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    MotoGp, Bautista: “Non la capisco molto, il pilota non fa tanta differenza ora”

    ROMA – Alvaro Bautista ha lasciato la MotoGp nel 2018 per approdare in Superbike l’anno successivo. La classe regina è sempre però rimasta nei suoi pensieri, anche se ne dà un giudizio severo a quanto emerge dalla sua intervista a “Motorsport”: “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali. Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
    Le parole di Bautista
    Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Infine la sua nota sull’addio alla MotoGp di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”, ha concluso il pilota Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bautista: “La capisco sempre meno, i piloti giovani sono inesperti”

    ROMA –  “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali”. È questo il personale bilancio che Alvaro Baustista, pilota Ducati in Superbike, dà sulla MotoGp 2022, che – specie nelle sue fasi iniziali – è stata caratterizzata da una grande incertezza in zona podio. “Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo per “Motorsport” – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
    Su Espargaro
    Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Poi dà il suo punto di vista sul ritiro di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Non sono ipocrita e dico quello che penso”

    ROMA –  “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”. Sono queste le parole di Aleix Espargaro, che in un’intervista a “The-Race.com” parla della sua personalità. La MotoGp è ancora ai box per questa pausa estiva e il catalano è secondo in classifica piloti. Ma, fuori dalla pista, il rapporto con i suoi colleghi è onesto e trasparente e questo gli ha consentito di parlare sempre con franchezza.
    Le parole di Espargaro
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”, ha infatti chiosato Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Se non esprimo quello che sento, non sto bene con me stesso”

    ROMA – Aleix Espargaro si presenta senza veli in un’intervista a “The-Race.com” dove parla a tutto tondo della sua personalità, al di là dei risultati in pista, più che soddisfacenti in questa prima parte di MotoGp. “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”, dice il catalano, che si caratterizza per la sua franchezza e onestà intellettuale.
    Le schermaglie con Marquez
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. Conclude infatti Espargaro: “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro mostra i muscoli: “Nessuno è più in forma di me”

    ROMA – “Nonostante abbia 33 anni, anche se suona un po’ male, penso che in griglia non ci sia nessuno più giovane di me che stia fisicamente meglio”. Queste le parole di Aleix Espargaro in una intervista al giornalista Nico Abad sul suo canale Twitch. Il pilota MotoGp della Aprilia è in grande forma anche a giudicare dalle sue foto sui social, dove mostra una condizione fisica invidiabile. “Sono ossessionato col peso – aggiunge il catalano – con 180 cm e 65 kg la moto accelera molto. E questo mi dà un vantaggio”
    Meno peso, più cavalli
    La forma fisica è sempre importante per un pilota, ma Espargaro sottolinea questo aspetto: “Con l’equilibrio che c’è oggi in MotoGp, il peso è molto importante. Ogni 3 kg perdi 1 CV”. “Penso che – dice ai microfoni ufficiali del Motomondiale – seguire una dieta sana sia obbligatorio per tutti. Se poi sei un atleta d’élite, lo è ancora di più. Noto che quando non mangio bene, non ho energia. La mattina a colazione mangio sempre il porridge di avena, con frutti rossi e banana. E poi a mezzogiorno un piatto di riso bianco. E la sera pollo con un po’ di verdure. Se a pranzo faccio un carico di carboidrati a cena mangio proteine”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “In Aprilia stiamo vivendo un sogno”

    ROMA – “L’Aprilia ha tanti titoli nelle piccole categorie, ma in MotoGp sono relativamente nuovi. Non è che non avevano vinto, fino all’anno scorso non avevano neanche visto un podio. Quest’anno siamo arrivati ??a podi, vittorie, pole position. Sono super felice, stiamo vivendo un sogno”. Aleix Espargaro non potrebbe essere più entusiasta della stagione in corso in MotoGp. Intervistato dalla trasmissione “La Resistencia”, il pilota spagnolo ha mostrato tutta la sua soddisfazione per i risultati raggiunti con Aprilia nella prima parte del 2022, che gli hanno permesso fin qui di portarsi al secondo posto in classifica. “Dopo le gare abbiamo sempre un briefing tecnico e ad Assen ho detto loro ‘ragazzi, grazie, quello che stiamo vivendo, mi viene da piangere’. Per noi una top 5 del campionato è una bomba, e in più stiamo lottando per un titolo mondiale – ha aggiunto -. Stanno facendo un lavoro pazzesco”.
    Sull’errore di Barcellona
    Espargaro è poi tornato sull’errore commesso nel Gran Premio di Catalogna, quando ha rallentato per esultare con un giro d’anticipo, scivolando dalla seconda alla quinta posizione: “Salutavo le persone, mia madre. L’ho vissuta male, è stato molto difficile per me dimenticarlo. È stato uno dei peggiori momenti della mia vita e della mia carriera sportiva. Mi sono perso, ero così concentrato che non ho visto la lavagna, ma solo la differenza con quello dietro. Non ho visto ‘L1′ e ho pensato che fosse finita, e quando tutti hanno iniziato a passarmi e mi sono detto ‘Dio mio, hai fatto una stupidata’. Ero fottuto, ho passato un brutto period. Non c’è niente che mi conforti più di arrivare al box con i miei due figli lì, ma non riuscivo a smettere di piangere, ho pensato ‘che modo di fare ridicolo nel Gran Premio di casa’. L’unica cosa che penso è che se a Valencia e perdo questo campionato di 9 punti… beh, immaginate voi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “L'errore di Barcellona? Uno dei momenti peggiori della mia vita”

    ROMA – Aleix Espargaro non potrebbe essere più entusiasta della stagione in corso in MotoGp. Intervistato dalla trasmissione “La Resistencia”, il pilota spagnolo ha mostrato tutta la sua soddisfazione per i risultati raggiunti con Aprilia nella prima parte del 2022, che gli hanno permesso fin qui di portarsi al secondo posto in classifica. “L’Aprilia ha tanti titoli nelle piccole categorie, ma in MotoGp sono relativamente nuovi – ha detto -. Non è che non avevano vinto, fino all’anno scorso non avevano neanche visto un podio. Quest’anno siamo arrivati ??a podi, vittorie, pole position. Sono super felice, stiamo vivendo un sogno. Dopo le gare abbiamo sempre un briefing tecnico e ad Assen ho detto loro ‘ragazzi, grazie, quello che stiamo vivendo, mi viene da piangere’. Per noi una top 5 del campionato è una bomba, e in più stiamo lottando per un titolo mondiale. Stanno facendo un lavoro pazzesco”.
    Su Barcellona
    Espargaro è poi tornato sull’errore commesso nel Gran Premio di Catalogna, quando ha rallentato per esultare con un giro d’anticipo, scivolando dalla seconda alla quinta posizione: “Salutavo le persone, mia madre. L’ho vissuta male, è stato molto difficile per me dimenticarlo. È stato uno dei peggiori momenti della mia vita e della mia carriera sportiva. Mi sono perso, ero così concentrato che non ho visto la lavagna, ma solo la differenza con quello dietro. Non ho visto ‘L1′ e ho pensato che fosse finita, e quando tutti hanno iniziato a passarmi e mi sono detto ‘Dio mio, hai fatto una stupidata’. Ero fottuto, ho passato un brutto period. Non c’è niente che mi conforti più di arrivare al box con i miei due figli lì, ma non riuscivo a smettere di piangere, ho pensato ‘che modo di fare ridicolo nel Gran Premio di casa’. L’unica cosa che penso è che se a Valencia e perdo questo campionato di 9 punti… beh, immaginate voi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Non ci aspettavamo di andare così male in Honda”

    ROMA – Le strade di Pol Espargaro e la Honda sembrano destinate a separarsi a fine stagione. Il biennio dello spagnolo non è andato come sperato e nel futuro del minore dei fratelli Espargaro potrebbe esserci un ritorno alla KTM. Ovviamente Pol spera di rivivere una stagione come quella del 2020, in cui terminò addirittura al quinto posto nella classifica generale, ma non solo. In un’intervista a On-Track Off-Road, Espargaro ha analizzato quanto accaduto negli ultimi anni, parlando della sua esperienza personale e facendo un bilancio generale della MotoGP come sport.
    Il pensiero di Pol
    “La mia esperienza in Honda non è andata come previsto. In tutta onestà non ci aspettavamo di andare così male. Adoro la Honda ed il modo in cui vengo trattato, ma il mio obiettivo principale resta quello di essere competitivo. Non sono un pilota che va in cerca di soldi o di un contratto” – ha ammesso il pilota di Granollers, per poi parlare dell’evoluzione della MotoGp nelle ultime stagioni – Con il passare degli anni è diventato tutto più difficile. Le moto sono più competitive ed i piloti più veloci. Inoltre c’è bisogno di una preparazione fisica mirata per guidare queste moto, bisogna allenarsi duramente”. LEGGI TUTTO