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    Tennis, Ranking ATP: i top e i flop del 2020

    In questo anno particolare, dove la stagione del tennis si è tutta (o quasi) concentrata nella seconda parte dell’anno, il miglior tennista ad avanzare di posizioni nel ranking ATP (nella Top 50) è il giovane italiano Jannik Sinner (41 posizioni guadagnate). Questo è uno dei dati che risalta agli occhi confrontando il ranking mondiale di fine stagione 2020, cioè dopo la conclusione delle Nitto ATP Finals, con quella della scorsa stagione, ovvero del 31 dicembre 2019. Insieme a Sinner, solo altri tre tennisti hanno guadagnato più di venti posizioni rispetto alla classifica di fine 2019. Ecco di seguito tutti i tennisti che in questa stagione hanno guadagnato posizioni e chi invece ne ha perse.

    Tennis – I tennisti che hanno guadagnato posizioni
    Considerando i tennisti presenti anche fuori dai top 100 (parlando del ranking 2019), c’è da fare una menzione particolare per Vasek Pospisil. Il trentenne canadese è risalito di 89 posizioni rispetto a un anno fa e al momento occupa la 61esima posizione. La stagione 2020 è anche la stagione di Pedro Martinez e Yannick Hanfmann, che guadagnano rispettivamente 86 e 76 posizioni. Bene anche Emil Ruusuvuori, Tommy Paul e Federico Coria, con l’ultimo che è entrato per la prima volta nella top 100. Guadagnano 27 posizioni anche Ugo Humbert, che avanza dalla posizione numero 57 di un anno fa alla posizione numero 30, e Casper Ruud, dalla 54esima alla 27esima posizione. Ne ha guadagnate 21 Kyle Edmund, da 69 a 48, mentre Tennys Sandgren e Lorenzo Sonego ne guadagnano 19.
    Tennis – I tennisti che hanno perso posizioni
    Tra tutti i top 50, il tennista che ha perso più posizioni è Kei Nishikori. Il tennista nipponico, causa infortunio, ha saltato molti tornei in questo 2020 ed è arretrato di 28 posti, dalla posizione numero 13 all’attuale 41. Considerando tutti i top 100 i peggiori sono Lucas Pouille e Radu Albot, con il primo che è arretrato di 48 posizioni (dalla 22 alla 70) e il secondo di 47 (dalla 46 alla 93). Tra i top 10, invece, cambia la distribuzione dei punti rispetto al 2019: oggi tra Medvedev e Federer (n. 5) ci sono 1840 punti, complice anche l’assenza per tutta la stagione a causa di un infortunio. Mentre tra Medvedev (vincitore delle Nitto ATP Finals) e Tsitsipas (n.6) c’è un divario di 2545 punti. Da notare che un’anno fa, tra Thiem (n.4) e il greco, il divario era soltanto di 525 punti.
    Escono dalla top 100: Andreas Seppi, Hugo Dellien, Roberto Carballes-Baena, Yasutaka Uchiyama, Gregoire Barrere, Jaume Munar, Leonardo Mayer, Damir Dzumhur, Ivo Karlovic, Alexei Popyrin, James Duckworth. LEGGI TUTTO

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    Putin si congratula con Medvedev per il successo alle ATP Finals

    Vladimir Putin, Presidente russo

    Il successo di Daniil Medvedev alle ATP Finals ha avuto una grande risonanza in Russia. Oltre alle prime pagine dei giornali e moltissimi servizi in tv, trapela oggi che anche il Presidente russo Vladimir Putin ha contattato il tennista per felicitarlo dopo il successo.
    Secondo la stampa moscovita, Putin ha inviato a Medvedev il seguente telegramma: “Mi congratulo con tutto il cuore per il tuo trionfo a Londra. Hai giocato l’intero torneo in modo brillante e con grande forza, e attraverso duelli intensi e bellissimi hai mostrato una preparazione fantastica, maestria e un carattere veramente combattivo. Una vittoria che continua la fantastica tradizione della scuola russa di tennis. Ti auguro nuovi successi e tutto il meglio”.

    Medvedev è stato il secondo tennista russo a vincere il “Masters”, dopo il successo di Nikolay Davydenko nel 2009. Lo stesso Davydenko aveva raggiunto la finale nel 2008 (sconfitto da Djokovic a Shanghai), ma il primissimo tennista russo a giocarsi il titolo delle Finals era stato Kafelnikov nel 1997, sconfitto in tre set da Sampras ad Hannover. LEGGI TUTTO

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    Le ATP Finals di Londra si aprono e chiudono con un vincitore russo: Daniil Medvedev “Ringrazio molto Nikolay Davydenko per essere stato un’ispirazione per me e per molti bambini che amano il tennis nel nostro paese”

    11 anni fa, quando le Finals ATP si giocarono per la prima volta alla O2 Arena di Londra nel 2009, fu sempre un russo, Nikolay Davydenko, a vincere. Già in una fase avanzata della sua carriera, Nikolay vinse in finale il titolo più importante della sua vita da professionista, sconfiggendo Juan Martín Del Potro, campione […] LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Medvedev è il “Maestro” 2020. Sconfigge Thiem in tre set in una partita tattica, varia e spettacolare

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev chiude alla grande il 2020 vincendo per la prima volta le ATP Finals, le ultime a Londra alla O2 Arena. Ha sconfitto un ottimo Dominic Thiem per 4-6 7-6 6-4, in una finale davvero bella, varia e intrigante. C’era attesa per questa finale, “la migliore possibile” se il tennis vuole guardare avanti, trovare nuove rivalità e nuovi grandi campioni, ma lo spettacolo offerto dai due è andato oltre alle previsioni. Allo scorso US Open, Dominic e Daniil avevano giocato una bella partita, ma più ricca di tensioni ed errori che di qualità. Oggi i due si sono sfidati a tutto campo, di forza ma soprattutto di fioretto e di testa, e questo ha regalato al pubblico televisivo uno spettacolo tennistico che non si vedeva da tempo.
    E’ stata una partita molto particolare, con fasi estremamente tattiche ed altre di tennis più verticale e rapido, con molte discese a rete. Un match quasi d’altri tempi e soprattutto un bello spettacolo, perché c’è stata grande varietà, molti cambi di ritmo in un tennis assai cerebrale e mai banale. Non uno sfiancante braccio di ferro “mortale” a massima rotazione, ma un gioco più raffinato, con palle a volte lente e tagliate, altre velocissime, in cambi di ritmo spettacolari. Tennis ragionato, anche da parte di Thiem, che troppo spesso viene relegato al ruolo di “picchiatore palestrato”. Il tennis dell’austriaco è sempre molto energetico, ma oggi ha disputato una partita diversa: non riuscendo a sfondare il rivale di solo pressing, il colpo più decisivo nel suo match dopo il servizio è stato il back di rovescio, arma grazie a cui ha tolto ritmo e punch al rivale, guadagnando tempo e spazio per l’affondo. Medvedev infatti si appoggiava benissimo alla potenza di Thiem, e i migliori momenti dell’austriaco sono venuti quando riusciva a girarsi col diritto dopo aver rallentato per spingere cross o inside out; o rischiando una botta lungo linea di rovescio clamorosa. Thiem è andato molto vicino a vincere la finale: avanti di un set, a metà del secondo ha avuto alcune occasioni quando Medvedev ha mixato così tanto le soluzioni da finire lui stesso in confusione. Lì il russo è stato bravo a reggere, ha trovato alcuni servizi eccellenti ma soprattutto è stato coraggioso, con discese a rete continue per mettere pressione al rivale. E bravissimo anche nel tiebreak, quando sotto 0-2 ha infilato 7 punti di fila.
    Medvedev ha complessivamente meritato il successo perché nell’arco di un match molto vario e tattico è stato quello più propositivo e con più spesso il pallino del gioco in mano. Ha governato i ritmi, con palle lente d’incontro, tagli e quindi accelerazioni improvvise; è stato ottimo nel credere nel proprio gioco sotto rete, verticalizzando nei momenti chiave e mettendo fretta a Thiem, che invece necessita di spazio per aprire e colpire. Medvedev ha mostrato un campionario completo, con cui tessere una ragnatela che ti avvolge e poi ti stritola, portandoti all’errore o subendo un’improvvisa fiammata. In condizioni indoor oggi Medvedev è probabilmente il più forte, come dimostra la doppietta Bercy-Masters con cui ha chiuso il 2020: 10 vittorie. Soprattutto Medvedev in queste Finals ha battuto tutti, inclusi i tre migliori in classifica: Djokovic, Nadal e Thiem. Non era mai accaduto alle Finals. Applausi, ma anche a Thiem, che ha disputato un bellissimo torneo ed una ottima finale, persa davvero di poco.
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca della finale.
    Si inizia alle 18.14 ora del Big Ben, con Medvedev alla battuta. Molto aggressivo il russo, spinge e viene avanti, regalando anche una volée bassa di rovescio delicatissima e tecnicamente ineccepibile. Dopo un doppio fallo, con un paio di Ace muove lo score, 1-0 Medvedev. Daniil risponde ai servizi di Dominic, che all’avvio non riesce a sfondare e anzi è costretto a lavorare col back di rovescio per rubare tempo e quindi spingere. Si va ai vantaggi e arriva la prima palla break per il russo. Servizio esterno e botta col diritto, Thiem la cancella a suo modo, di forza. Tiene il game di servizio l’austriaco, dopo aver cancellato col servizio una seconda palla break. Due minuti la durata del primo game, undici quella del secondo… In quest’avvio Daniil non soffre la spinta di Dominic, a meno che non trovi un’accelerazione a tutta prendendosi un grande rischio; e gli unici punti che l’austriaco vince rapidamente sono quelli in cui parte con una prima quasi vincente. Segnale evidente di come il russo sia superiore nello scambio. Il set avanza seguendo i turni di servizio, fino al quinto game. Thiem vince 4 punti di fila, grazie ad ottime difese (ed un disastroso smash di Medvedev), procurandosi la prima palla break del match. Doppio fallo! Medvedev regala letteralmente il break a Thiem, partendo da 40-0. 3-2 e servizio Thiem, primo allungo del match. Imbufalito, il russo commette altri errori, infastidito dal sentirsi in comando nel gioco ma indietro per i troppi errori. 4-2 Thiem, con qualche grattacapo, ma consolida il vantaggio. Dominic ora serve bene, scegliendo principalmente la botta al centro, e scaraventando una mazzata cross subito dopo; Medvedev non riesce a fare la differenza con la risposta, 5-3 Thiem. Daniil resta in scia, Dominic va servire per chiudere il primo set sul 5-4. Il campione di US Open gioca con attenzione, sotto 15-30 stringe l’angolo a tutta col diritto, sbattendo Medvedev sui teloni. Un’ottima prima gli vale il set point dopo 48 minuti di tennis. Fortunato Thiem nel punto decisivo: Medvedev comanda, affonda, corre a rete ma un passante al centro è deviato in modo beffardo dal nastro, imprendibile per il russo. 6-4 Thiem, un set vinto con quel break maldestramente regalato da Medvedev. I numeri dei due sono praticamente identici, solo 2 vincenti in più per l’austriaco.

    Secondo set, si inizia con Daniil alla battuta. Facilmente si porta avanti 1-0. Risponde sicuro “Domi”, 1 pari. Scambi più brevi in quest’avvio di secondo, i due servono bene e cercano l’affondo più velocemente, o corrono avanti. Un rovescio lungo linea splendido vale al russo il punto del 2-1. Medvedev cerca con più insistenza l’accelerazione lungo linea (soprattutto di diritto) dopo aver mosso il rivale. Stessa tattica per Thiem, ma col rovescio lungo linea, dopo averne giocato uno in back, per rompere il ritmo e guadagnare tempo. Quinto game, come nel primo set, suona l’allarme in casa Russia. 30 pari, Medvedev rischia una botta lungo linea ma gli esce di un niente, è palla break per Thiem. Ace! Si salva il russo, molto aggressivo in questa fase, deciso ad accelerare i tempi nello scambio rispetto al primo set, molto più tattico e contraddistinto da scambi lunghi. Si porta avanti 3-2, senza break. Settimo game, Thiem lavora benissimo col back, Medvedev va fuori ritmo e si innervosisce. 30 pari, troppa fretta del russo, che sparando un diritto lungo in scambio offre un’altra palla break al rivale, pericolosissima. Medvedev si prende un rischio totale, andando a rete dietro al servizio e nemmeno giocando una volée ottima, non punita da un errore in avanzamento di Thiem. Un altro errore in spinta costa al russo la seconda palla break del game. Ace, si salva col servizio (settimo del suo match, secondo del set ed entrambi su palla break). Stavolta è Dominic a regalare, tirando lungo un diritto a campo aperto dopo uno scambio infinito. Ma Medvedev è ora in confusione: prova una smorzata che nemmeno arriva a rete, continua a scendere a rete alla garibaldina, si salva solo grazie al servizio e si porta 4-3. Ottavo game, stavolta è Thiem ad aver fretta, e continua a sbagliare col diritto, come nel gioco precedente, quando ha graziato il rivale. 15-30. Ace. Sul 30 pari arriva uno scambio bellissimo, ricco di cambi di ritmo e variazioni, lo chiude il russo con un bel cross. Palla break Medvedev! Bordata di diritto, sulla riga, grande Thiem a cancellarla. Il match è tornato molto tattico, lunghi scambi, cambi di ritmo, c’è un buonissimo spettacolo tecnico e tattico. Dal 4 pari il set scorre sui servizi, sempre con giocate tattiche e divertenti. Medvedev si porta 6-5, tutta la pressione è sulle spalle di Thiem al servizio. Ha spalle larghe “Domi”, a 15 vola al tiebreak.
    Inizia male Daniil, comanda lo scambio ma il diritto gli muore sul nastro. 1-0 Thiem. Medvedev comanda un lungo scambio di back e vola a rete, vincendo un punto alla risposta. Continua a spingere, 2 pari e 3-2 Medvedev. Bravo il russo ad aggredire la seconda dell’austriaco, corre avanti e Thiem sbaglia il passante. 4-2 Medvedev, quattro punti di fila per il russo. Scambio rapido, angolo aperto, Thiem sparacchia out un diritto in corsa. 5-2 Medvedev, ora al servizio. 6-2 e quattro set point per Daniil. Ace! 7-2, sette punti di fila e un set pari. Bravo Medvedev a reagire ad un momento di grande difficoltà a metà secondo set, quando il match pareva indirizzato dalla parte dell’austriaco, e dominare il “decider”.
    Terzo set, Thiem alla battuta. Non inizia bene Dominic, niente prima e diritti lunghi. 0-30. Reagisce alzando il ritmo, ai vantaggi vince il primo game del terzo. Medvedev tesse la sua tela, di nuovo non da alcun ritmo: palla alta, palla bassa, tagli e poi immediata bordata. Thiem perde sicurezza, e nemmeno il servizio lo assiste. Un rovescio tirato malissimo gli costa un terribile 0-40, tre chance per il russo per volare via. Con forza e coraggio l’austriaco si salva, grazie ad alcune di prime finalmente precise. 2-1 Thiem. Si segue i servizi fino al quinto game, quando un diritto forzato out di Thiem gli costa una palla break. Con potenza estrema la cancella, grande diritto cross. Il game è spettacolare, con alcuni scambi mozzafiato, a tutto campo, che mettono in mostra la classe di entrambi. Medvedev finalmente riesce a strappare il servizio a Thiem alla terza chance nel game, con un attacco contro tempo chiuso di volo. Scaltro come un rapace. Break Medvedev, avanti 3-2 e servizio, e proprio col servizio consolida il vantaggio, portandosi 4-2 (pure un paio di errori di Thiem, un po’ nervoso). Dominic trova un bel game di servizio, resta in scia 3-4, ma deve trovare un gran game in risposta per tornare in partita. L’ottavo game è ben giocato dal russo, tiene l’iniziativa e non lascia spazio al rivale (ha perso solo 5 punti al servizio nel terzo set in 5 game). 5-3 Medvedev, ad un passo dalla vittoria. Thiem serve per restare nel match, ma commette un paio di gravi errori (incluso uno smash) che gli costano il 15-30. Di rabbia avanza e si porta 4-5. Medvedev serve per il match. Inizia bene col servizio, 30-0; non molla niente Thiem, con un rovescio clamoroso si riporta 30 pari, ma sbaglia la risposta seguente. Match Point Medvedev. Servizio esterno, vincente. Game Set Match, Medvedev è il 51esimo Maestro, chiudendo alla grande la stagione con la doppietta Bercy-ATP Finals. 10 vittorie di fila, ha vinto tutti i match e sconfitto tutti i migliori. Applausi anche a Thiem, che non ha mollato fino al match point e giocato un torneo eccellente, con la perla assoluta della vittoria su Nadal nel girone, partita più bella del torneo insieme alla finale.
    Si chiude qua la stagione ATP 2020 (Challenger a parte). Speriamo a breve di aver notizie sul calendario 2021, e soprattutto che a gennaio, in qualche modo, il tennis riparta in sicurezza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO