i Paesi lo sostengano, e alcuni lo fanno più di altri, purtroppo il più delle volte fuori dall’Europa”. LEGGI TUTTO

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    Ben Sulayem sul futuro della F1 in Europa: “Da proteggere, anche se…”

    ROMA – C’è sempre meno Europa nella Formula 1. La forte espansione del Circus nei mercati orientali, mediorientali, ma anche negli Stati Uniti con Miami e Las Vegas, ha fatto calare in questi anni gli appuntamenti nel vecchio continente. Anche tappe storiche come quella di Monaco o di Spa non sono sicure di una permanenza a lungo termine nel calendario, anche se la FIA prova a dare rassicurazioni: “Anche se ci sono altre parti del mondo che stanno diventando più attraenti, non dobbiamo abbandonare l’Europa, tutto è iniziato lì per la F1 – ha detto il presidente Mohammed Ben Sulayem ai microfoni di “Motorsport” -. Penso che si possa andare ovunque, ma non si può portare via tutto dall’Europa allo stesso tempo. Cercherò di proteggerla il più possibile”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    L’appeal extraeuropeo
    “Ma dove si traccia la linea rossa? In fin dei conti, il promotore sta costruendo un’attività commerciale e dobbiamo considerare ciò che dobbiamo fare per mantenere il motorsport in questo mondo sempre più ostile alle auto – ha aggiunto Ben Sulayem -. Ma poiché l’acqua scorre solo in un senso, è necessario che i Paesi lo sostengano, e alcuni lo fanno più di altri, purtroppo il più delle volte fuori dall’Europa”.
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