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    Medvedev: “Diventare n.1 al mondo è il mio prossimo obiettivo”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev ha deciso di non giocare questa settimana, saltando così anche il secondo torneo organizzato in Russia a San Pietroburgo. Così ha motivato la sua scelta: “Sono fermo da Indian Wells, lì ho perso con Dimitrov. Brutta sconfitta? Non è stata solo fatica, ho avvertito un paio di fastidi, ma non è niente di serio e non mi va di parlarne. Ormai è alle spalle. Tornerò presto in campo. Sono felice ora di esser in Russia, non ci tornavo da molto tempo, da prima delle Olimpiadi, quindi è bello starmene di nuovo un po’ a casa, ne avevo proprio bisogno”.
    La possibilità di chiudere il 2021 come n.1 del mondo è piuttosto remota, ma Daniil non si nasconde dietro un dito: vuole essere il prossimo leader del ranking mondiale: “Diventare n.1 del ranking è il mio prossimo obiettivo. Nonostante Novak non abbia giocato diversi tornei importanti quest’anno, ha fatto una stagione incredibile negli Slam, tre vittorie e una finale, quindi è logico che sia lui il primo della classifica. Se riuscirò a centrare il mio obiettivo quest’anno, sarà eccezionale, ma se non potrò resterò in corsa nel prossimo futuro e lo raggiungerò strada facendo. Credo di aver tutto quel che serve per arrivarci”.
    “L’esperienza della finale persa in Australia mi aiutato tantissimo a vincere a New York. Alla fine io lavoro molto per scendere in campo in ogni torneo e mostrare la miglior versione di me stesso, che sia in uno Slam o in un ATP 250. Voglio vincere e migliorarmi ogni volta”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Nemmeno io voglio rivelare i miei dettagli medici, concordo con Djokovic”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev è stato il giustiziere di Novak Djokovic a US Open 2021, sbarrando la strada al n.1 verso un clamoroso Grande Slam stagionale. Ma c’è grande rispetto nel russo per il serbo.
    L’ennesima dimostrazione viene dalle dichiarazioni rilasciate da Daniil negli eventi promozionali del torneo di Mosca, al quale non ha partecipato in campo, offrendo comunque la sua presenza a livello di immagine. Interpellato sulle parole di Djokovic in merito alla vaccinazione obbligatoria per volare in Australia, ecco le parole del russo: “Mi è piaciuto molto quello che ha detto Novak l’altro giorno. Il tennis è uno sport individuale e non vorrò mai divulgare informazioni mediche perché i miei rivali avrebbero informazioni sulle mie possibili debolezze. In questo caso deve essere lo stesso. La vaccinazione è una decisione personale e non è necessario divulgare informazioni, non lo farò. Sinceramente credo che nessun tennista sarà messo in quarantena, ma che chi non vuole farsi vaccinare dichiarerà di avere qualche tipo di infortunio per non gareggiare, senza dover ammettere di non aver ricevuto il vaccino. Quanto a me, dirò solo che voglio giocare il torneo”.
    Medvedev quindi non vuole rivelare i suoi dati, ma ammettendo di voler giocare in Australia… di fatto ammette di essere vaccinato o che è in procinto di farlo. LEGGI TUTTO

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    La sconfitta di Medvedev lascia Novak Djokovic ad un passo da un nuovo grande record

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Daniil Medvedev è stato sconfitto ieri negli ottavi di finale del torneo Masters 1000 di Indian Wells e ha praticamente perso la possibilità di finire il 2021 in cima alla classifica mondiale.Il 25enne russo è l’unico che ha ancora una possibilità di superare Novak Djokovic entro la fine dell’anno, ma il deludente risultato in California porterà Djokovic a chiudere l’anno in testa cosa che costituirà un nuovo record.
    Djokovic, vincitore dei primi tre Grand Slam nel 2021 e finalista nel quarto, chiuderà salvo clamorosi capovolgimenti, la stagione in cima alla classifica mondiale per la settima volta in carriera, superando Pete Sampras, con cui condivide attualmente quel record, con sei stagioni.
    Roger Federer e Rafael Nadal, per esempio, hanno chiuso in testa la stagione in cinque occasioni. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2021, l’anno della verità (di Marco Mazzoni)

    Domani si alzerà il sipario sull’edizione 2021 della Laver Cup, esibizione tennistica lanciata nel 2017 dal team manageriale di Roger Federer (su idea del campione elvetico) e diventata in pochi anni un evento molto seguito a livello globale. Un piccolo caso, che si è imposto di forza (e con la forza dei dollari…), tanto da essere riconosciuta dallo stesso calendario ATP, anche se non assegna punti per il ranking.
    L’edizione che sta per scattare al TD Garden di Boston, casa dei mitici Celtics del basket NBA, sarà molto diversa dalle precedenti poiché in campo non scenderà Roger Federer, il vero “padrone di casa” e giocatore con il maggior seguito al mondo, ma nemmeno Rafael Nadal e Novak Djokovic. Nelle edizioni finora disputate non era mai accaduto. La loro sarà un’assenza enorme, pesantissima, poiché il traino dei Big 3 è stato decisivo al successo della Laver Cup, come del resto per ogni torneo in giro per il globo negli ultimi lustri. Per questo sarà molto interessante vedere il risultato del campo a livello di spettacolo e soprattutto tirare le somme alla fine del weekend, perché questa Laver Cup 2021 testerà la forza della manifestazione per il futuro.
    La sensazione è che un “Federer sano” potrebbe giocare la LC anche a 50 anni… e chissà, magari anche un Nadal ritiratosi sui lussureggianti green di golf nelle Baleari, ma se la Laver Cup vuole andare avanti, costruendo anno dopo anno una storia e credibilità duratura, deve dimostrare di essere forte, divertente ed attraente anche e soprattutto grazie alle nuove leve, ai campioni del presente.
    Quest’anno il Team Europe è composto da Medvedev, Tsitsipas, Zverev, Rublev, Berrettini e Ruud, oggettivamente il meglio possibile su piazza, esclusi i tre supercampioni. Il Team World schiera Shapovalov, Auger-Aliassime, Schwartzman, Isner, Opelka e Kyrgios. Una squadra oggettivamente più debole e forse con minore appeal, ma con due statunitensi per agevolare il pubblico di casa, “show-time” Shapo, l’emergente Felix, la sostanza di Diego e il discusso funambolo Kyrgios, che in un contesto rilassato e festaiolo come quello di una esibizione è come le olive nel Martini. Oltretutto sarà curioso un potenziale match tra Ruud e Kyrgios, visto che i due non se le sono mandate a dire via social per tutto l’anno, battibeccando a più riprese… Vedremo se i capitani Borg e McEnroe opteranno per questa partita o meno.
    Ogni anno durante la Laver Cup l’universo degli appassionati si è diviso. Una parte sostanziosa snobba l’evento, relegandolo ad una sorta di circo ricchissimo, non interessati nemmeno a vedere con sereno distacco quel che offre il campo e criticando aspramente l’enorme battage mediatico e commerciale che sostiene e promuove l’evento. L’altra parte invece si è fatta ammaliare e convincere, tra le stelle in campo, match giocati con discreto spettacolo e leggerezza, e soprattutto grazie a trovate molto interessanti e diverse da quel che si ammira durante i tornei ufficiali del tour Pro (format, colori, regia, capitani e squadre inquadrate continuamente durante i match, oltre al tipo di tennis prodotto).
    La Laver Cup è nata dal niente, ma con una idea forte, che “regge”. È nata grazie alla visione del tennista più idolatrato ed un budget faraonico, che ha permesso di organizzare una macchina quasi perfetta, il meglio su piazza, riuscendo a mettere in scena uno spettacolo notevole. Che piaccia o no, questa è la verità. È uno spettacolo tennistico, non è il tour Pro. Non c’è la rabbia e durezza di incontri infiniti con scambi all’ultima palla. Si gioca “diverso”, e questo è apprezzato da una certa fetta di pubblico che preferisce un tennis più rapido, leggero, offensivo o comunque meno feroce agonisticamente, rispetto alla media dei grandi e piccoli tornei, dove ci si “scanna” per un’ultima rincorsa o arrotata micidiale per far sbagliare l’avversario. Qua si entra sul puro gusto personale, quindi tutto è lecito e opinabile, ma è indubbio che per molti appassionati un match fatto di tocchi e palle al limite è più attraente rispetto ad una perfetta esecuzione di schemi efficaci ed efficienti, ma un po’ uguali a se stessi e soprattutto prevedibili.
    I tennisti chiaramente sono attori alla Laver Cup, giocano con un piglio ed intensità differenti. Però soprattutto nell’ultima edizione disputata, la maggior parte degli incontri sono stati assolutamente divertenti e a loro modo anche combattuti. Non col coltello tra i denti, ma quando hai di fronte uno dei tuoi principali rivali, perdere – anche senza punti in palio – non piace affatto… C’era una certa tensione, ma più sana e meno esasperata. Il pubblico l’ha percepito ed apprezzato, molto, tanto che i dati degli ascolti tv della LC19 sono stati enormi, a livello globale.
    Inoltre la regia televisiva è eccellente, l’atmosfera creata con quel campo nero è unica e affascinante. Il format dei match è ottimo, perché le partite scorrono via veloci (e tanti spettatori non restano 4 ore incollati ad una maratona…), e c’è anche l’effetto team che trascina il pubblico e gli stessi giocatori. Il ruolo dei capitani alla fine è piuttosto marginale, ma vedere Nadal e Federer che catechizzano Zverev ai cambi di campo, beh, per il pubblico vale il prezzo del biglietto.
    Ripeto: si parla di una ricca, perfetta, splendida esibizione. Il tennis è quello degli Slam, della storia, del tour. Ma c’è anche quest’offerta, interessante, molto ben confezionata, che permette di ammirare i migliori in un contesto diverso, patinato ma rilassato. Personalmente ero parecchio scettico al primissimo annuncio e prima dell’edizione 2017, quella del lancio. Anno dopo anno il format si è perfezionato e lo spettacolo è addirittura cresciuto. Il mitico doppio con la coppia Roger-Rafa resterà indimenticabile, e molte partite sono state divertimento purissimo. Niente è paragonabile alle emozioni di una finale di Wimbledon e di tanti altri tornei ufficiali, ma perché snobbare e “deridere” una Laver Cup, quando riesce a concentrare divertimento, tennis leggero e veloce, diverso e affascinante? Vedremo se i giovani, senza i Big 3 a far loro da balia, riusciranno a trasmettere al pubblico le stesse emozioni. Non resta che seguirla da domani.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Medvedev ha un gioco unidimensionale. Toilette break? Amo prendermi il mio tempo”

    Stefanos Tsitsipas è intervenuto nel programma tv To Proino, show mattutino condotto da Giorgios Laigkas e trasmesso su Ant1 in Grecia. Tra le varie chiacchiere su molti temi generali e attualità del suo paese, Stefanos ha risposto anche ad alcuni temi “caldi” dell’attività tennistica, tra cui i tanto discussi Toilette break che stanno spingendo l’ATP a rivedere […] LEGGI TUTTO

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    Come sarebbe la classifica ATP sulle ultime 52 settimane? Medvedev n.1, Sinner n.9

    Tutti conosciamo le mille difficoltà che il mondo del tennis Pro ha dovuto affrontare per colpa della pandemia. Nel 2020 molti mesi di stop, tornei cancellati, altri spostati, ed un conseguente (e necessario) intervento sulle classifiche. Lo scostamento rispetto al sistema di calcolo tradizionale si protrarrà ancora per diversi mesi, ma è curioso andare a […] LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem spiega perchè Medvedev è al momento superiore a Zverev e Tsitsipas

    Daniil Medvedev nella foto

    Dominic Thiem è stato uno dei tennisti più schietti di recente e ora è stato il suo turno di parlare di Daniil Medvedev, il campione US Open appena incoronato.
    L’austriaco non ha dubbi sul futuro del numero due del mondo. “Sono sicuro che Medvedev vincerà altri tornei del Grande Slam. Per me è il tennista NextGen che è più vicino ai Big Three. Sa come vincere gli incontri ed è pronto per i grandi match”, ha detto, citato da Tennis Head.
    Thiem è andato anche oltre quando si è trattato di paragonarlo ad Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas. “Medvedev non si agita né si innervosisce ed è per questo che è un gradino sopra Tsitsipas e Zverev”, ha concluso.
    Thiem, ricordiamo, è ancora fuori dai campi a causa di un infortunio al polso e i tempi del suo ritorno nel 2022 sono ancora un’incognita. LEGGI TUTTO

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    Mischa Zverev: “Medvedev ci ha mostrato che Djokovic è umano”

    Il mondo del tennis inizia a voltare pagina dopo che Daniil Medvedev ha vinto gli US Open e ha rovinato la storia da sogno di Novak Djokovic , che ha cercato di conquistare il Grand Slam ma non èriuscito a tale impresa per un soffio. Tuttavia, è ancora tempo di guardare indietro e analizzare cosa […] LEGGI TUTTO