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    Nba, Doncic da urlo: vince la sfida con Curry e Dallas batte Golden State

    Tutti in piedi per Luka Doncic. Sul parquet dell’American Airlines Center di Dallas, il fuoriclasse sloveno sale in cattedra e con ben 41 punti a referto non solo vince il mismatch contro Steph Curry ma, dopo quattro sconfitte di fila, regala il successo in volata (116-113) ai Mavericks contro Golden State. Ai Warriors non bastano i 32 punti messi a segno dall’americano, pertanto dopo tre affermazioni consecutive arriva un altro ko, l’undicesimo della stagione. Rotonda vittoria in trasferta per i New York Knicks, che violano il parquet dei Detroit Pistons per 140-110 con 36 punti di Randle, il più prolifico del match. Affermazione esterna anche per il Los Angeles Clippers, che passano per 118-112 sul campo dei Portland Trail Blazers nonostante i 69 punti complessivi della coppia Simons (37)-Grant (32). Tra i californiani bene Powell, che chiude con 32 punti a referto.
    Nba: ecco i risultati
    Detroit Pistons-New York Knicks 110-140
    Dallas Mavericks-Golden State Warriors 116-113
    Portland Trail Blazers-Los Angeles Clippers 112-118
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    Nba, gioia Dallas: Doncic stende i Clippers all’ultimo respiro. Disastro Brooklyn

    DALLAS (Stati Uniti) – Prosegue la regular season dell’Nba. Nella nottata italiana Dallas supera i Clippers di 2 punti con il punteggio di 103-101. Sul parquet casalingo dell’American Airlines Center i Mavericks dominano incontrastati per tutta la prima parte di gara, per poi farsi rimontare clamorosamente 25 punti di vantaggio. Ad appena 27” dalla sirena, c’è il solito, inarrestabile Doncic – autore di 35 punti complessivi – a risolvere la partita con una tripla da extraterrestre. Tra i Mavs gran prova anche per Finney-Smith, autore di 21 punti. Nonostante i 27 punti di Durant, i Nets naufragano miseramente con i Sacramento Kings, al loro 4° successo consecutivo grazie ai 31 punti messi a referto da Davis. Finisce 153-121. Brooklyn mette in scena un autentico teatro degli orrori in fase difensiva. Perdono anche i Jazz, 118-111, contro i New York Knicks. Per Utah, dove l’azzurro Simone Fontecchio cerca di mettersi in mostra (9 punti, 4 rimbalzi e 2 assist in circa 17′ di gioco), si tratta del terzo ko consecutivo. Negli altri match della notte i New Orleans Pelicans si impongono in casa sui Memphis Grizzlies per 113-102 con una sfida all’ultimo canestro tra McCollum e Morant, autori rispettivamente di 30 e di 36 punti. Infine, Portland conquista il 4° trionfo nelle ultime 5 partite battendo i San Antonio Spurs 117-110. Per i Blazers sono da registrare le grandissime prestazioni dei soliti Grant (29 punti e 8 rimbalzi) e Lillard (22 punti e 11 assist). Per gli Spurs c’è una sola nota positiva, che risponde al nome di Poeltl, top-scorer della partita con 31 punti.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba, Butler da urlo: Miami stende Charlotte. Dallas ko con Washington

    MIAMI (Stati Uniti) – Miami si aggrappa ad uno scatenato Butler – autore di 35 punti, 10 rimbalzi e 8 assist complessivi – per battere a fatica all’overtime i modesti Hornets (117-112) di questo inizio stagione (3-10 il record). Altra partita tirata e decisa in volata per gli Heats, che stavolta non si lasciano sfuggire il successo, battendo dopo un tempo supplementare i rivali, abili però a recuperare prima 15 lunghezze di svantaggio e poi le 12 di margine dell’ultima frazione, guidati dai 29 punti siglati da Kelly Oubre Junior, dai 22 di Terry Rozier e dai 16 a testa di Jaden McDaniels e Mason Plumlee. Washington invece si sbarazza di Dallas (113-105) anche senza Beal e Porzingis: a guidare gli Wizards ci pensa Kyle Kuzma (36 punti e 11 rimbalzi), mentre Doncic si ferma a 22 punti con 8/21 al tiro. Portland vince ancora in trasferta, senza Lillard, beffando New Orleans, mentre Philadelphia inciampa anche ad Atlanta. Senza Bradley Beal e Kristaps Porzingis (il grande ex di giornata, fermato da un problema muscolare all’inguine).Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba: super Doncic affonda Brooklyn, Curry trascina i Warriors

    I Nets sbattono il muso contro un Luka Doncic versione All Star. Brooklyn conferma tutte le sue difficoltà in questo avvio di regular season, incassando la quarta sconfitta in cinque gare: al Barclays Center Dallas la spunta all’overtime per 129-125, con lo sloveno che firma una tripla doppia da 41 punti, 11 rimbalzi e 14 assist, compresi quelli per le tre “bombe” (Hardaway, Kleber e Bullock) che di fatto decidono la partita nell supplementare. Dopo Morant e Antetokounmpo, tocca dunque a Doncic affondare la difesa dei Nets, a cui non bastano i 39 punti di Irving e i 37 di Durant. A proposito dei Grizzlies, Memphis ribadisce di essere fra le squadre più in forma a Ovest: 125-110 su Sacramento (Kings ancora a zero vittorie) con 31 punti di Bane e 22 di Morant. Stephen Curry si prende invece la scena nel successo di Golden State su Miami per 123-110: 33 punti (di cui 10 nell’ultimo quarto), 9 assist e 7 rimbalzi. Non manca però il contributo dei vari Wiggins (18 punti e 10 rimbalzi) e Thompson (19 punti con cinque triple) mentre gli Heat non riescono a dare continuità alla vittoria su Portland nonostante 27 punti di Butler e 26 di Adebayo.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba: super Doncic non basta a Dallas, Warriors ko contro Phoenix

    I campioni a lezione dai Suns. Brutta sconfitta per Golden State al “Footprint Center”, dove Phoenix passeggia 134-105 con 34 punti e 7 assist di Devin Booker e 16 punti e 14 rimbalzi di Deandre Ayton. Partita nervosa: sette tecnici, due dei quali hanno portato alla prima espulsione in carriera di Klay Thompson dopo un acceso scambio verbale con Booker. Serata da dimenticare per il 32enne californiano, che chiude con appena due punti e 0/5 da tre. Per i Warriors 21 punti di Steph Curry. Male anche Dallas, che cade sotto i colpi dei Pelicans (113-111) nonostante un Luka Doncic da 37 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Lo sloveno manca allo scadere la tripla della vittoria contro una New Orleans che, priva di Brandon Ingram e Zion Williamson, manda otto giocatori in doppia cifra a partire da Trey Murphy (22 punti). I rimaneggiati Clippers (out Leonard, George e Morris) cadono contro Oklahoma City (108-94) che centra la prima vittoria stagionale grazie ai 33 punti di Shai Gilgeous-Alexander mentre Washington, nonostante i problemi alla schiena di Beal (13 punti in 22′, di cui 11 nell’ultimo quarto), la spunta su Detroit per 120-99 con 25 punti di Kuzma e 20 di Porzingis.Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici NBA LEGGI TUTTO

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    Nba: prima espulsione in carriera per Thompson, Doncic non basta a Dallas

    I Phoenix Suns, trascinati dai 34 punti della loro stella Devin Booker, hanno battuto il campioni in carica di Golden State, per 134-105, che hanno chiuso senza Klay Thompson, espulso per la prima volta dal’inizio della sua carriera nella Nba, ovvero alla sua 651ª partita nella lega. Forse condizionato da una serata di scarsa vena (2 punti e 1/8 al tiro), il 32enne californiano è stato sanzionato per un fallo antisportivo su Booker a metà del terzo quarto. Poi però è stato espulso, dopo un acceso scontro verbale tra i due giocatori, e le sue invettive verso gli arbitri. “Ho sempre amato Klay Thompson. Fin dai mei inizi ho detto che volevo essere come lui – il commento di Booker su Thompson nel dopopartita -. Ma questo non ci impedisce di essere rivali e di dirci delle piccole cose di tanto in tanto…”, ha aggiunto la stella dei Suns, che ha superato i 30 punti per la terza volta consecutiva e ora è a 32 punti di media. L’espulsione di Thompson ha destabilizzato i Warriors che, da un vantaggio di +6, sono andati sotto fino a -13 che non sono riusciti a recuperare.Sullo stesso argomentoNba, Fontecchio e Banchero in doppia cifra ma Utah e Orlando perdonoNBA

    Doncic, 37 punti ma Dallas ko

    A New Orleans, Luka Doncic ha segnato 37 punti (più 11 rimbalzi e 7 assist), ma la sua prova non è stata sufficiente per evitare la sconfitta di Dallas contro i Pelicans (113-111), nonostante la squadra di casa fosse priva di elementi importanti, in particolare Zion Williamson. Proprio Doncic ha sbagliato, nei secondi finali del match, il tiro da tre che avrebbe dato la vittoria ai Mavericks. Lo sloveno è comunque il primo giocatori nella storia della franchigia di Dallas a cominciare una stagione con tre partite sopra i 30 punti. Grazie a questa terza vittoria in quattro partite, i Pelicans di Trey Murphy III (22 punti) e CJ McCollum (14 punti e 11 assist) salgono al secondo posto nella Western Conference dietro Portland. A est, Washington è sullo stesso piano (3-1) dopo il successo in casa contro Detroit (120-99) con 25 punti di Kyle Kuzma e 20 di Kristaps Porzingis.

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    Nba, Banchero show in pre-season: 19 punti con i Magic e Doncic battuto

    NEW YORK (Stati Uniti) – Scalda di motori Paolo Banchero che porta a casa una vittoria nell’appuntamento di Preseason Nba vinto dai suoi Orlando Magic contro i Dallas Mavericks del fenomeno Luka Doncic. Ottima la prestazione del 19enne lungo italo-americano, prima scelta assoluta all’ultimo draft, sempre più a suo agio sui parquet della lega più importante del mondo. E’ lui a trascinare i propri compagni con 19 punti a referto in 21 minuti, aggiungendo anche 5 rimbalzi e un assist, fino al 110-105 che chiude l’incontro. L’azzurro è il miglior realizzatore dei suoi, davanti a Ross (16) e Bamba (13), mentre ai Mavericks non bastano i 16 di Doncic e soprattutto i 23 di Christian Wood dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Basket: l'addio di Belinelli e Hackett all'azzurro, il ritorno di Datome

    TORINO – Adesso la festa è passata. Il debutto dolce, nella casa di famiglia traboccante di gente e passione, contro la Slovenia di Luka Doncic, seppure con una sconfitta pesante (71-90) quanto prevedibile anche nelle dimensioni, è alle spalle. La luna di miele con il nuovo ct Gianmarco Pozzecco proseguirà, ci mancherebbe. Ma la prossima partita contro l’Olanda del ct Buscaglia il 4 luglio assegnerà già due punti importanti. Non per la prima fase ormai scontata di qualificazione mondiale, ma per la seconda al via a fine agosto e in preparazione agli Europei che inizieranno a Milano il 2 settembre prossimo.
    L’ADDIO DI BELI E HACKETT Intanto il ct ha fatto chiarezza su un tema che avrebbe potuto continuare a suscitare equivoci. Era arcinoto a tutti che Marco Belinelli e Daniel Hackett non sarebbero tornati in Nazionale, DH23 dopo un ritiro annunciato con correttezza e ufficialmente nel 2019. Pozzecco ha siglato la fine della vicenda con parole misurate, illustrando i colloqui avuti. Il prossimo passo della federazione, auspichiamo, dovrebbe essere l’organizzazione di una partita d’addio alla Nazionale per i due campioni che tanto hanno dato all’azzurro (e chi dice non sia stato così è in malafede, oppure non capisce). A suo tempo, ovvio, ma la memoria va mantenuta e nutrita. Anche da eventi appositi.
    GIGI C’È SEMPRE Altrettanto sicuro era il ritorno di Gigi Datome. Il capitano per la Nazionale c’è sempre stato, se in salute. A volte anche malconcio, tanto da mettere a repentaglio pezzi di carriera. Ha per esempio, compromesso il suo percorso Nba, per l’azzurro. Gigi darà un esempio fondamentale nel raduno a Brescia da martedì 28. Anche se per questa settimana mancherà Nicolò Melli, uscito acciaccato dalla finale scudetto e bisognoso di riposo per arrivare carico a un’estate importante.
    CHI VIENE E CHI RESTA Rientrano sette finalisti scudetto: i milanesi Biligha, Alviti, Baldasso, Datome, i virtussini Tessitori, Ricci, Pajola, poi Simone Fontecchio reduce dai playoff nella Liga. Otto sono i confermati da questo primo raduno di un azzurro molto sperimentale. E se appariva scontato tenere il difensore esimio John Petrucelli dopo il debutto, la novità a sorpresa e però avvalorata dalla prestazione in campo è Tomas Woldetensae, il ragazzo emiliano di origine eritrea rientrato la scorsa stagione dagli anni di studio (in ogni senso) negli States. Il disegnatore che ha tiro e fisico e perfetta coscienza dei propri limiti e pregi, saprà rendersi utile come contro la Slovenia. Il bello di Tomas è che correndo per il campo sembra danzare leggero con movenze che parevano dimenticate. Intanto potrà raccontare ai nipotini di aver rubato palla a Doncic nella prima azione in Nazionale. Come avranno notato tutti, manca un protagonista della qualificazione olimpica: Nico Mannion. Ha altro a cui pensare il playmaker reduce da stagione impervia fin dall’inizio tormentato da un virus gastrointestinale. Nico deve decidere del suo futuro. Chi guida una Nazionale deve cogliere anche gli umori di un giocatore. A volte si fa bene a non chiamarlo. A volte basta parlarci. E Poz sa parlare. Meglio, molto meglio utilizzare l’irrefrenabile grinta ed etica lavorativa di Tommy Baldasso. Del resto, mai sottovalutare il play-guardia torinese.
    OKEKE Il Poz ha ricevuto altre buone notizie dal debutto. Ha scoperto che Luca Severini, uno degli 8 confermati, è un lottatore intelligente, cresciuto alla corte di coach Ramondino. E perciò è un soldato che non spreca in campo, né si perde in banalità. Poi c’è Leo Okeke e qui si apre una parentesi importante: perché un 2,10 così mobile e atletico, con braccia smisurate e però anche tocco, Italia nostra non lo ha mai avuto. È molto da costruire, ma è sfrontato. Deve studiare il gioco e tanto, ma ha mezzi abbacinanti su cui un allenatore vero non può non essere stimolato e trascinato a lavorare. Il resto verrà, ma il futuro è appena cominciato. E paradossalmente per questo progetto studiato e preparato nei dettagli da Salvatore Trainotti, manager delle nazionali, l’Europeo prossimo è solo una tappa. L’approdo è Parigi 2024 e ancor più Los Angeles 2028. Con Banchero, Procida e Spagnolo, ovviamente LEGGI TUTTO