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    ATP 500 Barcellona: Musetti cede a Schwartzman, grande lotta con l’argentino più consistente

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti non supera l’esame Schwartzman. Nella rivincita della battaglia andata in scena qualche giorno fa a Monte Carlo, l’azzurro cede 6-4 7-5 all’argentino sul rosso dell’ATP 500 di Barcellona. È stata anche oggi una grande lotta, in una giornata non facile per il forte vento che soprattutto nel secondo set imperversava sulla città catalana. Entrambi hanno fatto enorme fatica nei propri turni di servizio (ben 12 break complessivi!), tanto che alla fine la differenza è venuta per la maggior consistenza di Schwartzman, meno falloso e più attento a giocare un tennis concreto nei momenti decisivi. Non una partita “bella”, tanti gli errori commessi. Le solite fiammate di qualità oggi non sono bastate a Musetti, incerto in alcune fasi delicate del match e soprattutto poco sostenuto dal servizio. Troppo poco per resistere agli assalti e pressione di Schwartzman.
    È stata una battaglia “classica” da terra battuta. Pochi punti diretti col servizio, grandi rincorse, scambi discretamente arrotati cercando di allontanare il rivale dalla riga di fondo o spostarlo lateralmente per poi infilarlo nell’angolo scoperto. Purtroppo per Musetti, la consistenza e ritmo di Schwartzman è stata superiore alla sua capacità di variare, cambiare ritmo e trovare soluzioni vincenti.La partita è stata un continuo susseguirsi di break o grandi difficoltà nei turni di servizio, ma la sensazione che Lorenzo oggi non ce la facesse è arrivata sul 4 pari del primo set. Schwartzman ha giocato un game pessimo, ha commesso ben 3 doppi falli, ma nonostante quest’enorme vantaggio Musetti non è riuscito a strappare nemmeno una palla break. Inoltre nel secondo set, l’azzurro è stato avanti 3-1, ma nel sesto game non è riuscito a consolidare il suo vantaggio, con alcuni errori e scelte non perfette.Il match è stato lottato, spesso punto su punto, ma non si è deciso per qualche episodio. La risposta e pressing di Schwartzman è stata complessivamente superiore alla qualità tecnica e variazioni di Musetti. Quando hai un tennis brillante come quello dell’azzurro, e prendi molti rischi nello scambio, non puoi prescindere – nemmeno su terra battuta – da un servizio più efficace, continuo e pungente. Oggi Lorenzo non ha ricavato praticamente niente dalla battuta, tanto che ad uno sporadico Ace ha alzato le braccia al cielo, come dire “finalmente”. Contro un corridore come Diego, abilissimo a rimettere tutto e pressare alla prima occasione, non puoi farcela se non hai un servizio migliore.Inoltre Musetti oggi è stato assai altalenante col diritto. Questo è diventato il termometro del suo tennis. Quando ha preso fiducia, ha lasciato correre il braccio aumentando velocità e profondità, è riuscito ad incidere, a fare la differenza sul rivale. Come era accaduto a Monte Carlo su Felix Auger-Aliassime, per non andare tanto lontani. Non sempre oggi è stato sciolto invece col diritto, spesso ha tirato corto, conservativo, e non solo per la posizione in campo ancora un po’ arretrata. Trovare continuità nella spinta col diritto è un altro passo avanti necessario per crescere. Come nell’attacco alla rete. È un’ottima tattica quella di venire avanti, per variare e non cadere nel ritmo di uno Schwartzman, ma devi farlo con una palla d’approccio più ficcante, profonda o angolata, altrimenti ti esponi ad un rischio eccessivo che, come oggi, gli è costato punti importanti (vedi il match point).Una sconfitta che ci sta, Schwartzman su terra battuta è un avversario ostico, per tutti. Ma sul piano tecnico e anche della costruzione del punto, ci si aspettava un Musetti diverso, più incisivo e meno falloso.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Inizio complicato per l’azzurro, Diego scatta velocissimo con un parziale di 7 punti a 1. Sotto 0-40, Musetti salva le tre palle break consecutive, ma capitola alla quarto. 2-0 Schwartzman. Finalmente entra in partita Lorenzo, spinge col diritto, sposta l’argentino che sbaglia qualcosa. 15-30 e poi 15-40, due palle per il contro break. Scambio di ritmo, sbaglia Diego col diritto. Recupera il break Musetti, serve 1-2. Chiara la tattica dell’azzurro: palle cariche e profonde, per allontanare il rivale dalla riga di fondo ed impedirgli il martellamento di ritmo (suo marchio di fabbrica), e magari sorprenderlo con la smorzata. Impatta 2 pari Musetti. Lorenzo in questa fase ha guadagnato una posizione di campo piuttosto vicina alla riga di fondo, è soprattutto lui a condurre i ritmi dello scambio. Schwartzman è attento a non sbagliare e cerca il contro piede. Qualche bel tocco di Lorenzo, intensità di Diego. Quando Musetti lascia correre il diritto, riesce a spaccare lo scambio a suo favore, mentre la palla corta non gli porta grandi risultati, vista la velocità dell’argentino. Un gran cross stretto col diritto vale a Diego una palla break sul 3-2. Spinge l’azzurro, ma esagera col rovescio incrociato. La palla vola ben larga, BREAK Schwartzman, avanti di nuovo, 4-2 e servizio. Un peccato, Lorenzo era avanti 40-15 nel game ma non è riuscito a chiuderlo (ha perso uno scambio rocambolesco che doveva vincere). Musetti alza il ritmo col diritto in risposta, si mangia il campo e vola 0-40, tre palle per il contro break. Un errore banale di Diego col rovescio, molto scarico con le gambe, lo condanna. Contro Break, Lorenzo serve 3-4. Sul 40 pari di nuovo tenta la smorzata, ma Schwartzman intuisce e si prende il punto. Nuova chance per l’allungo per Diego. Gioca benissimo il punto Lorenzo: lavora col back, respinge l’assalto del rivale e si prende il punto a rete con una volée perfetta di rovescio. Con un Ace si porta 4 pari. Schwartzman si è innervosito per la chance sprecata, commette due orribili doppi falli (palla a mezza rete) che mandano Musetti 15-30. Non approfitta l’azzurro, sbaglia in risposta. Nonostante il terzo DF del game, Schwartzman si porta 5-4. Musetti incassa un gran diritto lungo linea dell’avversario, si ritrova 15-30 e niente prima palla in campo… se la gioca benissimo l’argentino, aggredisce in risposta e poi tocca chiamando avanti l’azzurro, che non può coprire tutto il campo. 15-40 e due Set Point Schwartzman! Rischia la palla corta subito dopo il servizio Lorenzo, gli va bene (non un gran tocco di Diego…). Lungo scambio sulla seconda, Schwartzman guadagna campo diritto dopo diritto, uno cross è davvero molto profondo, Lorenzo non la rimette in gioco. Urla la sua rabbia Musetti, 6-4 Schwartzman. Un set meritato, più continuo e consistente l’argentino.
    Secondo Set. Musetti ha sfogato la rabbia per il set perso e torna in campo molto aggressivo. Si procura in risposta un’immediata palla break, che trasforma con un diritto aggressivo. BREAK, 1-0 avanti. Chi è al servizio fa fatica in questo match, ora è Lorenzo a soffrire. Spinge forte in risposta Diego, sullo 0-30 ne trova una profondissima, che gli vale 3 palle del contro break. Se lo prende alla prima, con un passante “robusto” che Musetti non controlla di volo. Contro Break, 1 pari, tutto da rifare. Il festival dei break continua: da 40-15 ora è Schwartzman a cedere il game di servizio, “Muso” serve avanti 2-1. La lotta continua, punto su punto, una grande battaglia da terra rossa, con un po’ troppi errori a dire il vero rispetto ai vincenti. Lorenzo trova un bellissimo diritto vincente sul 30 pari che lascia fermo Diego, quindi una bella prima gli regala il 3-1, per la prima volta consolida il vantaggio. Sul 3-2, Musetti incassa un gran passante in risposta di Schwartzman (ma l’attacco, di nuovo, un po’ leggero). Siamo 15-40, due palle per tornare in parità. Sbaglia un rovescio in corsa sulla prima l’argentino; spedisce in rete un back difensivo Lorenzo sulla seconda, concedendo l’ennesimo break. 3 pari. Spira un vento fortissimo, le condizioni non sono affatto facili. Lavora bene col diritto inside out Schwartzman, trovando alcuni contro piede ottimi, come quello che gli vale il 4-3. Anche l’azzurro trova un buon gioco di servizio, 40-0 e poi chiude con un Ace al centro, per il 4 pari. Schwartzman va in difficoltà, sotto 0-30. Si butta avanti per mettere pressione a Lorenzo, ma sul 30 pari sbaglia un approccio che gli costa la palla break. Bravissimo Musetti! Si difende nell’angolo destro e trova quindi un diritto aggressivo che sorprende il rivale. BREAK! Avanti 5-4, può servire per il secondo set. Non cambia il canovaccio del match: al servizio non si ricavano punti diretti e si fa fatica. Musetti crolla 0-30 e 15-40. Salva la prima palla break con un attacco in contro tempo sontuoso, ma viene passato sotto rete nella seconda. 5 pari, la lotta è serratissima. Con un rovescio lungo linea spettacolare Schwartzman si issa 6-5. Ora tutta la pressione è su “Muso”, ultima chiamata per allungare il match. Inizia male, fa poco spazio col diritto da sinistra e impatta malamente, 0-15. Per fortuna libera il braccio col diritto, davvero penetrante ed aggressivo, 30-15, ma poi si fa trovare troppo dietro per una volée che muore in rete. 30 pari, a due punti dal match Schwartzman. Attacca con coraggio col diritto lungo linea Lorenzo, c’era spazio, ma la palla è di poco out. Match Point Schwartzman. Servizio e volée… ma si ferma, cerca un taglio col rovescio che esce abbondantemente. Game Set Match Schwartzman, 6-4 7-5. Una vittoria meritata perché Diego è stato più solido, ma c’è rammarico perché in questa grande lotta, Lorenzo aveva a vuoto chance per scappare via. Troppo poco col servizio oggi, così diventa difficile contenere un corridore formidabile per Schwartzman.

    [6] Diego Schwartzman vs Lorenzo Musetti ATP Barcelona Diego Schwartzman [6]67 Lorenzo Musetti45 Vincitore: Schwartzman ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-406-5 → 7-5D. Schwartzman 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-5 → 5-5D. Schwartzman 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-404-4 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 ace4-3 → 4-4D. Schwartzman 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df3-3 → 4-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-3 → 3-3D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 0-30 0-400-1 → 1-1D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-404-4 → 5-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4D. Schwartzman 0-15 0-30 df 0-404-2 → 4-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2D. Schwartzman 15-0 15-15 15-30 15-402-0 → 2-1L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0D. Schwartzman 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0
    1 ACES 26 DOUBLE FAULTS 043/68 (63%) FIRST SERVE 46/72 (64%)25/43 (58%) 1ST SERVE POINTS WON 23/46 (50%)9/25 (36%) 2ND SERVE POINTS WON 9/26 (35%)0/5 (0%) BREAK POINTS SAVED 7/14 (50%)11 SERVICE GAMES PLAYED 1123/46 (50%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 18/43 (42%)17/26 (65%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 16/25 (64%)7/14 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 5/5 (100%)11 RETURN GAMES PLAYED 1134/68 (50%) SERVICE POINTS WON 32/72 (44%)40/72 (56%) RETURN POINTS WON 34/68 (50%)74/140 (53%) TOTAL POINTS WON 66/140 (47%) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Musetti diverte ma si fa rimontare da un set e un break avanti, cede a Schwartzman al terzo set

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Si ferma agli ottavi la corsa di Lorenzo Musetti al Masters 1000 di Monte Carlo. Il giovane azzurro cede a Diego Schwartzman in tre set, 2-6 6-4 6-3 lo score a favore dell’argentino, bravo a rimontare sotto di un set e 1-3 nel secondo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca a Musetti, poiché fino alla metà del secondo set aveva giocato discretamente bene, controllando il gioco grazie alle sue variazioni. Purtroppo il servizio non l’ha quasi mai sostenuto per tutto il match, e un calo evidente nel quinto game, durato fino al doppio break subito, ha cambiato l’inerzia della partita. Schwartzman ha iniziato a prendere il comando dello scambio, ha spostato Lorenzo con il suo ritmo da fondo campo ed ha così impedito all’azzurro di produrre quelle variazioni, tocchi e cambi di ritmo che l’avevano avvantaggiato nella prima fase dell’incontro. Si è innervosito Musetti, ha perso efficacia col diritto e ha subito la maggior consistenza dell’argentino, fino alla sconfitta. Peccato, perché c’era spazio per vincere una partita importante, che l’avrebbe issato ai quarti del torneo. Restano tante giocate di qualità, momenti di grande tennis, ma anche la consapevolezza di dover incrementare la consistenza, fisica e mentale, per reggere dure battaglie contro lottatori come Diego.

    Musetti inizia benissimo il match. A zero vince il primo game e strappa il break per il 2-0 con un uno-due splendido (chiusura col diritto dopo un lungo scambio, rovescio lungo linea al volo meraviglioso), 2-0. Durissimo il terzo game, Lorenzo commette due doppi falli e restituisce il break alla seconda chance. Continua però a giocare il suo tennis brillante, non dando mai ritmo a Schwartzman, in difficoltà nell’arginare le continue variazioni dell’azzurro. Alla terza palla break, Musetti torna avanti 3-1, con altre giocate splendide, incluse palle corte perfette, che nemmeno un “motorino” come Diego prova a rimettere. 4-1 e poi 5-1 Musetti, con il doppio break strappato grazie ad un errore di Schwartzman col diritto. Serve per primo parziale Lorenzo, ma in una giornata brillante con i colpi fondamentali, il servizio non va. Altri due doppi falli, incluso quello sul 15-40 che regala il 2-5 all’argentino. Nel game anche due errori, un po’ di fretta di chiudere. La battuta è quasi un handicap finora nel match. Adesso è Diego di nuovo difficoltà, aggredito da un diritto vincente di “Muso” in risposta e poi largo col rovescio in scambio, 0-30. Il doppio fallo lo condanna allo 0-40, Tre Set Point Musetti. Chiude al secondo, bordata di diritto di Lorenzo che Diego non contiene. 6-2 Musetti in 45 minuti. Molto bene col diritto, incisivo e pochi errori rispetto ai suoi standard recente (ben 7 winner col diritto e “soli” 3 di rovescio).
    Il punto sul 30 pari all’avvio del secondo set è la foto del match: Musetti comanda col diritto, Diego rincorre senza riuscire ad invertire l’inerzia dello scambio, fino al drop shot perfetto dell’azzurro, imprendibile. Da 15-30, anche col servizio, Lorenzo scatta avanti 1-0. Male l’argentino nel secondo gioco: un doppio fallo lo manda 15-30, palla malamente in rete, quindi subisce un gran vincente col diritto di Musetti, per il 15-40. Arriva il break, con l’azzurro in comando, sposta il rivale col diritto carico e quindi, da tre quarti campi, trova l’affondo che lascia Schwartzman. 2-0 e servizio per Lorenzo, che continua dominare il campo col diritto, oggi spettacolare nella direttrice inside out. Duro per l’azzurro il terzo game, si salva sulle due prime palle break, ma vola via il rovescio sulla terza, ora serve Schwartzman 1-2. Ma la sua battuta oggi proprio non va, con due doppi falli cede per sesta volta di fila game di battuta, 3-1 Musetti. Chi serve è in “svantaggio” oggi, anche Lorenzo cede il game a 15. Diego finalmente vince il suo primo game al servizio, per il 3 pari. Sbaglia totalmente un attacco Musetti nel settimo game, quindi cerca una smorzata che Schwartzman rigioca vincente. Il terzo errore del game condanna Musetti allo 0-40. Doppio fallo, terribile chiusura per un gioco da dimenticare, 4-3 e servizio Schwartzman. Continua il momento “no” dell’azzurro, che commette troppi errori, vince il quarto game di fila l’argentino. 5-4 Schwartzman, Musetti trova un rovescio lungo linea vincente strepitoso sul 30 pari, strappa la palla break, ma risponde male su di una prima palla precisa. Stesso film sulla 2a palla break. Chiude 6-4 Diego con un bel diritto vincente al primo set point.
    Nel terzo set Musetti va in difficoltà nel terzo game, 0-30. Ritrova efficacia col diritto, ma poi Schwartzman resiste in difesa strappando il punto del 15-40. Cerca un vincente lungo linea col diritto, ma la palla gli scappa via. Break Schwartzman, 2-1 e servizio avanti, troppi errori dell’azzurro, ha perso il controllo dello scambio. Infatti ora è Diego a spingere e comandare, con un parziale di 10 punti a 2. Si prende un warning Musetti per uno sputo sulla riga, comportamento non consentito dal regolamento. È nervoso ora l’azzurro, su butta avanti ma incassa un bel passante di tocco dell’argentino, velocissimo su ogni palla. 3-1 Schwartzman. Musetti cerca di rompere il ritmo, ora pressante, del rivale con la palla corta. La tattica funziona, vince finalmente un buon game, ma è sotto 2-3. Si porta 0-30 Musetti in risposta, ma Diego è solido e con 4 punti di fila resta avanti 4-2. Lorenzo invece cede il settimo game, con un grave errore di rovescio e poi due ottime accelerazioni dell’argentino. Si porta 5-2 Schwartzman. Non riesce a chiudere al servizio, Musetti accelera a tutta col diritto e vince sulla palla break uno scambio molto duro. Purtroppo, servendo 3-5, Lorenzo è impreciso, anche di volo con una volée giocata malissimo. 0-30 e poi 0-40 con una “stecca” col diritto dal centro. Tre Match Point Schwartzman. Cancella il primo con una volée perfetta di rovescio, ma capitola al secondo, col doppio fallo. Stanco, fisico e di testa, perde 6-3.

    Lorenzo Musetti vs [12] Diego Schwartzman (non prima ore: 12:00)ATP Monte Carlo Lorenzo Musetti643 Diego Schwartzman [12]266 Vincitore: Schwartzman ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-403-5 → 3-6D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-5 → 3-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-4 → 2-5D. Schwartzman 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-3 → 2-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 1-2D. Schwartzman 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 4-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-153-5 → 4-5D. Schwartzman 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5L. Musetti 0-15 0-30 0-40 df3-3 → 3-4D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-403-1 → 3-2D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 15-40 df2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-0 → 2-1D. Schwartzman 15-0 15-15 df 15-30 df 15-401-0 → 2-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Schwartzman 0-15 0-30 0-40 df 15-405-2 → 6-2L. Musetti 0-15 df 0-30 15-30 15-40 df5-1 → 5-2D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A4-1 → 5-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1D. Schwartzman 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 df 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A2-0 → 2-1D. Schwartzman 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    0 ACES 16 DOUBLE FAULTS646/82 (56%) FIRST SERVE 61/84 (73%)21/46 (46%) 1ST SERVE POINTS WON 35/61 (57%)17/36 (47%) 2ND SERVE POINTS WON 6/23 (26%)5/13 (38%) BREAK POINTS SAVED7/14 (50%)14 SERVICE GAMES PLAYED 1326/61 (43%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 25/46 (54%)17/23 (74%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/36 (53%)7/14 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 8/13 (62%)13 RETURN GAMES PLAYED 1430 WINNERS 2138 UNFORCED ERRORS 3038/82 (46%) SERVICE POINTS WON 41/84 (49%)43/84 (51%) RETURN POINTS WON 44/82 (54%)81/166 (49%) TOTAL POINTS WON 85/166 (51%)211 km/h MAX SPEED 191 km/h189 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 161 km/h145 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 141 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Anversa: Sinner impressionante! Annichilisce Schwartzman con un tennis travolgente, vince il quarto titolo nel 2021

    Jannik Sinner vince ad Anversa

    Jannik Sinner travolge Diego Schwartzman nella finale del 250 di Anversa, vincendo il quarto titolo del 2021 e strappando punti importanti per la corsa alle ATP Finals di Torino. Lo score di 6-2 6-2 non spiega minimamente la superiorità vista in campo a favore dell’azzurro, la qualità e quantità del suo tennis, perfetto, bellissimo. Ha soverchiato uno Schwartzman in buona forma con una grandinata di pallate continue, profonde, impressionanti per velocità e precisione. Jannik ha tenuto un livello di gioco pazzesco, eccellendo in ogni settore di gioco, senza una pausa, senza dare la chance al rivale di cambiare l’inerzia dell’incontro. Una dimostrazione di forza a tratti imbarazzante.
    Jannik ha servito bene, trovando punti diretti ed iniziando gli scambi in una condizione di vantaggio; ha risposto in modo incredibile per profondità, allontanando il rivale dalla riga di fondo e costringendolo a remare, troppo in difesa per trovare una contromossa credibile. Sinner ha tenuto in ritmo folle, esplodendo diritti e rovesci così veloci e precisi da essere praticamente incontenibile. Diego ha corso, ha rincorso, ha sofferto, ma Sinner palla dopo palla l’ha travolto, trovando accelerazioni vincenti che hanno lasciato il rivale fermo, metri distante dalla palla.
    Un one-man-show, una partita da registrare e conservare come esempio supremo di efficacia ed efficienza tennistica. Ha travolto Schwartzman con la potenza di uno Tsunami, un’ondata che Jan ha cavalcato con la sicurezza di un surfista di Bondi Beach… Un Sinner così è un sogno, è un giocatore formidabile che vale una top10 alta. Ha trovato il massimo della forma nella fase decisiva della stagione, sarebbe molto intrigante vederlo con questo tennis sfidare i migliori a Torino. Adesso è -110 punti da Hurkacz, quindi la qualificazione è tutt’altro che un sogno.
    Commentare questa finale è quasi superfluo. Sinner ha dominato. Ha giocato se possibile ancora meglio delle ultime due già straordinarie prestazioni. Si temeva la capacità difensiva di Schwartzman, le sue grandi gambe e che la sua intensità potessero mettere in difficoltà Sinner qualora il suo forcing non fosse riuscito a “sfondare” la resistenza del rivale. Invece la partita non c’è stata, perché Jan è riuscito fin da primi scambi a giocare con tale velocità e profondità da costringere Diego a scappare dietro. A quel punto l’argentino aveva troppo campo da difendere, e la precisione in spinta dell’azzurro è stata micidiale. Una dimostrazione di precisione balistica incredibile, Jannik ha stupito per come sia riuscito a pressare sparando una, due, tre palle una più veloce, angolata e profonda della precedente. Schwartzman è stato travolto, trafitto da vincenti sia angolati che lungo linea. La risposta di Sinner è stata incredibile per profondità, mentre l’argentino non è riuscito ad impensierire con la risposta l’azzurro, anche per merito di un servizio oggi davvero efficace e continuo di Jan.
    Sinner non ha sofferto la palla veloce e poco lavorata di Schwartzman, anzi ha trovato quel ritmo che ha esaltato le sue qualità di spinta e progressione. Oggi più del bellissimo diritto cross stretto stretto, in Sinner ha impressionato la botta dritto per dritto, a tutta, velocissima. Nel corso del 2021, molti commentatori segnalavano una condotta di gara quasi poco “esplosiva” di Sinner, con colpi fin troppo lavorati rispetto alla velocità mostrata nel 2020. In questo torneo si è vista la straordinaria utilità di aver lavorato su di un colpo “da crociera” meno veloce ma intenso e con grande controllo, con la facilità nel lasciar partire il braccio con accelerazioni a tutta, imprendibili, per cambiare ritmo. La finale di oggi è stata l’esempio massimo della abilità di Jannik nel lavorare una o due palle, per poi esplodere la massima velocità dopo essersi aperto il campo o aver preso una posizione di vantaggio. Con questo ritmo e continuità, Sinner è stato incontenibile. Uno spettacolo.
    L’unico appunto che si può fare a Schwartzman è forse quello di non aver provato abbastanza a “rompere” il ritmo del rivale, magari insistendo col rovescio in back sul diritto di Jan, per proporgli palle basse e soprattutto senza peso; oppure lavorare tantissimo col topspin per alzare la parabola. È stato probabilmente troppo più bravo Sinner nel non permettergli di cambiare tattica. Per larga parte della partita Diego è parso in totale balia dell’avversario, costretto a rincorre e quasi non pensare tanto era veloce il gioco. Velocissimo, profondo, intenso, il ritmo di Jannik lo ha letteralmente stritolato. Sinner non ha nemmeno avuto bisogno di scendere molto a rete, e quando lo ha fatto era talmente in vantaggio nello scambio da poter chiudere con facilità. E nemmeno ha dovuto cercare palle corte poiché ha governato quasi sempre il gioco, con i piedi vicini alla riga di fondo, troppo sicuro nella spinta per “rischiare” variazioni più rischiose.
    Sinner ha vinto giocando un tennis straordinario, crescendo nel torneo match dopo match. “Sky is the limit” dicono i Brit. A veder giocare oggi Jannik, beh, la massima calza a pennello… Applausi Jannik, e grazie per le forti emozioni che ci hai regalato.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della finale.
    La finale scatta alle 16:40, con Schwartzman al servizio. Servizio e diritto incrociato profondo, sbaglia Jannik, il primo punto è dell’argentino. Secondo scambio, stavolta è l’azzurro a pressare e Diego sbaglia. Scambi in buon ritmo per entrambi, Schwartzman vince a 30 il primo gioco. Jannik al servizio. Spinge tanto, cerca di allontanare l’argentino dalla riga di fondo e lo infila con un gran diritto lungo linea. Grande rischio per fare il punto. Trova il primo Ace sul 30-0, preciso al T. 1 pari, grandissimo ritmo in campo. Terzo game, Jannik inizia a pressare forte sin dalla risposta. Prima provoca un errore “diretto” grazie ad una risposta profonda, poi ha mangia colpo dopo colpo campo a Diego e via avanti a chiudere di prepotenza sotto rete. 15-40 e doppia palla  break per Sinner! Con pazienza Jan scambia sulla diagonale destra e quindi cambia ritmo all’improvviso con un diritto lungo linea FULMINANTE che Schwartzman vede sfilare, impotente. BREAK Sinner, avanti 2-1 e servizio. Freddo, intenso, preciso, che inizio! Il servizio lo sostiene, Ace per iniziare il quarto game e quindi altro pressing infernale, profondo. Schwartzman non contiene, la velocità di crociera dell’azzurro è troppo per Schwartzman in questa fase. A zero annichilisce Diego nel game, consolida il vantaggio portandosi 3-1. Il punto dello 0-30 nel quinto game è l’esempio della tattica vincente di Jannik: risposta nei piedi, palla lungo linea molto profonda e Diego crolla dietro coi piedi sulla scritta Anversa, quindi Sinner dall’angolo destro tira quel diritto cross stretto che questa settimana sta scintillando, chiudendo un punto favoloso, tatticamente perfetto. Un altro errore in scambio costa all’argentino il 15-40 e due palle da difendere per il doppio break. Risposta vincente lungo linea di dietro micidiale. Micidiale. Colpita avanti, di avambraccio con un’accelerazione incredibile visto il controllo. BREAK Sinner, doppio vantaggio e 4-1 avanti. NO Match so far. L’azzurro tiene una profondità e intensità superiore alla capacità di recupero di Schwartzman, costretto a remare da metri fuori dal campo. Nel sesto game Jannik tira un attimo il fiato dopo un avvio a tutta. Con un paio di errori e un doppio fallo concede una palla break sul 30-40, poche prime in campo. Si salva con uno scambio solido, annullando anche una bella risposta dell’argentino. Con un altro diritto in rete in scambio, Sinner concede la seconda palla break del game. Bella prima esterna, veloce e nell’angolo, cancella anche questa. 5-1 Sinner, che inizia in risposta con un altro vincente di diritto, stavolta cross. Schwartzman è come un pugile alle corde, non riesce a trovare una contromossa credibile, a gustare il gioco di Jannik. 0-30, a due punti dal set l’azzurro. Finalmente prova a tagliare col rovescio Schwartzman, in difesa, e Jannik sulla palla senza peso sbaglia. Speriamo l’argentino non se ne accorga… Un doppio fallo sul 30 pari consegna il primo Set Point all’azzurro. Rischia in risposta Jan, ma è lunga. Niente, prova a spingere l’argentino ma il muro di Sinner è altissimo e ritorna una palla sempre più profonda e veloce. Secondo set point! Comanda l’azzurro fin dalla risposta, letteralmente sulla riga, ma spedisce in corridoio un colpo che sarebbe stato vincente. Si salva Diego, 2-5. Jannik va a servire per il primo parziale. Inizia bene l’allievo di Piatti, ottima prima esterna. Altra prima, al centro, 30-0. Ace! NON SI GIOCA, e 3 Set Point. Ne annulla due Diego, il secondo con un’accelerazione ottima, la migliore del suo incontro. Ok il terzo, larga la risposta dell’argentino su di una seconda kick molto lavorata. 6-2 Sinner, eccellente prestazione. Ha mosso il gioco con ritmo, intensità e profondità che Diego non è riuscito a scardinare. 87% di punti vinti con la prima. Ordinato, preciso. Ottimo, ottimo Sinner.
    Secondo set, inizia Schwartzman alla battuta, ma è Sinner a travolgerlo. Grandinano risposte, quella per lo 0-40 è un lungo linea incredibile per velocità e potenza. Schwartzman è impotente, cede a zero il primo game del set, totalmente disarmato. BREAK e via 1-0 e servizio,  allungo straordinariamente importante per continuare l’onda di questo match. Sinner sembra cavalcare uno tsunami come un surfista a Bondi Beach. 7 punti a 0 nel set, Jannik è in-the-zone, tira solo pallate vincenti o quasi. Un one man show da lustrarsi gli occhi. 8 punti a 0 e 2-0 Sinner. Di rabbia Diego tiene un game di servizio, ma il suo volto è quello di una persona frastornata, quasi incredula. Jannik serve benissimo, Ace e poi prime precise con cui si apre il campo e via, entra col vincente nel punto seguente. Travolto Schwartzman, 3-1. Nel quinto game l’argentino crolla da 30-15 a 30-40, concede una palla break che è quasi un match point. Qua Sinner lo grazia, con il primissimo vero errore gratuito nella partita. Spaventoso il rovescio lungo linea che lascia immobile il “povero” Diego, dopo uno scambio duro dopo aver rincorso e rincorso. È la seconda palla break del game. Schwartzman cede, affossa a rete il colpo dopo il servizio. BREAK Sinner, avanti 4-1 e servizio dopo 1h e 1 minuto di tennis. La partita di fatto è finita qua. La chiude 6-2, al secondo match point vincendo l’ennesimo scambio in progressione. Applausi Sinner, impressionante!

    Marco Mazzoni

    [1] Jannik Sinner vs [2] Diego Schwartzman (non prima ore: 16:30)ATP ATP Antwerp Sinner J.66 Schwartzman D.22 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2Schwartzman D.5-1 → 5-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Schwartzman D. 15-0 15-15 30-153-1 → 4-1Sinner J.2-1 → 3-1Schwartzman D. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Schwartzman D. 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 6-2Schwartzman D. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-1 → 5-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 5-1Schwartzman D. 0-15 0-30 15-30 15-403-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Schwartzman D. 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Schwartzman D. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    8 ACES 02 DOUBLE FAULTS 123/44 (52%) FIRST SERVE 27/49 (55%)21/23 (91%) 1ST SERVE POINTS WON 13/27 (48%)13/21 (62%) 2ND SERVE POINTS WON 10/22 (45%)2/2 (100%) BREAK POINTS SAVED 3/7 (43%)8 SERVICE GAMES PLAYED 814/27 (52%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 2/23 (9%)12/22 (55%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 8/21 (38%)4/7 (57%) BREAK POINTS CONVERTED 0/2 (0%)8 RETURN GAMES PLAYED 8POINT STATS 7/9 (78%) NET POINTS WON 0/1 (0%)19 WINNERS 118 UNFORCED ERRORS 2034/44 (77%) SERVICE POINTS WON 23/49 (47%)26/49 (53%) RETURN POINTS WON 10/44 (23%)60/93 (65%) TOTAL POINTS WON 33/93 (35%)206 km/h MAX SPEED 187 km/h194 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 162 km/h152 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 138km/h LEGGI TUTTO

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    Schwartzman tuona: “Più che una partita, sembrava The Walking Dead”. Medvedev: “Se muoio sarai tu il responsabile?”

    I tennisti si scagliano contro gli organizzatori del torneo Olimpico. La condizioni di gioco sono molto difficili, e le loro lamentele si fanno sempre più pressanti. Oggi Diego Schwartzman non ha preso affatto bene la sconfitta patita contro il russo Khachanov. Più che per la “derrota”, l’argentino ha puntato il dito senza mezzi termini contro […] LEGGI TUTTO

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    Schwartzman: “Sogno una medaglia olimpica, mai dubitato di andare a Tokyo”

    Diego Schwartzman

    Mentre moltissimi tennisti si stanno cancellando dai Giochi Olimpici di Tokyo, l’argentino Diego Schwartzman conferma la propria presenza e rilancia, affermando di sognare questa partecipazione da sempre e di ambire ad una medaglia.
    “Non ho mai dubitato se andare o meno” dichiara Diego al media del suo paese TyC Sports, “Sono felice di partecipare alla mia prima Olimpiade e voglio davvero fare bene. Ogni volta che ho la possibilità di giocare per l’Argentina è bellissimo, è qualcosa di importante perché mi piace e mi diverte. Voglio essere sempre presente per rappresentare il mio paese”.
    Schwartzman non viene da un buon periodo, ma resta fiducioso sulle proprie possibilità: “Due mesi fa ero entrato in una fase calante, mi era difficile competere al massimo livello, tanto che guardavo avanti con parecchi dubbi. Fortunatamente al Roland Garros e a Wimbledon il mio livello e la mia energia in campo sono migliorati molto, il che mi ha fatto tornare in fiducia. Ho buone aspettative perché a Tokyo ho giocato molto bene quando sono andato al torneo ATP. So che devo adattarmi al cambio del tempo, tutte le condizioni che saranno molto diverse, ma è qualcosa che mi piace. Con tutte le rinunce che ci sono state e se riesco ad entrare in una buona zona di tabellone spero di poter andare parecchio avanti. Il mio sogno è portare a casa una medaglia“.
    Per Diego il cemento non è la sua miglior superficie, ma lo aiuta a riprendere ritmo nei periodi “no”: “Quando non gioco bene, il cemento mi aiuta a tornare ad essere regolare. Infatti ormai ho quasi lo stesso numero di vittorie tra terra e sintetico outdoor nell’ultimo periodo. Non è un problema per me giocare sul duro, anzi, a volte mi aiuta proprio”.
    Schwartzman sarà in corsa per una medaglia anche in doppio, in coppia con Facundo Bagnis: “Giochiamo insieme in diversi Challenger, possiamo fare bene anche a Tokyo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Musetti brilla sotto le stelle di Acapulco, importanti segnali di crescita (di Marco Mazzoni)

    Lorenzo Musetti ad Acapulco

    Un lampo nella notte sotto il cielo di Acapulco. Nella splendida località sulle sponde del Pacifico, amata dalle star del jet-set internazionale, stanotte a brillare è stata la stella del nostro Lorenzo Musetti. La sua racchetta fendeva sicura l’aria intrisa di profumi tropicali, veloce come una scheggia ma allo stesso morbida, tra accelerazioni imprendibili e tocchi d’autore. Musetti ha regalato al pubblico messicano e televisivo un grande spettacolo tennistico, consiglio vivamente a tutti gli appassionati veri del nostro sport di recuperare il match (su Supertennis in replica, o Tennistv) perché ne vale assolutamente la pena. Lorenzo ha mostrato il meglio del suo repertorio tecnico, ricordando a tutti che razza di talento sia, divertendo per la qualità dei suoi schemi, dei suoi tocchi, del suo tennis. Chapeau.

    Una grandissima partita ed una grandissima vittoria per il carrarino, la prima contro un top 10. Musetti conferma di essere pronto per il tennis di primo livello, può giocarsela contro i migliori senza paura, facendo valere la sua classe. La scelta di giocare d’ora in avanti quasi solamente tornei ATP è corretta: fisicamente è ben preparato, tecnicamente sta lavorando molto, ma per affinare il suo tennis e portarlo al massimo livello è necessario affrontare i migliori, “sbattere la faccia” e riprovare, imparando dagli errori e dalle sconfitte. Vittorie “comode” non servono, se hai l’ambizione di arrivare in cima alla montagna, non devi temere la scalata o le cadute, devi lavorare duramente coltivando l’ambizione.

    La partita di stanotte è stata la dimostrazione che Musetti ha fisico e tennis per reggere in campo oltre due ore contro rivali attrezzati e pronti alla pugna, fino all’ultima palla. Ad essere onesti, Schwarztman non era in grandissima giornata: ha sbagliato più del solito, non troppo ma il miglior Diego regala 4-5 palle a set, ieri notte ne ha concesse di più. Soprattutto l’argentino è stato per quasi tutto il match un po’ più corto del solito nello scambio, e questo è stato forse decisivo a far esplodere tutto il repertorio e talento di Lorenzo. Infatti Musetti ha potuto spingere e creare tennis incontrando palle con buon ritmo ma non così lunghe e cariche di spin da metterlo alle corde o sbatterlo troppo fuori dal campo. Schwarztman è stato intenso ma non abbastanza da stroncare la resistenza dell’azzurro, bravissimo nel reggere il pressing del rivale, cambiare ritmo prendendo il controllo dello scambio e quindi chiudere con un’accelerazione micidiale.

     Tempo è la parola chiave. Fattore imprendibile del nostro vivere, fattore decisivo nel tennis quando riesci a controllarlo e piegarlo al tuo volere. Musetti è stato bravo a gestire il tempo del match, a non farsi travolgere e schiacciare per quindi accelerare ed imporre i propri tempi di gioco, prima lenti e poi improvvisamente velocissimi. Nella sontuosa prestazione dell’azzurro probabilmente è stato decisivo anche il cemento non così rapido del centre court messicano. Lo ricordava anche Flavia Pennetta, che ha sempre amato le condizioni del torneo. Siamo a due passi dalla spiaggia, di sera c’è una discreta umidità, quindi la palla fila ma non troppo, rimbalza alza ma senza esagerare. Ti lascia il tempo per arrivare in anticipo e domare la sua traiettoria, per costruire. Situazione ideale per Musetti, un architetto del gioco, uno che non ama rischiare l’uno due di puro istinto ma preferisce manovrare e quindi entrare di brutto all’improvviso. Qualità queste che si esaltano proprio contro uno Schwartzman, che ti fornisce buonissimo ritmo e che quindi puoi domare grazie alla tua mano e velocità in accelerazione.

     Nella prestazione di stanotte, abbiamo rivisto in Musetti un buonissimo diritto , bravo a cambiare da colpi più carichi in manovra (assai più lunghi rispetto alle settimane precedenti) a strappi a tutta velocità, entrando pienamente nella palla; anche nella direttrice cross che recentemente lo ha fatto soffrire, dove pareva aver perso fiducia, forse perché faceva scendere un filo troppo la palla al momento dell’impatto, e con il suo movimento così personale questo è un peccato mortale. La sua maggior lunghezza nello scambio nelle fasi interlocutorie è stata ieri notte la chiave per non permettere all’argentino di farsi buttare fuori dal campo.

    Il match ha confermato come il tennis di Musetti (come quello di tutti i tennisti “creativi”) non può prescindere dalla miglior prima di servizio. I numeri ed il campo hanno parlato chiaro: quando la prima entra in ritmo, tutto il tennis dell’azzurro decolla, prende sicurezza e lo pone in condizione di vantaggio. Stanotte ha cercato diverse seconde palle molto lavorate, può essere una soluzione interessante, ma attenzione ai tanti avversari che sono velocissimi nel fare due passi avanti pronti ad aggredire in risposta anche su palle alte e cariche quando non abbastanza veloci. Stanotte tutto è filato molto bene, ma nel secondo set, quando il servizio calato, Musetti è finito immediatamente sotto. Non è un caso.

    Altro aspetto tecnico su cui Musetti deve lavorare è la posizione sulla rete. A volte Lorenzo ti fa saltare dalla sedia per tocchi bellissimi, ma nel corso di un match vengono fuori tutte le incertezze quando si avvicina alla rete seguendo un approccio non definitivo (tipo uno slice di rovescio o un diritto calibrato, non a chiudere). In queste situazioni Musetti staziona non nella posizione ideale a chiudere l’angolo e magari cerca il tocco ad effetto fidandosi fin troppo della sua mano educata, invece di provare una volée in spinta meno “bella” ma più efficace. Scorie di tennis giovanile cresciuto sul rosso, sui campi veloci non puoi permetterti sempre ricami del genere, serve più concretezza perché il rischio di non chiudere ed essere passato è molto alto.

    I miglioramenti col diritto ieri sono parsi evidenti, da confermare nelle prossime partite; ma nello scambio deve stare molto attento a non lasciare troppo scoperto il suo lato destro, proprio perché il suo diritto non è ancora così stabile e quando arriva in corsa da sinistra con la sua meccanica d’esecuzione fa fatica a tirare su la palla ed incrociare in sicurezza. Questa è una situazione tattica che dovrà affrontare molto spesso sul cemento, soprattutto affrontando tennisti bimani con il punto di forza nel rovescio, che proveranno a sorprenderlo con un lungo linea. Quando Musetti arriva così in corsa e prova ad incrociare col diritto riesce a trovare ottime solizioni, ma resta un’esecuzione “spericolata”, con bassa percentuale di resa. Avendo Lorenzo un rovescio cosi forte, con cui può accelerare, cambiare ritmo, tagliare, “toppare”, non vedo la necessità di stazionare troppo sul centro sinistra per voler governare lo scambio principalmente col diritto. È vero che si può alzare di più la parabola, ma la differenza di Musetti con i suoi schemi personali, il potenziale per cambiare ritmo e mixare soluzioni e tempi di gioco è un patrimonio da esaltare, non coprire con il “solito” tennis in spinta inside-out, che padroneggiano con altra potenza e intensità moltissimi avversari. Musetti a mio avviso deve coltivare la propria diversità e farne assolutamente un punto di forza, prendendo a modello “un Wawrinka” ancor più creativo, se mi passate il paragone.

    Il break in apertura del terzo set strappato stanotte da Musetti è stata una vera orgia di piacere tennistico: risposta passante di rovescio clamorosa per potenza e precisione, quindi un tocco educato sotto rete, imprendibile, per finire con un attacco perentorio in anticipo con chiusura in sicurezza. Top. Bellissimo, bravissimo. 1 minuto di tennis stellare a compiere l’allungo decisivo.

    La strada è ancora lunga. Come scrivevo lo scorso autunno dopo le splendide prestazioni in ottobre, la costruzione del giocatore Musetti, così creativo e con tante frecce nel suo arco, è ancora lungi dell’esser terminata. Arriveranno sconfitte inattese e arrabbiature. Dubbi. Lorenzo deve tirare dritto nel suo percorso. Si intravedono prospettive stroardinarie, come il suo talento. Nel rinascimento del tennis italiano Musetti può essere Raffaello, l’artista dalle visioni più ardite e dalle pennellate più geniali.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO