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    F1, Wolff snobba la Ferrari: “Secondo posto costruttori? Meglio una vittoria”

    ROMA – “La vittoria sarebbe la prova che la nostra vettura è tornata a lottare per le vittorie. La seconda posizione potrebbe anche arrivare perché sono gli altri che hanno fatto cilecca e tu stai solo facendo più punti di loro”. Toto Wolff non ha dubbi: tra un primo posto in una delle ultime due gare e la seconda piazza in classifica costruttori, si prenderebbe la prima opzione senza esitare. La Mercedes è attualmente in lotta con Ferrari per il secondo gradino nella graduatoria, ma il suo team principal ha affermato che la priorità è il ritorno al successo prima della fine del campionato di Formula 1.
    Le parole di Wolff
    “Sarebbe sicuramente una consolazione, perché la Ferrari aveva la macchina più veloce all’inizio della stagione – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Sarebbe bello arrivare davanti a loro, ma non è la nostra priorità. La priorità principale è capire la macchina ed avere una vettura veloce in pista. Il fatto è che ci piace competere e nel momento in cui riusciamo a vedere qualcosa davanti a noi, vogliamo solo prenderlo. Pertanto, c’è sempre un senso di frustrazione. Ma abbiamo fatto tanta strada ed eccoci qui. Siamo in corsa per una vittoria, per entrambe le vetture sul podio, e le Ferrari sono dietro di noi. Quindi è necessario rimanere umili e ricordare i risultati raggiunti, pur continuando a puntare alle stelle”.

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    Ferrari, Sainz: “Per vincere serve una macchina competitiva”

    ROMA – Con i titoli piloti e costruttori già assegnati, per la Formula 1 è già tempo di guardare al 2023. Carlos Sainz ha fatto un bilancio di un anno tra alti e bassi sia per lui che per la Ferrari. Lo spagnolo ha sì conquistato la prima vittoria in carriera a Silverstone, ma ha evidenziato la distanza a livello di risultati da Red Bull e Max Verstappen, confermatosi campione poche settimane fa: “Dal primo giorno all’ottavo anno cresci in modo importante – le sue parole riportate dal sito ufficiale della Formula 1 sulla crescita dell’olandese -. Sicuramente è cresciuto in ogni singola area. Non c’è un settore in cui non l’abbia fatto e il modo in cui è riuscito passo dopo passo, migliorando in tutto. Ora ha anche una macchina competitiva, ed è qualcosa di cui hai bisogno per vincere in Formula 1. Altrimenti non vincerai mai”.
    Le parole di Sainz
    “Non penso di dover continuare a complimentarmi con Max per quello che ha fatto quest’anno, penso sia abbastanza ovvio che abbia fatto un ottimo lavoro – ha anche detto Sainz -. Hanno mantenuto costanza e competitività nelle aree in cui non siamo stati in grado di essere così forti. Complimenti a Max, complimenti alla Red Bull che hanno meritato pienamente i titoli”
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    F1, Ferrari conferma Shwartzman: “Correrà anche ad Abu Dhabi”

    ROMA – Robert Shwartzman scenderà ancora in pista con Ferrari nel Mondiale 2022 di Formula 1. A confermarlo è stato Laurent Mekies, direttore sportivo del Cavallino, che ha annunciato la possibilità per il pilota israeliano di correre una sessione di prove libere sulla F1-75 al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione. “Shwartzman sarà di nuovo con noi ad Abu Dhabi” – le sue parole riportate da “Motorsport-total”-. Il dirigente della Rossa ha anche spiegato come la sessione disputata nel Gp degli Stati Uniti gli abbia permesso di “costruire fiducia”.
    Su Austin
    Mekies ha poi difeso l’operato del giovane pilota ad Austin: “Penso che sia difficile per i giovani piloti fare le prove libere ad Austin. È una pista molto accidentata e c’era un vento molto forte, quindi penso che tutti là fuori abbiano avuto un momento difficile. Anche Carlos (Sainz, ndr) è sceso dalla macchina e ha detto: ‘Era l’ultima sessione in cui avrei dato la macchina a un giovane pilota’”. “Abbiamo cercato di dargli le migliori opportunità possibili – ha concluso -. Avevamo due set di gomme e sappiamo che non si possono mai raggiungere i tempi sul giro dei piloti regolari in un’ora di sessione”.
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    Ferrari, Mekies lancia Shwartzman: “Sarà in pista ad Abu Dhabi”

    ROMA – Ancora una chance per Robert Shwartzman in Ferrari per questa stagione di Formula 1. A confermarlo è stato Laurent Mekies, direttore sportivo del Cavallino, che ha annunciato la possibilità per il pilota israeliano di correre una sessione di prove libere sulla F1-75 al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Mondiale 2022. “Shwartzman sarà di nuovo con noi ad Abu Dhabi” – le sue parole riportate da “Motorsport-total”-. Il dirigente della Rossa ha anche spiegato come la sessione disputata nel Gp degli Stati Uniti gli abbia permesso di “costruire fiducia”.
    Le parole di Mekies
    Mekies ha poi difeso l’operato del giovane pilota ad Austin: “Penso che sia difficile per i giovani piloti fare le prove libere ad Austin. È una pista molto accidentata e c’era un vento molto forte, quindi penso che tutti là fuori abbiano avuto un momento difficile. Anche Carlos (Sainz, ndr) è sceso dalla macchina e ha detto: ‘Era l’ultima sessione in cui avrei dato la macchina a un giovane pilota’”. “Abbiamo cercato di dargli le migliori opportunità possibili – ha concluso -. Avevamo due set di gomme e sappiamo che non si possono mai raggiungere i tempi sul giro dei piloti regolari in un’ora di sessione”.
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    F1, Villenueve sulla multa Red Bull: “Soldi alle squadre, non alla Fia”

    ROMA – Lo sforamento del Budget Cup ad opera della Red Bull continua a portare scompiglio nel mondo della F1. La FIA infatti, alla vigilia del weekend di Città del Messico ha ufficializzato la sanzione di 7 milioni nei confronti della casa di Milton Keynes e una riduzione del 10% di tempo di sviluppo per la vettura nella galleria del vento. Tutto questo per aver superato di 2,1 milioni di euro la spesa di 145 milioni consentita alle squadre. Una sanzione troppo leggera per la maggior parte delle scuderie, che non trova d’accordo neanche Jacques Villeneuve.
    “Quasi nessun effetto sulla Red Bull”
    “Mi è difficile dire se la pena sia abbastanza severa ma la cosa più preoccupante riguarda il fatto che la FIA sta incassando sette milioni di dollari. Quindi non ha quasi nessun effetto per la Red Bull, e soprattutto gli altri team non ne ricavano niente. Il dieci per cento di tempo in meno nella galleria del vento – ha spiegato a formule1.nl il campione del mondo 1997 – fa male e sicuramente li rallenterà, ma la decisione presa non farà guadagnare agli altri il tempo sul giro e per questo motivo un po’ di soldi della penalità aiuterebbero. Se possibile divideteli tra le squadre“, così conclude Villeneuve mostrando perplessità sulla modalità della decisione presa dalla Federazione Internazionale.
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    Forghieri, il ricordo di Piero Ferrari: “È un pezzo di storia che se ne va”

    ROMA – Piero Ferrari ha parlato in ricordo di Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata nella mattinata di lunedì all’età di 87 anni. Il vicepresidente del Cavallino, figlio di Enzo Ferrari, ha voluto mandare un messaggio in memoria dell’ex direttore tecnico di Maranello, tra le figure più importanti per la casa modenese e la Formula 1 nel secolo scorso. “Quando sono entrato in azienda, nel 1965, condividevo l’ufficio con il Cavalier Giberti, il primo dipendente della Ferrari, e Mauro Forghieri, che era stato assunto qualche anno prima, era nell’ufficio accanto – comincia il messaggio di Piero Ferrari -. Ci separavano dieci anni di età e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attività. Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in più di una di quelle interminabili riunioni di gestione sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte”.
    Le parole di Enzo Ferrari
    “Mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre – prosegue Ferrari -. Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l’instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c’era sempre e solo il tentativo di fare di più e meglio, di guardare avanti. È un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto”.
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    F1, Piero Ferrari ricorda Forghieri: “Se ne va un pezzo di storia”

    ROMA – “Ci separavano dieci anni di età e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attività. Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in più di una di quelle interminabili riunioni di gestione sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte”. Piero Ferrari ha parlato così in ricordo di Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata nella mattinata di lunedì all’età di 87 anni. Il vicepresidente del Cavallino, figlio di Enzo Ferrari, ha voluto mandare un messaggio in memoria dell’ex direttore tecnico di Maranello, tra le figure più importanti per la casa modenese e la Formula 1 nel secolo scorso.
    Il messaggio di Enzo Ferrari
    “Mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre – prosegue Ferrari -. Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l’instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c’era sempre e solo il tentativo di fare di più e meglio, di guardare avanti. È un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto”.
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    Ferrari, Binotto: “Forghieri figura straordinaria, mancherà a tutti noi”

    ROMA – Anche Mattia Binotto ha voluto mandare un messaggio per ricordare Mauro Forghieri, la cui scomparsa è stata annunciata ieri all’età di 87 anni. L’ingegnere italiano, che ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico in Ferrari dal 1962 al 1984, è stato uno dei nomi più importanti per il mondo della Formula 1 e del Cavallino nel secolo scorso. Con lui a Maranello sono arrivati quattro titoli piloti e sette costruttori. “Oggi è un giorno molto triste per tutti noi della Scuderia Ferrari – comincia il messaggio -. Piangiamo la scomparsa di Mauro Forghieri, una delle figure più straordinarie nella nostra storia”. 
    Le parole di Binotto
    “Nominato a capo del team a 27 anni, con le sue intuizioni geniali è stato uno degli ultimi ingegneri totali del mondo dell’automobilismo – prosegue Binotto -. Mi è capitato di incontrarlo in varie occasioni e ogni volta è stata un’emozione speciale: il suo carisma è rimasto intatto nel tempo. Le sue idee rivoluzionarie, insieme al carattere acceso e alla capacità di essere un grande motivatore, gli hanno permesso di scrivere alcune delle pagine più significative della storia della Ferrari e alimentare come pochi altri il mito del Cavallino Rampante. Mancherà a tutti noi”.
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