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    VNL 2021: le azzurre in campo contro la Corea del Sud, diretta La7d

    Di Redazione Inizia oggi la terza settimana di gare della Volleyball Nations League femminile 2021, le azzurre scenderanno in campo alle ore 19 contro la Corea del Sud: diretta sul canale La7d.  Week 3 – 1a Giornata (6 giugno) Cina-Belgio ore 10Giappone-Olanda ore 12Turchia-Thailandia ore 13Repubblica Dominicana-Russia ore 15Brasile-Serbia ore 16Canada-Polonia ore 18Italia-Corea del Sud ore 19 (diretta La7d)Germania-Usa ore 21 CLASSIFICA GENERALE: Stati Uniti (6V 18p.), Turchia (6V 16p.), Brasile (5V 15p.), Giappone (5V 14p.), Olanda (4V 13p.), Serbia e Repubblica Dominicana (3V 10 p.), Cina (3V, 9p.), Russia (3V 8p.), Belgio (3V 7p.), Polonia, Canada e Germania (2V 6p.), Corea del Sud (1V 4p.), Italia (0V 2p.), Thailandia (0V 0p.). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Corea di Roberto Santilli: “È stata la mia stagione più difficile”

    Di Eugenio Peralta La capacità di esportare allenatori di alto livello è uno dei marchi di fabbrica della nostra pallavolo: sono innumerevoli i tecnici italiani che hanno conquistato campionati e trofei all’estero. Ma Roberto Santilli non è solo uno dei tanti: il titolo di V-League vinto con i KAL Jumbos si può considerare una doppia impresa. Innanzitutto perché Santilli è il primo coach straniero ad allenare e vincere in Corea del Sud (e sembra aver aperto una strada, tanto che la squadra della Korean Air ha scelto per sostituirlo il finlandese Tommi Tiilikainen), e poi perché lo ha fatto nel contesto forse più ostico possibile per un carattere indipendente e “ribelle” come il suo. A raccontarcelo è lo stesso allenatore romano in una chiacchierata che tocca anche il tema della sua prossima avventura: nella prossima stagione guiderà infatti lo Ziraat Bankasi Ankara, prendendo il posto di un altro tecnico italiano reduce dalla vittoria del proprio campionato, Giampaolo Medei. Cominciamo dalla Corea del Sud: com’è andata quest’ennesima esperienza all’estero della sua carriera? “Be’, ne ho vissute tante, ma devo dire che questa le supera tutte per difficoltà e diversità. In un mondo globale, in cui ormai è assodata la circolazione di persone, merci e idee, la Corea è una realtà ancora chiusa e soddisfatta di esserlo, che non ci tiene per niente ad aprire le barriere. Mi aspettavo di trovare un terreno fertile in cui seminare, e invece mi sono accorto subito che questa condizione non c’era. Ho incontrato tantissime resistenze, molto più forti ad esempio rispetto al Giappone, nel cercare di introdurre un approccio più globale alla pallavolo. È davvero difficile riuscire a convincere le persone a porsi e comportarsi in modo diverso“. Foto KAL Jumbos A che tipo di resistenze si riferisce? “Soprattutto organizzative e burocratiche, ma anche dal punto di vista tecnico. Un esempio pratico è quello dell’utilizzo dei giovani: in Corea c’è una rigidissima gerarchia, nella pallavolo come negli altri ambiti della società, in base alla quale sono i più vecchi a dettare le regole e i giovani non hanno spazio. Una costruzione sociale che è contraria ai miei principi, perché sono un democratico convinto… Così mi sono trovato a mandare in campo molti giocatori che non avevano mai avuto occasione di giocare, cercando di sostenere e dare fiducia ad atleti giovani che spesso erano i primi a non credere in loro stessi“. Siete riusciti a vincere nonostante il cambio in corsa dello straniero, un problema non da poco in Corea… “Nella V-League c’è la filosofia secondo cui lo straniero deve essere il terminale d’attacco principale, quello a cui arrivano tutti i palloni. Ma da noi Villena è arrivato infortunato e così ho dovuto ricostruire un modello di gioco più simile al nostro, basato sulle responsabilità condivise, sul gioco di squadra: concetti non facili da far passare. Alla fine più del 50% delle nostre vittorie sono arrivate senza lo straniero in campo e abbiamo vinto sia la regular season sia i play off, cosa che in Corea non succede praticamente mai“. Ma l’idea di restare alla guida della squadra non è mai stata in discussione? “Sinceramente no, la separazione è stata consensuale. Era evidente che non c’erano le condizioni per andare avanti, da parte mia ma tutto sommato anche della società“. Fuori dal campo, invece, com’è stata la sua esperienza? “La vita in Corea è tranquilla e piacevole, è un paese agiato e con un buon livello di benessere. Non c’è microcriminalità, nel senso che non esiste del tutto, e non abbiamo avuto neppure grosse limitazioni legate alla pandemia. Le società sono molto organizzate, anche perché appartengono tutte a grandi multinazionali: non hanno certo problemi di budget, si può avere praticamente qualsiasi cosa di cui si abbia bisogno. Basti pensare che in palestra avevamo un maxischermo di 6 metri per 4…“. Avete avuto modo di vedervi con Valentina Diouf, l’altra italiana in Corea? “Sì certo, anche se in gran segreto (ride, n.d.r.), perché le società non gradiscono molto che gli stranieri si ritrovino tra di loro. Ci siamo incontrati qualche volta per una cena a casa, il marito di Valentina tra l’altro è di Roma e ci siamo trovati subito bene!“. Foto Instagram Korean Air Jumbos Adesso, tanto per non farsi mancare nulla, la aspetta un altro campionato con un bel po’ di pressione come quello turco… “Io sono convinto che per fare questo lavoro a certi livelli la pressione ce la devi avere dentro. Per me era un sogno diventare allenatore e ci sono arrivato partendo dal basso, quindi sono stato il primo a mettermi pressione da solo: le condizioni esterne non fanno una grande differenza“. Cosa si aspetta dalla nuova stagione allo Ziraat Bankasi? “In realtà ero pronto a fare un po’ di vacanze… Ma sono molto contento di essere stato contattato, aggiungo un’altra bandierina al mio Risiko! Sto facendo la quarantena in Italia e non ho ancora avuto modo di andare in Turchia, ma ho già scoperto una realtà molto organizzata, oltre che molto ambiziosa“. Come si fa a passare dalla Corea alla Turchia in pochi mesi? “Studiando, come sempre. Il mio mestiere alla fine consiste in questo: studiare giocatori e squadre, capire come funziona una determinata realtà e provare a interpretarla“. LEGGI TUTTO

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    Nessun italiano in Corea: arrivano Williams, Vucicevic, Leyva e Saadat

    Di Redazione Non ci saranno giocatori italiani nella prossima V-League maschile: i due azzurri Gabriele Nelli e Luigi Randazzo, che avevano presentato la domanda per disputare il massimo campionato della Corea del Sud, non sono stati selezionati nel draft degli stranieri (così come altri due protagonisti dell’ultima Superlega, Luka Basic e Michal Finger). Ci sarà invece un probabile futuro “italiano”, ossia il giovane opposto iraniano Bardia Saadat, già tesserato dalla Leo Shoes Modena ma ingaggiato per la prossima stagione dal Kepco Vixtorm. La “finestra” per entrare in V-League quest’anno era piuttosto stretta, considerando che due squadre su 7 hanno scelto di confermare gli stranieri dello scorso anno: il bomber Noumory Keita resta ai KB Stars e il Woori Card conferma il portoghese Alexandre Ferreira. Resta in Corea anche Kyle Russell, che però cambia maglia, passando dal Kepco ai Samsung Bluefangs. I KAL Jumbos campioni in carica scelgono come nuovo opposto l’australiano Lincoln Williams, protagonista di una grande stagione a Cannes. Fa sensazione il ritorno in Corea (all’OK Financial Group) di Leonardo Leyva, che proprio nel paese asiatico aveva messo a segno il record del maggior numero di punti siglati in una partita (59), anche se nelle ultime stagioni il curriculum del cubano non è certo entusiasmante. L’ultima novità, oltre a Saadat, è lo sloveno Bozidar Vucicevic, 22enne opposto che dall’ACH Volley Ljubljana passa agli Hyundai Skywalkers. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO

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    C’è anche Gabriele Nelli nella lista per la V-League coreana

    Di Redazione Un italiano protagonista della prossima V-League maschile in Corea del Sud? È possibile, almeno secondo le prime voci trapelate sulla lista dei giocatori eleggibili per i tryout del massimo campionato coreano. Dell’elenco farebbe parte infatti anche l’opposto Gabriele Nelli, reduce da una travagliata stagione in Russia al Belogorie Belgorod. La lista non è ancora definitiva: dovrà essere finalizzata entro il 24 aprile, mentre il draft dei giocatori si terrà il 4 maggio. Tra le candidature presentate, secondo Web Volei, ci sarebbero quelle dei polacchi Artur Szalpuk e Dawid Konarski, del francese Antonin Rouzier, del brasiliano Renan Buiatti e del bulgaro Rozalin Penchev, oltre a Felipe Banderò e Matheus Krauchuk, già impegnati nell’ultimo campionato. Chiuso invece l’elenco femminile, del quale fa parte anche l’italiana Anna Nicoletti insieme a una protagonista del nostro campionato di A2, la statunitense Rebecca Latham (Futura Volley Giovani). Altri nomi conosciuti sono quelli della brasiliana Ivna Marra, della peruviana Angela Leyva e della serba Dajana Boskovic, sorella di Tijana, attualmente al Kuzeyboru. In questo caso il draft è in programma il 28 aprile. (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

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    Corea: Valentina Diouf ancora nel sestetto ideale del campionato

    Di Redazione Per il secondo anno consecutivo Valentina Diouf entra nel sestetto ideale della V-League femminile coreana, e non poteva davvero essere altrimenti: l’opposta italiana ha infatti stravinto la classifica delle migliori realizzatrici dell’ultimo campionato, nonostante la mancata qualificazione ai play off del KGC Ginseng Corporation. Diouf, già rientrata in Italia, non ha ritirato il premio e ha rinunciato nei giorni scorsi alla domanda di ammissione al prossimo campionato: sembra sempre più probabile un suo ritorno in Serie A1, secondo voci insistenti con la maglia della Bartoccini Fortinfissi Perugia. Il premio di MVP è andato alla stella della nazionale Kim Yeon-Koung: è la prima volta nella storia che viene premiata una giocatrice non appartenente alla squadra campione. Kim ha infatti ottenuto 14 voti su 31 contro i 12 di Lee So-Young, schiacciatrice del GS Caltex che dal prossimo campionato giocherà proprio nel KGC, l’ex squadra di Diouf. (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Roberto Santilli trionfa in Corea con i KAL Jumbos

    Di Redazione Si chiude in trionfo la prima stagione di Roberto Santilli nella V-League maschile coreana: i KAL Jumbos dell’allenatore italiano vincono il secondo titolo della loro storia, dopo quello del 2018, battendo il Woori Card in Gara 5 di finale scudetto con il punteggio di 3-1 (24-26, 28-26, 27-25, 25-17). Dopo aver sostanzialmente dominato la stagione regolare, i Jumbos hanno dovuto lottare fino all’ultimo in una finale durissima, ribaltando due sconfitte per 0-3; non fa eccezione la sfida decisiva, in cui il Woori ha anche una palla per portarsi sullo 0-2 (sul 25-26 del secondo parziale). La squadra di Seul recupera per l’occasione Alexandre Ferreira, indisponibile in Gara 4, e il portoghese non delude le attese: 26 punti con il 55% in attacco, 3 ace e 3 muri (la cosiddetta “tripla corona”). Ma dall’altra parte la squadra di casa si supera, non soltanto con Yosvany Hernandez (27 punti e 48% di efficacia) ma anche con Jung Ji-Seok, superlativo con 20 punti personali e il 58%. Lo schiacciatore è stato premiato come MVP del campionato. Tra le chiavi della partita c’è anche il servizio: i Jumbos mettono a segno 6 ace e costringono gli avversari a un modesto 37% di ricezione positiva. “Questa vittoria è stata resa possibile dall’impegno e dalla preparazione di tutti i giocatori – dice Santilli a The Spike – li ringrazio tutti, penso che abbiano meritato questo risultato. Io dedico il successo ai miei figli, che a causa del Covid non riesco a vedere da quasi un anno. Non vedo l’ora di poterli riabbracciare“. L’allenatore parla anche del suo impatto non facile con il campionato coreano: “Venivo percepito come una persona ‘strana’, avevo un approccio diverso. Ma ho dimostrato che utilizzare nuovi metodi di allenamento, diversi da quello tradizionale, era possibile“. Non è mancata qualche polemica con l’allenatore avversario Shin Yong-Chul, che ha rifiutato di stringere la mano a Santilli prima della partita: “È la prima volta che mi succede, in qualsiasi parte del mondo“. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO

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    Corea: il Woori Card perde Ferreira e i KAL Jumbos volano a Gara 5

    Di Redazione Risorgono dalle proprie ceneri i KAL Jumbos nella finale scudetto della V-League maschile coreana: messa con le spalle al muro dalla sconfitta di ieri in Gara 3 contro il Woori Card, la squadra di Roberto Santilli risponde per le rime con una prestazione maiuscola, andando a imporsi a Seul per 0-3 (23-25, 19-25, 19-25) in una partita condizionata dall’assenza del portoghese Alexandre Ferreira. E adesso il pallino torna nelle mani dei Jumbos, che sabato 17 aprile (alle 7 del mattino italiane) ospiteranno a Incheon la decisiva Gara 5. La defezione di Ferreira, chiave della partita, ha un retroscena misterioso: l’opposto, schierato soltanto per alcuni scambi del primo set, ha accusato nella notte problemi gastrointestinali e dolore addominale, senza però avvertire lo staff e i compagni di squadra. “Mi hanno detto che non ha nemmeno dormito – denuncia l’allenatore Shin Yong-Chul a The Spike – ma io non ne sapevo nulla, se mi avesse avvertito lo avrei portato subito dal medico. Quando qualcosa va storto bisogna dirlo subito, non si possono nascondere le cose a questi livelli. Domani sapremo se sarà in grado di giocare in Gara 5“. Il risultato è stato un drammatico calo dell’efficienza del Woori e un netto predominio dei Jumbos in tutti i fondamentali, dall’attacco (56% contro 43%) al muro (10 punti a 3), passando dalla ricezione (44% a 37%). In una gara in cui anche l’altro straniero, Yosvany Hernandez, è stato poco cercato (11 punti su 20 attacchi), a far volare alto i Jumbos ci hanno pensato Im Dong-Hyeok e Jung Ji-Seok, entrambi autori di 18 punti, mentre dall’altra parte Na Gyeong-Bok ha provato a caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco tornando al suo ruolo di opposto (16 punti con il 48% per lui), ma non è stato adeguatamente assistito dai compagni. (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Corea: il Woori Card torna in vantaggio nella serie per il titolo

    Di Redazione Di nuovo avanti il Woori Card nella serie decisiva per il titolo della V-League maschile coreana: nella prima partita giocata a Seul arriva un altro secco 3-0 (26-24, 25-20, 25-19) ai danni dei KAL Jumbos, che avevano faticosamente rimesso in parità i conti in Gara 2. Questa volta la squadra della capitale sfodera una nettissima superiorità in attacco: 62% contro 48%, con un Alexandre Ferreira davvero inarrestabile (20 punti) ma ottimamente assistito anche da Na Gyeong-Bok (14) e Han Sung-Jeong (11). Gli ospiti pagano la cattiva serata di Yosvany Hernandez, fermo a 15 punti. La squadra di Roberto Santilli, dopo aver dominato la regular season, a questo punto è con le spalle al muro: già domani mattina (ore 8.30 italiane) il Woori, in caso di vittoria, potrebbe festeggiare il suo primo titolo di campione. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO