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    F1, Gasly: “AlphaTauri può diventare un forte competitor”

    ROMA – Pierre Gasly ha iniziato la stagione 2021 di Formula 1 con un ritiro in Bahrain, a cui è seguito in ottimo settimo posto a Imola. Gli obiettivi del classe 1996 però riguardano soprattutto il futuro, quando con il nuovo regolamento cambieranno gli equilibri nel campionato. “Stiamo parlando di parecchi anni perché ovviamente non diventi un top team entro un anno o due, si tratta di un progetto a lungo termine – ha detto ai microfoni di “Race Fans” -. La squadra si sta impegnando e sta facendo molto per creare la propria identità ed essere un forte competitor in Formula 1″.  “È troppo presto per sapere se avranno tutto ciò che serve per combattere contro squadre come Mercedes e Red Bull – ha aggiunto il transalpino -. Ad oggi il team è troppo piccolo, ma se aumenteranno risorse, soldi e infrastrutture, perché non potrebbe accadere? Abbiamo visto che in MotoGP alcuni team ufficiali o privati possono combattere contro i migliori. Il regolamento sta andando in questa direzione, per cui credo che potrebbe accadere un giorno”.
    Sulla F1 nel futuro
    Gasly si è mostrato ottimista sul futuro, non escludendo la sua permanenza a lungo termine nell’attuale team: “Restare in AlphaTauri? Perché no, alla fine della giornata il mio obiettivo in F1 è molto chiaro, voglio lottare per vittorie e campionati. Mi alleno quotidianamente per essere in grado un giorno di lottare per il titolo, e se questo progetto funziona e ci mette in una posizione in cui possiamo combattere, allora perché non restare? Non vedo alcun problema”. Gli avversari più pericolosi negli anni a venire? “Max sarà sicuramente tra i piloti da battere, è già in quella posizione ed è solo una questione di tempo prima che diventi campione del mondo su una macchina che glielo consente, ed anche Charles sarà lassù – ha detto -. Non ho mai battagliato contro George, ma immagino sarà della partita anche lui. Ocon? E’ un buon pilota, penso però che sia presto per dire se sarà in grado di lottare per il titolo. Penso che Max e Charles abbiano fatto vedere abbastanza per dimostrare di essere in alto un giorno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gasly: “AlphaTauri team piccolo, ma in futuro…”

    ROMA – “Stiamo parlando di parecchi anni perché ovviamente non diventi un top team entro un anno o due, si tratta di un progetto a lungo termine. La squadra si sta impegnando e sta facendo molto per creare la propria identità ed essere un forte competitor in Formula 1”. Pierre Gasly, intervistato da “Race Fans”, ha parlato di come AlphaTauri potrebbe evolversi in vista del cambio di regolamento che arriverà nel 2022, e che potrebbe permettere alla scuderia di avvicinarsi a team più quotati in Formula 1. “È troppo presto per sapere se avranno tutto ciò che serve per combattere contro squadre come Mercedes e Red Bull – ha detto -. Ad oggi il team è troppo piccolo, ma se aumenteranno risorse, soldi e infrastrutture, perché non potrebbe accadere? Abbiamo visto che in MotoGP alcuni team ufficiali o privati possono combattere contro i migliori. Il regolamento sta andando in questa direzione, per cui credo che potrebbe accadere un giorno”.
    Sul futuro
    Gasly si è mostrato ottimista sul futuro, non escludendo la sua permanenza a lungo termine nell’attuale team: “Restare in AlphaTauri? Perché no, alla fine della giornata il mio obiettivo in F1 è molto chiaro, voglio lottare per vittorie e campionati. Mi alleno quotidianamente per essere in grado un giorno di lottare per il titolo, e se questo progetto funziona e ci mette in una posizione in cui possiamo combattere, allora perché non restare? Non vedo alcun problema”. Gli avversari più pericolosi negli anni a venire? “Max sarà sicuramente tra i piloti da battere, è già in quella posizione ed è solo una questione di tempo prima che diventi campione del mondo su una macchina che glielo consente, ed anche Charles sarà lassù – ha detto -. Non ho mai battagliato contro George, ma immagino sarà della partita anche lui. Ocon? E’ un buon pilota, penso però che sia presto per dire se sarà in grado di lottare per il titolo. Penso che Max e Charles abbiano fatto vedere abbastanza per dimostrare di essere in alto un giorno”. LEGGI TUTTO

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    F1: vent'anni fa moriva l'ex Ferrari Michele Alboreto, campione alla 24 ore

    ROMA – Vent’anni fa ci lasciava Michele Alboreto. Il pilota milanese, presente nella Formula 1 da protagonista dal 1981 al 1994, è stato a lungo nel Circus cambiando diverse scuderie. Nella sua carriera, il pilota italiano ha gareggiato per Tyrrell, Scuderia Italia, Larrousse, Arrows, Footwork e Minardi. L’incidente fatale, però, è arrivato ben dopo il suo ritiro dal Circus, durante un test privato svolto nella primavera del 2001 nell’allora nuovissimo circuito Lausitzring, in Austria, a bordo di un’Audi R8. Durante quel tragico giorno, l’auto guidata da Alboreto ha avuto problemi al posteriore, che l’hanno fatta ribaltare provocando il decesso del pilota italiano.

    Il successo a Le Mans
    Dopo il ritiro dalla Formula 1, avvenuto nel 1994, ci vuole qualche anno prima di vederlo nuovamente ai vertici del motorsport. La soddisfazione più grande negli ultimi anni arriva nella 24 ore di Le Mans, vinta da Alboreto a maggio del 1997, quando ormai aveva 41, guidando una Wsc Porsche Twr Porsche by Joest. Quel giorno, Michele ha mostrato di essere ancora un pilota di primo livello, con le stesse caratteristiche che lo avevano portato tra i protagonisti in F1. LEGGI TUTTO