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    MotoGP, tre team in pista a Jerez per provare a raggiungere Ducati

    ROMA – Il mese di marzo vedrà finalmente prendere il via la stagione di MotoGP: dopo i test a Sepang, nel fine settimana tra sabato 11 e domenica 12 si svolgeranno gli ultimi test, a Portimao, dove poi, a fine mese, si terrà il primo Gran Premio. Il tempo a disposizione delle scuderie per provare nuove soluzioni, quindi, comincia a scarseggiare, soprattutto per i team che si ritrovano a dover inseguire la Ducati. Ecco, quindi, che Aprilia, Honda e KTM si ritrovano in pista a Jerez tra venerdì 3 e domenica 5 marzo per effettuare dei test privati, ognuno con diversi aspetti su cui concentrarsi. Infatti, le scuderie del motomondiale possono indicare tre location per svolgere poi i propri test nell’arco della stagione. Il circuito spagnolo è stato scelto da tutti i cinque costruttori, quindi l’assenza di Yamaha e Ducati è motivata da proprie scelte strategiche. Anche perché ogni team ha a disposizione 200 pneumatici, invece di 240, per cui tali prove devono essere ben programmate.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, caccia alla Ducati: Honda, Aprilia e KTM in pista a Jerez

    ROMA – La MotoGP è pronta a ripartire a marzo, anche se c’è ancora qualche settimana da aspettare: infatti, la prossima settimana andranno in scena gli ultimi test a Portimao dove, a fine mese, andrà in scena il primo Gran Premio. Il tempo a disposizione delle scuderie per provare nuove soluzioni, quindi, comincia a scarseggiare, soprattutto per i team che si ritrovano a dover inseguire la Ducati. Ecco, quindi, che Aprilia, Honda e KTM si ritrovano in pista a Jerez tra venerdì 3 e domenica 5 marzo per effettuare dei test privati, ognuno con diversi aspetti su cui concentrarsi. Infatti, le scuderie del motomondiale possono indicare tre location per svolgere poi i propri test nell’arco della stagione. Il circuito spagnolo è stato scelto da tutti i cinque costruttori, quindi l’assenza di Yamaha e Ducati è motivata da proprie scelte strategiche. Anche perché ogni team ha a disposizione 200 pneumatici, invece di 240, per cui tali prove devono essere ben programmate.  LEGGI TUTTO

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    Ducati, Martin insegue Valentino Rossi. Ciabatti: “Gli daremo il supporto necessario”

    ROMA – Jorge Martin ed Enea Bastianini sono stati tra i protagonisti principali della scorsa stagione di MotoGP, non solo per la loro classe ed esplosività, ma anche (e soprattutto) perché si sono ritrovati a “lottare” per un posto nella Ducati ufficiale, al fianco di Francesco Bagnaia. Alla fine, come ben noto, è stato il riminese a spuntarla, grazie ad una maggiore costanza nei risultati rispetto allo spagnolo, rimasto in Pramac. Nonostante rimanga alla guida di un team privato, comunque, il nativo di Madrid potrà disporre della stessa Desmosedici GP23 del team ufficiale. Sarà ancora lotta alla pari, quindi, come confermato da Paolo Ciabatti in un’intervista a Motorsport.com: “Martin avrà tutto il sostegno necessario da parte di Ducati per essere campione del mondo con Pramac; avrà le stesse possibilità di Enea. L’anno scorso, Pecco si è giocato il titolo ma non siamo mai intervenuti e questo penso sia risultato molto chiaro”. Insomma, Martin avrà tutto il necessario per provare ad entrare nella storia: infatti, sono ormai passati 22 anni dall’ultima volta che un pilota “privato” arrivò a vincere il mondiale: era il 2001, e a raggiungere l’impresa fu un certo Valentino Rossi.   LEGGI TUTTO

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    Ducati, Martin come Bastianini: “Avrà tutto il sostegno per vincere titolo MotoGP”

    ROMA – La scorsa stagione di MotoGP ha visto come tema di interesse il dualismo tra Jorge Martin ed Enea Bastianini, impegnati nella rincorsa a un posto nella Ducati ufficiale, al fianco di colui che è poi diventato campione del mondo, Francesco Bagnaia. Alla fine, come ben noto, è stato il riminese a spuntarla, grazie ad una maggiore costanza nei risultati rispetto allo spagnolo, rimasto in Pramac. Nonostante rimanga alla guida di un team privato, comunque, il nativo di Madrid potrà disporre della stessa Desmosedici GP23 del team ufficiale. Sarà ancora lotta alla pari, quindi, come confermato da Paolo Ciabatti in un’intervista a Motorsport.com: “Martin avrà tutto il sostegno necessario da parte di Ducati per essere campione del mondo con Pramac; avrà le stesse possibilità di Enea. L’anno scorso, Pecco si è giocato il titolo ma non siamo mai intervenuti e questo penso sia risultato molto chiaro”. Insomma, Martin avrà tutto il necessario per provare ad entrare nella storia: infatti, sono ormai passati 22 anni dall’ultima volta che un pilota “privato” arrivò a vincere il mondiale: era il 2001, e a raggiungere l’impresa fu un certo Valentino Rossi.   LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Rivola: “Dobbiamo diminuire le prestazioni delle moto”

    ROMA – In MotoGP si stanno studiando nuove misure per rendere il campionato più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico; in particolare, la data fissata per arrivare ad avere un nuovo regolamento è quella del 2027. Il piano di Dorna è quello di arrivare ad avere un carburante sintetico al 100%, oltre a tutta una serie di cambi di regolamento per ridurre i costi (ad esempio, un limite allo sviluppo aerodinamico) e anche la velocità delle attuali moto, ad esempio con una diminuzione della cilindrata. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo punto, saltano subito alla mente i 363,6 km/h toccati da Jorge Martin al Mugello con la sua Ducati Pramac. Una deriva che Massimo Rivola ritiene pericolosa, e per la quale non si può aspettare ancora così tanto tempo, prima di intervenire. In un’intervista a Speedweek, infatti, l’amministratore delegato di Aprilia ha dichiarato: “Se lo sviluppo della MotoGP continua al ritmo attuale, nei prossimi quattro anni fino alla fine del 2026 i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto. Nel complesso, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto”. Insomma, la richiesta è quella di anticipare la rivoluzione del 2027 per quanto riguarda la riduzione delle prestazioni; un punto che tocca da vicino Ducati, assoluta dominatrice dell’ultimo campionato e quindi, a sua volta, non intenzionata a perdere il vantaggio accumulato. LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione MotoGP, l’idea di Rivola per interrompere il dominio Ducati

    ROMA – La MotoGP sta vivendo un periodo di profondo cambiamento: il primo passo è stata l’introduzione di nuovi Gran Premi e delle Sprint in ogni weekend di gara, ma è in programma anche la discussione di un piano per rendere il motomondiale più sostenibile dal punto di vista ambientale, a partire dal 2027. Il piano di Dorna è quello di arrivare ad avere un carburante sintetico al 100%, oltre a tutta una serie di cambi di regolamento per ridurre i costi (ad esempio, un limite allo sviluppo aerodinamico) e anche la velocità delle attuali moto, ad esempio con una diminuzione della cilindrata. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo punto, saltano subito alla mente i 363,6 km/h toccati da Jorge Martin al Mugello con la sua Ducati Pramac. Una deriva che Massimo Rivola ritiene pericolosa, e per la quale non si può aspettare ancora così tanto tempo, prima di intervenire. In un’intervista a Speedweek, infatti, l’amministratore delegato di Aprilia ha dichiarato: “Se lo sviluppo della MotoGP continua al ritmo attuale, nei prossimi quattro anni fino alla fine del 2026 i circuiti non saranno abbastanza grandi per le nostre moto. Nel complesso, siamo d’accordo che dovremmo ridurre le prestazioni delle moto”. Insomma, la richiesta è quella di anticipare la rivoluzione del 2027 per quanto riguarda la riduzione delle prestazioni; un punto che tocca da vicino Ducati, assoluta dominatrice dell’ultimo campionato e quindi, a sua volta, non intenzionata a perdere il vantaggio accumulato. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la carica di Bagnaia: “Ci sono i presupposti per partire bene”

    ROMA – Meno di un mese al Gran Premio del Portogallo in programma il prossimo 26 marzo, che darà inizio al Monidale 2023 di MotoGP. Pecco Bagnaia sarà chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2022, in sella a una Ducati che dopo aver dominato l’ultimo Mondiale punta a confermare l’egemonia sulla classe regina. Il pilota torinese ha parlato in un videomessaggio inviato a Sky Sport in vista del nuovo anno, mostrandosi ottimista e determinato a ripetere i risultati di quello passato. 
    Le parole di Bagnaia
    “Siamo carichi – ha detto Bagnaia -. Sarà una stagione particolare, per la prima volta parto da campione del Mondo e sarà tutto diverso. Sono contento dei primi test, ora andremo a Portimao per rifinire il lavoro ma ci sono tutti i presupposti per partire bene”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, doppietta Ducati a Phillip Island: Bautista vince davanti a Rinaldi, lontano Rea

    ROMA – Dopo aver vinto in gara-1, Alvaro Bautista si ripete nel secondo round di Phillip Island, iniziando la nuova stagione di Superbike con due splendide vittorie (tre considerando la Superpole Race). Il campione in carica ha disputato una prova in solitaria, non lasciando mai la prima posizione, seguito a debita distanza dal compagno di squadra in Ducati, Michael Rinaldi. A completare il podio è un ottimo Andrea Locatelli, su Yamaha, a interrompere il monologo della squadra di Borgo Panigale, che ha portato quattro moto nelle prime cinque posizioni. Appena giù dal podio, infatti, si sono sistemati Axel Bassani e Philipp Oettl, che sono usciti vincitori da una splendida bagarre per il quarto posto che ha visto coinvolti sette piloti. Tra questi anche Jonathan Rea, che, dopo aver dato vita ad un corpo a corpo con il compagno di squadra Alex Lowes, è crollato nel finale venendo superato anche da Iker Lecuona e Dominique Aegerter, chiudendo ottavo. Lo stesso Lowes è stato protagonista di una caduta, in cui, pur non avendo colpe, ha trascinato a terra anche Toprak Razgatlioglu. In classifica, Bautista è a punteggio pieno a 62, ovvero esattamente il doppio di Jonathan Rea, terzo a 31. Locatelli è secondo a quota 34.  LEGGI TUTTO