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    MotoGP, Pedrosa punta su Marquez: “Può rovinare i piani Ducati”

    ROMA – Che Marc Marquez vedremo nel 2023? E’ questa la domanda che tanti addetti ai lavori e tifosi si stanno ponendo prima dell’inizio del nuovo mondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state all’insegna degli infortuni e in tanti vedono Marquez come l’unico a poter interrompere il dominio Ducati e tra questi anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – spiega ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc speciale”
    Secondo Pedrosa, il pilota di Cervera può vincere anche in condizioni non ottimali. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto non perfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, conclude l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti: “Bagnaia con il numero 1? Sarebbe fantastico”

    ROMA – Paolo Ciabatti ha parlato della possibile scelta del numero 1 da parte di Pecco Bagnaia per il Mondiale 2023 di MotoGP. Il pilota torinese, grazie alla conquista del titolo nell’ultima stagione, potrà correre con la speciale numerazione riservata ai campioni, anche se la scelta non appare così semplice. Come sottolineato anche dal direttore sportivo di Ducati, infatti, molti vincitori del Mondiale rifiutano il numero per motivi di scaramanzia. “l punto di vista dell’azienda, sarebbe fantastico se i nostri piloti scegliessero il numero 1 – ha detto -. D’altra parte, capiamo anche che c’è un po’ di superstizione e che i piloti costruiscano la loro immagine e il loro merchandising attorno al loro numero”. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La scelta di Bagnaia
    “Bagnaia ha vinto il titolo Moto2 con il 42 e il titolo MotoGP con il 63 – ha aggiunto Ciabatti ai microfoni di “Speedweek” -. Infatti il suo originario 21 non era disponibile in Moto2 ed ha quindi raddoppiato in 42. All’arrivo in classe regina però questo numero era già in possesso di Aleix Rins, quindi ha aggiunto un altro 21 (42+21) per passare al 63. Forse questo potrebbe aiutarlo un po’ nella sua decisione. Però lasciamo questa decisione nelle mani del pilota. Perché è importante che possa guidare con il numero di partenza che lo rappresenta meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall’Igna: “Marquez in Ducati? Nella vita non si sa mai”

    ROMA – Gigi Dall’Igna ha parlato della possibilità di vedere, un giorno, Marc Marquez in sella alla Ducati in MotoGP.  Il  Cabroncito arriva da un anno complicato, ma nel 2023 è pronto a lottare nuovamente al vertice. “Nella vita non si può mai sapere o dire. Magari sarà Pecco ad andarsene – ha detto Dall’Igna sui possibili movimenti di mercato del futuro -. Abbiamo un contratto di due anni, il rapporto è meraviglioso e nei momenti difficili abbiamo saputo aiutarci a vicenda. Sarebbe difficile, ma nella vita non si sa mai”. Il direttore generale della casa di Borgo Panigale, intervistato da “Marca”, ha poi messo in guardia in vista della prossima stagione, dove il pilota di Cervera potrebbe tornare a essere un avversario ostico: “Marquez fa sempre paura. Chi non ha paura è semplicemente pazzo. Ma abbiamo un pilota che, se si libera di alcune cose, può fare la differenza come Marc”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Dall’Igna
    Dall’Igna ha poi ripercorso le tappe che hanno portato Ducati a ingaggiare Pecco Bagnaia, laureatosi campione della MotoGP nel 2022: “Quando investi sui giovani, sai che sono bravi e hanno talento, però poi può succedere di tutto. Inoltre, la MotoGP è una categoria difficile. Con Pecco abbiamo fatto la scelta giusta. L’ho scelto perché ha passato due anni in Moto3 con una moto non competitiva e ha vinto delle gare. Mi piacciono i piloti che non si lamentano e che cercando di fare risultati indipendentemente dalla moto che hanno.Questa è una caratteristica che devono avere i campioni.Così ho capito che Pecco poteva fare grandi cose”. Poi, una previsione sul futuro: “È uno che può fare la storia. Sta affinando ogni cosa. Se elimina qualche piccola imperfezione, può fare la differenza in maniera incredibile LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall’Igna e l’ipotesi Marquez in Ducati: “Mai dire mai”

    ROMA – “Marquez in Ducati? Nella vita non si può mai sapere o dire. Magari sarà Pecco ad andarsene. Abbiamo un contratto di due anni, il rapporto è meraviglioso e nei momenti difficili abbiamo saputo aiutarci a vicenda. Sarebbe difficile, ma nella vita non si sa mai”. Gigi Dall’Igna ha parlato così della possibilità di vedere, un giorno, Marc Marquez in sella alla Ducati in MotoGP. Il direttore generale della casa di Borgo Panigale, intervistato da “Marca”, ha poi messo in guardia in vista della prossima stagione, dove il pilota di Cervera potrebbe tornare a essere un avversario ostico: “Marquez fa sempre paura. Chi non ha paura è semplicemente pazzo. Ma abbiamo un pilota che, se si libera di alcune cose, può fare la differenza come Marc”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La scelta di Bagnaia
    Dall’Igna ha poi ripercorso le tappe che hanno portato Ducati a ingaggiare Pecco Bagnaia, laureatosi campione della MotoGP nel 2022: “Quando investi sui giovani, sai che sono bravi e hanno talento, però poi può succedere di tutto. Inoltre, la MotoGP è una categoria difficile. Con Pecco abbiamo fatto la scelta giusta. L’ho scelto perché ha passato due anni in Moto3 con una moto non competitiva e ha vinto delle gare. Mi piacciono i piloti che non si lamentano e che cercando di fare risultati indipendentemente dalla moto che hanno.Questa è una caratteristica che devono avere i campioni.Così ho capito che Pecco poteva fare grandi cose”. Poi, una previsione sul futuro: “È uno che può fare la storia. Sta affinando ogni cosa. Se elimina qualche piccola imperfezione, può fare la differenza in maniera incredibile LEGGI TUTTO

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    Ducati Mania, vendute in poche ore le repliche delle moto di Bagnaia e Bautista

    TORINO – Ducati Mania. La storica stagione della Casa di Borgo Panigale, che dopo anni di inseguimento e sogni infranti ha centrato insieme sia la Tripla Corona nella MotoGP che nella Superbike, portando a casa tutti i titoli mondiali disponibili delle due ruote, sta porranno immediati effetti anche sui risultati industriali, per altro già straordinario da anni. L’ultima dimostrazione è il fatto che le serie limitate delle Panigale V4 replica con i colori delle moto vincenti quest’anno con Pecco Bagnaia e Alvaro Bautista sono stati venduti in poche ore.
    Autografo sul serbatoio
    Un successo straordinario, perché parliamo di 260 esemplari della Panigale V4 Bagnaia 2022 World Champion Replica e altrettanti della Panigale V4 Bautista 2022 World Champion Replica, pezzi unici perché numerati e con la firma originale del pilota sul serbatoio, protetta da una speciale vernice trasparente. Moto celebrative vendute a 63.000 euro (giocando sul numero di gara del torinese).Basta poco per fare i conti in tasca alla Ducati: si tratta di oltre 3 milioni di euro al netto delle due moto, la numero 63 e la numero 19, che l’a.d. Claudio Domenicali ha deciso di regalare a Bagnaia e Bautista.
    Centenario del 2026
    «Il 2022 è stato un anno incredibile per Ducati sia in pista che sul mercato, a conferma dell’integrazione e del continuo travaso di tecnologia e competenze tra la produzione di serie e le corse che non ha eguali nel mondo delle due ruote – il commento di Francesco Milicia, VP Global Sales & After Sales Ducati -. Abbiamo pensato che il modo migliore per condividere i successi del 2022 con i più appassionati Ducatisti fosse quello di mettergli a disposizione delle moto esclusive e numerate, firmate singolarmente da Pecco e Alvaro. In questo momento, in cui il nostro marchio è quanto mai solido e proiettato al futuro, abbiamo voluto anche fare un omaggio alla nostra storia, ricordando con entrambe le replica la fondazione di Ducati che risale al 1926». LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa sul rifiuto alla Ducati: “Il mio cuore ha scelto Honda”

    ROMA – Dani Pedrosa nel 2009 ha rischiato di lasciare il team Honda dopo tre titoli vinti tra 125 e 250. Per il pilota spagnolo arrivò un’offerta inaspettata dalla Ducati.  “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – spiega durante la trasmissione Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il perché del rifiuto
    Non fu facile per Pedrosa prendere una decisione in quel momento delle carriera. Alla fina a prevalere però fu il cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, conclude così il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e il mancato passaggio in Ducati: “Ecco perché rifiutai”

    ROMA – Dani Pedrosa dopo i tre titoli, tra 125 e 250, vedeva il suo futuro legato indissolubilmente alla Honda e per questo motivo nel 2009 l’offerta della Ducati ha preso lo spagnolo di sorpresa. “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – ha dichiarato allo speciale Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il motivo del rifiuto
    Una decisione non facile per Pedrosa, che fece però prevalere le ragioni di cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, queste le motivazioni del pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall’Igna punta la 8 Ore di Suzuka: “Voglio costruire un dream team”

    ROMA – Si avvia verso la conclusione un 2022 straordinario per Ducati. La casa di Borgo Panigale ha portato a casa i titoli costruttori, piloti e team sia in MotoGP che in Superbike, chiudendo la stagione come meglio non poteva fare. Il direttore generale del reparto corse, Luigi Dall’Igna, guarda quindi a nuovi obiettivi da raggiungere per il futuro, tra cui figura anche la 8 Ore di Suzuka: “È un sogno molto bello e interessante e spero di riuscire a realizzarlo – le sue parole riportate da “Speedweek” -. Non sarà facile perché ci sono alcuni problemi tecnici da risolvere per farlo bene.Ma vorrei costruire un ‘dream team’ per Suzuka”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Dall’Igna
    “Non credo che se ne parlerà per il 2023 – ha aggiunto Dall’Igna -. 2024? Queste cose richiedono tempo per essere gestite correttamente. Non ha senso partecipare a una gara di questo tipo senza avere la possibilità di fare bene”. LEGGI TUTTO