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    Bergamo, Graziosi: “Questa Coppa è un premio per tutto il lavoro fatto”

    Foto Ufficio stampa Agnelli Tipiesse

    Di Redazione
    Agnelli Tipiesse si aggiudica il 24° trofeo Del Monte Coppa Italia: Bergamo vince la sua seconda Coppa Italia di serie A2-A3 firmata Del Monte, battendo la Delta Group Rico Carni Porto Viro per 3-0 (25-21, 25-21, 25-10  ),
    I rossoblù campioni in carica hanno difeso l’ambito trofeo con le unghie dopo un match che sulla carta poteva apparentemente sembrare senza insidie, ma Porto Viro dimostra tutto il suo valore e si batte per 3 set dando prova di grande compattezza e carattere. Non sono bastate però le giocate di Cuda e compagni, con Lazzaretto scatenato e una difesa ineccepibile dei veneti, ed il muro sempre presente a marcare Santangelo e compagni. Nel primo set infatti il punto a punto è sempre serrato, mentre nel secondo Porto Viro rimonta portandosi fino al 22-21, ma Terpin e Santangelo ne decidono le sorti. Nel terzo il gioco di Bergamo si impone sin da subito ed il divario è troppo evidente.
    Premiato miglior giocatore, Jernej Terpin che chiude con 21 punti.
    Presenti dall’amministrazione regionale Lara Magoni, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia e il sempre presente sindaco di Cisano Andrea Previtali. All’inizio del match viene portata la bandiera in campo per l’Inno dalla protezione civile e dagli alpini per il magnifico operato svolto in questo periodo di pandemia.
    Mister Graziosi: “Sono contento perchè mi sono tolto un peso, dopo tanti tentativi, eravamo un po’ contratti sapevamo che avevamo tutto da perdere e niente da guadagnare, i primi due set non abbiamo giocato la nostra miglior pallavolo, poi abbiamo cominciato ad essere più sereni soprattutto con il favore del risultato e si è subito visto dal fondamentale del servizio, non c’è stata più partita. Il match era questo, sapevamo che sarebbe stato così ma noi siamo stati bravi a interpretarla. In questa coppa ci metto tutto il lavoro fatto fino ad oggi, lavoriamo sodo tutti i giorni e questo è un premio per i ragazzi. Ora dobbiamo recuperare energia perchè ne abbiamo spese tante, abbiamo messo in bacheca la regular season e questa Coppa, ora quello che chiedo ai ragazzi è di giocare una buona pallavolo provando a divertirci perchè  credo che sia il segreto per questa squadra. Vincerla in casa è stata una bella esperienza perchè ci tenevamo sia io, che i ragazzi e tutto l’ambiente, con questa fusione che inizialmente non sapevamo se poteva funzionare invece devo dire che sta andando tutto veramente alla grande.”
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    Porto Viro, Zambonin: “Dobbiamo celebrare il cammino che abbiamo fatto”

    Di Redazione
    Dietro a un sogno che svanisce, c’è una bellissima realtà. La Delta Group Rico Carni chiude al secondo posto la sua avventura nella Del Monte Coppa Italia di Serie A2/A3. I ragazzi di Massimo Zambonin danno tutto nella finalissima di Cisano Bergamasco, ma non riescono a ribaltare il pronostico: vince 3-0 l’Agnelli Tipiesse Bergamo, che si cuce la coccarda tricolore sul petto per il secondo anno consecutivo.
    Al di là della retorica, nei volti del clan portovirese c’è un po’ di delusione a fine gara. Comprensibile, visto che il sogno era davvero vicino e il risveglio è stato fin troppo brusco, ma la realtà, oggi, non è meno entusiasmante. Sì, perché la Delta Group Rico Carni l’impresa l’ha già compiuta arrivando fino a qui, a giocarsi la coppa contro i giganti della categoria superiore. Ha eliminato avversari più quotati, ha entusiasmato i propri tifosi e ne ha conquistati di nuovi, è riuscita a far conoscere il nome di Porto Viro in tutto il Paese. D’accordo, il trofeo è di Bergamo, ma tutto il resto, tutto l’interesse che in questi giorni ha saputo suscitare questa sorprendente finale di Coppa Italia appartiene ai ragazzi in nerofucsia e a chi li ha accompagnati in questa avventura. E non è poca cosa. 
    Massimo Zambonin, tecnico della Delta Group Rico Carni: “Dobbiamo celebrare il cammino che abbiamo fatto, siamo arrivati qui con merito. Stasera sognavamo tutti di fare di più, nei primi due set abbiamo tenuto benissimo il campo, anche se forse potevamo gestire meglio qualche situazione, specie in difesa, poi credo che purtroppo la differenza di categoria si sia vista. Fa male aver perso così il terzo set, ma faccio i miei complimenti a Bergamo che è una squadra molto forte e ben allenata, ha vinto con merito la coppa. Adesso dobbiamo smaltire un attimo la delusione per questa finale persa, dopo di che ci concentreremo sul campionato, il nostro vero obiettivo stagionale: vogliamo riprendere il cammino e tornare subito alla vittoria”.
    Federico Bargi è stato uno degli ultimi a mollare sul taraflex di Cisano Bergamasco: “In questo momento sinceramente non riesco a essere triste, essere qui stasera è la nostra vittoria, e lo dico dal profondo del cuore. Potevano esserci altre squadre al posto nostro, invece ci siamo arrivati noi. Ci abbiamo provato, siamo partiti bene nei primi due set, mentre nel terzo siamo andati in panne. Onore a Bergamo che ha dimostrato in tutto e per tutto la miglior squadra di A2, sono stati superiori a noi, in difesa e nel contenimento a muro. Per noi la cosa importante era provarci, sapevamo che sarebbe stata una gara difficilissima”.
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    Bergamo la Coppa Italia è (ancora) tua. Battuto Porto Viro in tre set

    Di Roberta Resnati
    Una finale, sulla carta, dal pronostico quasi scritto o forse proprio per questo impossibile da prevedere perchè con due squadre che non si sono mai affrontate in quanto militanti in due categorie diverse. Ma il fatto che non si siano mai incontrate e che la Coppa venga assegnata in una partita secca qualsiasi previsione potrebbe essere smentita dai fatti. Sono queste le premesse della gara di questa sera a Cisano che vedrà contrapposte Agnelli Tipiesse Bergamo e Delta Group Rico Carni Porto Viro che assegnerà la Coppa Italia di Serie A2 e A3. I padroni di casa, detentori del titolo, sono primi in classifica in Serie A2 a più 15 sulla seconda e per arrivare in questa finale hanno battuto in ordine Galatina e Cuneo mentre i veneti hanno avuto la meglio su Taranto e Reggio Emilia e, dal canto loro, hanno già scritto la storia in quanto a prima volta che una squadra di Serie A3 arrivi fino alla fine della competizione.
    Coach Graziosi si affida al suo solito starting six composto dalla diagonale Finoli – Santangelo, dai posti quattro Terpin – Pierotti, Cargioli – Milesi al centro e D’amico libero. Coach Zambonin risponde con Kindgard Cuda, Vinti – Lazzaretto schiacciatori di palla alta, Bargi – Sperandio in posto tre con Lamprecht a difendere la seconda linea .
    Punto a punto per l’inizio del primo parziale con le due compagini che vanno a braccetto e si studiano, con Finoli da una parte che sceglie di chiamare in causa per primo Capitan Cargioli con due primi tempi, imitato da Kindgard con doppia alzata in posto quattro per Lazzaretto (5-4). Situazione di parità che continua fino al turno in battuta proprio del regista argentino che, oltre a far spostare la ricezione ospite lontano da rete, si rende protagonista di due difese importanti e porta i suoi fino al 13-9, fuga interrotta da un monster block di Sperandio su una pipe di Pierotti. Sempre il muro è il protagonista dalla parte rosanero e ferma per due volte Santangelo, i ragazzi di Rovigo giocano con l’entusiasmo di chi non ha nulla da perdere e si rendono protagonisti di giocate per niente scontate e con un attacco di Vinti si riportano sul -2 (18-16). Gli ospiti continuano a toccare tutto sia in difesa che a muro e costringono Coach Graziosi alla prima sospensione di tempo sul 22-21, pausa che fa bene ai suoi ragazzi che con Mancin subentrato in battuta trovano il set point concluso poi da un bel servizio del classe ’99 che mette in crisi la ricezione veneta e fa segnare il 25-21 sul tabellone luminoso.
    È subito 0-2 per il Porto Viro grazie a un errore di Terpin e conseguente murata rosanero con Finoli che non ci sta e si trasforma in attaccante per tarpare le ali ad una probabile “volata” ospite, e così è, si va 5-3 con un block di Cargioli e con un errore di Vinti. Terpin mette a terra un ace che vale il 7-4 ed è un’imprecisione di Kingard con conseguente errore di Lazzaretto a costringere Coach Zambonin a chiamare a raccolta i suoi sull’11-5. Capitan Cuda, efficace sia da prima che da seconda linea, dà la carica ai veneti che si rifanno sotto fino all’11-8 quando l’attacco di Lazzaretto trova il muro punto di Santangelo. Nella metà campo rosanera non cade nulla in difesa e si arriva al 19-17 con un primo tempo di Bargi, nel finale di set entrambe le formazioni diventano fallose sulla linea dei nove metri ma appena i ragazzi di Graziosi trovano continuità in questo fondamentale si arriva al 23-19 con Pierotti. Kindgard va di prima per il 24-21 ma è Terpin (per lui il 57% nel primo set) a regalare ai suoi il secondo parziale con un attacco alto sulle mani del muro che vale sul 25-21.
    Bergamo vuole chiudere la pratica Coppa Italia in tre set e trascinata da Finoli in battuta, D’Amico presentissimo in difesa e da Santangelo in prima linea vola fino sul 5-1. La palla poi passa a Terpin che dalla linea dei nove metri fa aumentare ulteriormente il divario tra le due compagini facendo raggiungere ai suoi il punteggio di 10-2 con dei servizi ficcanti e anche delle pipe vincenti. Tutti vogliono mettere la propria firma in questa volata verso la Coppa: Pierotti trova un muro vincente, Cargioli è una sentenza e Santangelo è infermabile tutti orchestrati da una regia perfetta del numero 10 argentino che manda letteralmente in crisi la correlazione muro difesa avversaria (16-4) L’unico a non mollare nella Delta Group è Capitan Cuda autore di tutte le signature dei suoi (19-7), ma che non può e non riesce a fermare il monologo bergamasco trascinate dall’asse Santangelo – Terpin che fanno intravedere l’arrivo ai padroni di casa 22-19, è la stessa banda numero 12 a trovare un ace importante ma è capitan Cargioli, la bandiera di questa Agnelli Tipiesse, a consegnare la Coppa ai suoi sul punteggio di 25-10. LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, nuove positività in casa Megabox. Macerata accede alla finale

    Di Redazione
    A causa di sopraggiunte positività al Covid-19 nel gruppo squadra, riscontrate dopo aver effettuato i tamponi di controllo a seguito della positività di una prima atleta, la Megabox Vallefoglia, con grande senso di responsabilità, ha comunicato alla Lega Pallavolo Serie A Femminile la rinuncia a disputare la semifinale di Coppa Italia di Serie A2, in programma nel pomeriggio di oggi contro la CBF Balducci HR Macerata, al fine di evitare ulteriori contagi.La gara odierna pertanto non sarà disputata e la CBF Balducci HR Macerata accede direttamente alla finale della competizione, in programma domenica 14 marzo all’RDS Stadium di Rimini.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sondaggio: chi vincerà la Coppa Italia femminile?

    Di Redazione
    Il risultato può sembrare scontato, ma il bello dello sport è che di scontato non c’è mai nulla. Sabato e domenica allo RDS Stadium di Rimini andrà in scena la Final Four della Coppa Italia femminile, con una sola grande favorita: l’Imoco Volley Conegliano, dominatrice e imbattuta in questa stagione oltre che detentrice del trofeo conquistato lo scorso anno a Busto Arsizio.
    Prima di mettere in bacheca la terza Coppa della sua storia l’Imoco deve però fare i conti con le avversarie: in semifinale la Saugella Monza, terza in regular season e arrivata in semifinale al culmine di un gran momento di forma, e nell’eventuale finale la vincente tra l’eterna rivale Igor Gorgonzola Novara e la rivelazione Reale Mutua Fenera Chieri. Per questo abbiamo deciso di chiamare in causa i lettori nel nostro nuovo sondaggio: ce la farà l’Imoco a confermare la sua supremazia? E in caso contrario, quale squadra riuscirà a strapparle lo scettro?
    Votate numerosi, ricordando che è solo un gioco: lunedì scopriremo chi avrà avuto ragione! LEGGI TUTTO

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    Macerata, il Presidente Paolella: “Sarebbe un sogno giocare la finale di Coppa”

    Di Redazione
    Sarà il derby marchigiano a decretare la seconda finalista della Coppa Italia che raggiungerà a Rimini la LPM BAM Mondovì che ieri sera ha sconfitto in quattro set Pinerolo. A contendersi dunque l’altro posto saranno la Megabox Vallefoglia e la CBF Balducci HR Macerata che stasera scenderanno in campo alle ore 18.00.
    Come stanno le ragazze sul piano psicologico, sapendo che c’è un caso di positività tra le avversarie? “Sono comprensibilmente preoccupate – spiega Pietro Paolella, presidente della Cbf Balducci HR Macerata nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Macerata –, considerando che si gioca dopo poco tempo dalla scoperta di un caso positivo. Dalla Lega non sono state prospettate le altre soluzioni“.
    Sul piano tecnico la squadra è reduce da dieci vittorie di fila: che cosa ha trasmesso questa serie positiva? “C’è consapevolezza – spiega il presidente – di quanto fatto dalle ragazze e questi risultati positivi ci danno ulteriore forza. La squadra sta giocando bene, è molto unita e in ciascuna partita c’è la consapevolezza che abbiamo più di sei titolari perché è sempre molto elevato l’apporto di chi entra durante la partita”.
    È chiaro che a questo punto l’obiettivo sia di giocarsi domenica a Rimini la finale. “Innanzitutto – conclude Paolella –, siamo orgogliosi di essere arrivati a questo punto e sarebbe un sogno giocare la finale“. LEGGI TUTTO

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    Alberti: “Si è vista una reazione e quindi dobbiamo continuare così”

    Di Redazione
    La Igor Gorgonzola Novara si qualifica meritatamente per la Final Four di Coppa Italia, ma Il Bisonte gioca una partita decisamente migliore rispetto alle ultime uscite ed esce senza sfigurare dal Pala Igor, nonostante il 3-0 subìto. Forse le bisontine possono nutrire qualche rimpianto per il primo set, condotto a lungo e nel quale hanno avuto anche un paio di set point, ma nei momenti decisivi sono state le piemontesi ad alzare decisamente il livello, concretizzando la loro superiorità tecnica nella lunga serie dei vantaggi (31-29): perso il parziale, Alberti e compagne sono un po’ calate nel secondo, mentre nel terzo hanno di nuovo giocato alla pari, cedendo solo nel finale sotto i colpi di Bosetti, Herbots e della MVP Washington (12 punti con l’83% in attacco). Da Firenze ci si aspettava soprattutto una reazione, emotiva e tecnica, dopo i ko con Perugia e Brescia, e la reazione c’è stata, il che fa ben sperare in vista della doppia sfida play off contro Trentino.
    Le parole di Sara Alberti: “Ci eravamo dette di partire forte e abbiamo fatto un buon inizio, poi purtroppo loro hanno iniziato a spingere: forse il primo set potevamo portarlo a casa, peccato solo per qualche errore che potevamo evitare, mentre nel secondo non siamo state all’altezza. Comunque è stata una partita diversa rispetto alle ultime due: abbiamo fatto un passo avanti, l’avversario era forte ma si è vista una reazione e quindi dobbiamo continuare così”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Imoco, Egonu: “Abbiamo avuto bisogno di adattarci”. Wolosz: “Volevamo questa vittoria”

    Di Redazione
    Le pantere dell’Imoco Volley Conegliano, detentrici del titolo, cedono il primo set alla Unet E-Work Busto Arsizio prima di iniziare a giocare come sanno, guidati da una strepitosa Paola Egonu che mette a segno 42 punti (con il 68% di efficacia, record personale in maglia Imoco) e mette la firma sulla rimonta gialloblù. La gara è comunque per lunghi tratti in equilibrio con le bustocche che confermano l’ottimo stato di forma dell’ultimo periodo. Buona prestazione della solita Wolosz e delle schiacciatrici Hill e Sylla (rispettivamente 14 e 13 punti). Ecco le parole dei protagonisti a fine match riportate dal quotidiano Il Gazzettino Treviso e La Tribuna Treviso.
    “Loro stanno giocando una bella pallavolo in questo momento, con un gioco veloce che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà – dice Paola Egonu a fine partita -. Abbiamo avuto bisogno di adattarci, come si è visto nel primo set, ma sono veramente soddisfatta del modo in cui siamo riuscite a fare il cambio di passo. Ora la semifinale sarà una bella partita e sarà interessante perché anche Monza sta lavorando molto bene, quindi dipenderà tutto da noi. Tutte le squadre vengono a giocare contro di noi dando tutto quello che hanno e senza mollare, quindi dobbiamo continuare a spingere”.
    Le campionesse del mondo si sono inizialmente fatte sorprendere dalla carica delle bustocche ma già a partire dal secondo parziale Asia Wolosz ha raddrizzato il timone e guidato le compagne verso un gioco sempre più solido e alla vittoria. “Busto è una squadra molto forte, che si sarebbe meritata di essere in Final Four ma ha avuto la sfortuna di giocare contro di noi. Sono cresciute tantissimo in questa stagione e la partita è stata una battaglia, loro non hanno mai mollato, sono una squadra che difende tanto e che ha tanta grinta. Noi però volevamo fortemente questa vittoria e dopo il primo set siamo cresciute come squadra e abbiamo giocato abbastanza bene, con Paola che aveva una grande giornata, ma con ognuna di noi che ha fatto bene il suo lavoro. Da adesso in poi non ci sarà spazio per errori, tutti spingeranno a mille e noi dobbiamo farlo ancora di più“.
    Qualche sorpresa in panchina per Daniele Santarelli, “Mi aspettavo una gara così, ma non mi aspettavano questo approccio da parte nostra. Dovevamo fare subito meglio, in attacco in particolare. Quando giochi contro una squadra così equilibrata è facile complicarsi la vita. Ma alla fine abbiamo saputo soffrire e ci siamo meritati la vittoria. Egonu è stata stratosferica in attacco, anche perché nel primo set aveva commesso alcuni errori. Ma può fare anche meglio a muro. Per altre è stata una prova di sacrificio. Loro battono bene, lo sapevamo. Come sappiamo che anche Monza è forte al servizio. Sarà una bella sfida, ma chi vuole vincere, d’ora in poi, dovrà soffrire“.
    L’Imoco Volley venerdì raggiungerà Rimini per preparare la semifinale di sabato,avversaria la Saugella Monza (ore 18, diretta Rai Sport HD) che ha violato oggi nel suo quarto di finale il palasport di Scandicci ottenendo il pass per la F4 in terra romagnola che assegnerà domenica (finale alle 18) la Coppa Italia 2021. LEGGI TUTTO