consigliato per te

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Ducati non ancora alla massima potenza”

    ROMA – “Già oggi stavamo lavorando dal punto di vista dei consumi, non abbiamo ancora dispiegato tutta la nostra potenza”. Francesco Bagnaia commenta così ai microfoni di “Sky Sport” le prove libere del Gran Premio del Giappone, sedicesimo weekend della MotoGp. Il torinese della Ducati ha fatto segnare il secondo miglior tempo, dietro il suo compagno di squadra Jack Miller. La minaccia che pende su Motegi è rappresentata dalla pioggia, che potrebbe scendere copiosa sia sabato che domenica. “Questo è probabilmente l’unico turno asciutto e quindi lo abbiamo affrontato in modalità race. All’inizio ho perso un po’ di giri a causa di un intoppo, poi ha iniziato a piovere”, ha infatti detto Bagnaia.
    Le parole di Bagnaia
    Eppure, la sessione del piemontese non è iniziata nel migliore dei modi. Bagnaia è infatti dovuto rientrare ai box dopo appena un giro per riconfigurare la moto. Poi però il pilota Ducati ha preso in mano la situazione: “Mi sono migliorato successivamente e sono contento, perché riusciamo a sistemare anche le sessioni che magari non iniziano benissimo. Prima non eravamo in grado di fare questo. C’è stato anche un cambio di gomma, la soft davanti era al limite, poi con la hard ero più a mio agio”. Infine Bagnaia svela la chiave per affrontare al meglio Motegi: “Il bilanciamento è fondamentale, perché ci sono frenate dove in curva bisogna portare tanta velocità. L’equilibrio della moto è importantissimo”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Miller davanti a Bagnaia nelle libere 1 del GP del Giappone

    ROMA – È Jack Miller il pilota più veloce della prima sessione di prove libere in programma al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. L’australiano della Ducati ha chiuso il suo miglior giro in 1:44.509, mettendosi alle spalle la Desmosedici ufficiale del suo compagno di squadra, Francesco Bagnaia. Dietro la doppia delle Ducati, la Yamaha di Fabio Quartararo, seguito dall’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Marquez 6°, bene Marini
    Dietro lo spagnolo, è arrivato quinto Luca Marini (VR46 Racing Team), davanti alla coppia delle Honda ufficiali con Marc Marquez in sesta posizione e Pol Espargaro in settima. Ottava poi la KTM di Brad Binder, seguito dal suo compagno di squadra Miguel Oliveira. Chiude la top 10 l’Aprilia di Maverick Vinales. Quattordicesimo invece Enea Bastianini, caduto verso la fine della sessione di libere, durata oltre un’ora. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Ordini di scuderia? Non mi servono aiuti”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento della MotoGp, potrebbe rappresentare una svolta per Francesco Bagnaia, pilota Ducati. Il piemontese è infatti arrivato a -10 dal leader del mondiale Fabio Quartararo e intuisce che a Motegi il sorpasso è possibile. “Sono molto felice perché è uno dei miei tracciati preferiti. Il tracciato si adatta bene alla nostra moto, credo che potremo essere competitivi. Siamo la moto da battere, perché credo sia la moto più completa”, ha infatti esordito in conferenza stampa. Bagnaia risponde poi così alla possibilità che arrivi un ordine di scuderia per favorirlo: “Non credo di aver bisogno di aiuto per stare davanti, preferisco vincere da solo piuttosto che avere qualcuno che mi fa passare. Dopodiché se decidono diversamente non dipende da me. Io cercherò di vincere e stare davanti”.
    Su Bastianini
    Il torinese però rimane concentrato su quello che succederà questo weekend, dove il meteo minaccia pioggia: “Il tracciato sicuramente va bene, però in Austria abbiamo visto come Quartararo fosse più veloce di noi, nonostante la moto meno performante. Bisognerà prendere le decisioni giuste. Non sto pensando troppo al campionato, perché cinque gare sono tante e tutto può ancora cambiare. Cercherò di girare tanto sul bagnato per capire come si comporterà la moto”. Enea Bastianini, suo futuro compagno di squadra ancora in lotta per il mondiale con la Ducati Gresini, è pronto a reclamare ancora una volta un ruolo da protagonista dopo la vittoria strappata a “Pecco” Bagnaia ad Aragon: “Enea è uno dei ragazzi con più talento in griglia. Cercherà di lottare ancora una volta e andare a podio. Anche noi dobbiamo lottare sempre per la vittoria. È un po’ più lontano, ma anche io ho recuperato tanti punti, tutto può succedere”, ha concluso il pilota della Desmosedici ufficiale. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bagnaia: “Bastianini? Non ho bisogno di aiuto per stare davanti”

    ROMA – “Sono molto felice perché è uno dei miei tracciati preferiti. Il tracciato si adatta bene alla nostra moto, credo che potremo essere competitivi. Siamo la moto da battere, perché credo sia la moto più completa”. Francesco Bagnaia, pilota Ducati, apre con queste parole in conferenza stampa il suo Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. Il duello con Fabio Quartararo (leader della classifica mondiale a +10 sul ducatista) entra nel vivo e Bagnaia risponde così alla possibilità che arrivi un ordine di scuderia per favorirlo: “Non credo di aver bisogno di aiuto per stare davanti, preferisco vincere da solo piuttosto che avere qualcuno che mi fa passare. Dopodiché se decidono diversamente non dipende da me. Io cercherò di vincere e stare davanti”.
    Le parole di Bagnaia
    Il torinese però rimane concentrato su quello che succederà questo weekend, dove il meteo minaccia pioggia: “Il tracciato sicuramente va bene, però in Austria abbiamo visto come Quartararo fosse più veloce di noi, nonostante la moto meno performante. Bisognerà prendere le decisioni giuste. Non sto pensando troppo al campionato, perché cinque gare sono tante e tutto può ancora cambiare. Cercherò di girare tanto sul bagnato per capire come si comporterà la moto”. A Motegi potremmo assistere a un altro duello al limite con Enea Bastianini, suo futuro compagno di squadra ancora in lotta per il mondiale con la Ducati Gresini: “Enea – conclude Bagnaia – è uno dei ragazzi con più talento in griglia. Cercherà di lottare ancora una volta e andare a podio. Anche noi dobbiamo lottare sempre per la vittoria. È un po’ più lontano, ma anche io ho recuperato tanti punti, tutto può succedere”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Stoner: “Sarà un fallimento Ducati, anche in caso di Mondiale”

    ROMA – “Oggi continuano ad aggiungere sempre più elettronica e questo serve a correggere solo la forma e non la sostanza della moto. Penso perciò che la Ducati ha fallito nel corso degli anni, a prescindere se riuscirà o meno a vincere il titolo quest’anno. Ecco perché non hanno vinto più campionati”. Sono parole dure queste ai microfoni del podcast “In the Fast Lane” di Casey Stoner, due volte campione del mondo e ultimo pilota a conquistare il titolo iridato con la Ducati. Per l’australiano è necessario tornare a una guida slegata dalle tante componenti elettroniche ora presenti sulle MotoGp. Un aspetto questo che impedirebbe a “questa generazione di comprendere ciò che sta accadendo in un fine settimana: c’è troppa roba elettronica”
    Il racconto di Stoner
    Da quanto Stoner ha vinto il titolo con la Ducati a oggi, però, sono passati quindici anni. Periodo in cui lo sviluppo in classe regina ha fatto passi da gigante. Alcune di queste innovazioni sono state introdotte proprio dalla scuderia italiana, leader del settore che spesso anticipa sul tempo gli avversari. “Quando correvo io dovevo lottare con gli ingegneri perché eliminassero più componenti elettroniche possibili. Così riuscivo a capire come stesse davvero la moto”, insiste però Stoner, che nel Motomondiale ha raccolto 89 podi su 176 gare disputate. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike, Ducati conferma Rinaldi: “Credo fermamente nel progetto”

    ROMA – Il team Aruba.it Racing – Ducati ha annunciato l’estensione del contratto di Michael Rinaldi, che correrà sulla Ducati Panigale V4R anche nella stagione 2023 di WorldSBK. La casa bolognese conferma così la proprio line-up che nel prossimo campionato del mondo di Superbike vedrà ancora il pilota italiano al fianco di Alvaro Bautista. “Sono molto contento di correre anche il prossimo anno per Aruba.it Racing – Ducati perché – ha detto Rinaldi – credo fermamente in questo progetto. Sono inoltre molto fiducioso sul fatto di poter raccogliere nel 2023 tutto ciò che abbiamo seminato finora”.
    Le parole di Rinaldi
    Salito finora tre volte sul podio, Rinaldi sta conducendo una stagione concreta in Superbike, che lo ha portato con una certa continuità in top-10. Tuttavia il riminese non vuole accontentarsi: “Sarò il primo a lavorare ancora più duramente, sia nell’inverno che in pista, per ottenere risultati migliori ed avere quella costanza è un po’ mancata nella scorsa stagione e in quella in corso. Voglio ringraziare Stefano Cecconi, Claudio Domenicali, Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Serafino Foti e tutte le persone che mi hanno dato fiducia. Non vedo l’ora di essere a Barcellona per ottenere un bel risultato e ripagare questa fiducia. E sono sicuro che il 2023 sarà un grande anno per noi”, ha poi concluso il 26enne.         LEGGI TUTTO

  • in

    Superbike, Rinaldi ancora in Ducati: contratto rinnovato fino al 2023

    ROMA – Sarà ancora Michael Rinaldi il partner di Alvaro Bautista nella Ducati in Superbike. La casa di Borgo Panigale ha infatti esteso il contratto dell’italiano e conferma così la propria line-up anche per la prossima stagione. “Sono molto contento di correre anche il prossimo anno per Aruba.it Racing – Ducati perché – ha detto Rinaldi – credo fermamente in questo progetto. Sono inoltre molto fiducioso sul fatto di poter raccogliere nel 2023 tutto ciò che abbiamo seminato finora”.
    Il commento di Rinaldi
    Salito finora tre volte sul podio, Rinaldi sta conducendo una stagione concreta in Superbike, che lo ha portato con una certa continuità in top-10. Tuttavia il riminese non vuole accontentarsi: “Sarò il primo a lavorare ancora più duramente, sia durante l’inverno che in pista, per ottenere risultati migliori ed avere quella costanza è un po’ mancata nella scorsa stagione e in quella in corso”. Poi il 26enne riminese conclude: “Voglio ringraziare Stefano Cecconi, Claudio Domenicali, Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Serafino Foti e tutte le persone che mi hanno dato fiducia. Non vedo l’ora di essere a Barcellona per ottenere un bel risultato e ripagare questa fiducia. E sono sicuro che il 2023 sarà un grande anno per noi”.         LEGGI TUTTO

  • in

    Ducati padrona: può fare una storica abbuffata Mondiale

    TORINO – Ducati padrona. Totale. Non ci sono soltanto le imprese a ripetizione della nuova coppia dei sogni formata da Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini (la Ducati BB, con le curve più sinuose e vincenti di Brigitte Bardot) ad esaltare il popolo rosso. Per la prima volta nella sua storia, per altro relativamente recente nelle corse, la casa di Borgo Panigale ha davanti a sé l’opportunità concreta di conquistare praticamente tutti i titoli mondiali. Non soltanto la Tripla Corona (Mondiale piloti, costrutto e team) nella top class del Motomondiale, traguardo centrato nel magico 2007 targato Casey Stoner, con il primo tassello già centrato domenica ad Aragon. Il terzo titolo iridato marche consecutivo (quarto della storia Ducati), arrivato con cinque gare d’anticipo, profuma anche di trionfo per Bagnaia, che s’è portato ad appena 10 punti di distacco da un Fabio Quartararo non solo più rallentato dalla sua Yamaha, ma anche dalla sfortuna. Che come dice un famoso detto ci vede benissimo e fa piovere sempre sul bagnato. La superiorità Ducati è infatti certificata da 12 pole (record, 5 di Bagnaia), 10 vittorie (6 del torinese e 4 di Bastianini) e 24 podi sulle 15 gare finora disputate. Numeri mostruosi.Ma non si fermano al vertice del grande iceberg delle due ruote su pista. La Ducati infatti è in testa al Mondiale Superbike sia tra i costruttori che tra i piloti con Alvaro Bautista. Lo spagnolo, autore di 8 vittorie e 15 podi con la Panigale V4 R sulle 21 gare (7 round) disputate, nonostante la brutta entrata di Jonathan Rea che l’ha mandato a terra nell’ultima uscita in Francia conserva 30 punti di vantaggio su Toprak Ratzgatlioglu, campione del mondo con la Yamaha, e 47 sul nordirlandese della Kawasaki, 6 volte di fila re prima dell’avvento del turco. La Ducati in SBK, storicamente la sua anima (e anche dei ducatisti) nonché fonte di successi (16 mondiali piloti e 17 costruttori tra il 1991 e il 2011), non vince un titolo da dieci anni, dall’ultimo di Carlos Checa nel 2011. Ma soprattutto ha davanti l’occasione di realizzare una storica doppietta MotoGP-Superbike, visto che nel 2007 nelle “derivate” vinse la Honda con James Toseland. Questo weekend per altro i due mondiali correranno insieme: la Ducati BB in Giappone, quella di Bautista a Barcellona.Non solo. La Ducati può vincere (cosa che gli interessa molto visto che è il secondo mercato di vendita delle sue stradali) anche in America, dove è tornata ufficialmente quest’anno con Danilo Petrucci, strappato al nuovo amore Dakar e messo su una Panigale 4V R con la quale sta facendo traballare il trono AMA di Jake Gagne, il fenomeno stelle&strisce della Yamaha. Il ternano ha solo 4 punti di distacco (327 a 331) a due gare dalla fine, quelle che si correranno questo weekend a Barber, in Alabama. E se ci condiamo pure il titolo tricolore (CIV), sempre in Superbike, praticamente conquistato da Michele Pirro (il collaudatore della MotoGP non ha sfruttato il primi match point al Mugello con due gare no, ma il 9 ottobre a Imola gli basterà conquistare 14 punti in due gare), beh, il dominio è davvero totale. LEGGI TUTTO