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    Cus Torino, positivi tre membri della squadra. Rinviato il match con Montale

    Foto Salvo Guicciardi/Cus Torino Volley

    Di Redazione
    Continuano i rinvii nei campionati di Serie A. Questa volta è l’A2 Femminile ad essere coinvolta.
    La Lega Pallavolo Serie A Femminile, ricevuta notizia dalla Società Cus Collegno Volley di tre casi di positività al Covid-19 all’interno del gruppo squadra, in attesa dei risultati dei tamponi eseguiti su altre atlete che registrano sintomi riconducibili al contagio, sentito il parere del Medico di Lega, ha disposto in via precauzionale, al fine di evitare il propagarsi di un possibile focolaio, il rinvio del match Exacer Montale-Barricalla Cus Torino, valido per la 6^ giornata del Girone Ovest del Campionato di Serie A2, in programma domenica 18 ottobre. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Saturnia Aci Castello, un atleta positivo. Rinviata la partita con Lecce

    Foto Ufficio stampa Sistemia LCT Saturnia Aci Castello

    Di Redazione
    Il Covid stoppa l’esordio di Sistemia LCT Saturnia Aci Castello. A due giorni dall’avvio del Campionato di Volley maschile Serie A3 Credem Banca, per i biancoblu l’esito positivo del tampone di un tesserato cambia le carte in tavola e segna lo slittamento della partita in programma per domenica 18 ottobre a Tricase contro l’Aurispa Libellula Lecce.
    I giocatori e lo staff tecnico castellese, alla prova dei tamponi di metà settimana, erano risultati tutti negativi, ma nelle ultime ore, per un tesserato era arrivata la notizia di essere stato in contatto con un positivo. Da qui la scrupolosa decisione di ripetere il tampone e il risultato, stavolta, ha dato esito positivo. Il tesserato sta bene, non presenta sintomi ed è in isolamento a casa. In isolamento anche tutti gli atleti e lo staff tecnico in attesa di ripetere, nelle prossime ore, il tampone.
    Immediata la comunicazione del risultato alla Lega Pallavolo Serie A che, in una comunicazione ufficiale: “Si informa che la gara Aurispa Libellula Lecce – Sistemia LCT Aci Castello del 18 ottobre 2020 è rinviata a data da destinarsi causa positività al Covid-19 di un tesserato gruppo squadra della squadra ospite, impossibilitata a partire in assenza di tampone di controllo”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Un tesserato positivo al Covid e la partita contro il Lecce viene rinviata

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    Il Covid stoppa l’esordio di Sistemia LCT Saturnia Aci Castello. A due giorni dall’avvio del Campionato di Volley maschile Serie A3 Credem Banca, per i biancoblu l’esito positivo del tampone di un tesserato cambia le carte in tavola e segna lo slittamento della partita in programma per domenica 18 ottobre a Tricase contro l’Aurispa Libellula Lecce.
    I giocatori e lo staff tecnico castellese, alla prova dei tamponi di metà settimana, erano risultati tutti negativi, ma nelle ultime ore, per un tesserato era arrivata la notizia di essere stato in contatto con un positivo. Da qui la scrupolosa decisione di ripetere il tampone e il risultato, stavolta, ha dato esito positivo. Il tesserato sta bene, non presenta sintomi ed è in isolamento a casa. In isolamento anche tutti gli atleti e lo staff tecnico in attesa di ripetere, nelle prossime ore, il tampone. 
    Immediata la comunicazione del risultato alla Lega Pallavolo Serie A che, in una comunicazione ufficiale: “Si informa che la gara Aurispa Libellula Lecce – Sistemia LCT Aci Castello del 18 ottobre 2020 è rinviata a data da destinarsi causa positività al Covid-19 di un tesserato gruppo squadra della squadra ospite, impossibilitata a partire in assenza di tampone di controllo”.

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    Articolo precedenteRinviate Lecce – Aci Castello di domenica e Macerata – Torino del 25 LEGGI TUTTO

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    Porro di nuovo a disposizione di coach Giani. Domani altro tampone per Rinaldi

    Di Redazione
    Il giocatore della Leo Shoes Modena, Paolo Porro è stato sottoposto ieri mattina ad un nuovo tampone molecolare che ha confermato la negatività al Covid-19 già riscontrata nei tamponi precedenti. Il palleggiatore è stato come da protocollo reinserito nel gruppo squadra e sta allenandosi agli ordini di coach Giani.
    Tommaso Rinaldi si sottoporrà nuovamente a tampone nella giornata di domani e in caso di negatività dovrà effettuare la visita di idoneità sportiva prima di potersi riaggregare al gruppo squadra.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo, più di tre atlete positive al Covid. Rinviata la partita con Bergamo

    Di Redazione
    Altri casi di positività al Coronavirus e altra gara rinviata. Questo è quanto appena comunicato dalla Bosca San Bernardo Cuneo attraverso il comunicato stampa sotto riportato.
    Cuneo Granda Volley comunica che, a seguito dei tamponi urgenti e straordinari effettuati nel pomeriggio di mercoledì 14 ottobre dopo il primo caso di Covid-19 rilevato nel ‘gruppo squadra’ della Bosca S.Bernardo Cuneo, più di tre giocatrici sono risultate positive al virus.Provvidenziale, dunque, il rinvio della gara di Novara deciso in accordo con la Lega Pallavolo Serie A Femminile.«Abbiamo attivato il protocollo con scrupolo, ma evidentemente non è stato sufficiente – afferma il presidente di Cuneo Granda Volley Diego Borgna –. Sono molto rammaricato ma non preoccupato: non tutte le persone sono asintomatiche, ma nemmeno mostrano gravi sintomi. Tutto il gruppo è in isolamento volontario da mercoledì, nella tutela del resto della popolazione. Da luglio ad oggi abbiamo fatto oltre trecento tamponi, siamo monitorati più volte a settimana, anche attraverso la misurazione della temperatura prima di ogni allenamento. Ci sentiamo inermi, ma non demotivati. Prima di tutto viene la salute, dopo tornerà anche lo sport».La gara della sesta giornata di campionato tra Bosca S.Bernardo Cuneo e Zanetti Bergamo, in programma domenica 18 ottobre al Pala UBI Banca, risulta rinviata a data da destinarsi.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie B1, BluVolley Quarrata: cinque giocatrici positive al Covid

    Foto Ufficio stampa BluVolley Quarrata

    Di Redazione
    La Società BluVolley comunica che ai normali controlli anticovid sono risultate positive 5 atlete (della Serie B1) e un membro dello staff tecnico. I nomi delle atlete non verranno resi noti per proteggere la privacy delle nostre tesserate.
    La Società collabora con le strutture sanitarie per raggiungere la massima sicurezza. Tutti i sei tesserati sono asintomatici o pauci-sintomatici.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Querrey: la nota ufficiale del torneo di San Pietroburgo

    Caso Querrey: la nota ufficiale del torneo di San Pietroburgo

    Sul sito ufficiale dell’ATP 250 di San Pietroburgo, è apparsa una nota ufficiale sul “caso Querrey”, ormai esploso sulla stampa internazionale dopo le rivelazioni di ieri sera da parte del giornalista americano Ben Rothenberg. Riportiamo la nota ufficiale (disponibile solo in russo, tradotta in italiano – ci scusiamo per eventuali inesattezze).

    “Attualmente, la stampa sta discutendo attivamente il comportamento di un partecipante al tabellone principale del torneo: il tennista americano Sam Querry (49 ATP).
    Secondo il regolamento ATP e il protocollo sanitario del torneo, tutti i giocatori in arrivo sono tenuti a superare il test COVID-19, e solo se ottengono un risultato negativo possono venire allo stadio, accreditarsi, iniziare a prepararsi per il torneo e parteciparvi. Il regolamento ATP prevede che il test venga svolto ogni 4 giorni di permanenza al torneo, a partire dal giorno di arrivo. Il giorno dell’arrivo, il 7 ottobre, Sam Querrey e sua moglie hanno superato il test, i risultati sono stati negativi. Il test effettuato l’11 ottobre da Sam Querrey e dalla sua famiglia è risultato positivo, il che è stato confermato dall’immediata ripetizione del test nello stesso giorno.
    Secondo il protocollo ATP e le regole di Rospotrebnadzor, la principale autorità russa che sovrintende agli eventi pubblici, compresi gli eventi sportivi, Sam Querrey è stato rimosso dal torneo e isolato in una stanza d’albergo Four Seasons.

    Rospotrebnadzor ha raccomandato al comitato organizzatore del torneo, oltre a isolare il giocatore, di fare un rapporto medico sulla salute di Sam Querrey e dei suoi familiari. Il torneo ha organizzato una visita di un medico e un pediatra della clinica privata “SOGAZ”, che due volte hanno cercato di esaminare Querry, ma non hanno avuto successo a causa del fatto che l’atleta non ha aperto la porta della sua stanza – non il 12 ottobre, riferendosi al fatto che il bambino stava dormendoM né il 13 ottobre, nonostante l’accordo preliminare. Il dialogo tra il tour manager del torneo e l’atleta non ha portato a un risultato.
    Su raccomandazione del Rospotrebnadzor della città e in caso di conferma del decorso asintomatico della malattia, avrebbe dovuto spostare Querry dall’hotel all’autoisolamento in appartamenti privati ​​in modo che la famiglia non si sentisse a disagio e non rappresentasse una minaccia di infezione. Il comitato organizzatore del torneo ha preparato appartamenti di prima classe per questo scopo.
    Sam Querrey avrebbe dovuto ripetere il test giovedì 15 ottobre; tuttavia, invece di agire in conformità con le regole ATP e il protocollo sanitario del torneo, il tennista come registrato dalle telecamere di sorveglianza dell’hotel, alle 5.45 del 13 ottobre, con la sua famiglia senza avvisare la reception ha lasciato l’albergo. Come ha detto Querrey al rappresentante dell’APR, lui e la sua famiglia hanno lasciato la Russia su un aereo privato. Il rappresentante dell’ATP ha trasmesso queste informazioni alla direzione del torneo dopo il ripetuto tentativo fallito di lasciare la squadra di medici.
    Secondo il regolamento ATP, il comitato organizzatore comunica con i giocatori su tutte le questioni che sorgono durante il torneo tramite il tour manager ATP. Tutte le questioni del rapporto tra il torneo ei giocatori sono regolate direttamente al torneo dall’ATP Tour Manager.
    Il comitato organizzatore del torneo ha adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei giocatori, dei rappresentanti dell’ATP e di tutti i servizi del torneo. La valutazione e la qualificazione delle azioni del giocatore Sam Querrey viene effettuata dall’ATP.
    Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’interazione con le autorità di Rospotrebnadzor di San Pietroburgo e la continuazione del torneo in conformità con gli standard adottati.
    La società organizzatrice del torneo di Formula TX”

    A questo punto, oltre alle parole di Querrey – ancora non ha dichiarato niente di ufficiale, incluso dove si trovi – è atteso un riscontro dall’ATP, che secondo le regole approvate per l’emergenza Covid-19, dovrebbe agire sul giocatore.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Querrey, toccata e fuga a San Pietroburgo. Positivo al Covid-19, scappa con volo privato

    Sam Querrey

    “The ATP is aware of an incident regarding a player’s serious breach of protocol relating to COVID-19 at this week’s St. Petersburg Open”… 
    Questo tweet, uscito nella serata di ieri, scuote all’improvviso l’ambiente del tennis. L’ATP rende noto che c’è stata una severa violazione delle normative anti-covid, sottoscritte da tutti gli atleti coinvolti nel tour. Una “mezza” notizia, perché non c’è il nome di colui (o coloro) che hanno violato le norme; è una sorta di ammonimento a tutto il circus, sulle possibili conseguenze negative non solo per chi si rende colpevole della violazione, ma potenzialmente per tutto il torneo in questione o addirittura il resto della stagione. Inizia la caccia alla vera storia. Il più veloce è il giornalista del NY Times Ben Rothenberg, notoriamente ben informato, che pubblica ancora un Twitter una “linea” in cui racconta la sua versione dei fatti. A questo ci atteniamo, non avendo altre fonti particolari.
    La storia è quasi da film di spionaggio, o avventura, anche se un tantino grottesca… Ve la riportiamo come è stata diffusa, aspettando conferme ufficiali dall’ATP, dal torneo di San Pietroburgo o dal diretto interessato, Sam Querrey.
    Sam Querrey si trova a San Pietroburgo, dove figura nel tabellone principale dell’ATP 500, sorteggiato contro Denis Shapovalov. Un match molto intrigante che però non andrà mai in scena, poiché Querrey nei controlli obbligatori pre-torneo viene a sapere di essere risultato positivo al Covid-19, insieme alla moglie Abby e il loro primogenito Ford, di soli otto mesi. Scatta il protocollo anti-covid: la famiglia Querrey viene immediatamente informata dell’obbligo di permanenza in città e di quarantena per 14 giorni in hotel. Non proprio una brutta sistemazione, per loro fortuna: un super hotel a cinque stelle, uno dei più prestigiosi della storica città russa, dove potersi riposare e riprendere dal contagio. Querrey è ovviamente escluso dal torneo, e costretto ad accettare la situazione. Restano in hotel, fino ad una telefonata che sconvolgere i loro piani, e manda in crisi tutto l’apparato del torneo e della sicurezza.

    Le autorità sanitarie russe si mettono in contatto con l’americano, informandolo che a breve riceverà una visita da parte di un gruppo di medici che vogliono conoscere il suo contagio e quello dei suoi familiari, per valutare i sintomi e ed il rischio della situazione. In caso di sintomi (non sappiamo se i tre fossero totalmente asintomatici o meno), scatterebbe un immediato ricovero dell’intera famiglia in una struttura sanitaria della città. Apriti cielo… La prospettiva di essere ospedalizzati in una struttura in Russia manda nel panico la famiglia Querrey, che ora si vede non più in una prigiona dorata (l’hotel deluxe) ma a rischio di un ricovero in un paese “particolare”, e addirittura con lo spettro di essere separati dal proprio piccolo figlio. I Querrey studiano a tempo di record un piano di fuga, anche è contro la legge e gli accordi sottoscritti da Sam.
    La fuga è rapidissima, grazie ad uno degli sponsor dell’americano, una compagnia di jet privati (molto famosa negli USA e non solo), che già campeggiava sulla manica della t-shirt da gara di Sam (per esempio nella Wimbledon 2017, il suo miglior risultato in carriera). Lo sponsor a tempo di record organizza un volo privato e segretissimo, con la famiglia Querrey che lascia l’hotel – rompendo il protocollo di sicurezza – e quindi San Pietroburgo, senza consultare nessuno e senza avvertire le autorità. L’aereo vola via, fuori dal paese, per scappare dai controlli delle autorità sanitarie russe. Rothenberg afferma che la famiglia Querrey ha viaggiato nella parte posteriore del jet, il più lontano possibile dai piloti, ma niente è trapelato sulla rotta e sulla destinazione, solo che i tre si trovano “al sicuro” in una sistemazione privata, fissata sul noto portale di affitti AirBNB, fuori dalla Russia. In mancanza di informazioni, la logica fa pensare ad un paese europeo vicino, in cui non sia obbligatorio presentare un test negativo al Covid-19 all’atterraggio, forse uno di quelli che si affaccia sul Mar Baltico.
    L’ATP è venuta a sapere della faccenda, e come riportato all’inizio, non ha tardato a reagire, sottolineando che gli ultimi movimenti del tennista (Sam Querrey) rappresentano un reato grave: “we are taking this matter extremely seriously and an investigation is underway”, scrivono nella nota diffusa. La preoccupazione per il caso ha portato l’ATP a inviare una lettera a tutti i giocatori, ammoniti dal non compiere azioni del genere, poiché un comportamento così irresponsabile può mettere seriamente in pericolo il funzionamento dell’intero tour Pro, in un momento così delicato a livello internazionale. Se qualcosa del genere dovesse ripetersi, ci potrebbero essere gravi ripercussioni per il resto del 2020 o anche 2021.
    A questo punto non resta che aspettare la versione ufficiale dei fatti, una nota più completa da parte dell’ATP, del torneo russo, o meglio le parole di Sam Querrey, che potrà difendersi e dire la propria versione dei fatti. Comprensibile la paura dell’americano, ancor più per essere all’estero con un figlio così piccolo… ma purtroppo la situazione mondiale è così precaria che attenersi alle regole è ancor più importante per non aggravare la situazione e sopravvivenza del tour, messo a dir poco sotto stress dalla pandemia. Gli equilibri sono talmente fragili che le regole devono essere rispettate. Semmai, la sensazione è che forse servirebbe un’azione comune a livello globale, con regole certe e identiche. Già tra US Open e Parigi molti tennisti hanno raccontato di protocolli e misure molto diverse, che finiscono per mandare in confusione gli atleti e i loro staff.
    La storia di Querrey, prendendo per buona la versione del giornalista americano, è davvero curiosa, da film. Speriamo che tutto possa risolversi per il meglio, e che questa vicenda possa diventare un caso tipo per migliorare i protocolli di sicurezza per tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO