consigliato per te

  • in

    Honda CB500F 2021, passa all'Euro 5 e propone un nuovo colore

    Novità per il 2021 in casa Honda. Vi abbiamo parlato della famiglia 500 cc e dei modelli CB500X e CBR500R, che si presentano rinnovati dal punto di vista tecnico, con l’omologazione Euro5, e dal punto di vista estetico. Stesso discorso per il terzo esemplare della famiglia, la Honda CB500F. Ecco tutti i dettagli.
    Aggressiva e muscolosa

    Adatta anche ai possessori di patente A2, la CB500F era già stata rinnovata nel 2016 e poi nel 2019. Riconoscibile per le sue linee aggressive e muscolose e per le dimensioni compatte, monta un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido 8 valvole che eroga 48 CV, avvolto in un telaio in acciaio con struttura a diamante, sportivo e leggero. È una moto divertente sia per chi inizia ad approcciarsi alle due ruote, ma anche per i piloti più esperti. Il cambio a 6 rapporti è dotato di frizione assistita con antisaltellamento, mentre la strumentazione è LCD a retroilluminazione negativa e le luci sono full?LED, compresi gli indicatori di direzione. Da non dimenticare il manubrio biconico, per un controllo e un comfort di guida ottimali. Passiamo alle ruote, che sono da 17” in alluminio pressofuso e presentano 6 razze a Y. Il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina è di 189 kg. Il serbatoio del carburante ha una capacità di 17,1 litri e, grazie ai consumi piuttosto ridotti, l’autonomia supera gli 480 km.
    Model year 2021

    La Honda CB500F 2021, insieme agli altri model year CB500X e CBR500R, sarà disponibile presso la rete dei concessionari ufficiali Honda a partire dall’autunno 2020. La novità più importante arriva dal punto di vista tecnico, con l’omologazione Euro5. Non mancano, però, alcuni ritocchi estetici: nuove grafiche e nuova colorazione, Candy Caribbean Blue Sea, che si aggiunge alle due già disponibili, Grand Prix Red e Matt Gunpowder Black Metallic.
    Le 20 moto più vendute da gennaio a luglio 2020  LEGGI TUTTO

  • in

    Nuova Honda CBR500R tra loghi ristilizzati e omologazione Euro5

    Le novità di Honda per il 2021 abbracciano anche la CBR500R. La Super Sport della famiglia, dedicata anche ai possessori di patente A2, è ispirata al look della Fireblade e la nuova versione si aggiorna sotto due diversi punti di vista. Il primo è in comune a tutta la gamma 500 cc e riguarda l’omologazione a Euro5, mentre il secondo si concentra solo sulla CBR500R che per il nuovo anno si presenterà con i loghi ristilizzati.
    Yamaha, il progetto del futuro: la moto che non cade
    Dal 2013 ad oggi

    Sono tre le tappe fondamentali nella storia della CBR500R: il lancio nel 2013, il restyling nel 2016 e l’ultimo aggiornamento al look nel 2019. Negli anni, la Super Sport ha ridefinito in parte il segmento delle supersportive entry? level. Da molti è considerata ideale per i motociclisti che provengono da moto con cilindrate minori, ma allo stesso tempo è apprezzata anche dai piloti più esperti in cerca di una due ruote agile e divertente.Gli aggiornamenti del 2016 e del 2019 l’hanno portata ad avere uno stile più definito e un look decisamente più aggressivo. Il motore fu rivisto per garantire prestazioni più elevate e ora offre coppia e potenza sostenute a regimi medio-bassi.
    Potente e sportiva
    Il look si è trasformato in quello di una supersportiva, mentre l’aerodinamicità permette di sfruttare al massimo la potenza di questa piccola superbike anche grazie alla posizione dei semimanubri (sotto la piastra superiore di sterzo) e in generale di tutta la guida sportiva.La potenza massima di 48 CV (35 kW), che consente la guida con la patente A2, è frutto di un motore bicilindrico parallelo che si adatta facilmente a diversi utilizzi e modalità di guida (in pista come in strada).La CBR500R è dotata di frizione assistita con antisaltellamento capace di ridurre lo sforzo che serve per azionare la leva della frizione e, soprattutto, mantiene costante il contatto tra suolo e posteriore anche quando si presentano scalate repentine. Il telaio è in acciaio, le ruote da 17” in alluminio e il cambio a 6 rapporti. La strumentazione è LCD retroilluminata e le luci sono Full-LED, compresi gli indicatori di direzione.
    Vin Diesel nello spot di lancio dello scooter elettrico Yadea G5 LEGGI TUTTO

  • in

    Honda CB500X, nuove combinazioni di colori e omologazione Euro5

    Tra le novità del nuovo anno in casa Honda, ci sono anche quelle che riguardano la CB500X. Il crossover giapponese, adatto anche a chi ha solo la patente A2, si presenta nella versione 2021 (suo terzo aggiornamento) con una nuova veste grafica, tre nuove combinazioni di colore, il sottotelaio posteriore rosso, chiaro omaggio alla Africa Twin, e l’omologazione Euro5.
    La storia della CB500X si concentra in sette anni. Lanciata nel 2013, insieme alla CB500F nuda e alla CBR500R, ha giù subito tre aggiornamenti. Il primo nel 2016 quando gli ingegneri hanno apportato modifiche al serbatoio (più grande), creato maggiore protezione dal vento e uno schermo più alto; il secondo è datato 2019 ed è quello che ha mostrato il suo stile avventuriero, aumentato le prestazioni del motore e aggiornato il telaio.
    Tra stile avventuriero e potenza

    Il suo stile adventure era già emerso nel 2019. La CB500X, infatti, è stata progettata con sospensioni a lunga escursione, ammortizzatore monotubo, manubrio biconico rialzato e una ruota anteriore da 19”. Anche le protezioni e le prestazioni aerodinamiche avevano subito una messa a punto nell’ultima riprogettazione (nuove coperture laterali ed estensione di quelle su radiatore e carenatura). La compatta di Honda è dotata di un telaio in tubo di diamante in acciaio da 35 mm leggero e resistente che si adatta facilmente ai cambi di superficie.
    Il motore bicilindrico parallelo (35 kW, 48 CV), compatibile con la patente A2, offre un buon compromesso in termini di coppia e potenza. La potenza massima è di 35 kW e arriva a 8.500 giri/min, con una coppia di 43 Nm erogata a 7.000 giri/min. La CB500X, inoltre, è dotata di un cambio a sei marce e di una frizione assistita con antisaltellamento che agevola i cambi di marcia.
    Le novità per il 2021

    Come anticipato, l’aggiornamento della CB500X si concentra sui colori e le emissioni. Tre le combinazioni previste da Honda: Gran Premio Rosso, Matt Gunpowder Black Metallic e Bianco perla metalloide. Nuovo anche il telaietto reggisella che ora è rosso, un chiaro richiama alla sorella maggiore CRF1100L Africa Twin. Parlando di emissioni, CB500X, come le altre 500cc di Honda, ora è omologata Euro5 e di conseguenza le emissioni di monossido di carbonio sono molto più basse, c’è rilevamento più severo di accensioni irregolari e l’introduzione di un limite di particolato.
    Honda, Motocompo e un possibile ritorno in versione elettrica? LEGGI TUTTO

  • in

    Yamaha, il progetto del futuro: la moto che non cade

    Yamaha pensa al futuro e lo annuncia chiaramente durante la presentazione virtuale del Tricity 300. La notizia è di quelle destinate a suscitare una certa curiosità: Daisuke Asano, responsabile della divisione Leaning Multi Wheel, e Takuya Kinoshita, direttore generale delle Motorcycle Business Operations di Yamaha, svelano che la Casa di Iwata sta lavorando per realizzare una moto che non cade.
    Yamaha Tricity 300, pronto per la città
    Pensando al futuro
    Un progetto che, dicono i rappresentati Yamaha, segnerà inevitabilmente il futuro del Marchio fino al 2030. Seppur una notizia eclatante, i recenti lavori della Casa di Iwata vanno in questa direzione: si pensi solo alla tecnologia del nuovo Tricity 300 oppure ai concept, presentati gli scorsi anni, Motorbot e Motoroid 03.
    Anche Honda e Harley-Davidson
    La concorrenza per questa innovativa tecnologia è tanta. E se Yamaha vuole essere la prima azienda a portare sul mercato la moto che non cade deve darsi da fare. Honda, per esempio, aveva fatto un passo avanti nel 2017 con la presentazione del Riding Assist-E (sistema che assicura equilibrio alla moto, ferma e anche a basse velocità). Ma si parla anche del self-balancing che Harley-Davidson sta progettando per i suoi cruiser. E ancora, ci sono molte start up al lavoro. Chi arriverà per primo?
    Yamaha presenta Tricity 300: ecco prezzo e disponibilità LEGGI TUTTO

  • in

    Aprilia, nuova serie limitata: ecco la Tuono V4 X

    La RSV4 X è stata un vero successo per Aprilia. I 10 esemplari della versione speciale della supersportiva di Noale, tra le più potenti e leggere di sempre, sono andati sold out in poche ore. Perché non andare avanti col progetto? Ecco allora la nuova Tuono V4 X, una vera moro da corsa con il manubrio alto. Si può acquistare solo online e naturalmente è in edizione limitata.  
    I test di Savadori
    Nei test effettuati sul traccito di Imola, la “Super Tuono V4″ nelle mani di Lorenzo Savadori è stata capace di girare in 1’50”: “È la moto più divertente che abbia mai guidato – dichiara il pilota tester di Aprilia-  Il mix tra comodità e prestazioni è, secondo me, unico. Il motore pazzesco sa essere anche molto gestibile, sia per gli esperti sia per gli amatori, e il pacchetto aerodinamico regala una stabilità incredibile per essere una naked. Credo che la Tuono V4 X abbia creato un nuovo segmento.”
    L’entusiasmo di Espargaró
    Le prestazioni e il divertimento che la Tuono V4 X è capace di restituire hanno contagiato anche Aleix Espargaró, pilota del team Aprilia Racing impegnato in MotoGP, che ha voluto provarla sul circuito austriaco del Red Bull Ring: “La Tuono V4 X è spaziale. Non avevo mai provato in pista una moto con manubrio alto e sono rimasto sorpreso dalla sensazione di stabilità. Il motore è pazzesco, ma la ciclistica non va in crisi, anzi: posizione di guida ed elettronica la rendono estremamente divertente. Puoi guidarla in modo pulito, ma puoi anche metterla di traverso. È una pura sportiva con un lato da teppista!”.

    Sovrastrutture in carbonio
    L’obiettivo di rendere questa speciale Tuono una vera moto da corsa con il manubrio alto per uso esclusivo in pista è stato centrato grazie a un sapiente lavoro di alleggerimento generale, che ha raggiunto l’eccezionale traguardo di 166 kg misurati a secco sulla bilancia, un dato ormai vicino a quello dei prototipi da MotoGP.
    Tutte le sovrastrutture sono in carbonio, impreziosite dalla nuova grafica dedicata “Bol d’Or”, ispirata alla Aprilia RSV 1000 R Factory che prese parte all’edizione 2006 della mitica gara endurance d’oltralpe. Il serbatoio ha la forma di quello originale ma è più leggero, mentre l’impianto elettrico di serie è stato semplificato. Di chiara derivazione sportiva è la pulsantiera racing per la regolazione dei principali controlli elettronici di cui è equipaggiata Tuono V4 X. Numerosi sono i particolari in alluminio ricavato dal pieno che contribuiscono ad abbattere il peso, come la leva frizione, la protezione della leva del freno, le protezioni dei carter motore, le pedane regolabili e il tappo del serbatoio. I cerchi Marchesini in magnesio forgiato, che calzano pneumatici slick, regalano valori di maneggevolezza inaccessibili anche per le supersportive carenate.

    Il motore deriva dall’unità che equipaggia con successo RSV4 1100 Factory. L’impianto di scarico Akrapovic dispone di collettori in titanio e di terminale in carbonio, mentre il filtro dell’aria è un elemento Sprint Filter: si tratta del filtro aria dalla più alta permeabilità disponibile sul mercato (oltre a essere waterproof), la medesima unità utilizzata da Aprilia Racing in MotoGP.
    La messa a punto elettronica è garantita dalla centralina rivista nelle logiche di funzionamento, dotata di mappature di controllo motore e dinamica del veicolo sviluppate da Aprilia Racing. Le mappe del motore sono tutte “full power” e ottimizzate per l’impianto di scarico racing. I livelli di engine brake, traction control e anti wheelie sono specificamente studiati per l’uso in circuito. Di serie il cambio elettronico assistito anche in scalata e la strumentazione TFT a colori riprogrammata con visualizzazione dei tempi sul giro mediante sensore GPS integrato.

    Fino a 221 CV
    La potenza massima del V4 di Noale sale dai 217 CV dell’unità di serie al valore di 221 CV misurati all’albero. Prestazioni sfruttabili grazie alle note qualità del telaio e all’evoluto sistema di sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0. 
    Acquistabile solo online
    Anche l’impianto frenante Brembo è totalmente racing, grazie all’adozione di raffinate ed efficacissime pinze GP4-MS ricavate dal pieno che agiscono su una coppia di dischi in acciaio con tecnologia T-Drive e sono comandate da una pompa radiale da 19×16, anche essa ricavata dal pieno.
    Ciascun esemplare della Aprilia Tuono V4 X, proposto al prezzo di 34.900 Euro, è già prenotabile esclusivamente online, accedendo al sito web di Aprilia. Gli acquirenti avranno la possibilità di ritirare il proprio esemplare direttamente presso Aprilia Racing, con contestuale visita in esclusiva al reparto corse di Noale.
    Aprilia RS 125, sportiva piccola e indimenticabile LEGGI TUTTO

  • in

    Mission: Impossible 7, set in fiamme dopo un salto con la moto

    L’uscita di Mission: Impossible 7 è prevista per il 19 novembre 2021, ma sono davvero molti gli ostacoli che la produzione sta affrontando per portare a termine le riprese (che non sono ancora finite) della pellicola con protagonista Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt. Prima il Covid-19, che ha causato lo stop temporaneo: organizzazione da rivedere e tempistiche stravolte. Adesso un incendio, molto grave, che ha distrutto il set in Gran Bretagna dal valore di 2 milioni di dollari. Ma cosa è successo? Durante una scena in moto qualcosa non è andato secondo i piani. 
    Tom Cruise su BMW G 310 GS sul set di Mission: Impossible 7
    Una scena finita male

    Le foto pubblicate su Twitter dal Daily Mail (via Valentine-Bridger per SplashNews) mostrano moto e pilota (lo stuntman) in volo dopo il salto da una rampa. La scena purtroppo è finita male: nonostante la pianificazione attenta e dettagliata, è divampato un incendio. Il motivo? A quanto sembra, lo stuntman sarebbe dovuto atterrare sui cuscini, a differenza della moto per cui era previsto uno schianto a poca distanza. Le cose non sono andate come previsto e anche la due ruote è caduta sui cuscini di sicurezza, che hanno preso fuoco. Per domare il rogo è stato necessario l’intervento di diversi camion dei vigili del fuoco dell’Oxfordshire Fire Service. Nessun ferito, ma parte del budget è andata in fumo e si sono accumulati ulteriori ritardi nelle riprese. Mission: Impossible 7 vedrà mai la fine? LEGGI TUTTO

  • in

    Berlino, con l'auto sperona tre motociclisti: uno rischia la vita

    A Berlino, tre motociclisti sono rimasti gravemente feriti dopo essere stati attaccati e speronati da un’auto. L’episodio, avvenuto lo scorso martedì, secondo la polizia locale è volontario e parte di un piano che ha messo di mira i motociclisti. Secondo la BBC, l’episodio è un vero atto terroristico ma potrebbe essere un semplice, quanto efferato, gesto di un mitomane.
    L’autore dell’attentato
    Gli incidenti sono avvenuti in diversi luoghi, separati l’uno dall’altro, appena fuori la zona centrale della capitale tedesca. L’autore del gesto insano è un uomo iracheno di 30 anni: testimoni affermano inoltre come quest’ultimo avesse in dotazione un “oggetto pericoloso” e una scatola di munizioni, anche se le autorità, al momento dell’ispezione della vettura, una Opel verniciata di nero, hanno trovato solamente attrezzi da lavoro.
    Corda tesa in strada: scooterista vittima della trappola finisce in ospedale
    Uno dei tre centauri è in pericolo di vita
    L’uomo, alla guida della sua auto, ha quindi speronato tre motociclisti, di cui l’ultimo si dice sia in fin di vita. Riportati danni anche alle moto e all’auto. Il portavoce dell’ufficio ricerca di Berlino, Martin Steltner, ha affermato che quella del terrorista era probabilmente una vera e propria caccia ai motociclisti: tre episodi così uguali tra loro, in effetti, non possono suggerire diversa spiegazione. L’emittente ARD ha inoltre riferito che l’uomo aveva ricevuto cure psichiatriche in passato dopo aver già tentato di uccidere, anche se il collegamento con il terrorismo islamico non è ufficialmente confermato. Altre fonti sostengono che prima dell’attacco avesse pubblicato una foto della sua auto su Facebook corredandola con parole di propaganda religiosa. LEGGI TUTTO

  • in

    Aprilia RS 125, sportiva piccola e indimenticabile

    Sintetizzare e contenere un costume, una tradizione, un rito a tratti sacrale, in dieci anni è un’operazione bella e possibile. Se parliamo di motociclette, lo facciamo guardando al decennio 1984-1994. La moda dello scooter era ancora un divenire, gli appassionati, e soprattutto i più giovani, sapevano cosa andare prendere. Era infatti la bellissima decade delle 2T stradali, quando possedere un 125 era una sorta di biglietto da visita.
    Top 10: le 125 più belle degli ultimi 30 anni
    Una carta d’identità formata da vari nomi. I due più lucenti erano la Cagiva Mito e l’Aprilia RS 125. Che nascono proprio quando (siamo ad inizio anni ’90) il fenomeno delle 2T inizia però il suo declino, lasciando spazio a nuove cilindrate e mode: un canto del cigno però indimenticabile, che risuona ancora oggi, a quasi trent’anni di distanza.
    Aprilia RS 125: i giovani centauri e la sportiva

    La Mito ha terminato la sua corsa da pochi anni, mentre la RS, di uscire dai listini, proprio non ne vuol sapere. Progettata per la strada, ma con un anima da corsa impossibile da nascondere; prestazioni e leggerezza che dalla pista si trasferiscono alla vita di tutti i giorni, si materializzano nei desideri di un giovane neofita consapevole che anche la sua prima moto può essere una sportiva a tutti gli effetti.
    Dal 1992 a oggi, prestazioni e stupore
    Quando la RS nacque, nel 1992 con motore 2T, era il risultato di una voglia da parte della Casa madre di svecchiarsi su strada dopo i successi in pista, vale a dire il titolo di Gramigni in 125 e il contemporaneo secondo posto di Reggiani in 250. Il risultato fu la “RennSport” (“corsa”, in tedesco), reintrerpretazione della AF1 Futura con modifiche impossibili da trascurare: telaio in alluminio pressofuso, con una rigidità torsionale degna di moto di maggiore cilindrata e cavalleria, forcellone a bracci differenziati, in luogo della consolidata soluzione monobraccio, che si abbinava ad una confermata forcella a steli rovesciati e freni a disco, con anteriore flottante, di generose dimensioni.

    Raffinatezze che stupivano nel 1992 e continuano a farlo nell’era moderna. Oggi la RS 125 guarda alla MotoGP e all’ammiraglia di Casa Aprilia, la RSV4. Lo si evince dallo stile aggressivo, caratterizzato dall’ormai iconico triplo faro anteriore, senza dimenticare le linee filanti esaltate dal codino, dalla componentistica utile a ridurre pesi e ingombri, aumentando così agilità e maneggevolezza. Senza dimenticare la posizione di guida, da vera supersportiva, con i semimanubri in posizione avanzata e ribassata rispetto alle piastre di sterzo e le pedane arretrate; la sospensione posteriore con monoammortizzatore di derivazione racing fissato al forcellone asimmetrico, in grado di garantire prestazioni, sicurezza e comfort; i grintosi cerchi a 6 razze. Il tutto, esaltato dalle due livree Black Speed e Silver Speed.

    Il cruscotto mette a disposizione tutte le funzioni di una vera strumentazione da corsa: dal contagiri analogico fino al display digitale multifunzione completo di tachimetro, trip master, velocità massima, indicatore temperatura del circuito di raffreddamento, spia riserva carburante, spia OBD, spia guasto ABS. È disponibile inoltre, come accessorio, la centralina del sistema APRILIA MIA, che connette la moto con lo smartphone.

    I segni della modernità
    Un’altra concessione alla modernità è il motore, che oggi è un 4T, 4 valvole ad iniezione elettronica, raffreddato a liquido, distribuzione a doppio albero camme in testa, compatto, leggero e affidabilissimo, e anche Euro 4. Vi si può installare il Quick Shift, il cambio rapido già presente sulla RSV4: il sistema elettronico gestisce l’interruzione di coppia per il cambio di marcia inserita, del grado di apertura del gas e dei giri del motore, permettendo al pilota di salire di marcia mantenendo aperto il gas senza utilizzare la frizione. Lo scarico, di chiara ispirazione racing, è completamente integrato alla parte inferiore della carena.
    Acquisto moto d’epoca: mi levo lo sfizio
    Quest’ultima rappresenta l’ennesima soluzione visiva di grande impatto. Una di quelle capaci di attrarre la clientela più giovane. Per i motociclisti più “veterani”, invece, è più facile sfogliare l’album dei ricordi, per ripensare a un tempo, un contesto in cui il proprio status symbol era dettato da una 125. LEGGI TUTTO