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    Scooter e moto con base d’asta di 100 euro: dove trovarli

    Se qualcuno fosse interessato a un acquisto conveniente, con prezzi davvero fuori mercato, c’è un’asta pubblica, la n. 48/2020 del Comune di Torino, che mette in vendita moto e scooter a partire da 100 euro. Ma quali sono le due ruote con una base d’asta così bassa? Vediamole nel dettaglio.
    Motohelp, ecco il servizio per trasportare le moto in tutta Italia
    I mezzi all’asta
    In vendita, tramite la procedura dell’asta pubblica e a seguito della determinazione dirigenziale n. 2695 dell’11 agosto 2020, ci sono i seguenti mezzi (oltre a numerose citycar Fiat, VW e Renault):
    Piaggio Liberty 50 Bz. base d’asta 100 euro;
    Piaggio Liberty 50 Bz. base d’asta 100 euro;
    Aprilia Pegaso 650 Bz. base d’asta 250 euro;
    Aprilia Pegaso 650 Bz. base d’asta 250 euro;
    Aprilia Pegaso 650 Bz. base d’asta 250 euro.
    Come riporta il bando, i veicoli e la documentazione ad essi relativa (libretti di circolazione, certificati di proprietà, dichiarazioni di conformità, ecc.), in possesso della Città, saranno visionabili presso l’Autorimessa Municipale di Via Ponchielli, 66 – 10154 Torino, dal lunedì al venerdì, previo appuntamento concordato telefonicamente.
    Modalità
    Per partecipare alla gara gli interessati dovranno presentare riguarda la presentazione di un’istanza di partecipazione (qui il bando con i dettagli), a cui deve seguire una proposta irrevocabile di acquisto, con specificazione dell’importo offerto (almeno pari o superiore alla base d’asta). L’offerta economica va poi inserita, in busta chiusa e sigillata, come da indicazioni fornite all’interno del bando. L’ultimo giorno disponibile per inoltrare il plico è il 27 ottobre 2020, che va presentato all’Ufficio Protocollo generale della Città di Torino – Servizio Affari Generali, Normative, Forniture e Servizi”. Il giorno successivo, il 28 ottobre a partire dalle 10.30, si procederà con l’apertura delle buste e con l’aggiudicazione dei veicoli in seduta pubblica.
    Recordman di velocità muore a 47 anni: l’incidente è fatale LEGGI TUTTO

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    Recordman di velocità muore a 47 anni: l'incidente è fatale

    Morire mentre si fa quello per cui si è nati. Un destino tragico e beffardo. Nel caso di Zef Eisenberg, il pane quotidiano era realizzare incredibili record di velocità, a due e a quattro route. Mito dei motori e fondatore dell’azienda di integratori alimentari MaxiMuscle, Eisenberg è morto lo scorso 1° ottobre a Elvington, Regno Unito, mentre tentava di battere l’ennesimo primato a bordo di una Porsche 911 Turbo S ( si dice elaborata fino a una potenza abnorme di 1.200 cv), protagonista di un incidente fatale.
    In sella a moto da 500 cv
    Eisenberg aveva solamente 47 anni. Era detentore di circa 70 record mondiali, ottenuti su auto, moto, quad su qualsiasi tipo di terreno. Riguardo le due ruote, aveva ottenuto quattro primati al TT Zero, la competizione sull’Isola di Man riservata ai veicoli elettrici, ma non solo. Celebre il suo record sulla Eisenberg V8, una potentissima naked da 500 cv, ottenuti grazie all’unione di due propulsori Hayabusa in grado di far accelerare la moto a oltre 350 km/h; o il giro sulla cosiddetta MADMAX, che montava una turbina Rolls-Royce da 542 cv; o il record di velocità su sabbia, conseguito in sella a una Suzuki Hayabusa Turbo da 354 cv.
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    Eisenberg, che lascia moglie e due figli, deteneva persino il primato di incidente in moto a velocità più elevata di sempre. Ne è rimasto vittima proprio con la MADMAX, con cui si è schiantato a una velocità di 370 km/h. Uno schianto che gli provocò 11 fratture e che lo costrinse a tre mesi d’ospedale. Qualche giorno fa, purtroppo, la triste notizia della morte. LEGGI TUTTO

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    Honda CRF1100L Africa Twin: la livrea “Tricolour HRC” lancia il 2021

    Gli aggiornamenti per il 2021 sono già realtà per gran parte delle moto di molte Case a due ruote, e nel frattempo una delle più celebri e vendute come Honda CRF1100L Africa Twin sarà proposta con una nuova livrea storica e tanto desiderata dagli appassionati.
    Honda Africa Twin, nel 2021 la versione da 250cc?
    Ispirazione Parigi-Dakar

    La enduro della Casa dell’Ala, che ha già ottenuto l’omologazione Euro 5 nel 2019 (prima Honda a farlo), sarà proposta, a partire da marzo 2021, con la livrea “Pearl Glare White”, meglio nota come “Tricolour HRC”. L’ispirazione proviene come sempre dalla prima celebre XRV650 Africa Twin del 1988, frutto delle quattro vittorie consecutive (dal 1986 al 1989) alla Parigi-Dakar con l’incredibile NXR750.
    Scelta già danti centauri
    La nuova colorazione dell’Africa Twin affiancherà le già presenti “CRF Grand Prix” e “Matt Ballistic Black Metallic”, e ha già riscosso un enorme successo, dato che oltre il 70% di coloro che hanno acquistato il modello nella versione Adventure Sports lo hanno fatto scegliendo proprio il nuovo colore “Tricolour”.
    Honda Adventure Roads, terza edizione a giugno 2021 in Islanda LEGGI TUTTO

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    Ducati Multistrada V4, il radar esordisce sulle moto

    L’attesa è finita. È iniziata nello stabilimento Ducati di Borgo Panigale la produzione della Multistrada V4: la prima moto che usa la tecnologia radar anteriore e posteriore. La Multistrada V4 segna una svolta epocale per la Casa motociclistica bolognese e sarà presentata ufficialmente il prossimo 4 novembre.

    Il nuovo V4: caratteristiche
    Per la quarta generazione della Multistrada, Ducati ha sviluppato un nuovo motore V4, leggero e compatto, pensato per soddisfare le esigenze richieste nell’utilizzo “adventouring” senza tralasciare l’emozione e la sportività. La completa riprogettazione ha permesso di raggiungere intervalli di manutenzione da primato assoluto per il mondo delle due ruote. Tutti i dettagli di questo nuovo motore saranno svelati prossimamente.
    Radar, l’esordio

    Ma Borgo Panigale è pronta alla rivoluzione, con l’introduzione del radar sulle moto di produzione. Un progetto partito nel 2016 e sviluppato adesso insieme a un partner leader nel settore come Bosch. I radar sono dei sistemi di ausilio avanzato in grado di supportare e rendere più confortevole la guida grazie alla capacità di ricostruire la realtà circostante la moto. Ognuno di essi ha dimensioni compatte (70 x 60 x 28 mm) e pesa solamente190 grammi.
    Anteriore e posteriore: le funzioni

    Il radar posizionato nella parte anteriore della moto controlla il funzionamento del Cruise Control Adattivo, che per mezzo di frenate e accelerazioni controllate regola automaticamente la distanza (selezionabile su quattro livelli) dagli altri veicoli quando si guida ad una velocità compresa fra 30 e 160 km/h. Questo sistema, di derivazione automobilistica, è stato evoluto e sviluppato in funzione della dinamica e dell’ergonomia di un mezzo a due ruote. In particolare, l’autorità del sistema di decelerare e accelerare è stata limitata, in modo da assicurare al pilota di poter mantenere il controllo costante del mezzo in ogni situazione. Il sistema permette una guida più confortevole, in particolare nelle lunghe percorrenze autostradali.

    Il radar posteriore è, invece, in grado di rilevare e segnalare i veicoli posizionati nel cosiddetto angolo cieco di visuale (blind spot), ovvero l’area non visibile né direttamente dal pilota né tramite lo specchio retrovisore. Il sistema segnala anche il cosiddetto BSD (Blind Spot Detection), ovvero il sopraggiungere da dietro di veicoli a velocità elevata. LEGGI TUTTO

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    Motohelp, ecco il servizio per trasportare le moto in tutta Italia

    “Senza danni, senza fatica, senza stress”. É così che recita il loro slogan. E non per niente riesci a trasportare oltre 80.000 moto in tutta Italia, rappresentando un’alternativa serie e concreta ai metodi classici. Motohelp rappresenta la scelta ideale per il trasporto della propria moto, qualsiasi siano le motivazioni o le distanze da percorrere.
    Motohelp: quali sono i punti di forza

    Motohelp offre il servizio a domicilio – ritiro e consegna sotto casa del cliente -, massima trasparenza sui tempi di consegna, copertura per danni inclusa nel prezzo e nessun intermediario: è l’azienda stessa, e solo essa, ad occuparsi del trasporto attraverso i propri furgoni e i propri dipendenti. Furgoni che sono nuovi e sottoposti a controlli e manutenzioni periodiche, oltre a essere dotati dei più aggiornati sistemi satellitari antirapina collegati direttamente con le forze dell’ordine e di sistemi Bluetooth e comandi al volante per non distrarre l’autista durante la guida. Inoltre, i materiali che Motohelp utilizza per il fissaggio della moto sono di ottima qualità. Un esempio sono le cinghie professionali dotate di scadenza, in quanto se oltrepassata possono allentarsi e causare danni alla moto. Motohelp tiene quindi traccia della scadenza di ogni singola cinghia e la sostituisce prontamente.
    Motohelp: come richiedere il servizio
    Si fa un preventivo di spesa (online o al telefono tramite il Servizio Clienti) indicando il luogo del ritiro della moto e il luogo di destinazione. Una volta accettato il preventivo, Motohelp si occuperà di tutto e avviserà del ritiro e della consegna della moto, sotto casa. E anche i costi sono convenienti. Ad esempio, un viaggio da Roma a Napoli parte da 99 euro. LEGGI TUTTO

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    Ducati, riaprono Museo e tour in Fabbrica con la prenotazione

    Dopo le inevitabili difficoltà legate al Coronavirus, il Museo Ducati riapre le porte a partire da lunedì 5 ottobre. Il Museo torna a essere visitabile anche nei giorni feriali e contestualmente riprendono i tour guidati negli stabilimenti di Borgo Panigale. Per motivi di sicurezza, gli accessi alla struttura avverranno solamente su prenotazione per fasce orarie con ingressi a numero limitato, e sarà obbligatorio indossare la mascherina chirurgica e rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro per tutta la durata della permanenza.
    Cosa possono ammirare i visitatori
    La prima novità è rappresentata dalla presenza della Panigale V4 R realizzata in mattoncini LEGO Technic in scala 1:1. Sarà possibile vedere dal vivo questo esemplare unico insieme alle moto che hanno scritto la storia di Ducati tutti i giorni della settimana (escluso il mercoledì, giornata di chiusura) dalle 9.15 alle 16.00 in orario continuato. Per quanto riguarda i tour della Fabbrica Ducati – pensata per tutti coloro che desiderano osservare come avviene la produzione di una moto del marchio -, le visite guidate saranno organizzate dal lunedì al venerdì (mercoledì giornata di chiusura) con tre turni di visita la mattina alle ore 9.30, 10.00 e 10.30 e tre turni nel pomeriggio alle 14.00, 14.15 e 14.30. Il prezzo del biglietto per il solo ingresso al museo sarà di 17 euro, mentre il ticket combinato con ingresso museo e tour fabbrica è disponibile alla cifra di 32 euro e prevede la visita al Museo in autonomia con il supporto della web-app dedicata e il tour guidato nella Fabbrica della durata di circa 60 minuti.
    “Museo Ducati Online Journey”: il tour da remoto
    Altra novità, dal 15 ottobre si potrà visitare il Museo Ducati anche da casa, grazie all’esperienza digitale “Museo Ducati Online Journey”: vere e proprie visite guidate del Museo Ducati fruibili da pc, smartphone o tablet, accompagnati virtualmente dalle esperte guide del Museo. Sono previsti 4 tour alla settimana nei seguenti orari: martedì ore 17.00 e sabato ore 9.00 in lingua inglese; giovedì e domenica ore 17.00 in lingua italiana (durata massimo 45 minuti). Gli utenti interessati potranno prenotare i tour direttamente sulla piattaforma di ticketing del Museo, selezionando data, lingua e ora, ricevendo in seguito un codice e un link per accedere all’Online Journey.
    Ducati: ‘nuovo’ V4 in arrivo
    Il costo del Museo Ducati Online Journey è di 10 euro. Tutti coloro che acquisteranno il tour digitale nel corso del 2020 otterranno inoltre 10 euro di sconto sull’acquisto del Catalogo del Museo Ducati, che potranno acquistare a Borgo Panigale presso lo Shop ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Honda CBR650R, restyling per la sportiva a 4 cilindri

    Honda CBR650R si aggiorna per il 2021. Tempo di restyling, quindi, anche per l’erede della CBR650F, da quando nel 2019 è stata abbandonata l’impostazione naked per avvicinarsi allo stile della Fireblade e regalare agli appassionati tutto il divertimento di una sportiva a 4 cilindri.
    Ciclistica, look, Euro 5: ecco le novità

    L’aggiornamento principale riguarda l’omologazione Euro 5, obbligatorio in materia di emissioni inquinanti, e ottenuta con interventi mirati su distribuzione, aspirazione, sistema di scarico ed ECU. Ma la moto riceve anche un restyling tecnico ed estetico: novità minime, ma significative. Partendo dalla ciclistica, il frontale trasmette aggressività e sportività, così come la carena che lascia scoperto il propulsore ma si estende fino al terminale di scarico, oltre al codino corto e alla posizione di guida caricata all’anteriore grazie ai semimanubri fissati sotto la piastra di sterzo. Le nuove forcelle Showa SFF-BP a steli rovesciati misurano 41 mm, l’impianto frenante si avvale di dischi flottanti di 310 mm con pinze radiali a 4 pistoncini e i cerchi ultraleggeri in alluminio pressofuso sono a 5 razze sdoppiate. Nuove grafiche e un nuovo design dei pannelli laterali completano il quadro stilistico.

    Honda CBR650R (che col pieno di benzina pesa 208 kg) è spinta da un quadricilindrico da 95 cv a 12.000 giri/min, con frizione assistita e antisaltellamento, in grado di diminuire lo sforzo sulla leva e mantenere la ruota posteriore a terra anche durante le scalate più repentine. Ulteriore sicurezza, soprattutto sui fondi viscidi, la presenza del controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), che impedisce il pattinamento della ruota posteriore in accelerazione.
    Honda CBR600RR: debutta in Giappone la nuova sportiva da 120 CV
    In Italia, Honda CBR650R 2021 è disponibile nei colori Grand Prix Red e Mat Gunpowder Black Metallic. LEGGI TUTTO

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    Ciao di un parroco viene rubato nel 1999, viene ritrovato nel 2020

    Questa è una storia vera. Incredibile, ma vera. Un parroco ormai in pensione ha ricevuto la “visita” di una pattuglia dei Carabinieri che, dopo aver bussato alla porta della sua abitazione in provincia di Bergamo, gli ha comunicato di aver ritrovato il Ciao che gli era stato rubato ben 21 anni fa, nel 1999, quando svolgeva la sua missione nel Cremonese, a Pirano. Una notizia pazzesca che ha sorpreso lo stesso parroco che, secondo quanto raccontato dalla stampa locale, a malapena ricordava di aver sporto denuncia. 
    Pizzicati mentre smontano una BMW R GS 1250 rubata in un’officina illegale
    Il luogo del ritrovo del mitico cinquantino
    Il Piaggio Ciao nero è stato ritrovato lungo il ciglio di una strada insieme a un veicolo gemello rubato però più recentemente, nel 2015. Con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, erano stati acquistati in un mercatino dell’usato ma, per paura che i due mezzi in realtà fossero stati rubati, l’acquirente li ha abbandonati per strada.
    Un episodio simile è già avvenuto: ecco quale
    Quello del parroco è un episodio curioso e alquanto surreale, ma non è il primo. Nel 2018, infatti, i Carabinieri di Tizzano nel Parmense, durante la perquisizione di un’abitazione del paese, hanno trovato un Ciao di colore azzurro senza targa che li ha insospettiti. I militari, attraverso il numero del telaio, hanno appurato che quel cinquantino era stato rubato il 25 settembre 1987 a Pavia. Hanno contattato il proprietario, 48enne all’epoca dei fatti ma 17enne quando aveva denunciato il furto, che, con grande gioia e sorpresa, è andato a riprendersi il ciclomotore che gli era stato rubato 31 anni prima. Storie incredibili, ma non troppo. 
    Gli rubano il Ciao: ritrovato dopo 34 anni ancora funzionante LEGGI TUTTO