Di Redazione Ospite di Barba e Capelli su Tlc, Catia Pedrini, patron di Modena Volley, ha commentato il successo su Trento definendolo come “l’ennesima dimostrazione di come questa squadra fa e disfa da sola” e volto lo sguardo alla prossima sfida contro la capolista Perugia sperando “che regga la cabala di Earvin Ngapeth (che ha uno score contro la Sir di 16 vittorie a zero, n.d.r.)”. Ma cosa più importante, ha rivelato d’aver chiesto a Bruno di entrare in società “e lui ha detto che gli piacerebbe”. “Difendo a spada tratta Bruno e la sua stagione – ha poi argomentato -. Non penso assolutamente che le difficoltà della squadra siano a lui riconducibili. Bruno, per come è fatto caratterialmente, e per come è sensibile su Modena, subisce una pressione maggiore rispetto agli altri. Spero che venga aiutato anche da alcuni compagni”. Pressioni, che a Modena, Pedrini conosce e affronta quotidianamente, nonostante il clima e i toni della piazza oltrepassino spesso il segno. “C’è una manica di mentecatti verbalmente violenti, sciacalli, che non vede l’ora di commentare i nostri passi falsi sui social network. Vorrei averli qua davanti per sputare loro in faccia – il duro commento della Pedrini, che poi continua con il suo sfogo raccontando gli attacchi subiti, anche personali -. Ci hanno accusato di aver fatto finta di avere il Covid. Io l’ho avuto. Poi mi accusavano d’aver abbandonato la squadra, semplicemente non ero al PalaPanini contro Piacenza e Tours perché sono stata operata il 17 dicembre, poi ho avuto il Covid. Adesso dovrò operarmi nuovamente. Sono e sarò sempre al fianco della squadra”. E ancora: “È la terza stagione di pandemia. I tifosi che pensano che Modena debba sempre rimanere al top perché sessant’anni fa ha avuto la fortuna di avere Peppino Panini sono folli. Il futuro è imprevedibile ed evidentemente legato ai risultati di questa stagione, oltre all’andamento della pandemia stessa. Quest’anno la squadra costa 5 milioni contro i 2,5/3 di quella passata. Nonostante il Covid, però, gli stipendi dei giocatori continuano a salire, anche perché i procuratori ci marciano sopra”. Ne è un esempio la vicenda Nimir, che la presidente di Modena commenta così: “Il riscatto del buy-out? Ci sono rimasta male, soprattutto perché il suo procuratore due giorni prima mi aveva garantito che non l’avrebbe fatto. Ora, Nimir vuole Modena e sta bene qui, però se per la prossima stagione gli arriva un’offerta tripla rispetto alla nostra cosa deve fare?”. L’argomento relativo ai compensi e ai budget societari, poi, serve a Catia Pedrini l’assist per togliersi un grosso sassolino dalla scarpa nei confronti di una rivale storica come Civitanova. “Le dichiarazioni di Giulianelli sono surreali. Dopo vent’anni di spese folli, chiede a tutte le altre società di seguirlo in questa gestione oculata dei costi per la prossima stagione. Però tutte – conclude – devono spendere un po’ meno di lui così la Lube continuerà a vincere”. LEGGI TUTTO