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    MotoGP, Bastianini accende la sfida in Ducati: “Voglio giocarmi il titolo con Bagnaia”

    ROMA – Ducati si presenta al Mondiale 2023 di MotoGP con due piloti pronti a giocarsi il titolo fino alla fine. La scuderia di Borgo Panigale schiererà, oltre al campione in carica Pecco Bagnaia, anche un Enea Bastianini che già con il team Gresini aveva lottato per il primo posto fino alle battute finali. Proprio il pilota riminese, in un’intervista a “Marca”, ha chiarito gli obiettivi per la nuova stagione: “Sappiamo che la moto è molto competitiva e che il team è al top. Ma è il mio primo anno con loro, quindi dovrò dare il cento per cento. Il mio compagno è già campione del mondo, dovrò seguire le sue orme per raggiungere l’obiettivo”.Guarda la galleryDucati: la nuova sfida di Bagnaia e Bastianini
    Duello con Bagnaia
    Secondo Bastianini, le persone sperano in una sfida interna con Pecco Bagnaia: “E’ da tanto che non c’è un duello tra italiani, che è quello che vorrebbero tutti. È ovvio che vorrei anche giocarmi il titolo con Pecco. Sarebbe una cosa incredibile, ma tra noi sta andando tutto bene. Nella vita mai dire mai, ma per il momento ho sempre avuto un bel rapporto con PeccoPiù piloti italiani ci sono davanti e più sarà interessante la situazione”. In chiusura, anche qualche parola su Marquez: “Penso che sappia di essere stato il numero uno. Ma in questo momento non lo so. I risultati dicono che ora il numero uno è Pecco. Ma vedremo. Penso che Marquez arriverà alla grande forma e che sarà un contendente per il titolo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jorge Martin: “Aperto a tutto, anche a lasciare Ducati”

    ROMA – Con il mondiale di MotoGP che ancora deve riprendere, tra i piloti c’è già chi pensa al 2024. È il caso di Jorge Martin, il cui contratto con Pramac Racing è in scadenza al termine del campionato che sta per iniziare. Una situazione che impone allo spagnolo di pensare già al futuro, considerando che il treno Ducati ufficiale al momento è passsato, avendo perso la corsa a due con Enea Bastianini. E il madrileno non fa nulla per allontanare le voci: “Il mercato si muove, e quando c’è una possibilità tutti parlano. Sono aperto a tutto: sia a rimanere in Ducati che ad andare in un altro team”, ha infatti dichiarato il classe ’98 dopo la presentazione della nuova Desmosedici GP23, che guiderà con al fianco ancora Johann Zarco. 
    “Possiamo lottare per tutto”
    Il primo pensiero va comunque alla pista, dove Martin cerca riscatto dopo un 2022 tutto sommato negativo per quelle che sono le sue potenzialità: “Non vedo l’ora di iniziare la stagione, saremo molto competitivi e penso che possiamo divertirci. L’anno scorso è stato un inferno, ma sto migliorando anche grazie alle esperienze negative. Penso che mi abbia aiutato a maturare come pilota. Penso molto di più alle cose e cerco di capire tutti i passi che stiamo facendo. Verso la fine della stagione mi sono sentito sempre meglio, e ora mi sento molto più preparato per quest’anno. Ho l’impressione che abbiamo tutte le carte in regola per lottare per tutto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jorge Martin allontana la Ducati? “Aperto a tutto per il 2024”

    ROMA – I motori della stagione 2023 di MotoGP sono pronti ad accendersi, ma c’è chi pensa già al prossimo anno. È il caso di Jorge Martin, il cui contratto con Pramac Racing è in scadenza al termine del campionato che sta per iniziare. Una situazione che impone allo spagnolo di pensare già al futuro, considerando che il treno Ducati ufficiale al momento è passsato, avendo perso la corsa a due con Enea Bastianini. E il madrileno non fa nulla per allontanare le voci: “Il mercato si muove, e quando c’è una possibilità tutti parlano. Sono aperto a tutto: sia a rimanere in Ducati che ad andare in un altro team”, ha infatti dichiarato il classe ’98 dopo la presentazione della nuova Desmosedici GP23, che guiderà con al fianco ancora Johann Zarco. 
    Obiettivi per il 2023
    Il primo pensiero va comunque alla pista, dove Martin cerca riscatto dopo un 2022 tutto sommato negativo per quelle che sono le sue potenzialità: “Non vedo l’ora di iniziare la stagione, saremo molto competitivi e penso che possiamo divertirci. L’anno scorso è stato un inferno, ma sto migliorando anche grazie alle esperienze negative. Penso che mi abbia aiutato a maturare come pilota. Penso molto di più alle cose e cerco di capire tutti i passi che stiamo facendo. Verso la fine della stagione mi sono sentito sempre meglio, e ora mi sento molto più preparato per quest’anno. Ho l’impressione che abbiamo tutte le carte in regola per lottare per tutto”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Bautista: “Priorità nei test non è il tempo”

    ROMA – Ancora poche settimane e la Superbike prenderà ufficialmente il via, con il primo appuntamento in Australia fissato per fine febbraio. Le derivate di serie hanno intanto cominciato a tastare la pista nei due giorni di test invernali a Jerez, mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio. Il calendario prevede, questa settimana, il trasferimento in Portogallo, a Portimao, per un’altra due giorni di prove (martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio), prima di volare a Phillip Island dove, ad anticipare il via al campionato, si svolgeranno anche i test ufficiali della Dorna. Alvaro Bautista, protagonista in Spagna di una caduta che ha scatenato la polemica con la connazionale Ana Carrasco, ha spiegato a Speedweek le prime sensazioni, soprattutto in riferimento ai tempi, che lo vedono in una lotta serrata con i rivali di sempre, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, e con il compagno di box in Ducati Michael Ruben Rinaldi: “Per me i test invernali rimangono dei semplici test invernali. In queste sessioni sembra sempre che tutti siano molto vicini, ma quando arrivano le gare la realtà è diversa e le differenze sono enormi. Per me si tratta di capire la moto, non di fare un buon tempo sul giro”.
    “Possiamo provare nuove soluzioni”
    Di sicuro, lo spagnolo parte dalla responsabilità di dover difendere il titolo conquistato nel 2022, che si accompagna alla consapevolezza di partire da un’ottima base. In tal senso, Bautista ha aggiunto: “Jerez mi ha permesso di prendere confidenza con la moto: ero molto felice e mi sentivo benissimo fin dal primo giro. A Portimao ci concentreremo principalmente sull’assetto. La nostra moto è molto simile a quella dello scorso anno, quindi la nostra base è buona. Ora che abbiamo un buon feeling con la moto, possiamo passare a idee che non abbiamo mai provato prima”. LEGGI TUTTO

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    Ducati, ricetta Bagnaia: “Così rendiamo più spettacolare la MotoGP”

    ROMA – “La Sprint Race? È una mossa giusta. Dobbiamo rendere più spettacolare il Motomondiale”. Così, Pecco Bagnaia ha dato la sua benedizione alla Sprint Race, che sbarcherà in ogni Gran Premio a partire dal Mondiale 2023 di MotoGP. Intervistato da “GQ Italia”, il campione del mondo della Ducati si è detto favorevole all’introduzione delle mini-gare del sabato: “In fondo stiamo parlando di un tentativo di modernizzare il nostro sport. Non possiamo nasconderci: c’è un cambiamento generazionale in corso cui dobbiamo fare fronte con una mutazione del prodotto. Queste transizioni sono momenti che creano sempre un po’ di fastidi, di nervosismi, di arrabbiature. Ma ogni cosa è ciclica, e noi abbiamo il dovere di provare a coinvolgere un pubblico più giovane”.
    I dubbi iniziali
    “Pratico e vivo uno sport che è profondamente attaccato alla sua storia, alle sue tradizioni, e il pubblico si comporta di conseguenza, è legato al motociclismo di una volta – ha aggiunto Bagnaia, che ha ammesso l’iniziale scetticismo -. Quindi avevo paura che questo nuovo format potesse essere rigettato, o comunque contestato dai nostri appassionati. Solo che poi ci ho pensato su: noi piloti che andiamo in moto siamo sempre più giovani, il nostro pubblico è sempre più giovane, quindi è giusto provare ad accattivarcelo costruendo dei contenuti e offrendogli degli eventi adatti a questa nuova era. Ai tempi che stiamo vivendo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Tardozzi avverte Bagnaia: “Cosa deve fare per vincere ancora”

    ROMA – Ducati si tuffa nella nuova stagione di MotoGP con l’obiettivo di essere ancora protagonista. Dopo la tripletta ottenuta nel 2022, il marchio di Borgo Panigale scenderà in pista con le stesse ambizioni e una nuova coppia formata dal campione del mondo Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Grande carica anche da parte di Davide Tardozzi, che ha appoggiato la scelta del suo pilota di correre con il numero 1: “E’ gratificante rivedere il numero 1 sulla Ducati – ha detto al sito ufficiale della MotoGP in occasione della presentazione della nuova Ducati -. Ce lo meritiamo, se lo merita soprattutto Pecco e se sei un campione secondo me devi avere il numero 1 in moto. Quindi penso che abbia preso la decisione giusta”.Guarda la galleryBagnaia, Bastianini e Dall’Igna: che sciatori!
    Il consiglio a Bagnaia
     “Penso che Pecco debba ancora perfezionare alcune cose – ha poi aggiunto Tardozzi, concentrandosi su Bagnaia -. È stato perfetto in alcune gare nel 2022, ma ha commesso degli errori in alcune altre gare del Mondiale. E deve migliorare queste cose nel 2023. A volte deve accontentarsi di un posto che non è il primo. Se vuoi vincere il titolo nel 2023, devi anche accettare qualche risultato fuori dal podio. È un compito difficile finire tutte le 42 gare, ma penso che una delle chiavi del successo sarà ottenere punti ogni volta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Tardozzi e il consiglio a Bagnaia: “Non può pensare di vincere sempre”

    ROMA – Ducati si prepara a una nuova stagione da assoluta protagonista in MotoGP. Dopo la tripletta ottenuta nel 2022, il marchio di Borgo Panigale scenderà in pista con le stesse ambizioni e una nuova coppia formata dal campione del mondo Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Grande carica anche da parte di Davide Tardozzi, che ha appoggiato la scelta del suo pilota di correre con il numero 1: “E’ gratificante rivedere il numero 1 sulla Ducati – ha detto al sito ufficiale della MotoGP in occasione della presentazione della nuova Ducati -. Ce lo meritiamo, se lo merita soprattutto Pecco e se sei un campione secondo me devi avere il numero 1 in moto. Quindi penso che abbia preso la decisione giusta”.Guarda la galleryMotoGP, ecco la nuova Ducati per il campione del mondo
    Le parole di Tardozzi
     “Penso che Pecco debba ancora perfezionare alcune cose – ha poi aggiunto Tardozzi, concentrandosi su Bagnaia -. È stato perfetto in alcune gare nel 2022, ma ha commesso degli errori in alcune altre gare del Mondiale. E deve migliorare queste cose nel 2023. A volte deve accontentarsi di un posto che non è il primo. Se vuoi vincere il titolo nel 2023, devi anche accettare qualche risultato fuori dal podio. È un compito difficile finire tutte le 42 gare, ma penso che una delle chiavi del successo sarà ottenere punti ogni volta”. LEGGI TUTTO

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    Ducati Pramac, la carica di Martin: “Convinto di poter fare grandi cose”

    ROMA – Dopo la scorsa stagione in chiaroscuro, i piloti della Ducati Pramac Raing puntano a un 2023 ad alto livello in MotoGP. Il potenziale c’è, così come la classe nei due alfieri, Jorge Martin e Johann Zarco, al terzo anno insieme; quella che è mancata, semmai, è la continuità. Entrambi i piloti, infatti, sono stati vittime di cinque ritiri, e soprattutto la seconda parte di stagione li ha visti più in ombra. A margine della presentazione della nuova moto, che tra l’altro sarà la seconda Desmosedici GP23 in griglia, dopo quella della Ducati ufficiale, Martin ha dichiarato: “Non vedo l’ora di cominciare e tornare a lavorare con la mia squadra. L’anno scorso è stato un anno con diverse difficoltà ma speciale, perché mi ha aiutato a crescere. Ho grandi ambizioni e un obiettivo importante, e sono convinto che insieme al team possiamo fare grandi cose. Siamo pronti”. 
    Le parole di Zarco
    A fargli da eco è Zarco, che lo scorso anno, per un certo periodo, sembrava potersi inserire nella lotta per il titolo, salvo poi chiudere ottavo a fine stagione. “Sono molto felice di continuare qui – ha detto il 32enne francese -. Abbiamo una grande squadra, un’ottima moto e ho un buon rapporto con Jorge, quindi credo che abbiamo tutte le componenti per fare una grande stagione e, chissà, per vincere una gara”. Infatti, sugli otto podi stagionali dello scorso anno, e nonostante le sette pole position totali, nessuno dei due piloti è salito sul gradino più alto, collezionando due secondi e due terzi posti a testa. Numeri che sono comunque valsi il titolo di miglior team indipendente.  LEGGI TUTTO