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    Superbike, Bautista campione del mondo: la Ducati festeggia ancora

    MANDALIKA – La Ducati è campione del mondo per la seconda volta in pochi giorni. Dopo il successo di Pecco Bagnaia in MotoGP, la squadra di Borgo Panigale sale sul tetto del mondo anche in Superbike grazie ad Alvaro Bautista. Il pilota spagnolo ha concluso al secondo posto gara-2 in Indonesia ed ha riportato alla Ducati un titolo che mancava dal 2011 (arrivato sempre grazie ad un pilota spagnolo, Carlos Checa). Si chiude dunque nel migliore dei modi una stagione da incorniciare per il team italiano, che si gode una fantastica doppietta e può guardare con ottimismo al prossimo anno.
    La cronaca della gara
    In Indonesia si assiste ad un dominio di Toprak Razgatlioglu, campione in carica del Mondiale, che dopo Superpole Race e gara-1 cala il tris e si prende anche gara-2. Poco male però per Bautista, che si mette subito alle spalle del turco e può festeggiare il titolo. Terzo posto per Jonathan Rea, dominatore della categoria fino al 2020, ma mai tra i candidati per la vittoria quest’anno. Sorridono anche i piloti azzurri, che popolano la Top-10. Andrea Locatelli chiude quarto, Axel Bassani quinto e Michael Rinaldi decimo. LEGGI TUTTO

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    Superbike, festa Ducati in Indonesia: Bautista è campione del mondo

    MANDALIKA – Alvaro Bautista è campione del mondo di Superbike. Il pilota spagnolo ha chiuso in seconda posizione gara-2 in Indonesia ed ha riportato alla gloria la Ducati. La scuderia di Borgo Panigale non vinceva un titolo dal lontano 2011 (quando fu Carlos Checa, anche lui spagnolo, a trionfare) ma ora si gode una splendida doppietta. Sette giorni dopo l’affermazione di Pecco Bagnaia in MotoGP, infatti, arriva un’altra impresa. Si chiude dunque nel migliore dei modi una stagione da incorniciare per il team italiano, che può guardare con ottimismo al prossimo anno.
    Il racconto di gara-2
    Il protagonista assoluto del weekend a Mandalika non può che essere il pigliatutto Toprak Razgatlioglu, capace di conquistare Superpole Race, gara-1 e gara-2. Purtroppo per lui non è sufficiente per rinviare la festa di Bautista, che in virtù della sua seconda posizione può dare il via alle celebrazioni per il titolo. Terzo posto per Jonathan Rea, dominatore della categoria fino al 2020, ma mai tra i candidati per la vittoria quest’anno. Per quanto riguarda i colori italiani, Andrea Locatelli e Axel Bassani chiudono in Top-5, rispettivamente quarto e quinto. Tra i primi dieci anche Michael Rinaldi, decimo. LEGGI TUTTO

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    Superbike: Alba Rossa in Indonesia, primo match point per Bautista

    TORINO – Alba rossa per colorare di Ducati davvero tutto il mondo delle due ruote. Mentre Pecco Bagnaia continua il suo tour de force di festeggiamenti ed eventi promozionali per aver riportato a Borgo Panigale il titolo piloti della MotoGP 15 anni dopo quello di Casey Stoner, Alvaro Bautista può imitarlo in Indonesia nella Superbike. Domani alle 6.30 di mattina italiane, lo spagnolo richiamato in Ducati dopo due anni di “purgatorio” in Honda per il fallimento del progetto Panigale V4 nel 2019 (vinse tutte le prime 11 gare, poi crollò, non solo per colpa sua) si giocherà il primo match iridato.Un altro appuntamento con la storia, visto che la Ducati non vince in Superbike dal lontano 2011. L’ultimo titolo mondiale conquistato da Carlos Checa tra le cosiddette “derivate”, il pianeta più amato dal popolo rosso più tradizionalista perché ruspante ma soprattutto direttamente legato alle moto stradali, quelle che gli appassionati (che possono permetterselo) trovano in vendita nei concessionari.Sulla pista di Mandalika a Bautista, campione del mondo di 125 nel 2006 e a lungo rivale acceso di Marco Simoncelli in 250 prima di una carriera senza troppi acuti in MotoGP (chiusa nel 2018 nella Ducati targata Pramac per passare in SBK), non basterà la 15ª vittoria della stagione, per altro già in parte costruita nella prima giornata di prove, letteralmente dominata. Il veterano spagnolo dovrà infatti conquistare 17 punti in più di Toprak Razgatlioglu per strappare la corona iridata al funambolico turco della Yamaha, mentre nei confronti di Jonathan Rea, l’ex padrone delle “derivate” (6 Mondiali consecutivi con la Kawasaki), basterà un punto in più. Conseguenza dei rispettivi +82 e +98 in classifica dopo i primi dieci round stagionali.In ogni caso per chiudere i conti in anticipo, senza arrivare all’ultimo round in programma la prossima settimana in Australia, Bautista avrà altre due occasioni domenica (Superpole Race alle 3.30 e Gara-2 alle 6.30). E che ci sia aria di trionfo annunciato lo dice anche la presenza in Indonesia di Gigi Dall’Igna, il direttore generale di Ducati Corse che da Valencia (domenica il trionfo con Bagnaia, martedì i primi importantissimi test in chiave 2023) in pratica è volato direttamente a Mandalika, senza tornare a casa. «Pressione? No, la sua presenza è uno stimolo in più – assicura Bautista -. Vuol dire che la Ducati ci tiene anche a noi, al progetto Superbike». La chiusura del cerchio. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Ciabatti: “Bagnaia e Bastianini saranno avversari”

    ROMA – E’ un momento da sogno per Ducati, che in MotoGP si è portata a casa, oltre ai titoli costruttori e team, anche quello dei piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryLa storia della Ducati Mondiale: Bagnaia campione 15 anni dopo Stoner
    Un risultato storico
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    Ducati, Ciabatti su Bagnaia e Bastianini: “C’è rispetto, ma saranno avversari”

    ROMA – Ducati si gode i tre titoli conquistati in MotoGP. Dopo quelli di costruttori e team, infatti, è arrivato il Mondiale Piloti con Pecco Bagnaia. Intanto, in Superbike, Alvaro Bautista è vicinissimo alla vittoria del Mondiale. Gli occhi, però, sono puntati anche al 2023, quando nel Motomondiale la casa di Borgo Panigale correrà con Enea Bastianini in coppia assieme al neo campione del mondo. Di questo ha parlato durante l’EICMA il direttore sportivo Paolo Ciabatti: “L’anno prossimo avremo Bastianini, il secondo pilota più vincente del 2022 per numero di Gran Premi, per cui ci presenteremo con la coppia più competitiva di piloti – le sue parole ai microfoni di Sky Sport -. Da parte nostra, non nascondiamo che i due piloti italiani nella squadra Ducati ufficiale saranno ognuno il principale avversario dell’altro, ma hanno già mangiato insieme, si rispettano, si conoscono da quando erano bambini. È chiaro che la loro competitività sarà uno stimolo a migliorarsi. Se poi c’è rispetto non serve essere amici, basta correre al massimo delle potenzialità e che vinca il migliore”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    “È chiaro che è un titolo mondiale importantissimo per innumerevoli motivi e per tante persone – ha affermato Ciabatti -. Sicuramente lo è stato per la Ducati visto che avevamo vinto solamente nel 2007con Stoner, nella stagione d’esordio della cilindrata 800cc. Ora l’abbiamo conquistato con un pilota italiano, a cinquant’anni dal trionfo di Agostini in 500cc con MV Agusta e riproponendo così un binomio azzurro sul tetto del mondo. Il risultato è storico anche perché l’abbiamo vinto dopo aver recuperato 91 punti su Quartararo, una rimonta mai successa prima. Non è stato campionato facile dopo la caduta in Qatar e un inizio così difficile, ma poi sia noi che il pilota abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci e dunque ha un sapore particolare per noi tutti, per Bagnaia e spero per tutta l’Italia sportiva LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini e la sfida in Ducati: “Bagnaia? Vinca il migliore”

    ROMA – Enea Bastianini è pronto a prendersi la Ducati. Il pilota riminese, terzo nel Mondiale dietro a Pecco Bagnaia e a Fabio Quartararo, è pronto a giocarsi le sue carte nella scuderia che nel 2022 ha portato a casa tutti i titoli possibili. Sarà quindi un grosso stimolo per Bastianini correre nello stesso box del neo campione del mondo: “Conosco Francesco da molto tempo, e quando ci siamo confrontati direttamente, a volte ha vinto delle gare lui, altre volte io – ha detto ai microfoni di Sky Sport durante l’EICMA -. L’obiettivo sarà quello di sfidarci e poi che vinca il migliore. In questo momento comunque il migliore è lui, per cui sarà bello confrontarci, ma io prima di tutto dovrò cercare di imparare e di collaborare con lui, cercando di potenziare al massimo la Ducati”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Bastianini
    “Il colore rosso mi fa un grande effetto, perché non l’avevo mai indossato – ha inoltre detto Bastianini dopo le prime prove in pista con Ducati -. I test di Valencia hanno rappresentato per me l’esordio in questo nuovo team e personalmente mi sono molto divertito. Ho iniziato subito a lavorare sulle parti nuove del prossimo anno, cercando di conoscere al meglio la squadra e di comprendere le nuove tipologie di lavoro, trovandomi bene dal primo momento”. LEGGI TUTTO

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    Moto: Bagnaia, primo abbraccio con i tifosi all’Eicma

    TORINO – Il primo abbraccio del popolo rosso in Italia, la prima volta da campione del mondo. Pecco Bagnaia domani mattina sarà in grande protagonista dell’apertura al pubblico dell’Eicma, il salone del motociclo di Milano Rho che mai come quest’anno sta richiamando gli appassionati delle due ruote. Merito del torinese della Ducati, che ha riportato in Italia il titolo mondiale della MotoGP 13 anni dopo l’ultimo di Valentino Rossi e 50 dopo l’ultimo di un pilota italiano su una moto italiana (Giacomo Agostini sull’MV Agusta nel 1972).Pecco, che oggi pomeriggio ha incontrato media e operatori del settore allo stand Ducati di rientro da Valencia, dove ha domenica ha conquistato il Mondiale e martedì provato con soddisfazione il primo prototipo della GP23, la Rossa del prossimo anno, alle 11.50 salirà sul palco dell’area esterna MotoLive. Con il torinese ci sarà Enea Bastianini, altro italiano sul podio finale del Mondiale (terzo in classifica e migliore dei piloti dei team indipendente, con la GP21 targata Gresini) che da martedì veste il rosso della squadra ufficiale. Un Dream Team che spaventa tutti. E che dovrà essere gestito.Ma domani all’Eicma, per l’apertura al pubblico, ci sarà mezzo paddock. Anche Fabio Quartararo, il francese che ha abdicato dopo il titolo 2021 e che ha conteso fino all’ultimo la corna mondiale a Bagnaia. Sarà ovviamente l’attrazione allo stand Yamaha, anche se l’umore alla Casa di Iwata non è molto alto. E più ancora per il test non positivo di martedì dopo la sconfitta di domenica. Al completo l’Aprilia, con Aleix Espargaro e Maverick Viñales, vogliosi di riscatto dopo la chiusura negativa di una stagione meravigliosa per la Casa di Noale, l’altro made in Italy delle due ruote che sta travolgendo i colossi giapponesi. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, la rivelazione di Tardozzi: “Il consiglio di Bagnaia che ha cambiato la stagione”

    ROMA – Continua la festa di Ducati per il titolo piloti conquistato da Pecco Bagnaia in MotoGP. Con il trionfo del pilota torinese, la casa di Borgo Panigale ha completato il “triplete” che comprende anche le classifiche costruttori e team. Il 2022 non era però iniziato nella maniera più semplice. Il team manager Davide Tardozzi, ai microfoni di Sky Sport,ha rivelato la svolta che ha permesso a Ducati di affermarsi in maniera così netta: “Crediamo e speriamo che Bagnaia faccia un lungo percorso con noi e anche con qualche titolo in più – le sue parole. Pecco ci ha dato un’indicazione importante e strategica a febbraio, nell’ultimo giorno di test a Mandalika, che è stata determinante per la crescita della moto nelle gare successive. A lui va riconosciuto questo ed a Ducati il merito di aver stravolto la moto in pochissimo tempo, seguendo le sue indicazioni”.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino Rossi
    Verso il 2023
    La testa è però già proiettata alla nuova stagione, dove in Ducati correrà la coppia Bagnaia-Bastianini: “Non sottovalutiamo nessuno. Honda ha un campione come Marc Marquez e farà di tutto per migliorare, KTM ha fatto vedere una crescita importante così come Yamaha e Aprilia è stata una protagonista di quest’anno”. LEGGI TUTTO