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    Superbike, risultati gara-2 Phillip Island: doppietta Ducati con Bautista e Rinaldi

    ROMA – Alvaro Bautista inizia alla grande la stagione di Superbike: dopo aver vinto in gara-1, il campione iridato in carica si conferma anche in gara-2, stavolta disputata sotto il sole. Lo spagnolo ha messo in scena una prova in solitaria, non lasciando mai la prima posizione, seguito a debita distanza dal compagno di squadra in Ducati, Michael Rinaldi. A completare il podio è un ottimo Andrea Locatelli, su Yamaha, a interrompere il monologo della squadra di Borgo Panigale, che ha portato quattro moto nelle prime cinque posizioni. Appena giù dal podio, infatti, si sono sistemati Axel Bassani e Philipp Oettl, che sono usciti vincitori da una splendida bagarre per il quarto posto che ha visto coinvolti sette piloti. Tra questi anche Jonathan Rea, che, dopo aver dato vita ad un corpo a corpo con il compagno di squadra Alex Lowes, è crollato nel finale venendo superato anche da Iker Lecuona e Dominique Aegerter, chiudendo ottavo. Lo stesso Lowes è stato protagonista di una caduta, in cui, pur non avendo colpe, ha trascinato a terra anche Toprak Razgatlioglu. In classifica, Bautista è a punteggio pieno a 62, ovvero esattamente il doppio di Jonathan Rea, terzo a 31. Locatelli è secondo a quota 34.  LEGGI TUTTO

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    Superbike, Bautista vince gara-1 a Phillip Island: la classifica

    ROMA – Il primo round della nuova stagione di Superbike ha visto Alvaro Bautista aggiudicarsi gara-1 del GP di Phillip Island, disputatasi sotto la pioggia. Scattato in maniera ottimale dai blocchetti di partenza, il campione in carica della Ducati è riuscito a sopravanzare fin da subito il poleman Toprak Razgatioglu, cominciando la sua rincorsa a Jonathan Rea. Il nordirlandese, arrivato alla 378esima gara in Superbike (nuovo record assoluto), ha infatti preso la testa della corsa, ma ha dovuto fare i conti con un problema al cambio elettronico; una limitazione gestita comunque al meglio, chiudendo poi a 3″ da Bautista e con un vantaggio identico proprio su Razgatlioglu. Giù dal podio un ottimo Locatelli, scattato dalla nona casella, seguito da Bassani; ottavo Petrucci, dopo essere stato penalizzato di una posizione per un contatto con Vierge. Comincia male, invece, la stagione di Michael Rinaldi: il compagno di squadra di Bautista ha chiuso 14esimo. LEGGI TUTTO

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    Superbike Ducati, Bautista ricomincia con una vittoria a Phillip Island: battuto Rea sotto la pioggia

    ROMA – Alvaro Bautista e la Ducati ripartono nella nuova stagione di Superbike da dove l’avevano interrotta nel 2022, ovvero vincendo. Lo spagnolo, infatti, si è aggiudicato gara-1 del primo round a Phillip Island, corsa sotto la pioggia. Scattato in maniera ottimale dai blocchetti di partenza, Bautista è riuscito a sopravanzare fin da subito il poleman Toprak Razgatioglu, cominciando la sua rincorsa a Jonathan Rea. Il nordirlandese, arrivato alla 378esima gara in Superbike (nuovo record assoluto), ha infatti preso la testa della corsa, ma ha dovuto fare i conti con un problema al cambio elettronico; una limitazione gestita comunque al meglio, chiudendo poi a 3″ da Bautista e con un vantaggio identico proprio su Razgatlioglu. Giù dal podio un ottimo Locatelli, scattato dalla nona casella, seguito da Bassani; ottavo Petrucci, dopo essere stato penalizzato di una posizione per un contatto con Vierge. Comincia male, invece, la stagione di Michael Rinaldi: il compagno di squadra di Bautista ha chiuso 14esimo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e il lavoro in KTM: “Più numeri che sentimenti”

    ROMA – KTM si presenta ai nastri di partenza della nuova MotoGP con obiettivi elevati, certificati dai numerosi cambi all’interno del team negli ultimi anni. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e gli ingegneri ex Ducati: “Così è cambiata KTM”

    ROMA – Nel corso degli ultimi anni, KTM ha progressivamente rivoluzionato il proprio team di lavoro, cercando di far salire sempre più il livello in MotoGP. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ducati sul dualismo Bastianini-Bagnaia: “Mentalità cambiata, siamo tranquilli”

    ROMA – La Ducati si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione di MotoGP con una lineup di altissimo livello e tutta italiana, con Enea Bastianini che è andato ad affiancare Francesco Bagnaia. Uno dei temi più discussi degli ultimi mesi è quello relativo all’impatto che avrà il riminese nel box della Rossa. Bastianini, infatti, lo scorso anno ha lottato per il titolo con il team Gresini, uscendo battuto aritmeticamente dal confronto con Bagnaia solo dopo il penultimo appuntamento, non prima di aver messo in scena una battaglia vera con Pecco. Una mossa che aveva creato scompiglio in casa Ducati, quasi creando un caso diplomatico in pitlane. Situazioni superate, come ha dichiarato Paolo Ciabatti in un’intervista rilasciata a Motorsport.com: “Avevamo chiarito tutto già lo scorso anno: Enea voleva dimostrare di meritare la moto ufficiale, e ora che l’ha raggiunta la sua mentalità e ha capito che deve lavorare insieme a Pecco”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ciabatti assicura: “Bastianini maturato, sa di dover lavorare con Bagnaia”

    ROMA – Enea Bastianini e Francesco Bagnaia saranno i due attesissimi alfieri del team ufficiale della Ducati per la nuova stagione di MotoGP. Uno dei temi più discussi degli ultimi mesi è quello relativo all’impatto che avrà il riminese nel box della Rossa. Bastianini, infatti, lo scorso anno ha lottato per il titolo con il team Gresini, uscendo battuto aritmeticamente dal confronto con Bagnaia solo dopo il penultimo appuntamento, non prima di aver messo in scena una battaglia vera con Pecco. Una mossa che aveva creato scompiglio in casa Ducati, quasi creando un caso diplomatico in pitlane. Situazioni superate, come ha dichiarato Paolo Ciabatti in un’intervista rilasciata a Motorsport.com: “Avevamo chiarito tutto già lo scorso anno: Enea voleva dimostrare di meritare la moto ufficiale, e ora che l’ha raggiunta la sua mentalità e ha capito che deve lavorare insieme a Pecco”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jarvis chiama il team di Valentino Rossi: “Sarebbe scelta logica”

    ROMA – “In questo preciso momento storico, in cui stiamo cercando di risollevarci dopo il 2022 negativo, la mancanza di un team clienti non è uno svantaggio. Ma ci possono essere svantaggi nei fine settimana del GP quando abbiamo bisogno di set-up per scenari diversi, ad esempio quando il meteo cambia”. Così Lin Jarvis, intervistato da Speedweek, è tornato a parlare della necessità, per Yamaha, di avere nuovamente un team satellite nel prossimo futuro in MotoGP. La scuderia giapponese, infatti, ha perso l’appoggio del team RNF, passato ad Aprilia, e come confermato dal managing director, sono già cominciate le riflessioni per avere una nuova squadra a cui affidarsi in vista del 2024, soprattutto visto quanto accade in casa Ducati: “Loro hanno le informazioni e i dati di otto piloti che provano cose diverse e testano diverse mescole di pneumatici, quindi saremo sicuramente svantaggiati. Non è un’urgenza assoluta avere il team satellite, ma non vogliamo perdere tempo inutile”. LEGGI TUTTO