consigliato per te

  • in

    Rinviate le prossime due giornate dei campionati di Serie B

    Di Redazione Alla fine la Federazione Italiana Pallavolo si è dovuta arrendere alla situazione di emergenza causata dalla pandemia di coronavirus: dopo quelli giovanili, territoriali e regionali, anche i campionati nazionali di Serie B si fermano, almeno fino al 30 gennaio. Sono state infatti rinviate a data da destinarsi le prossime due giornate, dodicesima e tredicesima, dei campionati di Serie B maschile, Serie B1 e Serie B2 femminile, previste per il 16 e il 23 gennaio. In quest’arco di tempo saranno sospese anche amichevoli e tornei, mentre gli allenamenti potranno continuare regolarmente. La decisione si è resa necessaria dopo un weekend, il primo del 2022, caratterizzato da continui rinvii causati dai casi di positività al Covid-19: alla fine sono state ben 149 su 177 le gare rinviate tra 8 e 9 gennaio e, in totale, sono 161 i match da recuperare (63 in B maschile, 35 in B1 femminile e 63 in B2 femminile). Malgrado la sospensione, la Fipav conferma comunque che non ci sarà il blocco delle retrocessioni e che le promozioni continueranno a essere previste come da indizione dei campionati. Per mercoledì 19 gennaio è stata fissata un’ulteriore riunione degli organi decisionali della Federazione – a tutti i livelli –  per valutare ulteriormente la situazione e stabilire la nuova programmazione dell’attività federale. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Santa Croce, sabato in campo con Brescia. Negativi tutti i giocatori

    Di Redazione Buone notizie in casa Kemas Lamipel Santa Croce: da questa mattina anche gli ultimi giocatori santacrocesi positivi si sono negativizzati. Gli atleti stanno effettuando le visite previste da protocollo per rientrare in campo. Sabato quindi, a meno di svarioni dell’ultimo minuto, la Kemas Lamipel dovrebbe tornare in campo, affrontando Brescia, alle 18:00, al PalaParenti. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Quattro positività a Ravenna: rinviata la gara con Sant’Elia

    Di Redazione Il virus dilaga anche nel campionato di Serie A2 femminile: rinviata a data da destinarsi la gara in programma domenica prossima, 16 gennaio, tra Assitec Volleyball Sant’Elia e Olimpia Teodora Ravenna. Sono stati infatti riscontrati casi di positività in entrambe le squadre, quattro solo nel gruppo squadra della Olimpia Teodora. La società ravennate fa sapere che per tutto il resto del gruppo, che ha riscontrato invece esito negativo ai test effettuati, l’attività in palestra prosegue nel rispetto dei protocolli. Un nuovo giro di tamponi di controllo verrà effettuato nei prossimi giorni. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Vojvodina rinuncia alla trasferta sul campo del Benfica

    Di Redazione Quarta partita ufficialmente rinviata nel primo turno del 2022 di Champions League maschile: il Vojvodina Novi Sad ha rinunciato alla trasferta sul campo del Benfica (Pool D) dopo aver rilevato cinque casi di positività al Covid-19 all’interno della rosa. Le due squadre, come negli altri casi analoghi, si sono accordate per disputare entrambe le partite in sede unica a Lisbona in due giorni consecutivi, il 16 e 17 febbraio. “C’erano tre opzioni – ha spiegato l’allenatore del club serbo Slobodan Boskan – la prima era quella di disputare la gara con i giocatori che avevamo a disposizione, la seconda subire la sconfitta a tavolino. La terza era quella più giusta dal punto di vista sportivo e ci dà la possibilità di lottare per il miglior risultato in campo“. A condizionare la scelta del Vojvodina è stata anche la circostanza dell’assenza di entrambi i palleggiatori, Cubrilo e Vilimanovic, e dei due opposti, Parapunov e Zecevic, oltre che del libero Negic. La stessa opzione (doppia gara in sede unica) è stata scelta anche dalle altre due squadre della Pool D, Berlin Recycling Volleys e Zenit San Pietroburgo, oltre che da Projekt Warszawa e Greenyard Maaseik nella Pool B e – notizia di oggi – da Knack Roeselare e Hebar Pazardzhik nella Pool A. L’unica rinuncia è quella dell’OK Merkur Maribor, che nella Pool C ha subito la sconfitta a tavolino dalla Lokomotiv Novosibirsk. Le partite effettivamente disputate tra mercoledì 12 e giovedì 13 gennaio saranno dunque soltanto 5, tra cui quelle delle italiane Cucine Lube Civitanova, Sir Sicoma Monini Perugia e Trentino Itas. (fonte: Zurnal) LEGGI TUTTO

  • in

    Buone nuove in casa Verona Volley: un solo positivo e undici negativizzati

    Di Redazione Verona Volley comunica che, a seguito di un controllo a mezzo tampone molecolare, non sono state riscontrate nuove positività all’infezione da Covid-19. Inoltre, undici giocatori gialloblù che nel corso dei precedenti controlli erano risultati positivi, si sono negativizzati e possono rientrare in gruppo. Attualmente rimane confermata la positività di un solo giocatore, che rimane quindi in isolamento presso la propria abitazione. Dalla giornata di oggi, dunque, il gruppo gialloblù è tornato regolarmente al lavoro in vista del match contro Gioiella Prisma Taranto, in programma domenica 16 gennaio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Rinviate anche Motta-Cuneo in Serie A2 e Marigliano-Galatina in A3

    Di Redazione Continuano ad accumularsi le partite rinviate anche nei campionati di Serie A2 e Serie A3 maschile a causa della pandemia di coronavirus. Nella seconda categoria nazionale, al già annunciato rinvio della partita tra Conad Reggio Emilia e BCC Castellana Grotte si aggiunge quello del match tra HRK Diana Group Motta e BAM Acqua S.Bernardo Cuneo, anch’esso previsto per domenica 16 gennaio: nella squadra trevigiana ci sono più di tre atleti positivi al Covid-19. Stessa motivazione anche per il rinvio della partita di Serie A3 tra Con.Crea Marigliano ed Efficienza Energia Galatina: in questo caso i giocatori positivi sono nel gruppo squadra della formazione campana. Per il momento si tratta dell’unica partita rinviata nel Girone Blu, mentre nel Girone Bianco sono già state rimandate Belluno-Macerata e Grottazzolina-San Donà. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Salgono a quattro le gare rinviate per Il Bisonte Firenze: non si gioca contro Perugia

    Di Redazione La Lega Pallavolo Serie A Femminile comunica lo spostamento a data da destinarsi, causa Covid-19 della gara tra Il Bisonte Firenze e la Bartoccini Fortinfissi Perugia, in programma il 16 gennaio. Salgono a quota quattro dunque le gare da recuperare per il Bisonte Firenze: Volley Bergamo 1991-Il Bisonte Firenze (12° giornata andata); Il Bisonte Firenze-Savino del Bene Scandicci (13° giornata andata); Il Bisonte Firenze-Igor Gorgonzola Novara (1°giornata ritorno); Il Bisonte Firenze-Bartoccini Fortinfissi Perugia (2°giornata ritorno). In calendario al momento solo uno dei quattro recuperi. La gara tra Il Bisonte Firenze e la Igor Gorgonzola Novara, valida per la 1°giornata del girone di ritorno, verrà recuperata il 24/02/2022 alle 20.30 a Palazzo Wanny. Il prossimo appuntamento, valido per la terza giornata del girone di ritorno, è attualmente in programma per il 22/1 ore 17.00 al Pala Trento con la Delta Despar Trentino. Al momento sono, quindi, due le partite rinviate per la prossima giornata di Serie A1 femminile: sospesa anche Reale Mutua Fenera Chieri-Vero Volley Monza. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Mascherine e reti speciali: un anno fa il no dei giocatori, ora l’apertura?

    Di Redazione Quando le cose andavano peggio, ovvero quando il mondo attendeva con ansia l’arrivo di un vaccino, lo sport è stato costretto prima a fermarsi, con tanti campionati che non hanno visto neanche la fine, e poi a riprendere gradualmente, ma rigorosamente a porte chiuse. In questa fase specifica, si sono registrati alcuni contagi tra i gruppi squadra, ma mai si era arrivati alla situazione attuale. Una situazione che ora sta portando, anzi convincendo diversi atleti a giocare indossando le mascherine. Nella pallavolo è stata Vibo Valentia a fare notizia in questo senso nell’ultima settimana, ma di altri casi isolati se ne erano già registrati. Quello che ora in molti si stanno chiedendo è come mai, in due anni ormai di pandemia, non si siano trovate soluzioni adeguate per permettere il corretto svolgimento in sicurezza della pratica sportiva, sia essa agonistica o amatoriale. DUE BREVETTI ITALIANI – In verità è stato più di qualcuno a ideare, testare e brevettare varie soluzioni, ma l’iniziale interesse, anche da parte delle Federazioni, non ha poi avuto seguito. Nella pallavolo, ad esempio, erano stati due prodotti in particolare a suscitare grande interesse a inizio del 2020: le mascherine Sherpa realizzate dal Politecnico di Torino e Covernet, la rete anti-Covid ideata e sviluppata da Matteo Zingaro, allenatore del settore giovanile di Trentino Volley. Mascherina Sherpa LE MASCHERINE SHERPA – Le mascherine Sherpa rispondevano ai requisiti previsti per le maschere sportive in termini di efficienza di filtrazione e resistenza respiratoria (riposo, attività moderata e intensa). In particolare era stata rilevata una respirabilità della mascherina che consentiva di inalare senza problemi fino a 200 L/min di aria (per intenderci, le mascherine chirurgiche consentono di inalare solo fino a 95L/min di aria), portata compatibile con la pratica degli sport più intensi, mantenendo un’efficienza di filtrazione adeguata, nel pieno rispetto della sicurezza degli atleti. Anche le misure di attenuazione acustica, svolte nell’Applied Acoustics Lab del Politecnico di Torino, avevano verificato che l’intellegibilità del parlato non veniva compromessa dalla maschera e gli atleti avrebbero così potuto continuare a comunicare efficacemente durante l’azione. PERCHE’ SONO STATE BOCCIATE (E DA CHI)? – Insomma, un prodotto che garantiva la sicurezza (e il comfort) senza compromettere le prestazioni. Cosa è andato storto, allora? La spiegazione l’aveva data lo scorso marzo Massimo Righi, presidente della Lega Volley, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino all’indomani della partita tra Civitanova e Modena che aveva sollevato la questione: “I giocatori non vogliono scendere in campo con le mascherine, evidentemente non si sentono a loro agio. Lo dico con rammarico perché è una battaglia persa che porto avanti da inizio campionato (era la stagione 2020/2021, n.d.r.)“. Proprio in queste ore lo stesso Righi, intervistato dall’adnkronos, è tornato sull’argomento citando ancora le mascherine Sherpa: “Più di un anno fa inviammo alle nostre squadre una mascherina sperimentale fatta dal Politecnico di Torino, mascherina che veniva utilizzata all’epoca dai maratoneti che avevano uno sforzo aerobico sicuramente superiore ai nostri atleti, per poter giocare con la mascherina quando eravamo nel pieno della pandemia, nella prima ondata, ma i giocatori l’hanno indossata ed hanno detto che non si respirava ed era impossibile giocare in quelle condizioni. Visto che l’evidenza scientifica non era tale dal poterli obbligare lasciammo perdere. Ora devo dire che da tre o quattro mesi i giocatori in allenamento indossano la mascherina, quello di Vibo Valentia è il primo caso in una partita ufficiale ma da ottobre le mascherine vengono usate in allenamento come forma di autotutela. Un giocatore in A3 ha addirittura usato una Ffp2 in partita, ed infatti ha fatto molta fatica”, ha spiegato il presidente e ad della Lega Volley. Come a dire, avete rifiutato delle mascherine studiate appositamente per lo sport e ora usate addirittura quelle che la gente comune usa per andare a lavoro o fare la spesa. La rete anti-Covid Covernet – Foto Trentino Volley LA RETE ANTI-COVID – Un anno fa poi, sempre Righi, aveva parlato anche di un altro progetto che la Lega Volley stava prendendo in seria considerazione, quello della rete anti-Covid: “Si tratta di una rete in pvc. L’abbiamo testata e mandata alle società”. Poi però aveva anche precisato: “Una volta che saremo tutti vaccinati non servirà più”. Un anno e tre dosi di vaccino dopo, a causa della variante Omicron, la situazione che giocatori, squadre e federazioni stanno affrontando potrebbe portare a rivalutare anche questa idea. La rete Covernet era realizzata con uno speciale materiale plastico per proteggere i giocatori dai droplet del coronavirus. “Studiando i fattori di rischio per il Covid-19, ho capito subito che il contatto del pallone con le mani e la sanificazione erano problemi marginali: il grosso dei pericoli veniva dal ‘faccia contro faccia’ che si sviluppa sottorete. E così è stato naturale pensare a modificare la rete stessa” aveva raccontato proprio ai nostri microfoni l’ideatore Matteo Zingaro (qui l’intervista completa). In più, oltre a proteggere, la rete permetteva anche una maggiore visibilità e una importante possibilità di personalizzazione a costi ridotti (il materiale permetteva la stampa diretta), ad esempio con i loghi degli sponsor. Da qui la scelta del nome Covernet “perché come la ‘cover’ di un cellulare si può cambiare a piacimento“. L’unica perplessità riguardava il rimbalzo del pallone. “Posso dire che è un problema residuale – precisava Zingaro -. È vero, Covernet restituisce un rimbalzo diverso, ma questo può essere una risorsa per il gioco più che una difficoltà; e poi è una situazione che si verifica in pochissime occasioni, non ho mai visto allenamenti incentrati su questo aspetto“. foto Lega Volley Insomma, seppur in tempi diversi e con problematiche diverse, ma comunque dettate dalla crisi pandemica, qualcosa era stato fatto allo scopo di proteggere i giocatori, e di conseguenza il regolare svolgimento dei campionati. Se all’epoca erano stati proprio i giocatori a porre il veto, forse oggi potrebbero essere sempre loro a fare un passo indietro. O forse sarebbe meglio dire in avanti? LEGGI TUTTO