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    Busto, nuovi casi di positività al Covid. Salta Chieri, in forte dubbio altri match

    Di Redazione
    Non hanno fine le traversie legate al Covid della Unet e-work Busto Arsizio che ieri ha vissuto un’altra giornata difficile che si va ad aggiungere ai tanti momenti complicati della prima parte di stagione che aveva fatto registrare 7 contagiati nel gruppo squadra.
    Appurata ieri pomeriggio la febbre di alcune atlete, la UYBA in toto si è sottoposta a tampone nasale-veloce che ha evidenziato nuovi casi di positività al Covid-19.
    Un altro duro colpo insomma per la UYBA, le cui prossime partite, sabato recupero con Casalmaggiore e mercoledì prossimo prima di ritorno con Monza, sono dunque in forte dubbio.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La CEV cambia i ranking giovanili dopo i molti ritiri dagli Europei

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Le edizioni 2020 dei Campionati Europei giovanili sono state a dir poco anomale, in considerazione della pandemia di coronavirus e delle relative restrizioni, che hanno indotto alcune nazionali a rinunciare alle competizioni e hanno costretto altre squadre a ritirarsi all’ultimo minuto. Considerando le particolari condizioni in cui si sono svolte le manifestazioni, la CEV ha quindi deciso di rivedere il sistema utilizzato per l’attribuzione dei punti nei ranking continentali delle varie categorie.
    Per quanto riguarda gli Europei Under 19 femminili e gli Europei Under 20 maschili, alle squadre qualificate che hanno scelto di non partecipare (tra cui le azzurrine Under 19) sono stati attribuiti 32 punti nel ranking, contro i 100 della nazionale vincente. Alle squadre che si sono recate regolarmente nel luogo della competizione ma non hanno potuto prendervi parte, invece, sono stati assegnati 78 punti, equivalenti a quelli riservati all’ultima classificata. Punti aggiuntivi anche per le nazionali che sono rimaste fuori dagli Europei non avendo potuto disputare le qualificazioni.
    Anche per gli Europei Under 17 femminili e gli Europei Under 18 maschili il criterio adottato è stato il medesimo: in questo caso però le squadre che si sono ritirate (inclusa la Grecia, che originariamente avrebbe dovuto ospitare gli Europei Under 18) riceveranno 56 punti, così come quelle che non si sono qualificate a causa dell’annullamento dei gironi di qualificazione.
    Le nuove classifiche europee vedono dunque l’Italia al comando in Under 18 maschile (categoria in cui gli azzurrini hanno vinto il titolo), al terzo posto in Under 17 femminile e Under 20 maschile e all’ottavo posto in Under 19 femminile.
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Cinque casi di positività nello Schwerin, tremano Busto e Scandicci

    Di Redazione
    Brutta notizia per l’SSC Palmberg Schwerin e per tutte le altre squadre partecipanti alla Pool A di Champions League femminile tenutasi la scorsa settimana a Scandicci. Al rientro in Germania, la squadra tedesca ha riscontrato cinque casi di positività al Covid-19 (tre giocatrici e due membri dello staff): secondo il protocollo, l’intero gruppo dovrà ora entrare in quarantena per 14 giorni, rinviando quindi i due big match di Bundesliga contro Dresdner SC (12 dicembre) e Allianz MTV Stuttgart (19 dicembre).
    I contagi avvenuti in casa Schwerin, oltre a sollevare interrogativi sull’efficacia della formula delle “bolle” introdotta dalla CEV, preoccupano non poco le due squadre italiane partecipanti al girone, Savino Del Bene Scandicci e Unet E-Work Busto Arsizio (così come le polacche del Developres SkyRes Rzeszow).
    In Germania, naturalmente, il punto di vista è opposto e, come riporta la testata NDR, c’è già chi accusa la squadra per essersi recata in quella che viene definita una “zona a rischio“; il governo del Meclemburgo-Pomerania, che finanzia con 100mila euro la partecipazione dello Schwerin alla Champions, ha tuttavia sottolineato che “se il club non prendesse parte a questa competizione europea, sarebbe una grande battuta d’arresto per la pallavolo nella regione“. Ricordiamo che la formazione tedesca dovrebbe organizzare la “bolla” di ritorno della Pool A, in calendario dal 2 al 4 febbraio 2021.
    (fonte: NDR.de) LEGGI TUTTO

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    La Fipav ferma anche gli allenamenti di Serie C e campionati giovanili

    Di Redazione
    Inaspettato stop per la Serie C e tutti i campionati giovanili: la Federazione Italiana Pallavolo, che finora aveva considerato queste categorie come “di interesse nazionale” e quindi consentito il proseguimento degli allenamenti, ha deciso invece di bloccare tutte le attività fino al 15 gennaio (allenamenti compresi) su tutto il territorio nazionale, con l’esclusione di Serie A e Serie B.
    La decisione è stata presa dalla Fipav alla luce del DPCM del 3 dicembre, che ammette esclusivamente “gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale” (anche se per la verità la differenza tra questa formula e quella adottata nei precedenti decreti appare tutt’altro che evidente). Restano quindi ammesse, oltre ai campionati di Serie A (di competenza delle leghe), anche le attività di allenamento propedeutica alla partenza della Serie B, che rimane confermata nel weekend del 23 e 24 gennaio. Per quanto riguarda il Beach Volley, infine, sono ammesse soltanto le attività legate al campionato italiano per società in programma a gennaio.
    Per la Fipav si tratta di una decisione adottata “con estremo rammarico” e “resasi necessaria in considerazione della situazione contingente del paese“. Non si può fare a meno tuttavia di notare la contraddizione tra l’orientamento dei precedenti provvedimenti federali, che erano andati nella direzione di un’apertura più ampia possibile nonostante la curva crescente dei contagi, e quello della delibera odierna che al contrario “chiude tutto” proprio nel momento in cui la situazione epidemiologica sembra migliorare lievemente.
    Per le società un altro fulmine a ciel sereno, che va a impattare pesantemente con gli sforzi di quei club che erano riusciti in qualche modo a mantenersi in attività durante il periodo più duro della seconda ondata, e anche di quelli che si accingevano a ripartire dopo essere appena usciti dalle “zone rosse” delle rispettive regioni.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO