Di Redazione
La Consar Ravenna finisce in quarantena fiduciaria: fino al 18 novembre compreso tutti i membri del gruppo squadra del club romagnolo dovranno restare in isolamento presso il loro domicilio, in base al provvedimento emesso dall’Ausl Romagna a seguito delle positività riscontrate lo scorso 4 novembre. Questo benché nel frattempo gli 8 soggetti positivi siano già stati posti in isolamento, e tutti gli altri siano risultati negativi anche all’ultimo tampone effettuato martedì 10, “ad eccezione – sottolinea la società – di un altro ragazzo che fa parte del settore giovanile ma viene inserito in caso di necessità nel gruppo della prima squadra, anche se in questa parte di stagione non ha svolto allenamenti con essa“.
La Consar avrà una prima occasione di uscire dalla quarantena sabato 14 novembre, quando verrà effettuato un nuovo tampone nasofaringeo a tutto il gruppo: in caso di negatività, l’isolamento potrà essere concluso anticipatamente. Si tratta comunque di un caso senza precedenti per una formazione di Serie A: il protocollo, infatti, prevede solamente che in caso di 4 o più positività la squadra non scenda in campo per un periodo di 12 giorni. Finora non era mai accaduto che un’autorità sanitaria locale intervenisse con provvedimenti ancora più restrittivi (con la motivazione che gli atleti negativi sono considerati “contatti stretti” dei positivi).
“Tutta questa situazione – afferma la presidente Daniela Giovannetti – conferma che non saremmo dovuti scendere in campo a Perugia. I protocolli, però, ci imponevano di disputare quella partita e di allenarci normalmente dopo quel match per preparare la gara successiva. La situazione venutasi a creare ha messo in luce come questo protocollo purtroppo sia errato e non ci abbia messo in sicurezza dal punto di vista sanitario”.
(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO