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    F1, Vettel ultimo della Ferrari vincente in Ungheria: Hamilton mattatore per tre anni di fila

    ROMA – Il Gran Premio di Ungheria rappresenta la trecidesima tappa di questa Formula 1. Un appuntamento ricco di  storia per il Mondiale, che entra nel vivo della lotta dopo la gara al Paul Ricard in Francia. Il primo Gp all’Hungaroring si è disputato nel 1986, edizione che ha visto Nelson Piquet vincere sulla Williams. Nelle ultime cinque stagioni, invece, ci sono state le vittoria di Sebastian Vettel su Ferrari (2017), poi tre successi consecutivi di Hamilton, fino ad arrivare al trionfo di Esteban Ocon su Alpine l’anno scorso, sua prima e finora unica vittoria in Formula 1.
    Il regno di Hamilton
    Con le sue otto vittorie, è Lewis Hamilton a detenere il primato di trionfi sull’asfalto ungherese, che di estende per 4,381 chilometri per 70 giri previsti. La casa di Brackley può inoltre vantare ben 13 vittorie nelle quali il motore Mercedes ha fatto la differenza sugli altri. Sulla carta, dunque, sarebbe un circuito favorevole al sette volte iridato e a George Russell. I problemi della W13 hanno tuttavia impedito ai due alfieri delle Frecce d’Argento di salire sul gradino più alto del podio in questo 2022. Non vi sono dubbi, però, che dopo il ritiro in Francia, Charles Leclerc – ora chiamato a vittorie pesanti – cercherà di essere subito aggressivo con il leader del Mondiale, Max Verstappen. L’ultima gara in Ungheria, però, non è stata fortunata per il monegasco, a zero dopo un incidente con Lance Stroll. LEGGI TUTTO

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    F1, Rosberg sulla Ferrari: “Contrariato dalla strategia su Sainz, ora Binotto cambi qualcosa”

    ROMA – Il muretto Ferrari torna sul banco degli imputati. In molti non hanno digerito la scelta di far fermare Carlos Sainz nelle battute finali del Gran Premio di Francia, dove lo spagnolo è stato penalizzato di 5 secondi. Anche Nico Rosberg, campione della Formula 1 nel 2016, ha commentato l’esito del weekend per la Rossa: “Mi sono veramente chiesto se quello che stavo ascoltando stesse succedendo veramente e scuotevo la testa di fronte alla strategia Ferrari – le sue parole a “Sky Sports UK” -. Mattia Binotto deve fare dei cambiamenti affinché questi errori di valutazione non avvengano più”.
    Il commento di Rosberg
    Alla fine lo spagnolo è arrivato quinto partendo 19esimo per la penalità riguardante la power unit, mettendo a segno una rimonta entusiasmante fino alla terza posizione. Poi gli strateghi della Rossa hanno optato per la sosta. “Mi ha sorpreso vedere che il muretto era intento a fare calcoli sulla sosta ai box di Sainz mentre questo era impegnato in una battaglia ruota a ruota”, dice Rosberg. Che poi conclude: “Sainz era terzo, richiamarlo ai box ha significato automaticamente non poter ambire oltre alla quinta posizione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il duello di quest'anno è contro la nostra W13”

    ROMA – “La situazione è ovviamente molto diversa quando si lotta per un titolo, la concentrazione è al 100% per lottare contro l’avversario. Quest’anno invece stiamo lottando contro la macchina”. Sono queste le parole di Toto Wolff dopo il doppio podio Mercedes al Gran Premio di Formula 1 in Francia. Parole che sintetizzano al meglio il momento che George Russell e Lewis Hamilton stanno vivendo a causa delle prestazioni altalentanti della W13, che ancora non ha regalato nessuna vittoria al team di Brackley.
    Sintonia nel box
    In questo contesto il rapporto tra piloti e tecnici può fare la differenza per estrapolare il potenziale di una vettura. Il team principal sottolinea che nel box della casa della Stella a Tre Punte “si cerca di motivare la squadra e si resta positivi nei giorni in cui non andiamo bene. Abbiamo un sette volte campione del mondo e un grande pilota emergente che sono entrambi disponibili a lavorare insieme, si confrontano nei briefing e cercano di scoprire cosa fa andare più veloce la macchina, oltre ad eseguire diversi set-up per provare le componenti”. “Un aspetto davvero bello da vedere”, ha aggiunto Wolff, che vede la Mercedes terza nel campionato costruttori dopo i trionfi degli anni passati. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Quest'anno lottiamo contro la nostra stessa vettura”

    ROMA – Il percorso della Mercedes inFormula 1 per riacquistare competitività in pista continua. La monoposto della scuderia di Brakley alterna segnali incoraggianti a prestazioni non all’altezza, con George Russell e Lewis Hamilton che lavorano ogni giorno con gli ingegneri per migliorare la W13. Toto Wolff, che dopo la gara in Francia (Hamilton secondo e Russell terzo) si è concesso ai media, ha così fotografato il 2022 della Mercedes: “La situazione è ovviamente molto diversa quando si lotta per un titolo, la concentrazione è al 100% per lottare contro l’avversario. Quest’anno invece stiamo lottando contro la macchina”.
    Cooperazione nel box
    In questo contesto il rapporto tra piloti e tecnici può fare la differenza per estrapolare il potenziale di una vettura. Toto Wolff sottolinea questo punto: “Si cerca di motivare la squadra e si resta positivi nei giorni in cui non andiamo bene. Abbiamo un sette volte campione del mondo e un grande pilota emergente che sono entrambi disponibili a lavorare insieme, si confrontano nei briefing e cercano di scoprire cosa fa andare più veloce la macchina, oltre ad eseguire diversi set-up per provare le componenti. Un aspetto davvero bello da vedere”, ha concluso il manager austriaco. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Un peccato non vedere il resto della lotta tra Verstappen e Leclerc”

    ROMA – “Un’altra vittoria per Verstappen ma è frustrante non avere Perez sul podio. È stata una grande battaglia tra l’olandese e Leclerc. Ad essere onesti, all’inizio della gara pensavamo che il nostro obiettivo principale fosse quello del 2° posto. Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe accaduto con Leclerc “. Così al termine del Gran Premio di Francia, Christian Horner, team principal della Red Bull, scuderia in testa a entrambe le classifiche della Formula 1 2022.
    L’elogio a Leclerc
    Il terzo ritiro stagionale di Charles Leclerc permette a Verstappen di allungare in classifica piloti. Tuttavia, il manager britannico afferma: “L’importante è che stia bene. Non so che cosa abbia contribuito all’incidente, ma posso solo dire che è un pilota molto forte. Lui e Max sono due ragazzi che stanno dando entrambi il massimo, tant’è che le loro auto sono al limite oggi. La sua sfortuna è la nostra fortuna oggi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, ora gli “zero” pesano: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La stagione di Formula 1 della Ferrari è stata caratterizzata dai problemi di affidabilità che hanno frenato il rendimento dei due piloti. Quando poi ci si mettono anche gli errori personali, come successo a Chalres Leclerc nel Gp di Francia, finito a muro mentre era leader della gara, ecco che il ritardo da Verstappen nella classifica piloti rischia di essere quasi irrecuperabile. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui il 50% della gare ha visto almeno una Rossa chiudere a zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Ferrari, così non va
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. In sintesi, meglio portare la macchina al traguardo con costanza che mettere a segno singole vittorie. In questo la Red Bull fa scuola quest’anno, mentre la Ferrari dovrà assolutamente inverti la rotta per sperare di avere ancora qualche chance mondiale. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, quanto pesano i ritiri: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La Ferrari, chiusa la dodicesima tappa del mondiale di Formula 1 2022 in Francia, si ritrova a fare i conti con i punti perduti. Il ritiro di Leclerc, finito a muro mentre era leader del Gran Premio al Paul Ricard, pesa in ottica classifica piloti costringendo il monegasco a una rimonta quasi impossibile su Max Verstappen. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui una gara su due ha visto almeno una Rossa fare zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Tutti i ritiri sin qui
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. A pesare sulla classifica, quindi, sono soprattutto i ritiri confermando come i campionati si vincono portando a termine le gare e non arrivando davanti agli altri in qualche gara. LEGGI TUTTO

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    F1, diretta tv Gp Ungheria: orari e programmazione

    ROMA – Archiviato il Gran Premio di Francia, la Formula 1 riparte dal Gran Premio di Ungheria, tredicesimo appuntamento della stagione. Lo zero di Charles Leclerc a Le Castellet rende ora difficile la corsa al titolo della Ferrari, con il monegasco che all’Hungaroring è chiamato al riscatto. Il programma partirà venerdì 29 luglio con le prove libere 1 alle 14, mentre alle ore 17 si svolgeranno le seconde prove libere. Sabato appuntamento con le prove libere 3 alle 13, mentre le qualifiche sono previste alle 16. L’appuntamento con la gara è fissato invece domenica 31 luglio alle ore 15.
    Come vedere il Gran Premio in tv
    Il Gran Premio di Ungheria sarà trasmesso interamente in diretta tv su Sky Sport Formula 1 (canale 207), Sky Sport Uno e in streaming su Sky Go e NOW. Qualifiche e gara saranno visibili anche in differita su TV8, mentre su corrieredellosport.it sarà possibile seguire LIVE la gara.
    Il programma completo:
    Venerdì 29 luglio
    PL1: 14:00
    PL2: 17:00
    Sabato 30 luglio
    PL3: 13:00
    Qualifiche: 16:00
    Domenica 31 luglio
    Gara: 15:00 LEGGI TUTTO