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    Coppa Italia alla Lube, la dedica di Medei alla moglie: “Troppe volte lontani”

    Dopo la Coppa Italia vinta al tie break contro Treviso da secondo allenatore della Lube nel 2003 a Trento, il tecnico Giampaolo Medei ha conquistato contro Verona all’Unipol Arena la sua prima Del Monte®️ Coppa Italia SuperLega da head coach, cancellando così la sconfitta incassata alle redini dei biancorossi nella sfortunata resa dei conti persa contro Perugia per 3-1 al PalaFlorio di Bari nel 2018.

    “Dedico questo trofeo a mia moglie Enrica perché troppe volte il mio lavoro mi ha portato lontano e lei è rimasta ad attendermi con pazienza e a tifare per me. Dedico a lei tutto questo! – dichiara Medei visibilmente commosso – Sono felice e orgoglioso di aver contribuito da head coach a portare la Lube sul gradino più alto del podio. Questo per me è un Club speciale, sono felice. I ragazzi sono stati davvero bravi a rispettare l’obiettivo, cioè esprimersi con la migliore pallavolo possibile. Oggi il cambio di assetto di Verona ci ha creato problemi dal terzo set, però siamo riusciti a non mollare e a ritornare. Da martedì resettiamo e ripartiamo in vista dei prossimi obiettivi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La reazione di proprietà e dirigenza dopo il successo della Lube

    FABIO GIULIANELLI (patron Gruppo Lube): “Aspettavo da tempo di rilasciare queste dichiarazioni per togliermi qualche sassolino dalle scarpe. Sono state dette tante cose e sento tante voci intorno a me, ma qui alla Lube nessuno dismette. Anzi, teniamo molto alla nostra squadra, ai nostri ragazzi e a questo progetto. La Lube scende in campo per lasciare il segno e cerca sempre di vincere, lo ha dimostrato in questa due giorni!”
    ALBINO MASSACCESI (ad e vicepresidente Lube Volley): “Questo è il 26° trofeo vinto con la Lube, ovviamente non ci si stanca mai! Soprattutto in un momento di ricostruzione. Questa è una squadra allestita per diventare vincente nel tempo, ma siamo riusciti a bruciare le tappe. Questo ci dà serenità perché siamo convinti di aver preso le scelte giuste. Ora possiamo festeggiare l’ottava Coppa Italia, un trofeo molto importante per noi. Speriamo di aumentare ulteriormente il numero prima di essere raggiunti da chi ne ha meno”.
    BEPPE CORMIO (dg Lube Volley): “Scusate se abbiamo vinto in anticipo rispetto ai piani, al di là di ogni più rosea previsione. Ho sposato questo nuovo progetto di comune accordo con la proprietà ed è arrivata la vittoria grazie al contributo  di tutti! Continueremo a lavorare per toglierci altre soddisfazioni!” LEGGI TUTTO

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    Verona rimonta ma non ribalta Civitanova: la Coppa Italia va alla Lube

    Finisce al tiebreak anche la finale della Del Monte Coppa Italia 2025 e a vincerla è la Cucine Lube Civitanova al termine di un’altra gara folle e bellissima al cospetto di una Unipol Arena sold out (9.125 spettatori – 187.058€ di incasso). Sotto due set a zero, la Rana Verona è riuscita ancora una volta a riemergere, poi il quinto set lo ha iniziato male (sotto 5-10) e questa volta l’impresa non è riuscita. Gli scaligeri devono così rimandare l’appuntamento con il primo trofeo della loro storia, mentre per la Lube il conto sale a 26 titoli e questa è l’ottava coccarda tricolore in bacheca.

    Una trofeo che arriva sicuramente in anticipo rispetto alla tabella di marcia della società, che quest’anno ripartiva da un nuovo progetto eppure il vizio di vincere non lo perde. Una maglia importante quella della Lube, una maglia in grado di portare rapidamente una squadra giovane a competere ai livelli più alti, e oggi anche a vincere. Una vittoria che non rispecchia assolutamente la carta d’identità di molti perché centrata con una prestazione di grande maturità agonistica, un pizzico di lucida spavalderia quando richiesto e soprattutto carattere da vendere. Tutto tradotto in un tiebreak giocato come se il match fosse iniziato in quel momento resettando completamente ogni pensiero legato ai due set precedenti persi sotto le bordate di Keita e Mozic.

    Un capolavoro di tattica e strategia quello di Medei, che con il suo staff ha studiato gli avversari nei minimi dettagli mettendoli in crisi nei primi due parziali, lasciandoli sfogare nei due successivi per poi metterli subito sotto pressione nel set decisivo.

    Eletto MVP capitan Fabio Balaso, ma onore al merito anche a Bottolo (19 punti e 3 ace), Loeppky (17), Nikolov (16), e anche 9 di un Gargiulo assolutamente da applausi e 8 (con 5 muri) di Chinenyeze. Per Verona altri 30 di Keita, mentre Mozic questa volta si ferma solo, si fa per dire, a 13.

    Starting Players – Stoytchev e Medei partono con gli stessi titolari schierati nelle rispettive semifinali: Abaev-Jensen, Keita-Mozic, Zingel- Cortesia e D’Amico per Verona; Boninfante-Lagumdzija, Bottolo-Loeppky, Chinenyeze-Gargiulo e Balaso per Civitanova.

    1° set – La Lube parte subito con le marce alte inserite, con Chinenyeze che a muro prende le targhe prima a Keita e poi a Mozic e Lagumdzija che manda in tilt l’autovelox dai nove metri (1-5). La prima pipe di Keita vale il -2 per Verona (5-7), il successivo attacco mani-out il -1 (6-7), ma Civitanova continua comunque a contenerlo molto bene a muro per poi colpire in contrattacco (7-10). I veneti non si lasciano intimidire, continuano a restare lucidi e trovano prima la parità ai 13 con un muro di Cortesia su Chinenyeze e poi anche il loro primo break di vantaggio (15-13). Medei chiama Poriya in battuta, ma il suo razzo-missile viene ricevuto a meraviglia, udite udite, proprio da Keita che nel fondamentale sta davvero sorprendendo in positivo in questa Final Four. I cucinieri accusano il colpo (20-17) e iniziano a sporcare le loro percentuali in attacco: fuori Lagumdzija, dentro Nikolov. Grazie ai colpi proprio del bulgaro la squadra di Medei riesce a rimettersi prima in scia (21-20), poi ad affiancarsi con una gran diagonale di Loeppky e infine a mettere addirittura la freccia con un ace di Gargiulo (21-22). Keita ribalta ancora la situazione in pipe (23-22), Mozic trova il mani-out che vale il set point (24-23) ma Lagumdzija, rientrato in campo, manda la contesa ai vantaggi. Altro ribaltamento di fronte (punto di Bottolo) e alla fine il primo set lo chiude Boninfante murando addirittura Mozic (24-26). Come inizio decisamente niente male per questa finale di Coppa Italia.

    2° set – La Rana balza subito avanti di un break a inizio del secondo set (2-0), mantiene il vantaggio per qualche scambio poi viene ripresa ai 6. Lagumdzija in attacco continua a non trovare sempre la giusta mira, ma a muro scatta un’altra fotografia a Keita (8-8). Anzi, fate due (8-9). Il maliano sbaglia anche l’attacco successivo e allora Stoytchev capisce che è il momento di fare due chiacchiere e ferma il gioco con i suoi sotto di due (8-10). Altro errore (diagonale lunga) del numero 9 di Verona, altro murone sempre sul numero 9 di Verona, e Civitanova scappa via (8-12). Per la Rana in questo momento sembra quasi di assistere alla sfida di campionato persa contro Monza che su Keita aveva stampato una serie infinita proprio di murate. Decisamente non un bel segnale per gli scaligeri. Al netto degli errori di Lagumdzija (29% nel primo set, appena 20% in questo), ancora discontinuo in attacco, la Lube gestisce, colpisce (ace di Boninfante per il 14-20) e alla fine allunga con Loeppky (15-22, 15-23) portandosi meritatamente sul due a zero nel computo dei set (15-25 con l’ennesimo muro di Gargiulo).

    3° set – Proprio come in semifinale contro Perugia, Verona si ritrova ancora spalle al muro. Avrà la stessa reazione? Quando Keita e Sani (dentro per Jensen) si scontrano tentando di schiacciare lo stesso pallone (5-5) verrebbe da pensare di no. Civitanova, ad ogni modo, non riesce ad azzannare i veneti alla giugulare (7-7, 10-10, 12-12). Errore gravissimo, perché l’ace di Abaev, l’attacco in parallela di Keita e il muro di Sani su Loeppky valgono il +3 che potrebbe far uscire la squadra di Stoytchev dal reparto rianimazione. Arriva anche l’ace del maliano (20-16) e il settore dei tifosi gialloblù, capitanato dall’onnipresente papà di Mozic in versione tamburista, esplode assordando l’intera Unipol Arena. L’onda veneta si increspa sempre di più e Civitanova rischia l’annegamento. Tre ace in fila di Nikolov la riacciuffano per i capelli (23-22), ma alla fine il set si chiude sul 25-23 nel segno ancora di Keita. I titoli di coda possono attendere!

    4° set – Adesso è lotta di nervi tra le due squadre, ma la Verona che torna in campo nel quarto set sembra avere ora gli occhi della tigre e la bava alla bocca di un lupo affamato: 6-1 e timeout chiamato da Medei. Ciaone Clark Kent, ben tornato Superman: Keita e Mozic ora indossano entrambi il mantello da supereroi e per la Lube è notte fonda (13-5, 15-10, 17-11). Persino il nastro dice no al jolly Poriya dai nove metri. L’unico che in questa fase continua ad andare regolarmente a segno per Civitanova è il solo Nikolov. L’unico errore che può commettere Verona ora è quello di cantare vittoria troppo presto. Errore che puntualmente rischia di commettere. Bottolo e Loeppky rimettono Civitanova in rotta di collisione (20-18) e un set che sembrava chiuso già da un pezzo ora potrebbe riaprirsi improvvisamente proprio sul finale. Spirito entra e trova però l’ace che vale il nuovo +4 (23-19) e alla fine Verona completa anche questa rimonta caricando la sua spara palloni più letale: Noumory Keita (25-21).

    5° set – Il tiebreak inizia però con due errori proprio dello schiacciatore gialloblu, Civitanova va anche sullo 0-3 e Stoytchev ferma immediatamente il gioco. A rimettere quasi in bolla gli scaligeri ci pensa Mozic (attacco e muro), ma Nikolov di polpastrelli riporta i suoi sul +3 (2-5). La magia di sinistro di Loeppky, ormai un marchio di fabbrica, tiene salde le distanze (4-7) e un altro suo punto porta le squadre al cambio di campo sul 5-8 in favore dei cucinieri. Il muro degli uomini in nero contiene Keita per tre volte di fila e alla fine arrivano l’infilata di Bottolo e l’errore di Verona che allargano la forbice (5-10). Quando Chinenyeze stampa il muro su Keita il tabellone del punteggio segna 8-13 per la Lube. Una mezza sentenza. Il mani-out di Nikolov vale il primo match point (9-14), il sigillo finale lo mette Bottolo in pipe. La Coppa Italia 2025 è della Cucine Lube Civitanova.

    Rana Verona 2Cucine Lube Civitanova 3(24-26, 15-25, 25-23, 25-21, 10-15)Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 19, Gargiulo 9, Lagumdzija 8, Loeppky 17, Chinenyeze 8, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Nikolov 16, Dirlic 1, Podrascanin 0. N.E. Tenorio. All. Medei.Rana Verona: Abaev 4, Mozic 13, Cortesia 2, Jensen 4, Keita 30, Zingel 4, Baschera (L), D’Amico (L), Chevalier 0, Sani 5, Spirito 1, Vitelli 3. N.E. Bonisoli, Zanotti. All. Stoytchev.Arbitri: Simbari, Goitre.Note – durata set: 28′, 23′, 26′, 29′, 17′; tot: 123′.

    Dal nostro inviato Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Balaso (Civitanova): “Finale conquistata con un grande cuore”

    Ritorno con il botto in Final Four di Del Monte® Coppa Italia per la Cucine Lube Civitanova SuperLega dopo tre anni di assenza. All’Unipol Arena di Bologna, davanti a quasi 8000 spettatori, i biancorossi piegano in Semifinale i campioni d’Europa dell’Itas Trentino al tie break (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15) dopo 2 ore e 13 minuti di battaglia e accedono alla resa dei conti della competizione per la 12ª volta nella storia del Club con il proposito di mettere in bacheca l’ottavo trofeo con la coccarda tricolore.

    Giampaolo Medei (allenatore): “Avevamo di fronte un avversario fortissimo, e la squadra è stata molto brava a mantenere sempre la giusta concentrazione, restando attaccati alla partita anche nei momenti più difficili. Poi il risultato finale è stato determinato da un pallone, e stavolta è andata bene noi perché in questi frangenti molto caldi siamo riusciti a fare quello che dovevamo, con una grande difesa e due battute che insieme hanno spostato l’ago della bilancia dalla nostra parte. Il lavoro però non è ancora finito. Anche domani scenderemo in campo con l’intenzione di giocare la nostra migliore pallavolo”.

    Fabio Balaso: “Finale conquistata con una grande cuore da parte di tutti quanti, dai titolari ad ognuno dei membri della panchina. E’ stata una magnificata serata, frutto di uno straordinario lavoro di squadra, ma guai adesso a cullarsi sugli allori. Domani ci aspetta un’altra battaglia”.

    Mattia Bottolo: “Oggi abbiamo fatto una grandissima partita. Non conosco le statistiche, ma nelle partite da dentro o fuori, come queste, quando si è sotto nel punteggio capita spesso di mollare mentalmente per proiettarli anzitempo a quello che sarà il set successivo. Cosa che invece noi non abbiamo mai fatto. Siamo sempre stati lì,non abbiamo mai mollato la presa, e questo carattere alla fine ci ha premiati”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    F4 di Coppa, Lube in Finale. Cucinieri eroici al tie break con l’Itas

    Ritorno con il botto in Final Four di Del Monte® Coppa Italia per la Cucine Lube Civitanova SuperLega dopo tre anni di assenza. All’Unipol Arena di Bologna, davanti a quasi 8000 spettatori, i biancorossi piegano in Semifinale i campioni d’Europa dell’Itas Trentino al tie break (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15) dopo 2 ore e 13 minuti di battaglia e accedono alla resa dei conti della competizione per la 12ª volta nella storia del Club con il proposito di mettere in bacheca l’ottavo trofeo con la coccarda tricolore.
    Civitanova vince il duello a muro (10 i block in contro i 7 trentini), tiene in ricezione e trova una maggiore lucidità in attacco nei momenti decisivi. Top scorer del match Loeppky e Lagumdzija, entrambi autori di 18 punti, seguiti da Bottolo (16). Traguardi personali per Chinenyeze, che supera i 1500 punti in Italia e per Gargiulo, che supera i 1000 in carriera. Tra i rivali il più prolifico è Lavia (16). Con lui quattro compagni in doppia cifra.
    La Lube tornerà in campo per la Finalissima con la Rana Verona domani, domenica 26 gennaio, alle 15.15 (con diretta Rai 2, VBTV e Radio Arancia), sempre sul taraflex tricolore dell’Unipol Arena. Dopo 54 sfide in campionato (44 vittorie a 10 per Civitanova), tra Regular Season e Play Off, per la prima volta i marchigiani e gli scaligeri si misureranno in Coppa Italia, nel remake della Finale di Play Off 5° Posto giocata nel 2024 a Verona.
    LA GARA
    Biancorossi al palleggio con Boninfante (febbricitante in  mattinata e assente alla rifinitura) e con Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero. Trentini schierati con Sbertoli in cabina di regia e l’ex biancorosso Rychlicki terminale offensivo, Lavia e Michieletto in banda, Bartha e Flavio al centro, Laurenzano libero.
    Primo set buttato via dalla Lube, abile nel recuperare 5 punti di svantaggio con un attacco incisivo (61%) e nel centrare il sorpasso dopo il 20, ma tradita da due errori diretti che gridano vendetta, con una palla set a disposizione. Dopo una fase di equilibrio, Trento prende il largo spingendo al servizio, mostrandosi tenace nel muro-difesa e vivace in attacco (11-6). La Lube non ci sta. Entrato in corsa come Orduna, Dirlic piazza il muro seguito dalla pipe di Loeppky (15-12). Bottolo riavvicina i suoi (15-13), che trovano il block del -1 (16-15). Sul 17-16 rientrano Boninfante e Lagumdzija, in tempo per il pari targato Loeppky (18-18). Tra i rivali in campo c’è anche Gabi Garcia. Un errore biancorosso in battuta e l’attacco di Michieletto mettono nei guai i cucinieri (22-20), che trovano il ribaltone con Chinenyeze e due prodezze di Bottolo (22-23), autore di 6 punti con il 67% nel set come Loeppky. Avanti 23-24, gli uomini di Medei sprecano un servizio e un attacco (25-24) per poi capitolare sull’ace di Michieletto (26-24), che mette a referto il nono punto personale.
    Nel secondo set la Lube si riscatta con un muro-difesa di alto livello (5 i block vincenti) e un gioco più pulito rispetto all’Itas, che deve fare i conti con 9 errori. Tra i dolomitici resta in campo dall’inizio l’ex biancorosso Gabi Garcia. Si lotta punto a punto (11-12). Il break dei cucinieri a muro e il successivo ace di Lagumdzija (13-16) ricaricano i numerosi Predators sugli spalti. Basta un attimo di distrazione per restituire il filo del gioco ai gialloblù (17-17). Orduna e Dirlic entrano per suonare la carica come nel primo set. Il muro di Bottolo e l’infrazione di Lavia, che azzarda un improbabile palleggio, rilanciano Civitanova (17-19). Il block in a uno di Chinenyeze procura tre palle set ai marchigiani (21-24). Bartha annulla le prime due, Lavia la terza (24-24). L’azione prolungata chiusa da Loeppky e il muro di Chinenyeze valgono un set speculare al primo (24-26) con il match che torna in perfetta parità.
    Nel terzo atto Civitanova prende tutto in ricezione, si affida a un Lagumdzija grintoso al servizio e in attacco (6 punti con il 71% di efficacia e un ace) w controlla le offensive dei rivali. Al rientra in campo i giocatori della Lube sono spiritati e si dimostrano capaci di mettere subito all’angolo i campioni d’Europa (7-12). Sulle giocate vincenti di Lagumdzija intervallate da due errori in attacco dei gialloblù, gli uomini di Giampaolo Medei si guadagnano un margine impressionante (9-18). Boninfante, palleggiatore classe 2004, è bene ricordarlo, si mette in proprio e schiaccia il pallone del +10 (10-20). Un parziale a senso unico si chiude con il muro vincente di Civitanova (14-25).
    Nel quarto set la rabbia trentina sfocia nei 5 ace in un gioco più solido. Reazione aggressiva già in apertura (11-7). Sul punteggio di 13-8 Medei inserisce Nikolov per Loeppky, ma è l’ace di Bartha a muovere il punteggio (14-8). A seguire la Lube cambia anche la diagonale dando spazio a Dirlic e poi a Orduna. I biancorossi cercano di risalire (16-12), ma incassano un pesantissimo parziale di tre a zero (19-12). Sul 19-13 Podrascanin sostituisce Gargiulo. Sul 20-14 rientra la diagonale di partenza. La Lube realizza tre punti chiusi dall’ace di Boninfante (20-17). Il mani out di Nikolov consente ai suoi di riavvicinarsi (21-19), la successiva stoccata vincente del bulgaro vale il -1 (23-22). Gabi Garcia procura due palle set ai suoi, Michieletto centra l’ace (25-22) e porta la gara al tie break.
    Al tie break Nikolov parte dall’inizio tra i biancorossi, ma dopo un suo errore in battuta (4-3) lascia il posto a Loeppky. I dolomitici trovano il break (6-4). Al cambio di campo Trento è avanti 8-6. Nei due scambi successivi Civitanova riesce a impattare il punteggio con Lagumdzija (8-8). Trento ritrova il break complice un tocco a muro di Civitanova su un attacco gialloblù (11-9). Su una difesa pazzesca di Balaso e il mani fuori di Bottolo i giochi sono aperti (12-11). I due ace del nuovo entrato Poriya valgono il sorpasso (12-13), ma al termine di un’azione prolungata Lavia impatta (13-13). I successivi errori di Lavia e Bartha mandano la Lube in Finale (13-15).
    DICHIARAZIONI
    GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Avevamo di fronte un avversario fortissimo, e la squadra è stata molto brava a mantenere sempre la giusta concentrazione, restando attaccati alla partita anche nei momenti più difficili. Poi il risultato finale è stato determinato da un pallone, e stavolta è andata bene noi perché in questi frangenti molto caldi siamo riusciti a fare quello che dovevamo, con una grande difesa e due battute che insieme hanno spostato l’ago della bilancia dalla nostra parte. Il lavoro però non è ancora finito. Anche domani scenderemo in campo con l’intenzione di giocare la nostra migliore pallavolo”.
    FABIO BALASO: “Finale conquistata con una grande cuore da parte di tutti quanti, dai titolari ad ognuno dei membri della panchina. E’ stata una magnificata serata, frutto di uno straordinario lavoro di squadra, ma guai adesso a cullarsi sugli allori. Domani ci aspetta un’altra battaglia”.
    MATTIA BOTTOLO: “Oggi abbiamo fatto una grandissima partita. Non conosco le statistiche, ma nelle partite da dentro o fuori, come queste, quando si è sotto nel punteggio capita spesso di mollare mentalmente per proiettarli anzitempo a quello che sarà il set successivo. Cosa che invece noi non abbiamo mai fatto. Siamo sempre stati lì, non abbiamo mai mollato la presa, e questo carattere alla fine ci ha premiati”.
    SANTI ORDUNA: “Per me personalmente questa finale è molto gratificante per due motivi. Primo perché sono arrivato a Civitanova reduce da quella che probabilmente è stata la peggiore stagione della mia carriera, e giocare con la Lube mi sta offrendo la possibilità di mostrare le mie potenzialità, fornendo un contributo per traguardi importanti. E poi la Semifinale di Coppa Italia per me rappresentava una spina, perché anni fa ne avevo persa una proprio contro Trento. Raggiungere un traguardo del genere con questi ragazzi, che mi fanno sentire giovane come loro, è per me una grande soddisfazione. La chiave vincente della partita di stasera? Il fatto che non abbiamo mai mollato. Nel finale del tie break sono stati i due ace e le strepitose difese di Balaso a portare la vittoria sul nostro binario”.
    TABELLINO
    Itas Trentino – Cucine Lube Civitanova 2-3 (26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15)
    TRENTO: Bristot (L) ne, Pesaresi ne, Michieletto 15, Sbertoli 1, Pellacani ne, Garcia Fernandez 11, Rychlicki 1, Magalini 2, Laurenzano (L), Lavia 16, Bartha 13, Flavio 13, Acquarone. All. Soli
    CIVITANOVA: Chinenyeze 9, Gargiulo 6, Loeppky 18, Orduna , Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya 2, Nikolov 6, Lagumdzija 18, Dirlic 2, Podrascanin, Bottolo 16, Tenorio ne. All. Medei
    Arbitri: Puecher (PD), Piana (MO).
    Note: durata set 28’, 29’, 21’, 33’, 22’. Totale 2h13. Trento: errori al servizio 18, ace 8, muri 7, attacco 45%, ricezione 47% (22%). Civitanova: errori al servizio 22, ace 6, muri 10, attacco 50%, ricezione 52% (28%). Spettatori: 7.812. LEGGI TUTTO

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    Chi vincerà la Del Monte Coppa Italia 2025? I nostri lettori hanno risposto così

    Sabato 25 gennaio, giornata di semifinali di Del Monte Coppa Italia alla Unipol Arena di Casalecchio. La parola passa dunque al campo, ma intanto, fino alla mezzanotte di venerdì, giorno della vigilia, i nostri lettori hanno votato chi secondo loro alzerà la coppa, e il verdetto popolare è stato assolutamente incerto quanto indicativo: finirà davvero così? Lo scopriremo presto, questi intanto i risultati del nostro sondaggio. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia: Perugia, Verona, Trento e Civitanova sotto la lente di Paolo Cozzi

    Mancano ormai poche ore all’inizio delle Final Four di Coppa Italia (QUI l’esito del nostro sondaggio su chi vincerà) e c’è molto fermento nelle quattro finaliste perché se Perugia fino a due settimane fa era vista come l’unica grande favorita, gli infortuni di Plotnytskyi e Ben Tara prima, uniti alle sconfitte con Trento e Civitanova poi hanno scatenato le avversarie che mai come ora sentono l’odore del sangue degli umbri e affilano i coltelli per giocarsi al meglio le chances di vittoria.

    E il primo match vedrà impegnata proprio Perugia contro Verona, squadra alla prima partecipazione alle Finals, capace di giocare ottimi momenti di pallavolo ma anche troppo dipendente dai suoi due top player Mozic e Keita.

    L’assenza di Plotnytskyi, per quanto grave visto la spettacolare stagione che stava facendo, non può essere un alibi per la squadra di patron Sirci che in estate ha portato nella città della cioccolata Ishikawa proprio per avere tre titolari dal valore assoluto intercambiabili tra loro. Più grave potrebbe risultare l’eventuale assenza di Ben Tara con Herrera che è sicuramente più pericoloso al servizio, ma in attacco è giocatore senza mezze misure, capace di gran colpi ma anche di tanti errori gratuiti. Semeniuk è giocatore dalla indiscussa classe cristallina, ma anche uno di quei giocatori che a volte non si accendono….riuscirà l’alto e ben organizzato muro veronese a limitarlo? In campo scaligero il 70% dei palloni passa dalle mani di Mozic e Keita, ma se lo slovacco dopo un inizio diesel sembra aver innestato la marcia più alta, Keita è da settembre che tira la carretta e ora spostato probabilmente in ricezione sarà anche bersagliato da i battitori avversari. Leggeri per una Finals sia Jensen  che Sani, ma preziosi per dare a Stoichew più alternative di formazione. A livello di palleggiatori Giannelli surclassa Abaev, sia per l’abitudine a giocare match importanti sia per la fluidità di palleggio e visione di gioco, con il russo restio a giocare con i centrali e Giannelli più completo nell’intesa con i suoi anche se l’intesa con Loser non è ancora ottimale. Entrambe le squadre spingono tanto dal servizio, perciò lavoro extra  per i liberi con mister Coppa Italia Colaci alla ricerca dell’ennesima vittoria. A muro invece è dove Verona è più avvantaggiata, squadra molto alta con Zingel e Cortesia fra i migliori nel reparto, ma occhio a Russo che rientrato da poco è fra i migliori al mondo.

    Riassumendo, nonostante la condizione non ottimale Perugia resta favorita, magari in una gara lunga con vittoria pronosticata 3-1.

    CondizionePerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona  ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️AttaccoPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️RicezionePerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️BattutaPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️PalleggioPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Verona  ⭐️⭐️⭐️MuroPerugia ⭐️⭐️⭐️⭐️Verona ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

    Nel secondo match di giornata si ritrovano quella Trento e quella Civitanova che si sono trovate poco più di un mese fa nella semifinale mondiale.

    La squadra di Soli resta favorita, gioca bene, ha tre senatori della nostra nazionale in grande forma e ha scoperto un Bartha al centro che sta facendo grandi numeri in attacco e a muro. Di contro i marchigiani sono una squadra giovane, ben guidata da uno spumeggiante Boninfante che ha costruito molte delle sue fortune nelle mura di casa e deve dimostrare di essere pronta anche lontana dall’Eurosuole Forum.

    Al centro Flavio appare più continuo dell’anno scorso e Bartha, come detto, sta avendo un impatto importante in Superlega dando solidità ad un muro già forte di suo, specie con gli uomini di posto 4

    Michieletto e Lavia sono i gioielli dell’Itas, con il primo in versione “braccio” e il secondo in versione “mente”. Con loro in seconda linea Laurenzano forma probabilmente la miglior linea di ricezione del nostro campionato, permettendo a Sbertoli di esaltarsi alternando primi tempi e pipe al gioco veloce sui laterali.

    Chinenyeze resta, a mio parere, troppo discontinuo con potenzialità eccezionali in attacco, ma anche tante difficoltà nella lettura a muro e a muro in generale. Una certezza invece l’evergreen Podrascanin, con Gargiulo che scalpita in panchina pronto a dare il suo contributo.

    L’asse portante di Civitanova è certamente quello di banda dove dal trio Loeppky-Nikolov-Bottolo usciranno i due titolari. Tanta potenza in attacco, ma anche qualche difficoltà in ricezione che alla lunga potrebbero costringere Boninfante agli straordinari e a perdere precisione in palleggio.

    Alla voce opposto troviamo un Lagumdzija sicuramente maturato in questo periodo marchigiano, meno sbaglione e più continuo, e un Rychlicki che invece non è ancora riuscito a trovare in terra trentina il rendimento offerto nel periodo umbro. Ecco allora che Gabi potrebbe essere il jolly di coach Soli per portare a casa il match. Tutta da godere la sfida anche in chiave azzurra fra Balaso e Laurenzano, due fra i migliori interpreti del ruolo di libero in assoluto.

    Detto questo, anche in virtu del match al mondiale per club, resta favorita Trento, anche qua con il risultato di 3-1, ma occhio al servizio di Civitanova, forse il migliore di tutta la Superlega.

    CondizioneTrento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Attacco         Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione     Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta        Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio    Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️Muro          Trento ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Civitanova ⭐️⭐️⭐️⭐️  

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Perugia, Trento, Civitanova, Verona: chi vincerà la Del Monte Coppa Italia? VOTA il sondaggio

    Nel weekend del 25 e 26 gennaio sul taraflex dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna) si daranno battaglia in quattro per conquistare la Del Monte Coppa Italia 2025 di Superlega. Il programma di sabato prevede alle 16.15 la prima semifinale Perugia-Verona, a seguire alle 18.30 la seconda semifinale Trento-Civitanova. Gran finale, in tutti i sensi, domenica alle ore 15.15. Diretta Rai Sport e VBTV.

    DIFFICILE FARE UN PRONOSTICOSe qualche settimana fa chiunque avrebbe pronosticato la facile vittoria della Sir Susa Vim Perugia, forse oggi indovinare chi sarà la squadra che metterà in bacheca il trofeo potrebbe risultare un po’ più complicato.

    COME STA PERUGIAGli umbri, che restano comunque la squadra da battere, sono reduci da due stop di fila contro Trento e Civitanova e soprattutto hanno perso per infortunio Oleh Plotnytskyi. Una mazzata che potrebbe aver generato anche un contraccolpo psicologico all’interno dell’unito spogliatoio di coach Lorenzetti. Due schiaffi, però, non sono sufficienti per mandare al tappeto una squadra di questo calibro. Un gruppo che, solo a leggere i nomi, panchina compresa, fa sempre paura. In più dall’infermeria sono usciti anche Russo e Ishikawa. Viva l’abbondanza?

    COME STA VERONAGli scaligeri sono squadra che si può etichettare tranquillamente come “mina vagante” di questa Final Four. Tanto possono sbaragliare la concorrenza quanto uscire presto, e male, di scena. Imprevedibile è l’aggettivo giusto per il gruppo di Stoytchev che, perso Dzavoronok, anche lui per un lungo infortunio, ha imbarcato acqua per qualche turno di campionato, salvo poi riprendere a navigare col vento in poppa. A Modena, vittoria in tre set, Verona si è schierata con un inedito assetto che ha visto Jensen opposto e Keita in banda in coppia con Mozic. Esperimento pienamente riuscito. Da replicare?

    COME STA TRENTOLa squadra Campione d’Europa ha tutte le carte in regola per puntare al successo, ma inizia ad avere anche un po’ il fiato corto a causa di un calendario che definire fitto è un eufemismo. Contro Grottazzolina questo aspetto è emerso vistosamente nonostante il successo finale al tie-break. Altra squadra piena zeppa di top player in tutti i reparti, l’Itas Trentino ha staccato il biglietto delle Final Four di Coppa Italia per la sedicesima volta consecutiva (record assoluto). A fronte di nove finali disputate, però, il numero di successi è solo di tre, con l’ultimo che risale al lontanissimo 2013. Tabù da sfatare?

    COME STA CIVITANOVADiteci voi se questa assomiglia a una squadra in rodaggio. Nella stagione dei grandi cambiamenti, dei tanti giovani, di un cambio tecnico in panchina, la Lube non sembra minimamente essere una squadra da anno di transizione. Terza in classifica, sempre vincente in casa e ultimamente anche in via di guarigione dal mal di trasferta. I ragazzacci di coach Medei stanno facendo vedere davvero grandi cose, e la vittoria da tre punti contro Perugia è il manifesto della loro stagione. Arrivano a Bologna da underdogs, e proprio per questo, per il fatto che non avranno nulla da perdere o dimostrare, potrebbero anche fare l’impresa. Non succede, ma se succede?

    Ora però non ci resta che votare: chi vincerà la Del Monte Coppa Italia 2025? A voi la scelta. Le votazioni chiuderanno venerdì 24 gennaio a mezzanotte.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO