Foto University of Hawaii Women’s Volleyball
Di Redazione
In un periodo in cui tutti i campionati di pallavolo nel mondo stanno risentendo (più o meno) della pandemia di coronavirus, con rinvii e svolgimenti a singhiozzo, la Big West (una delle conference della NCAA Division I, la maggiore lega sportiva dei college americani) ha annunciato che non svolgerà la stagione di volley. Un fulmine a ciel sereno che ha lasciato grande rammarico nelle squadre partecipanti, soprattutto perché si tratta di una rinuncia che riguarda solamente alcuni dei programmi sportivi delle università coinvolte: il volley femminile, il calcio e la corsa campestre.
Tutti gli altri cosiddetti Spring Sports della Conference dovrebbero invece (il condizionale è d’obbligo di questi tempi) presentarsi al via dai primi di gennaio in poi. Robyn Ah Mow, head coach di University of Hawaii, campione uscente della Conference, ha manifestato inevitabilmente il suo disappunto. Se la motivazione principale sono i rischi per la salute connessi alla pandemia negli Stati americani coinvolti – ha detto l’allenatrice – allora la Conference avrebbe dovuto sospendere tutti gli sport e non solamente alcuni di essi. Si ipotizza perciò che le motivazioni siano anche di altro tipo, quali ad esempio le difficoltà di gestione del calendario e degli allenamenti, dal momento che tutti gli sport di squadra maschili e femminili si ritroveranno, per la prima volta, a svolgere la propria stagione negli stessi mesi.
Problema che riguarderà ovviamente anche tutte le altre Conference, che però non sembrano intenzionate per il momento a rinunciare e promettono di darsi battaglia a partire da gennaio. Quasi tutti i gironi avranno calendari ridotti per limitare, per quanto possibile, gli spostamenti. L’assenza delle squadre di ottimo livello della Big West (che si aggiunge alla defezione della Ivy League, che già mesi fa aveva annunciato la sospensione di tutti i programmi sportivi per la stagione 2020-2021) aprirà maggiori opportunità di qualificazione per altri team e vedremo se e quali sorprese ci riserverà questa stagione posticipata.
La Final Four, che decreterà chi succederà alle campionesse uscenti di Stanford, si dovrebbe svolgere dal 22 al 24 aprile, sempre ad Omaha (che avrebbe dovuto ospitare le finali a dicembre). Per la prima volta i campionati di volley femminile, maschile e beach volley si svolgeranno negli stessi mesi; a questi ultimi si unirà anche la prima stagione del campionato pro femminile organizzato da Athletes Unlimited, ennesimo primo tentativo di dare un campionato professionistico di pallavolo femminile agli Stati Uniti. Insomma i primi mesi del 2021 promettono tanto volley (e beach) oltreoceano. Covid permettendo. LEGGI TUTTO