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    Gardini, Caneschi, Louati, Otsuka: Fusaro fa i nomi per la nuova Milano

    A un paio di mesi dall’intervento “a gamba tesa” con cui aveva blindato Paolo Porro e il tecnico Roberto Piazza, il presidente Lucio Fusaro torna a parlare del mercato dell’Allianz Milano. E lo fa, come al solito, senza mezzi termini, facendo anche i nomi (o meglio, facendoli fare all’intervistatore…) di una serie di possibili nuovi arrivi: gli azzurri Davide Gardini da Padova e Edoardo Caneschi da Piacenza, ma anche lo schiacciatore francese Yacine Louati dall’Asseco Resovia e il giapponese Tatsunori Otsuka dai Panasonic Panthers.

    “Sono giocatori che il nostro direttore sportivo Fabio Lini sta seguendo da tempo – conferma Fusaro – e personalmente credo sarebbero adatti per il nostro progetto di volley. Ma non è finita qui, mancano tra i nomi quello di un altro centrale di alto livello internazionale e almeno due giovani italiani di valore. Due dei tanti cresciuti nel protetto Powervolley-Diavoli, che abbiamo mandato a farsi le ossa in A2. Ora, dopo essere stati protagonisti della serie cadetta, penso che per loro possa essere venuto il momento di rientrare a casa…“. Per quanto riguarda i due giovani, sembra essere chiaro il riferimento all’opposto Barotto e al libero Staforini, ora rispettivamente a Porto Viro e Cuneo.

    Il presidente di Milano conferma, di fatto, anche le partenze di Yuki Ishikawa e Agustin Loser con destinazione Sir Susa Vim Perugia: “So che hanno ricevuto offerte economiche da un certo punto di vista irrinunciabili, e noi non siamo disposti a fare l’asta al rialzo con nessuno e per nessuno. Sarebbe immorale per il nostro concetto di fare pallavolo a Milano ad alto livello ed ingiusto nel loro confronti tentare di bloccare le legittime speranze di guadagnare di più. Auguro a questi due campioni, qualora scelgano di lasciare Allianz Milano, di avere le migliori fortune, e spero che trovino anche altrove un ambiente come il nostro, che li ha protetti e fatti crescere come persone e come giocatori“.

    Tra i confermati ci saranno invece i veterani Matteo Piano e Matey Kaziyski, come annuncia Fusaro con un certo orgoglio: “Sembrava che scappassero tutti da Milano, senza alcun arrivo. Invece, Piazza e la diagonale formata da due giovani, tra i migliori del mondo, quali Paolo Porro che, ricordo, era riserva in un’altra società, e la nostra ultima scoperta Ferre Reggers, che si è rivelato fra i migliori opposti del campionato, saranno l’ossatura del nostro progetto anche per la prossima stagione.  A fare da chioccia a questi e altri giovani, avremo il capitano Matteo Piano e un certo Matey Kaziyski che, al netto dell’infortunio, ha messo in difficoltà i migliori ricevitori del campionato. Come sempre, e come succede in tutte le squadre, avremo diversi innesti di nuovi giocatori, ma si tratta di un percorso naturale nello sport di vertice, già affrontato anche gli altri anni“. 

    Sulle eventuali ulteriori partenze, invece, il presidente non si sbilancia: “Se ci fossero, sarebbe per una scelta concertata con la direzione sportiva e funzionale all’equilibrio che il nostro coach Roberto Piazza, che io considero fra i migliori al mondo per come è riuscito a valorizzare giovani come Sbertoli, Nimir, Porro, Reggers e molti altri, vorrà dare per continuare a dimostrare che la pallavolo è un gioco di squadra e non sempre i singoli risolvono le partite“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Gardini sulla copertina del numero di marzo di Pallavolo Supervolley

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di marzo e dedica la copertina a Davide Gardini lo schiacciatore figlio dell’ex capitano azzurro Andrea. Fin da piccolo indicato come il futuro della nazionale, ha studiato (e giocato) per quattro anni in un college americano e alcuni problemi di salute ne hanno rallentato il percorso. Oggi Davide, dopo una stagione ad alti livelli con la maglia di Padova, è finalmente pronto a giocarsi le sue carte anche in azzurro.

    “Quando sono partito tutti a dire “che bello Gardini va in America” però lo sapevo che questa scelta non sarebbe stata vista bene nel mondo della pallavolo. D’altra parte i miei coetanei stavano iniziando a essere titolari nel campionato più competitivo del mondo. E questo è stato un pensiero che mi ha accompagnato sempre quando stavo negli Stati Uniti. Però guardandomi indietro è una scelta che rifarei, anche se in Italia so bene che la mia carriera non è andata avanti quanto avrebbe potuto”.

    Una storia di rinascita è invece quella di Malwina Smarzek, l’opposta di Casalmaggiore che ha superato la depressione e si è innamorata di nuovo della pallavolo. L’atleta polacca racconta la sua storia e dice: “Di salute mentale si parla ancora troppo poco, dovrebbe essere trattata al pari di quella fisica. Oggi ho un approccio più tranquillo, mi godo lo sport e ho un guscio che mi protegge”. Mentre quella di Manuel Zlatanov è a dir poco una saga familiare. Se nonno e papà hanno già scritto la storia della pallavolo, oggi è lui a compiere i primi passi con la maglia di Piacenza. “Non immaginavo che avrei esordito così presto, è stata una sorpresa per tutti quando Anastasi mi ha fatto cenno di entrare. Inizialmente ero molto teso poi quando ho avuto la palla tra le mani mi sono tranquillizzato”.

    Spazio poi alla sesta Coppa Italia vinta dall’Imoco Conegliano e a quell’Italia che a Parigi è già sicura di competere: Andrea Giani come tecnico della Francia maschile e Daniele Santarelli che siede sulla panchina della Turchia femminile.

    Imperdibili poi le rubriche. Se Alessia Orro continua a parlarci delle sue passioni nello spazio di racconto “Nella borsa”, il palleggiatore di Civitanova Luciano De Cecco risponde alle domande del questionario Time out, mentre Caterina e Lucia Bosetti, le sorelle più famose della pallavolo italiana, sono messe a confronto nell’intervista doppia. Senza dimenticare Amici miei: stavolta tocca all’ex capitano azzurro Emanuele Birarelli raccontare un fenomenale Matey Kaziyski.

    Ad aprire le danze però è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta è il turno di Giulia Imperio, nel 2022 campionessa europea e oro ai Giochi del Mediterraneo nel sollevamento pesi, rispondere alle sue domande.

    foto Pallavolo Supervolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jacopo Cuttini: “Provo un sentimento di liberazione e gratificazione”

    Sarebbe bastato un punto alla Pallavolo Padova per festeggiare la salvezza matematica: sul campo di Catania ne sono arrivati due, che completano l’ennesimo capolavoro compiuto dalla società veneta con una squadra giovanissima e a trazione italiana. Alla guida uno Jacopo Cuttini che non trattiene l’emozione a fine partita: “Con la vittoria di questa sera a Catania, e con l’arrivo del punto che ci mancava, abbiamo coronato un qualcosa di importante. Abbiamo vissuto fino ad ora una bella stagione, fatta di gioie, sofferenza e duro lavoro in palestra, oggi però, con la vittoria del terzo set, c’è stato qualcosa di liberatorio“.

    “Quello che sto provando, così come lo sta provando l’intera squadra, è un sentimento di liberazione e di gratificazione – spiega il tecnico di Padova –. Sono davvero contento per i ragazzi. Siamo rientrati in partita nel quinto set, pur avendo raggiunto il nostro obiettivo di stagione, è abbiamo vinto il match. Devo fare i complimenti alla squadra per essere riuscita a dimostrare di avere il carattere per vincere questa sfida“.

    Gioia incontenibile anche per Davide Gardini: “Questa sera ci sarebbe bastato un solo punto per raggiungere la salvezza, ed era l’intento con cui siamo arrivati a Catania. Quando lo abbiamo raggiunto, però, abbiamo voluto toglierci la soddisfazione di riuscire a conquistare anche la vittoria nel match, che ci consente di avere una carica maggiore per le prossime partite, in quanto il campionato non è finito qui. Sono davvero felice, abbiamo fatto un grande salto in avanti nella crescita di squadra. Adesso dobbiamo concentrarci sulle prossime tre partite“.

    Eroe delle ultime sfide Luca Porro, protagonista nella vittoria su Milano come in quella sul campo della Farmitalia: “Ci sarebbero bastati due set per ottenere matematicamente la vittoria, siamo però stati bravi a rimanere in partita e portare a casa la vittoria. Continueremo a spingere nelle prossime partite come abbiamo sempre fatto“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Gardini: “Dove giocherò? Voglio una soluzione che mi permetta di crescere”

    Il presente si chiama Padova (da due anni), il cuore l’ha lasciato oltre oceano (fidanzata statunitense), il futuro è ancora tutto da scrivere. Davide Gardini, banda di 2 metri e 5, astro nascente della pallavolo italiana, figlio del grande Andrea, in Superlega è arrivato giovanissimo e ha dimostrato una crescita costante fino alla prova da MVP da 24 punti sfoderata al PalaPanini di Modena pochi giorni fa.

    foto Lega Volley

    “È stata senza dubbio la mia miglior partita da quando sono qui a Padova. Hanno funzionato tante cose, mi sentivo tranquillo e a mio agio. Sentivo che riuscivo ad esprimermi al massimo” racconta entusiasta Gardini al collega Diego De Ponti sulle colonne di Tuttosport.

    “Queste due stagioni con Padova sono state più che positive – aggiunge –. Quando ho lasciato gli Stati Uniti (ha studiato e giocato per quattro anni alla Brigham Young University, nello Utah, ndr) per tornare in Italia sapevo che non sarebbe stato facile, ho avuto bisogno di tempo per ritrovare i miei ritmi. Magari ho sofferto più del dovuto questo passaggio, ma sono cresciuto gradualmente e sono soddisfatto. È stato un percorso giusto”.

    Percorso che il prossimo anno proseguirà a Padova, altrove in Italia o dove? Gardini sembra ancora non avere le idee chiare sul suo futuro, ma forse in realtà una decisione l’ha già presa. “C’è il 50% di probabilità che resti in Italia e il 50% di probabilità che torni negli Usa” risponde inizialmente restando sul vago, ma poi alla fine, a domanda diretta (Resterai a Padova il prossimo anno?) Gardini risponde così: “Ci sto ragionando. Voglio una soluzione che mi permetta di crescere. Anche a Padova potrebbe esserci”. LEGGI TUTTO

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    Padova, Davide Gardini si racconta: l’esperienza negli USA, la famiglia, i valori, i sogni

    Di Redazione

    Martedì 9 agosto prenderà il via la stagione 2022-23 e uno dei volti nuovi della squadra allenata da coach Jacopo Cuttini sarà Davide Gardini. Lo schiacciatore classe ’99, dopo le esperienze maturate tra Club Italia e NCAA (massimo campionato universitario degli Stati Uniti), è approdato a Padova.

    Qui disputerà la sua prima stagione in SuperLega dopo un continuo percorso di crescita, anche se l’approccio alla pallavolo non è stato proprio un colpo di fulmine: “Ho iniziato a giocare abbastanza tardi, a 14 anni, e non è stato un amore a prima vista. Prima di cominciare ho fatto 8 anni di calcio, e solo quando sono arrivato al Club Italia ho capito che avrei potuto fare qualcosa di buono con la pallavolo. A maggior ragione dopo le prime chiamate in Nazionale, in quei momenti ho iniziato a crederci molto”.

    CAMBIAMENTO. Cruciale per il percorso di Davide è stato il cambio di sport, ma non solo, perché il trasferimento negli Stati Uniti per l’università è stata una tappa fondamentale per la sua crescita: “Il fatto di poter andare a studiare in America l’ho sempre visto come un’opportunità da cogliere al volo. Il classico “ora o mai più”, perché fare quel tipo di esperienza era quello che volevo fortemente, anche perché sono un grande fan degli USA, dell’approccio che c’è verso lo sport in ambito accademico e non solo. Lì si è spinti a fare sport e si è supportati in queste attività anche dai professori. E’ visto come un valore aggiunto e si viene premiati se si raggiungono buoni risultati. Poi è chiaro che è necessario un periodo di adattamento all’inizio perché essere così lontani da casa non può essere facile da subito, ma l’esperienza al Club Italia mi ha aiutato molto da questo punto di vista”.

    FAMIGLIA. Lontano da casa, ma con dei genitori che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno: “Non hanno mai voluto intromettersi troppo nelle mie scelte – continua a raccontare Davide – ma i loro consigli sono importantissimi per me, poche parole ma estremamente significative e concrete. Mi hanno trasmesso un’etica del lavoro che cerco di riprodurre nella mia vita e che mi sta aiutando tanto nella quotidianità”.  

    VALORI. “Credo siano fondamentali tre fattori: avere piccoli obiettivi da rinnovare mano a mano che vengono raggiunti, lavorare sempre al massimo dando il 101% e ritagliarsi dei momenti di distrazione e di svago. A grandi linee penso che queste siano dinamiche dalle quali è difficile prescindere”.

    DIFFICOLTA’. Per arrivare a questa consapevolezza, però, non si possono evitare delle fasi più delicate: “E’ normale avere dei dubbi, come è giusto mettersi in discussione. Alcuni periodi al Club Italia sono stati tosti, ma poi mi sono reso conto che la pallavolo è la mia passione e se questa continua ad ardere si riescono a superare le difficoltà. Si è consapevoli che gli sforzi hanno un senso e che ti porteranno ad essere una persona migliore”.

    SCARAMANZIA. “Se c’è qualche rito in particolare che faccio prima di una partita? Direi di no, ho sempre una collana addosso che cerco di togliere il meno possibile, ma non riguarda solo la pallavolo. A volte mi capita di fare un certo gesto e magari vinciamo la partita, cerco di rifarlo quella dopo ma non sempre funziona…quindi direi che la scaramanzia non è proprio parte di me”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Prima stagione in Superlega per Davide Gardini, il nuovo innesto di Padova: “Piazza ideale”

    Di Redazione Anche lo schiacciatore Davide Gardini farà parte del roster della Kioene Padova per la prossima stagione. L’atleta classe ’99 giocherà la sua prima stagione in SuperLega dopo 4 anni trascorsi alla Brigham Young University, negli Stati Uniti. Nello Utah ha giocato ad alti livelli nel campionato NCAA mantenendo un rendimento che gli ha permesso di tornare in Italia per disputare la SuperLega. Gardini ha giocato per 3 stagioni anche nel Club Italia in A2 (2015-18) e conta già convocazioni con la maglia azzurra, sia giovanile sia seniores: da qualche giorno si è aggregato al gruppo della Nazionale a Cavalese dove si sta preparando per le amichevoli con la Bulgaria (25-26 maggio). USA. “La mia idea iniziale era proprio questa: fare un’esperienza di vita negli USA e poi tornare in Italia per giocare in SuperLega. In America ho imparato molto: non solo sono migliorato dal punto di vista sportivo, ma anche nella coniugazione pallavolo-studio. Considero questo momento come un inizio, un’occasione per partire e costruire la mia carriera”. SuperLega. “Conosco la SuperLega perché è quella che ha il livello più alto in assoluto. Di preciso non so cosa aspettarmi dalla prossima stagione, sono sicuro che ci saranno difficoltà e che non sarà facile, ma sono fiducioso che riusciremo a fare un buon campionato. Ho parlato con alcuni ragazzi e con la società: mi hanno spiegato com’è la filosofia bianconera e mi hanno dato qualche suggerimento per farmi sentire a mio agio da subito. Credo che Padova sia una piazza ideale per crescere, e quest’anno ci saranno anche alcuni giocatori più esperti dai quali i giovani possono apprendere molto”. “Non mi ha mai pesato, anzi, per me rappresenta un grande orgoglio avere una famiglia che ha raggiunto traguardi straordinari. E’ uno stimolo, ma ognuno fa il suo percorso e ora tocca a me scrivere la mia storia” chiosa Gardini. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anche Davide Gardini si aggrega al gruppo azzurro a Cavalese

    Di Redazione

    Si amplia ancora il gruppo della nazionale maschile in raduno a Cavalese: nella serata di oggi, martedì 17 maggio, anche Davide Gardini raggiungerà la località della Val di Fiemme per allenarsi a partire da domani con i compagni di squadra. Il giovane schiacciatore azzurro, reduce dal suo ultimo campionato NCAA negli Stati Uniti, resterà in ritiro fino al 27 maggio, disputando le due amichevoli contro la Bulgaria di mercoledì 25 e giovedì 26.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: quanti premi agli italiani, da Gardini a Iannelli

    Di Redazione Nonostante sia stata una stagione impegnativa da gestire nel campionato NCAA maschile, per Davide Gardini sono arrivati grandi riconoscimenti individuali. Lo schiacciatore italiano, che concluderà la sua carriera universitaria a fine anno, è stato eletto per la quarta volta consecutiva All-MPSF First Team (Mountain Pacific Sports Federation), un premio che lo vede tra i migliori giocatori della sua Conference. Ma il valore dell’azzurro non era di certo a noi sconosciuto, dal momento che Gardini è sempre presente nelle stats individuali della NCAA (ottavo nella classifica degli attacchi vincenti per set, undicesimo nei punti per set, 24esimo nella percentuale d’attacco). Il miglior realizzatore della Brigham Young University (record 8-17) ha celebrato la sua Senior Night, a conclusione di un percorso da assoluto protagonista. Purtroppo la BYU non prenderà parte alle finali della Conference, in quanto è stata superata da Pepperdine per 2-3 in un match ad altissima tensione (22-25, 20-25, 25-23, 25-21, 14-16) nei quarti di finale. Foto BYU Men’s Volleyball Non finiscono qui le prestazioni ad alto livello dei giocatori italiani. Il libero fanese Nicola Iannelli del St.Francis College Brooklyn si è aggiudicato il riconoscimento All-Conference Second Team dopo aver dominato la classifica delle difese totali (217) e delle difese per set (2.68), terminando in quarta posizione nella classifica nazionale di NCAA Division I dal punto di vista delle difese per set. Purtroppo, la St.Francis (10-15) non è riuscita a portare a casa l’ultima partita stagionale, giocatasi contro il New Jersey Institute of Technology (17-11) e persa per 3-0. Proprio nella NJIT milita Alessandro Negri, autore di 13 punti dei quali 11 attacchi e 2 ace. Sabato scorso, Alessandro ha disputato la finale della EIVA Conference dopo aver battuto in semifinale l’Harvard University di Alessio Pignatelli. Sfortunatamente, la NJIT non è riuscita a ripetersi e si è dovuta arrendere per 3-1 a Princeton University (15-12) in finale. Infine, Matteo Miselli e Belmont Abbey chiudono la stagione ai quarti di finale della Conference Carolinas, battuti da Mount Olive per 2-3: non basta l’ennesima ottima prestazione di Matteo (autore di 26 punti) a proseguire la corsa alle finali. LEGGI TUTTO