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    MotoGp, Bagnaia: “La gara? Non si sa nulla. Non sarà un weekend semplice”

    ROMA – “Si deve ripartire per progredire e migliorare. Spero si possa correre: un gp in meno peserebbe. Al momento però questa è l’incognita: potrebbe anche essere questa gara venga recuperata più avanti, non si sa ancora bene”. Così Pecco Bagnaia, pilota della Ducati, che come tante altre scuderie non ha ancora a disposizione il materiale tecnico per questo tribolato Gran Premio d’Argentina. “Domani sapremo che succederà – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Non siamo tranquilli, perché c’è del lavoro da fare su una pista molto sporca, quasi marrone. Quindi non toccheremo la moto. Non sarà un weekend semplice per nessuno”.
    Bagnaia recupera energie
    “Abbiamo poco tempo per adattarci. Questo fine settimana avremo di nuovo la carcassa standard, la preferisco e penso di poter essere competitivo”, ha aggiunto l’italiano. Quindicesimo in Indonesia e fuori gioco in Qatar, Bagnaia ha ora solo un punto in classifica e Bastianini è lontano ben 29 lunghezze in MotoGp. L’alfiere della Ducati si prende così le sue responsabilità:  “Non ho messo abbastanza energia sull’anteriore ed ho perso un po’ di supporto dalla gomma. Quando non vai al massimo, si perde un po’ di grip”. Bagnaia però vuole ricominciare daccapo: “Queste due settimane però mi sono sfogato tanto con gli allenamenti. La mia fidanzata e il mio cane mi hanno ridato serenità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Non siamo tranquilli, spero si corra”

    ROMA – “Devo ripartire per progredire e migliorare. La speranza è che si possa correre: una gara in meno farebbe ancora di più la differenza. Al momento però questa è l’incognita più grande e potrebbe anche essere questa gara venga recuperata più avanti, non si sa ancora bene”. Sono parole di incertezza queste di Pecco Bagnaia, pilota della Ducati, che come tante altre scuderie non ha ancora a disposizione il materiale tecnico per questo tribolato Gran Premio d’Argentina. “Domani sapremo che succederà – le sue parole riportate da “Motorsport.com” -. Non siamo tranquilli, perché c’è del lavoro da fare su una pista molto sporca, quasi marrone. Quindi non toccheremo la moto. Non sarà un weekend semplice per nessuno”.
    Le parole di Bagnaia
    “Abbiamo poco tempo per adattarci. Questo fine settimana avremo di nuovo la carcassa standard, la preferisco e penso di poter essere competitivo”, ha aggiunto l’italiano. Quindicesimo in Indonesia e fuori gioco in Qatar, Bagnaia ha ora solo un punto in classifica e Bastianini è lontano ben 29 lunghezze in MotoGp. L’alfiere della Ducati si prende così le sue responsabilità:  “Non ho messo abbastanza energia sull’anteriore ed ho perso un po’ di supporto dalla gomma. Quando non vai al massimo, si perde un po’ di grip”. Bagnaia però vuole ricominciare daccapo: “Queste due settimane però mi sono sfogato tanto con gli allenamenti. Ho trascorso del tempo con la mia fidanzata e il mio cane. C’era bisogno di serenità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Ho ritrovato il feeling dell'anno scorso”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato ai media ufficiali Ducati in vista del Gran Premio d’Argentina, terzo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, dopo aver conquistato un solo punto nelle prime due gare, vuole reagire nel weekend a Termas de Rio Hondo “Già dopo la gara del Qatar e soprattutto dopo l’ultimo Gp disputato in Indonesia, il mio feeling con la Desmosedici è ritornato ad essere quello dello scorso anno – ha detto -. Purtroppo sia a Lusail che a Mandalika non siamo riusciti a dimostrare il nostro reale potenziale, perciò spero di riuscirci finalmente qui in Argentina. Termas è una pista che mi piace e sono determinato a dare finalmente una svolta alla nostra stagione questo fine settimana”.
    Il commento di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista del Gran Premio d’Argentina: “Sono felice di essere di nuovo qui in Argentina. Nell’ultimo GP, disputato qui nel 2019, ero riuscito ad ottenere un buon quarto posto, mentre nel 2018 avevo conquistato in qualifica la mia prima e unica pole position in MotoGp. L’inizio di questa stagione è stato un po’ faticoso nonostante nei primi due appuntamenti avessimo il potenziale per poter ambire al podio. Speriamo di avere un fine settimana più lineare qui in Argentina”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “In Argentina per esprimere il nostro potenziale”

    ROMA – “Già dopo la gara del Qatar e soprattutto dopo l’ultimo Gp disputato in Indonesia, il mio feeling con la Desmosedici è ritornato ad essere quello dello scorso anno. Purtroppo sia a Lusail che a Mandalika non siamo riusciti a dimostrare il nostro reale potenziale, perciò spero di riuscirci finalmente qui in Argentina”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai media ufficiali Ducati in vista del Gran Premio d’Argentina, terzo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, dopo aver conquistato un solo punto nelle prime due gare, vuole reagire nel weekend a Termas de Rio Hondo. “Termas è una pista che mi piace e sono determinato a dare finalmente una svolta alla nostra stagione questo fine settimana” – ha aggiunto Pecco.
    Le parole di Miller
    Anche Jack Miller ha parlato in vista del Gran Premio d’Argentina: “Sono felice di essere di nuovo qui in Argentina. Nell’ultimo GP, disputato qui nel 2019, ero riuscito ad ottenere un buon quarto posto, mentre nel 2018 avevo conquistato in qualifica la mia prima e unica pole position in MotoGp. L’inizio di questa stagione è stato un po’ faticoso nonostante nei primi due appuntamenti avessimo il potenziale per poter ambire al podio. Speriamo di avere un fine settimana più lineare qui in Argentina”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, pacchetti fermi in Kenya: slitta la consegna del materiale in Argentina

    ROMA – Il Gran Premio d’Argentina rischia di subire qualche ritardo. L’aereo merci che stava trasportando da Lombok a Tucuman il materiale tecnico della MotoGp si è infatti bloccato per un guasto in Kenya, a Mombasa. Questo – riferisce “Sky Sport” – causerà un ritardo nella consegna di moto e attrezzature a pressoché tutte le scuderie del paddock, che riceveranno il tutto giovedì pomeriggio, a ridosso cioè delle prove libere di venerdì. Inizialmente il pacchetto doveva essere arrivare a Tucuman mercoledì per poi essere trasportato al circuito di Termas de Rio Hondo.
    Team in difficoltà?
    Questo ritardo nella consegna delle forniture potrebbe dunque mettere in seria difficoltà i tecnici delle scuderie, che dovrebbero assemblare il tutto in tempi record per rispettare la tabella di marcia. Con le moto e i “ferri del mestiere” bloccati in Kenya, la MotoGp rischia di dover rivedere date e orari per questo Gran Premio d’Argentina. Piovono dunque brutte notizie sul prossimo fine settimana di Termas de Rio Hondo, dove a causa del Covid non si corre da due anni, con i giorni preliminari dell’evento che sembrano ora trasformarsi in ore di apprensione e frenesia.   LEGGI TUTTO

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    MotoGp, materiali dei teram bloccati in Kenya: si rompe l'aereo verso l'Argentina

    ROMA – Piccolo imprevisto per il Gran Premio d’Argentina. Il cargo che stava trasportando il materiale tecnico della MotoGp da Lombok a Tucuman si è infatti fermato per un guasto in Kenya, a Mombasa. Questo – riferisce “Sky Sport” – causerà un ritardo nella consegna di moto e attrezzature a pressoché tutte le scuderie del paddock, che riceveranno il tutto giovedì pomeriggio, a ridosso cioè delle prove libere di venerdì. Inizialmente il pacchetto doveva essere arrivare a Tucuman mercoledì per poi essere trasportato al circuito di Termas de Rio Hondo.
    Programma a rischio?
    Questo ritardo nella consegna delle forniture potrebbe dunque mettere in seria difficoltà i tecnici delle scuderie, che dovrebbero assemblare il tutto in tempi record per rispettare la tabella di marcia. Con le moto e i “ferri del mestiere” bloccati in Kenya, la MotoGp rischia di dover rivedere date e orari per questo Gran Premio d’Argentina. Il fine settimana di Termas de Rio Hondo, che torna a disputarsi dopo due anni causa Covid, non sembrerebbe partire dunque sotto i migliori auspici.   LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Haro e il retroscena su Stoner: “In Ducati per una firma di Checa su un tovagliolo”

    ROMA – La storia recente della MotoGP vede tra i suoi protagonisti più splendenti Casey Stoner, a partire dal binomio perfetto formato con Ducati. Il pilota australiano, dopo un anno da rookie con la Honda del team Lcr, è approdato nella scuderia di Borgo Panigale nel 2007, vincendo subito il titolo di campione del mondo della classe regina. Eppure, il modo in cui si è arrivati alla firma del contratto è stato abbastanza rocambolesco. A raccontare l’episodio è Oscar Haro in un’intervista rilasciata al canale Twitch di Nico Abad: “Livio Suppo (in quegli anni dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. Dopo un incontro in Portogallo, Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: ‘So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita, anche se è legato a noi per un altro anno'”. Il problema, a questo punto, era quello di trovare un pilota per il team Lcr: Sete Gibernau, infatti, non era intenzionato ad accettare la sistemazione.
    La mossa di Ramon Forcada
    Lo spagnolo, due volte campione iridato, aveva un ingaggio troppo elevato: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”, spiega Haro. Che quindi rivela l’intuizione di Ramon Forcada, che ha proposto il nome di Carlos Checa: “Era al bar dell’hotel. Gli ho chiesto se voleva guidare la nostra moto. Mi ha chiesto se fosse una Honda gommata Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: ‘Dammi un tovagliolo e firmiamo’”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Haro: “Stoner in Ducati grazie ad una firma di Checa su un tovagliolo”

    ROMA – Casey Stoner-Ducati, un binomio che ha segnato irrimediabilmente la storia moderna della MotoGP. Il pilota australiano, dopo un anno da rookie con la Honda del team Lcr, è approdato nella scuderia di Borgo Panigale nel 2007, vincendo subito il titolo di campione del mondo della classe regina. Eppure, il modo in cui si è arrivati alla firma del contratto è stato abbastanza rocambolesco. A raccontare l’episodio è Oscar Haro in un’intervista rilasciata al canale Twitch di Nico Abad: “Livio Suppo (in quegli anni dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. Dopo un incontro in Portogallo, Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: ‘So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita, anche se è legato a noi per un altro anno'”. Il problema, a questo punto, era quello di trovare un pilota per il team Lcr: Sete Gibernau, infatti, non era intenzionato ad accettare la sistemazione.
    L’intuizione di Forcada
    Lo spagnolo, due volte campione iridato, aveva un ingaggio troppo elevato: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”, spiega Haro. Che quindi rivela l’intuizione di Ramon Forcada, che ha proposto il nome di Carlos Checa: “Era al bar dell’hotel. Gli ho chiesto se voleva guidare la nostra moto. Mi ha chiesto se fosse una Honda gommata Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: ‘Dammi un tovagliolo e firmiamo’”.  LEGGI TUTTO