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    Ferrari, Binotto: “Ci siamo spinti troppo al limite”

    ROMA – La Ferrari è pronta a mettere tutte le carte in tavola per riaprire il Mondiale di Formula 1. “Stiamo lavorando per usare un nuovo aggiornamento alla parte ibrida nella seconda metà della stagione. Lo chiamano jolly, ma preferisco parlare di opportunità”. Sono queste, infatti, le parole di Mattia Binotto, capo del muretto italiano, che in un’intervista ai tedeschi di “Auto, Motor und Sport” annuncia uno strumento in più nelle mani di Ferrari per cercare di mettere più pressione alla Red Bull già dal Gran Premio del Belgio. Nuove componenti che potrebbero bastare a rilanciare la F1-75, ma Binotto aggiunge: “Non si può dire che una vettura sia più veloce dell’altra. Siamo entro il decimo. Noi abbiamo lavorato sull’ala posteriore per avvicinarci a quella della Red Bull, più efficiente con il DRS aperto. Le gare vengono quindi decise da altri aspetti, come l’assetto, le condizioni esterne e lo stato di forma dei piloti”.
    Su Leclerc e Sainz
    Binotto ha poi parlato della prima parte di stagione: “Su 13 gare, ne abbiamo vinte solo quattro. Red Bull è stata effettivamente più efficiente di noi. Ma avremmo potuto vincere otto volte senza problemi. Quindi l’equilibrio sarebbe stato opposto. La verità è probabilmente nel mezzo”. Il team principal ha poi proseguito parlando degli sviluppi: “La corsa per ritornare competitivi parte nel 2017. Abbiamo cambiato organizzazione, mentalità, strumenti, processi e competenze. Il Covid ha impedito poi lo sviluppo della vettura 2020 e nel 2021 le nostre mani erano legate, ma quelle due stagioni ci hanno insegnato a guardare ai nostri punti deboli. In 27 anni in Ferrari non ho mai visto un balzo in avanti del genere. I problemi di affidabilità sono legati al fatto che ci siamo spinti fino al limite”. Poi, però, la F1-75 doveva essere portata in pista e Charles Leclerc e Carlos Sainz si stanno dimostrando all’altezza. “Charles ha avuto feeling fin dall’inizio. Ma penso anche che sia migliorato. Oggi guida in modo più efficiente rispetto alla prima gara in Bahrain. Carlos invece ha avuto più problemi. Ha bisogno di più tempo per adattarsi, è la sua natura. Ha la capacità di analizzare, capire e lavorare passo dopo passo. È già notevolmente migliorato. Questo è importante per noi perché gareggiamo anche per il campionato costruttori”, ha concluso poi Binotto. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Avremmo potuto vincere otto gare”

    ROMA – “Stiamo lavorando per usare un nuovo aggiornamento alla parte ibrida nella seconda metà della stagione. Lo chiamano jolly, ma preferisco parlare di opportunità”. Mattia Binotto svela così la freccia a disposizione della Ferrari per andare nuovamente all’assalto del Mondiale di Formula 1, attualmente appannaggio di Max Verstappen e della sua Red Bull. L’intervista ai tedeschi di “Auto, Motor und Sport” prosegue con la comparazione delle due vetture, con la Rossa che potrebbe già iniziare a spingere nel Gran Premio del Belgio. Questo il commento del team principal sulla F1-75 e la RB18: “Non si può dire che una vettura sia più veloce dell’altra. Siamo entro il decimo. Noi abbiamo lavorato sull’ala posteriore per avvicinarci a quella della Red Bull, più efficiente con il DRS aperto. Le gare vengono quindi decise da altri aspetti, come l’assetto, le condizioni esterne e lo stato di forma dei piloti”.
    La rincorsa della Ferrari
    Binotto ha poi parlato della prima parte di stagione: “Su 13 gare, ne abbiamo vinte solo quattro. Red Bull è stata effettivamente più efficiente di noi. Ma avremmo potuto vincere otto volte senza problemi. Quindi l’equilibrio sarebbe stato opposto. La verità è probabilmente nel mezzo”. Il team principal ha poi proseguito parlando degli sviluppi: “La corsa per ritornare competitivi parte nel 2017. Abbiamo cambiato organizzazione, mentalità, strumenti, processi e competenze. Il Covid ha impedito poi lo sviluppo della vettura 2020 e nel 2021 le nostre mani erano legate, ma quelle due stagioni ci hanno insegnato a guardare ai nostri punti deboli. In 27 anni in Ferrari non ho mai visto un balzo in avanti del genere. I problemi di affidabilità sono legati al fatto che ci siamo spinti fino al limite”. Poi, però, la F1-75 doveva essere portata in pista e Charles Leclerc e Carlos Sainz si stanno dimostrando all’altezza. “Charles ha avuto feeling fin dall’inizio. Ma penso anche che sia migliorato. Oggi guida in modo più efficiente rispetto alla prima gara in Bahrain. Carlos invece ha avuto più problemi. Ha bisogno di più tempo per adattarsi, è la sua natura. Ha la capacità di analizzare, capire e lavorare passo dopo passo. È già notevolmente migliorato. Questo è importante per noi perché gareggiamo anche per il campionato costruttori”, ha concluso poi Binotto. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko su Tsunoda: “Ha potenziale per vincere un Gp”

    ROMA – Helmut Marko ha fiducia in Yuki Tsunoda. Finora il giapponese dell’AlphaTauri non è mai andato a podio in Formula 1. Ciononostante, in un’intervista a “Motorsport Total”, in consigliere della Red Bull afferma: “Ha potenziale per vincere un Gran Premio. È questa la nostra filosofia nel programma giovani. Lui nel box gode di una grande stima”. Il 22enne potrebbe puntare anche al titolo un giorno? “Deve mettere tutto insieme – risponde il manager austriaco – deve cambiare mentalità. In una situazione critica un pilota può esaltare o affossare una scuderia”.
    Le parole di Marko
    Finora, quello che sembra aver più bloccato la crescita di Yuki Tsunoda è proprio sé stesso. A volte il suo carattere impulsivo è emerso in team radio figli dell’adrenalina in pista. Per smussare questi aspetti che possono portare a essere poco lucidi, la scuderia di Faenza gli ha affiancato un mental coach. “Non è l’unico a godere dell’aiuto di questa figura – aggiunge Marko – anche gli altri ne hanno uno. Il suo carattere non è niente di riprovevole”. “Ma commenti come ‘Questa macchina è una m…’ non aiutano il muretto. Devi analizzare, capire il problema e poi esporlo con chiarezza ai tecnici. Imprecare nel mezzo di una curva non va bene “, ha poi però concluso il collaboratore di Christian Horner. LEGGI TUTTO

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    F1, Latifi non ci sta: “Merito un sedile anche per l'anno prossimo”

    ROMA – La Formula 1 potrebbe non vedere nella entry list della prossima stagione il nome di Nicholas Latifi. Troppo esigue le prestazioni in pista del canadese per spingere la Williams a puntare ancora su di lui, mentre il contratto di Alexander Albon è stato da poco rinnovato. Tuttavia, la confusione generata dalla questione legata a Oscar Piastri e all’Alpine potrebbe giocare a favore del 27enne di Montreal, che a “Motorsport Total” afferma sicuro: “Ora mi sento molto più a mio agio, sono in grado di ottenere molto di più dalla macchina e da me stesso. Penso di meritare di rimanere in Formula 1. Non era così all’inizio dell’anno, ma il team può valutare i miei risultati da quando le prestazioni sono migliorate”.
    Le parole di Latifi
    La Williams, motorizzata Mercedes, ha aspettato fino al Gran Premio di Gran Bretagna per portare aggiornamenti aerodinamici. Un aspetto che, secondo Latifi, ha penalizzato le prestazioni della scuderia, ferma ad appena tre punti in classifica costruttori: “A Silverstone – afferma il pilota – abbiamo cambiato il telaio e le prestazioni sono arrivate. Non abbiamo potuto dimostrare che ci fosse qualcosa di sbagliato nel telaio, ma sono sicuro al 99,9% che fosse così. Forse non si adattava alle mie componenti. A Silverstone non ho cambiato nient’altro. Ero demoralizzato dopo Montreal (suo Gran Premio di casa, ndr), ma dalla Gran Bretagna i risultati sono cresciuti”, ha poi concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Latifi sicuro: “Merito di rimanere”

    ROMA – Nicholas Latifi potrebbe salutare la Formula 1 al termine di questa stagione. Le prestazioni del canadese per ora non hanno convinto la Williams, che invece ha rinnovato il contratto di Alexander Albon. Tuttavia, la confusione generata dalla questione legata a Oscar Piastri e all’Alpine potrebbe giocare a favore del 27enne di Montreal, che a “Motorsport Total” afferma sicuro: “Ora mi sento molto più a mio agio, sono in grado di ottenere molto di più dalla macchina e da me stesso. Penso di meritare di rimanere in Formula 1. Non era così all’inizio dell’anno, ma il team può valutare i miei risultati da quando le prestazioni sono migliorate”.
    La svolta di Silverstone
    La Williams, motorizzata Mercedes, ha aspettato fino al Gran Premio di Gran Bretagna per portare aggiornamenti aerodinamici. Un aspetto che, secondo Latifi, ha penalizzato le prestazioni della scuderia, ferma ad appena tre punti in classifica costruttori. I margini di miglioramento però ci sono per la scuderia inglese, come ricorda lo stesso Latifi: “A Silverstone abbiamo cambiato il telaio e le prestazioni sono arrivate. Non abbiamo potuto dimostrare che ci fosse qualcosa di sbagliato nel telaio, ma sono sicuro al 99,9% che fosse così. Forse non si adattava alle mie componenti. A Silverstone non ho cambiato nient’altro”. Il canadese poi conclude: “Ero demoralizzato dopo Montreal, ma dalla Gran Bretagna i risultati sono cresciuti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sul titolo costruttori: “Vincerlo sarebbe strepitoso”

    ROMA – La Red Bull si prepara a riprendere la Formula 1 con un obiettivo: mantenere il primato in entrambe le classifiche iridate. Certo, Max Verstappen è campione del mondo in carica, ma il Mondiale costruttori l’anno scorso è andato alla Mercedes e dalle parti di Milton Keynes manca dal 2013. A riguardo, Christian Horner, team principal della Red Bull, ha parlato così a “GPFans”: “Sarebbe fenomenale se riuscissimo a riconquistare il trofeo costruttori, è una cosa molto importante. Ovviamente il numero uno sulla macchina di Max è stato un momento di grande orgoglio per tutta la squadra e siamo determinati a difenderlo al meglio”. “Max – aggiunge poi il britannico – sta guidando meglio che mai. La squadra si sta comportando ad un livello molto alto e stiamo cogliendo le opportunità”. Opportunità che forse la Ferrari ha concesso troppo spesso ai rivali.
    Lavorare insieme
    Per conseguire la doppietta iridata, la Red Bull ha anche Sergio Perez tra le frecce a propria disposizione. In più di un’occasione il messicano ha infatti messo a segno risultati importanti, sottraendo punti a Carlos Sainz e a Charles Leclerc. Con il Mondiale che sta per arrivare sul rettilineo finale, Perez potrebbe essere la variabile impazzita che potrebbe cambiare le carte in tavola. Conclude infatti Horner: “Ha fatto un ottimo lavoro l’anno scorso, ma si è evoluto durante l’inverno, e credo che stia giocando un ruolo chiave nella squadra. Il campionato costruttori si basa sullo sforzo congiunto. Siamo fortunati ad avere due piloti molto forti che hanno fatto un ottimo lavoro nella prima metà dell’anno, e la sfida si giocherà nelle prossime nove gare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari favorita in Belgio: Hamilton vuole superare Schumacher

    ROMA – Dopo la pausa estiva la Formula 1 si regala al suo ritorno il Gran Premio del Belgio. Max Verstappen si avvicina al suo secondo titolo mondiale e la Ferrari deve sfruttare ogni gara per cercare di fermare l’asso della Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Tradizione e imprevisti
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Se a ciò si aggiunge che in quattro precedenti edizioni, nessuno è riuscito a trionfare in Belgio per più di una volta, ecco che la gara si fa – se possibile – ancor più interessante. LEGGI TUTTO

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    F1, la storia in Belgio dice Ferrari: Hamilton punta Schumacher

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio rappresenta una delle grandi classiche della Formula 1 e quest’anno arriva in un momento delicato del Mondiale. Con Max Verstappen in fuga, la Ferrari deve capitalizzare al meglio ogni occasione per cercare di riacciuffare il campione del mondo Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Gp Belgio: la storia
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Velocità e imprevedibilità, dunque, attendono i piloti per una delle gare storiche del Mondiale, che nelle ultime quattro edizioni ha visto vincere quattro piloti diversi. LEGGI TUTTO