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    Dominic Thiem confessa di essere rimasto meravigliato quando ha visto Alcaraz e Sinner giocare dal vivo

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 – Foto Getty Images

    Dominic Thiem non si arrende nel suo tentativo di tornare ad alti livelli. Il numero 106 del ranking ATP, ex-top 3 mondiale, ha dato alcuni segnali positivi con la sua prestazione a Monte Carlo, dove ha demolito Richard Gasquet prima di perdere un duello di alto livello con Holger Rune. Durante un’intervista al sito di Roland Garros, ha espresso la sua ammirazione per i giovani talenti di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, spiegando di essere rimasto profondamente colpito dalle loro capacità.”
    “A volte pensavo: ‘Wow, le cose sono cambiate’. Li vedevo in televisione, ma quando sono tornato sul circuito ho potuto vedere il loro tennis dal vivo e ho capito che si sono migliorati molto. È normale. Sono stato fuori dal campo per quasi dieci mesi e mi sono trovato di fronte a giovani come Alcaraz e Sinner, che hanno portato il tennis a un altro livello. Ora il mio obiettivo è raggiungerli”, ha rivelato Thiem.L’austriaco si dirigerà ora a Monaco per il torneo ATP 250, dove ha ricevuto una wild card, prima di partecipare ai Masters 1000 di Madrid e Roma. LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem: sconfitta a Miami e ricerca di fiducia in vista della stagione su terra battuta

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 – Foto Getty Images

    L’austriaco Dominic Thiem fatica a risollevarsi. Dopo la sconfitta contro Lorenzo Sonego al Miami Open con il punteggio di 7-6(7) 6-2, Thiem ammette di aver perso il controllo del match nel secondo set. “È stato un primo set molto equilibrato. Purtroppo, dopo il tiebreak, ho perso la concentrazione per un brevissimo periodo. Mi sono ritrovato sotto 4-0 e solo in quel momento sono riuscito a rientrare in partita, ma queste cadute di tensione non sono positive. La leggera perdita di concentrazione o di intensità è stata anche la ragione per cui ho perso il secondo set”, ha dichiarato.
    L’austriaco si appresta ad affrontare la stagione su terra battuta senza brillanti risultati nei primi Masters 1000 dell’anno. “C’è anche una certa mancanza di fiducia in me stesso e devo lavorare per recuperarla”, ha affermato Thiem. Il suo prossimo obiettivo sarà l’ATP 250 di Estoril, che inizierà il 3 aprile. Inoltre, ha rivelato che potrebbe tornare a giocare nel circuito Challenger per qualche giorno dopo quel torneo, al fine di “ottenere alcune vittorie” che gli restituiscano la fiducia di cui ha bisogno attualmente. LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “La paternità mi ha fatto scoprire un lato sensibile che non pensavo di avere”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev si dice cambiato dopo essere diventato papà poche settimane fa. Con orgoglio, il russo ha mostrato tramite una foto su Instagram la sua piccolina appena arrivata a casa, sul balcone della propria abitazione sul lungo mare di Nizza, in Francia, dove risiede da qualche anno. Ai microfoni di TennisTv in quel di Vienna, dove il moscovita è tornato in campo dopo il ritiro ad Astana, ha rilasciato qualche dichiarazione in merito al proprio privato e condizione.
    “Le ultime sono state settimane ricche di novità, tutte belle. Ho provato tante emozioni che pensavo non sarei stato in grado di provare. Non mi consideravo capace di tutto ciò perché sono una persona piuttosto fredda… Sentire emozioni così nuove e intense mi ha fatto pensare ‘Wow, sono una persona sensibile, posso essere sensibile’. È stato divertente vedere così tanti buoni sentimenti tutti insieme”.
    Un Medvedev più morbido e quindi meno “cattivo” in campo? No, a suo dire il suo lato competitivo resta molto forte: “Sono una persona competitiva e voglio continuare a vincere i tornei, cercando di fare del mio meglio e vincere. Mi sono allenato molto prima di tornare a gareggiare. Sotto questo aspetto non è cambiato nulla. Voglio ancora vincere, anzi ancor di più”.
    L’ex n.1 del mondo è tornato in campo a Vienna dopo il ritiro ad Astana. Ha superato il primo turno contro un Basilashvili piuttosto modesto, e lo attende un super-match contro un Thiem tornato a grande livello, e di fronte ai propri tifosi. Medvedev si dice fiducioso, forte del proprio tennis che in condizioni indoor è molto efficace. “Sabato scorso sono stato in grado di completare il mio programma di allenamento, solo se l’avessi fatto al 100% la decisione sarebbe stata venire qui, non ne ero sicuro. Non ho sentito dolore, quindi sono venuto qui a Vienna, mi sono allenato e ho giocato un buon tennis al primo turno. Posso correre liberamente sul campo, mi sento pronto al 100%”.
    Il match tra Daniil e Dominic è il più atteso di giornata, appena prima di Sinner – F.Cerundolo (non prima delle 17.30). Un grande pomeriggio di tennis nella splendida capitale austriaca, preparate i popcorn… LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi Bercy: Ecco tutte le wild card. Thiem riceve una wild card “solo” per le qualificazioni

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 – Foto Getty Images

    Dominic Thiem è ancora fuori dalla top 100, ma l’austriaco sta dimostrando di essere tornato al suo livello, come dimostrano le semifinali delle ultime due settimane. Thiem ha ottenuto un’ottima vittoria contro Tommy Paul a Vienna, ma ciò non è bastato a convincere gli organizzatori del Masters 1000 di Parigi Bercy a concedergli una wild card per il main draw. Invece, ha ricevuto un invito per le qualificazioni.
    L’ex top 3 mondiale dovrà giocare nel tabellone cadetto, unico giocatore non francese tra tutte le wild card assgnate. Ugo Humbert, Hugo Gaston e Quentin Halys sono stati gli altri inviti per le qualificazioni, mentre Gilles Simon – che metterà fine alla sua carriera -, Richard Gasquet, Adrian Mannarino e Arthur Rinderknech hanno ricevuto l’invito per il tabellone principale.
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Parigi Bercy (MD) Inizio torneo: 31/10/2022 | Ultimo agg.: 26/10/2022 16:05Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 30/09/22 – Special Exempts: 0/0)

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    Il nuovo preparatore assicura: “Thiem in Australia sarà fisicamente più forte del passato”

    Dominic Thiem

    “Con un nuovo programma di allenamento a novembre e dicembre, Dominic Thiem in Australia sarà a un altro livello. Avrà recuperato tutta la potenza e sarà ancora più forte, veloce e in forma di prima”. Parole e musica di Jez Green, preparatore atletico dell’austriaco, che scommette su di un 2023 di grande livello per il suo assistito, finalmente tornato al 100% della salute e quindi pronto a ritrovare quel tennis potente e aggressivo con il quale ha vinto US Open e molto altro. Dopo aver lavorato negli ultimi anni con campioni del carico di Murray e Zverev, e fresco di una nuova collaborazione con Emma Raducanu, Green dall’anno scorso segue anche il difficile rientro nel tour Thiem. Adesso il “guru” del settore è sicuro che i frutti del lavoro, impostato in modo totalmente differente, arriveranno. Così ha parlato a tennishead.
    “Ho gli occhi puntati sull’Australia, ma lui già sta iniziando ad apprezzare in campo il lavoro svolto in questi mesi. Sarà su un altro livello in Australia. Avrà recuperato tutta la potenza. Non aveva mai svolto un programma di forza eseguito in modo così scientifico. Abbiamo lavorato per renderlo molto più esplosivo.Finirà per sembrare un po’ diverso, tutti noteranno i cambiamenti. Tutti si aspettano che il Roland Garros sia la prima opzione per un Dominic a pieno regime, ma tutti gli Slam sono possibili. Potrebbe avere ancora cinque anni al suo massimo nel tennis, quindi ha grandi possibilità. Novak e Rafa saranno sorpresi dal vedere un Dominic Thiem al top della forma”.
    Green è conscio di aver un tennista di razza, ma reduce da un severo infortunio. “Lavorare con Dominic, uno che è già stato al top ed è anche un po’ più maturo dei giovani che di solito accompagno nel proprio sviluppo, è un progetto interessante per me. Ha avuto una storia molto curiosa con il lavoro di fitness in quanto non ha mai fatto un programma strutturato come lo intendo io. Ha lavorato finora con un allenatore “della vecchia scuola”, faceva tutto sul campo. Abbiamo cambiato l’approccio al lavoro, introducendo la scienza, qualcosa che non aveva fatto in precedenza”.
    Per l’ex consulente della USTA (una delle sue tante collaborazioni), giocando partite Thiem ritroverà ogni pezzo del suo tennis. “Il suo corpo è in ottima forma, ha fatto molto esercizio fisico negli ultimi cinque mesi. L’unica cosa che manca sono le partite, che sta disputando finalmente ora. La sua forma fisica e il suo corpo erano pronti già in primavera, ma i colpi non c’erano. Nessun dolore al polso da mesi, quindi ha potuto ricominciare a spingere. Presto inizieremo a vedere il vero Dominic Thiem, quello di tutta la vita. Ora ha bisogno di 25 partite di alto livello per tornare quello di prima, anche meglio”. LEGGI TUTTO

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    Thiem: “Spero di tornare competitivo per vincere gli Slam, altrimenti smetterò”

    Dominic Thiem

    Dominic Thiem ha finalmente brillato all’ATP 250 di Gijon, in corso questa settimana in contemporanea al torneo indoor di Firenze. Per suo stesso dire quella contro Sousa è stata la sua miglior prestazione dopo l’infortunio al polso che l’ha costretto a un lungo stop e una difficile riabilitazione. L’avversario non era tra i più temibili, ma è piaciuto assai il tennis del viennese. Erano mesi e mesi che l’austriaco non riusciva a produrre un tennis così consistente, offensivo e carico di quella potenza, intensità ed energia che l’avevano portato ai vertici della disciplina, con la vittoria a US Open e le finali raggiunte a Parigi e Australian Open.
    Intervistato dal quotidiano iberico AS, Dominic ha parlato a 360° del suo momento, di quanto sia stato difficile ritrovare il suo miglior tennis e dei suoi obiettivi. È consapevole che sarà molto difficile, ma vuole tornare competitivo negli Slam, altrimenti crede sia meglio farsi da parte. Ecco alcuni estratti del suo pensiero.
    “Finalmente il polso sta bene. Tornare al 100% mi è costato molto, sono stato molto tempo senza giocare al meglio. Il diritto era sparito, da essere un colpo molto buono era crollato quasi zero, mi ci è voluto molto lavoro per riaverlo. Ora sono su una strada molto buona”.
    Per molti osservatori rovescio era il suo punto di forza, anche se lui non la pensa proprio così: “Il rovescio? Penso che sia migliorato un po’ nell’ultimo mese, il che è importante per me perché anche se il mio rovescio è sempre stato un buon colpo, nella fase migliore della mia carriera costruivo il punto e cercavo più il vincente con il diritto. E dopo l’infortunio tutto questo non ha più funzionato. Quindi ho dovuto chiedere molto di più al rovescio. Era l’unico colpo con cui riuscivo a fare la differenza. Ora che a poco a poco la spinta sta tornando, può essere un’ottima combinazione per me”.
    Ricordano a Dominic che in passato ha battuto Roger, Rafa e Novak cinque volte ciascuno. Passare da quel livello alle sconfitte nei primi turni in così poco tempo deve esser stato difficile da digerire… “Sono momenti molto diversi. La mia carriera è divisa in due, prima e dopo l’infortunio. La prima parte è stata incredibile. Sono stato in grado di battere tutti i migliori, vincere molti tornei, persino un Grande Slam. E poi è arrivato l’infortunio e la mia traiettoria si è fermata. La fase attuale da un certo punto di vista è un’esperienza molto interessante perché devo essere in grado di competere di nuovo con tanti ragazzi in gamba, cercando di arrivare a giocarmela contro i migliori e questo è un bene. Ovviamente le partite e le vittorie contro Federer, Nadal e Djokovic mi stanno aiutando, perché sono state una bella esperienza e mi ricordano che giocatore ero, dove voglio tornare”.
    “Tornare a lottare per uno Slam? È quello che voglio, ho la convinzione di potercela fare. Altrimenti rinuncerei alla mia carriera. Ero in al vertice, tra i primi tre in classifica. Ho la sensazione di essere in grado di lottare ancora per i grandi titoli, per gli Slam e di poter battere chiunque. Altrimenti, tutto questo duro lavoro non avrebbe senso per me. Spero l’anno prossimo di poter tornare a quel livello, ora che sto finalmente bene”.
    Stare tanti mesi senza giocare gli è costato molto, ha perso la motivazione: “Quando giochi male, le cose non vanno, è difficile tenere alta la motivazione e tornare in giorno in campo senza vedere miglioramenti. Per me è stato difficile. Non vedevo molto tennis quando sono stato costretto ai box, era difficile non stare là con gli altri. Tutto questo sembra alle spalle”.
    “Ritiro? No, seriamente non c’ho mai pensato. Sono ancora molto giovane, penso di aver davanti a me altri anni positivi”.
    “Alcaraz? È il più giovane numero uno della storia e vincitore degli US Open da teenager, è un tennista eccezionale. Sta cambiando il tennis, perché a New York e in altri tornei lui era sempre lì, in attacco, andando a rete, giocando ogni punto senza paura e con ritmi altissimi. Penso che questo sia qualcosa di nuovo”.
    Non sarà facile per Thiem ritrovare quella combinazione di intensità, forza e determinazione che l’hanno portato sul trono di New York e super competitivo in tutti i grandi tornei. Anche nei suoi anni migliori, la sensazione che esprimeva il suo tennis è sempre stata quella di una notevole “fatica”. Ha chiesto di tutto di più alla sua testa e al suo fisico per arrivare al livello di Novak e compagni, spremendo ogni goccia di quel che aveva. Tanta forza, abnegazione, ma poca fluidità e tempo sulla palla, quindi per generare velocità c’ha sempre messo forza, fatica, intensità, scambiando fin troppo e quindi facendo chilometri e chilometri. Ha migliorato il suo tennis negli anni, crescendo soprattutto al servizio, ma non è mai davvero riuscito a passare da quel tennis muscolare di pressione e intensità ad un gioco più rapido e meno dispendioso nella ricerca del punto e anche in difesa. Bravissimo nell’arrivare con i suoi mezzi tra i migliori del mondo, ma la storia del gioco insegna che quando hai un tennis che ti spreme così tanto, arrivi a toccare l’apice e poi sei costretto a fermarti, ritrovare quella estrema motivazione per tornare a quei livelli è molto, molto difficile. Glielo auguriamo, perché Thiem nei suoi anni migliori è stato protagonista grandi battaglie contro Roger, Rafa e gli altri, regalando grande spettacolo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO