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    Volley 2.0, parte la Coppa Italia di Seconda e Terza divisione

    Di Redazione Sono due le squadre del Volley 2.0 che partecipano alla Coppa Italia di Seconda e Terza divisione. L’Avis Crema è la squadra Under 17 che partecipa al campionato giovanile col nome di IDigital3 allenata da coach Castelli. Ancora più giovane la squadra che partecipa col nome Volley 2.0, si tratta infatti del gruppo Under 14 allenato da Valentina Bonizzoni. Due squadre giovani che dovranno vedersela con avversarie più esperte e cercheranno quindi di crescere durante la manifestazione. La doppia partecipazione conferma l’impegno del Volley 2.0 che ha voluto dare l’opportunità alle proprie atlete di allenarsi e misurarsi con un torneo ufficiale nonostante le tante difficoltà organizzative che hanno scoraggiato molto altri sodalizi del territorio. COPPA ITALIA SECONDA TERZA DIVISIONEGIRONE ADom 02/05/2021 18.00 Palestra Comunale – via Cassanello,1 Zelo Buon Persico Zelo-Avis CremaSab 15/05/2021 18.15 Palestra Comunale – via Bovis Pandino Il Cantuccio Pandino-Avis CremaGio 20/05/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Avis Crema-Volley Riozzo BluesVen 28/05/2021 20.00 Palestra Comunale – Via Vailate Agnadello Bcc Agnadello-Avis CremaGio 03/06/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Avis Crema-Polisportiva ZeloGio 17/06/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Avis Crema-Il Cantuccio PandinoGio 24/06/2021 21.00 Palasport – via IV Novembre Riozzo Volley Riozzo Blues-Avis CremaData da definire Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Avis Crema-Bcc Agnadello GIRONE BGio 22/04/2021 20.45 Palestra Comunale – via Benvenuti Montodine Montodine Credera-Volley 2.0Ven 30/04/2021 21.00 Palazzetto via del Chiesuolo Sant’Angelo Lodigiano Junior S.Angelo Energia-Volley 2.0Gio 06/05/2021 21.15 Palestra Comunale – via Mazzini Sordio Nuova Sordiese Oidros-Volley 2.0Gio 13/05/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Volley 2.0-Montodine CrederaGio 20/05/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Volley 2.0-Junior S.Angelo EnergiaGio 27/05/2021 21.15 Palestra Braguti – via Treviglio, 1B Crema Volley 2.0-Nuova Sordiese OidrosSab 05/06/2021 19.00 Palestra Comunale – via Benvenuti Montodine Montodine Credera-Volley 2.0Ven 11/06/2021 21.00 Palazzetto via del Chiesuolo Sant’Angelo Lodigiano Junior S.Angelo Energia-Volley 2.0Gio 17/06/2021 21.15 Palestra Comunale – via Mazzini Sordio Nuova Sordiese Oidros-Volley 2.0 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Al via la Coppa Italia di Serie D nel Lazio

    Di Redazione Ripartono le squadre di Serie D del Lazio. Lo fanno tramite la Coppa Italia, un torneo tutto nuovo organizzato dalla FIPAV per permettere a migliaia di atleti e atlete di ripartire in sicurezza, nell’ambito di un format che si svilupperà dalla fase regionale fino ad arrivare alle finali nazionali. Le 51 società della FIPAV Lazio che hanno aderito sono state suddivise in 4 gironi femminili e 2 maschili. La prima giornata si disputerà sabato 17 e domenica 18 aprile. Coppa Italia femminile – Lazio Girone A: Caschera Pallianus Volley, Grottaferrata Volley, Marino Pallavolo Stars, Pallavolo Volta Latina, Puntovolley Castelli Romani, Sporting Pavona Castelgandolfo, Volley Club Frascati, Volley Valmontone Girone B: Poolstars Volley, Castlenuovo&LaStorta, Fenice, Ics Volley Santa Lucia, Lazio Volley e Sport, Pol. Casal Bertone Roma, Pro Juventute, Tibur Volley Girone C: Acqua e Sapone Roma Volley Club, Sport 2000, Casalandia Dream Team Roma, Duemila12 de’ Settesoli, Italo Svevo Volley, Roma7Volley, Sck Volley Cali Roma, Usd Sales Girone D: Vigna Pia, Civitavecchia Volley, Green Volley, Itsmartco Virtus Roma, Margutta Pall. Civitavecchia, Rim Sport Cerveteri, Vbc Viterbo, Volley Anguillara La formula prevede gare di sola andata. Al termine della prima fase le squadre classificate 1a e 2a di ciascun girone accedono alla fase finale e disputeranno andata e ritorno (senza spareggio) secondo la seguente formula: 2C – 1A2D – 1B2A – 1C2B – 1D Le 4 vincenti accedono alle finali che si svolgeranno il 26 e 27 giugno in gare uniche su campo neutro 26/06 Vincente 1 – Vincente 226/06 Vincente 3 – Vincente 427/06 Finale La squadra vincente accederà alla fase nazionale Coppa Italia maschile – Lazio Girone A: Afrogiro Volley, Ascor Volley, Lupi di Marte, Pall. Olevano, Pall. Tor Sapienza, Puntovolley Castelli Romani, Roma7Volley Young Sempione, Sempione Volley Young Roma, Usd Sales, Volley Club Frascati Girone B: San Paolo Ostiense, Armundia Virtus Roma, Luiss, Roma12 Athlon, Ecosantagata Civita Castellana, Pol. Tuscania, RIM Sport Cerveteri, Sck Volley Santa Monica, Volley Prati La formula prevede gare di sola andata. Al termine della prima fase le squadre classificate 1a e 2a di ciascun girone accedono direttamente alle finali che si svolgeranno il 26 e 27 giugno in campo neutro 26/06 1A-2B26/06 1B-2A27/06 Finale La squadra vincente accederà alla fase nazionale (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da “fumino” a capitano: Antonio Cargioli racconta la sua Coppa Italia

    Di Redazione A una settimana dalla vittoria della sua seconda Coppa Italia con la Agnelli Tipiesse Bergamo, il centrale orobico Antonio Cargioli rievoca la finale con l’emozione che lo rende un capitano apprezzato da tutto il gruppo. Cargioli racconta così la sua esperienza nel club rossoblù in questi ultimi anni, con il coronamento del traguardo più bello in un periodo storico che ha visto proprio Bergamo al centro del ciclone, toccando punti molto delicati e importanti della sua crescita professionale e umana in questa città. Cosa ha significato per te alzare questa coppa da Capitano dopo 4 anni consecutivi in cui hai partecipato a questa manifestazione? “Significa tantissime cose: emozione, gioia, soddisfazione, orgoglio, commozione. Ripercorro con i ricordi le 4 finali da me disputate, la prima a Bari contro Roma: emozione già per essere riusciti ad arrivarci, ma delusione per come giocammo, perdendo, senza mettere in campo tutta quella determinazione e grinta necessarie per poter vincere. Perché la vittoria era ampiamente alla nostra portata. La seconda a Bologna: partivamo da sfavoriti contro Piacenza, che via via si era rinforzata col chiaro intento di vincere tutto. In realtà poi, ad un certo punto del match, avanti di 2-1 nel conto dei set e con l’entusiasmo dalla nostra parte, pensavamo di poterla portare a casa; e quindi la sconfitta al tie-break ci lasciò molto amaro in bocca. E poi finalmente la terza partecipazione vincente a Bologna, sofferta dalla squadra ma anche molto da me, che non giocai al massimo delle mie potenzialità a causa di un piccolo infortuno accusato durante partita di semifinale disputata a Siena, che ancora mi limitavano. Gioia grande, lacrime e soddisfazione per essere riusciti finalmente a far esultare tutti i tifosi che ci avevano seguito anche nelle precedenti finali. Esperienze indimenticabili comunque tutte e tre per la cornice di pubblico che assisteva all’evento! Poi l’ultima finale, la felicità, raggiunta nel nostro palazzetto, senza pubblico ma con un’atmosfera magica, che raccontava tutto l’affetto e la partecipazione di questo territorio e dei tifosi per la nostra squadra. Vincerla da capitano di questo stupendo gruppo di giocatori e come bandiera e trait d’union delle società che hanno creato questa nuova bellissima realtà, è una sensazione indescrivibile. Devo dire che, considerati i pronostici e sentendomi molto preso dal mio ruolo, per qualche notte ho fatto fatica a dormire pensando al fatto che non dovevamo e potevamo perdere in questa situazione. È però andata come doveva andare per cui, ripeto, felicità pura!“. Oggi è la giornata commemorativa delle vittime del Covid-19: lo scorso anno proprio dopo la festa è cominciato il periodo davvero drammatico, per Bergamo e per il mondo, oggi non ancora terminato. Alzare la Coppa e poter giocare questa finale proprio a Bergamo è stato un momento di vittoria per la città ma anche per tutto lo sport? “Sicuramente è stata una vittoria delle persone che hanno voluto questa nuova società, coniugando due realtà che, insieme, sono riuscite a creare questa squadra e questi risultati: è stato poi più semplice, in questo contesto, ottenere dalla Lega la possibilità di organizzare la finale a Cisano, che è stata una festa, ed un grande omaggio al territorio ed alla sua gente, così colpita nell’ultimo anno. Certamente una vittoria anche dello sport bergamasco, volley in particolare, per una volta meglio del calcio. La giornata di oggi direi che è particolarmente sentita nei nostri territori e ritengo sia un’iniziativa lodevole: questa giornata ci deve servire a mantenere vivo il ricordo negli anni futuri (oggi si fa presto a dimenticare: vedi  l’indifferenza, quasi negazione da parte di qualcuno dell’esistenza dei lager) per provare a rimanere sensibili, attenti e solidali con gli altri, lasciando da parte l’eccessivo individualismo ed egoismo che caratterizza la nostra epoca“. Quali strascichi della pandemia sono rimasti nello sport? Quali sono secondo te le soluzioni più efficaci adottate durante l’anno nel campionato che hai vissuto? “La pandemia ha sicuramente pesato tantissimo sullo sport, in particolare su quelli minori come la pallavolo. Soprattutto su quella che è l’attività di maggior valenza sociale che questo sport rappresenta: settori giovanili, campionati minori, che non hanno potuto praticamente operare. L’aspetto economico poi ha colpito anche noi ed il nostro team in maniera importante, e tutti stiamo cercando di fare sacrifici per uscire da questa emergenza, per mantenere vivo il nostro sport e le società. C’è poi l’aspetto malattia, che nonostante protocolli (direi adeguati), attenzioni da parte di tutti nell’evitare contagi, iniziative ‘tampone’ (in tutti i sensi), ha colpito praticamente tutte le squadre e gli atleti, fortunatamente senza grossi strascichi sulla salute. Non so se si poteva fare meglio e cosa; è il mondo esterno alle palestre che non ha funzionato nella lotta al Covid. Io dico invece che, probabilmente, con le dovute attenzioni e con ingressi calmierati, si poteva consentire l’accesso di una parte di spettatori ai palazzetti, Credo che vedere una partita di pallavolo, distanziati anche 2 metri, con le mascherine, lavandosi spesso le mani, potrebbe essere meno pericoloso che andare a fare la spesa nei supermercati; la mancanza dei tifosi è la cosa che più ci pesa in questa situazione“. Quali obiettivi futuri vorresti raggiungere con questo gruppo? “Continuare a far bene, migliorare sempre più il nostro livello di gioco, divertirsi in palestra e far divertire il pubblico ; poi i risultati, se faremo tutto questo, potranno arrivare. La seconda Coppa Italia è in bacheca: pensiamo ai prossimi obiettivi che sono i play off, sapendo che, questa volta, anche se siamo primi alla fine della regular season, i favoriti non siamo noi. Siena col cambio del palleggiatore e con l’ultimo acquisto, Jacopo Massari, è sicuramente ora la favorita del gruppo. Quindi dobbiamo godercela, possibilmente fino alla fine: solo allora tireremo la riga e faremo i conti“. Come ti senti nel guidare questa squadra da leader, ti senti responsabilizzato o cresciuto in quest’ultima stagione come atleta o uomo? “Col passare degli anni si diventa più responsabili, maturi, riflessivi (almeno si spererebbe!) La fascia di capitano sicuramente può aiutare ad accelerare questo percorso. Cercare di essere di esempio e di traino per i compagni, rappresentare la storia della società degli ultimi 4 anni è un bel vanto ma soprattutto una bella responsabilità. Gestire le situazioni critiche in campo con gli avversari e con gli arbitri, è un altro bel banco di prova per uno come me che era un po’ ‘fumino’ ( focoso, agitato, molto istintivo). Devo dire che adesso mi meraviglio che ci siano giocatori che sotto rete continuano ad insultare e creare tensioni per metterla un po’ in rissa ed innervosire gli avversari. Sì, credo di essere cresciuto sia come atleta che come uomo, nell’atteggiamento in palestra durante gli allenamenti e durante le partite, nel sapermi gestire nei diversi momenti del match quando non tutto riesce sempre bene. Sono fiero non tanto di essere capitano, ma della squadra e del percorso che insieme ai miei grandi compagni stiamo facendo: faccio di tutto perché anche loro siano fieri del loro capitano. In una cosa sicuramente devo ancora migliorare: nel rapporto coi media, e alludo al fronte interviste: dopo la Coppa Italia ammetto che c’è ancora molto da lavorare!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Frecciarossa: più di 500mila spettatori su RaiSport

    Di Redazione Più di 500mila spettatori per le Finali Coppa Italia Frecciarossa, disputate lo scorso weekend all’RDS Stadium di Rimini. I dati di ascolto su RaiSport +HD delle due semifinali del sabato e della finalissima di domenica premiano la manifestazione organizzata dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile: in particolare, spicca il dato della finalissima tra Imoco Volley Conegliano e Igor Gorgonzola Novara, che ha fatto registrare un ascolto medio di 202.053 spettatori, con l’1% di share. Cifre che non stupiscono, considerando quelle riscontrate fino a qui nella stagione 2020-21: nelle 27 partite di regular season (una delle quali di Serie A2) in onda sul canale 57 del digitale terrestre e 121 della piattaforma Tivùsat dal 19 settembre al 27 febbraio, gli spettatori totali sono stati 3 milioni e 500mila, con una media pari a 128.318 a partita. Un dato in netta crescita (+21%) rispetto alla scorsa stagione (in cui la media era di 105.389), e il migliore in assoluto degli ultimi cinque anni, ovviamente anche per l’impatto della pandemia che ha tenuto gli spettatori lontani dai palazzetti. Come già accaduto nel girone d’andata e nelle ultime settimane del 2020 – quando, ad esempio, il match tra Savino Del Bene Scandicci e Igor Gorgonzola Novara superò i 200.000 spettatori, e la partita di Serie A2 tra Futura Volley Giovani Busto Arsizio e Acqua&Sapone Roma Volley Club ne totalizzò quasi 170mila – anche nei primi mesi del 2021 si sono verificati picchi d’ascolto significativi, come i 158mila spettatori per Imoco Volley Conegliano-Il Bisonte Firenze, match disputato nel giorno dell’Epifania. Pantere che hanno superato quota 150mila anche nella trasferta contro la Reale Mutua Fenera Chieri a fine febbraio. Numeri rilevanti, inoltre, per il match tra Zanetti Bergamo e Bosca S.Bernardo Cuneo, vista mediamente da 130mila spettatori. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della Coppa Italia: De Kruijf arma letale, Smarzek stecca

    Di Alessandro Garotta
    L’Imoco Volley Conegliano conquista per il secondo anno consecutivo la Coppa Italia di Serie A1 femminile e ci riesce con due prove forse non perfette ma di grande spessore tecnico e caratteriale, prima in semifinale contro la Saugella Monza e poi nell’avvincente finale contro l’Igor Gorgonzola Novara, che a sua volta aveva eliminato con un altro 3-1 la sempre più sorprendente Reale Mutua Fenera Chieri.
    Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti alle protagoniste dell’evento che ha dato spettacolo nel weekend, a cominciare naturalmente dalla MVP Paola Egonu.
    IMOCO VOLLEY CONEGLIANO
    Paola Egonu voto 9. Decisiva, determinante, imprescindibile. Non importa la qualità della ricezione, la velocità dell’alzata, la posizione da cui attacca, né la possibilità di eseguire o meno la rincorsa: il risultato è quasi sempre un colpo vincente che passa sopra o al fianco del muro. Non importa neppure la composizione del muro, perché l’opposta sa stringere la diagonale e chiudere la palla nei 3 metri, trovando degli angoli indifendibili per potenza e precisione. È proprio Egonu l’MVP della finale grazie ai suoi 37 punti (con il 63% in attacco, 5 ace e 1 muro), dopo i 29 della semifinale: un fenomeno sbarcato direttamente da Marte. 
    Joanna Wolosz voto 8,5. Gestire il cambio palla potendo confidare in una ricezione come quella sciorinata dalle Pantere è il sogno di ogni alzatrice. Così come poter servire il pallone ad un opposto dal braccio molto pesante, come Egonu, per tirarsi fuori dai pasticci, quando si è costretti a giocare in maniera “scontata”. Asia può contare su entrambi questi i fattori e li sfrutta perfettamente, così come la sua capacità di coinvolgere le bande, e di attivare in velocità le centrali anche quando il muro avversario è piazzato. 
    Miriam Sylla voto 8. Arrivano le finali e il martello gialloblù sale di livello, ormai ci siamo abituati. Ancora una volta si dimostra una garanzia sfoderando ottime prove in attacco, dando equilibrio alla squadra, e garantendo difesa, solidità in ricezione e scelte giuste (soprattutto domenica contro Novara, quando realizza 20 punti con il 47% di efficienza offensiva). 
    Robin De Kruijf voto 8. In attacco è un’arma letale. Per quanto le avversarie cerchino di montare su di lei una guardia attenta ad ogni ricezione positiva, fermarla è veramente difficile, perché la centrale olandese va altissimo e sa colpire il pallone in mille modi. Da questa soluzione l’Imoco ottiene 26 punti (di cui 3 ace e 4 muri) in due partite.
    Monica De Gennaro voto 8. Prestazioni top per il libero, che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle venete: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate perfette per le bocche da fuoco.
    Foto LVF/Rubin
    IGOR GORGONZOLA NOVARA
    Micha Hancock voto 6. Ci mette voglia e grinta, trovando un buon ritmo dai nove metri (devastante in questo fondamentale contro Chieri con ben 9 ace), ma non riesce ad essere sempre pulita e precisa in regia: le avversarie spesso leggono in anticipo le sue traiettorie e, alla fine, le percentuali in attacco di squadra rimangono piuttosto basse. 
    Caterina Bosetti voto 7,5. Final Four di altissimo livello per la schiacciatrice azzurra, sempre presente nei punti decisivi e garanzia in ricezione. Si dimostra la migliore delle attaccanti di palla alta per la Igor, non tanto per le percentuali finali (34%), quanto perché riesce a giocare con astuzia e ad appoggiarsi sul muro, anche quando ben piazzato: i suoi 31 punti tra semifinale e finale sono un ottimo bottino.  
    Nika Daalderop voto 7. Dopo che aveva dato un buon contributo in qualche scampolo della gara di sabato (5 punti con il 50% in fase offensiva), coach Lavarini la getta nella mischia anche contro Conegliano per cercare di sparigliare un po’ le carte e accendere la scintilla: alla fine, il martello olandese fattura 10 punti con il 34% in attacco e il 48% di ricezione positiva.
    Malwina Smarzek voto 5. Sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare la differenza pur non avendo la possibilità di attaccare palloni sempre perfetti, ma purtroppo in questo sport, se un opposto mette a terra 10 palloni su 32 in semifinale e 10 su 33 in finale, di solito per la sua squadra non ci sono tante speranze di alzare la Coppa. L’unico fondamentale in cui si salva è il muro (firma 3 delle 10 stampate di squadra).  
    Cristina Chirichella voto 5,5. Poco coinvolta dalla regia di Hancock, la centrale non demorde e prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano (contro l’Imoco fa 5 su 11 in attacco, dopo i 4 punti della semifinale), ma trovare la marcia in più in questo weekend è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. 
    Foto LVF/Rubin
    SAUGELLA MONZA
    Floortje Meijners voto 5,5. Quando tutto fila liscio dà l’impressione di essere un fattore per la Saugella con la varietà di colpi che si ritrova in attacco, ma quando il gioco si fa duro troppo spesso va a sbattere contro il muro avversario denotando scarso killer instinct (9 punti, 8 errori e 3 murate). Alti e bassi anche in ricezione, con il 39% di perfetta.
    Edina Begic voto 6,5. Una presenza che dà equilibrio all’intera squadra: la sua prova di qualità in ricezione non delude mai, in fase offensiva agisce solo a tratti e commette qualche piccola sbavatura, ma è proprio lei a mettere a terra punti importanti, soprattutto nel secondo e nel quarto parziale della semifinale. Fattura 12 punti, 2 muri e il 42% in attacco. 
    Lise Van Hecke voto 6. Quando c’è da “picchiare” lo fa senza troppi fronzoli e alla fine è lei la top scorer di Monza con 14 punti (con 2 stampate e il 27% in attacco), anche se abbattere il muro dell’Imoco è un’impresa ardua. Prova a prendere per mano la squadra, riuscendoci con convinzione solo nei primi due set. 
    Laura Heyrman voto 5. Il tabellino è eloquente (5 punti di cui un muro vincente) e conferma la sua semifinale tutta in salita. Le traiettorie e l’impatto con l’attacco di Conegliano fanno decisamente male e la centrale belga fatica a prendere le misure come dovrebbe, non offrendo il suo solito contributo (solo 4 su 11 in attacco).  
    Beatrice Parrocchiale voto 6,5. Il libero chiude la semifinale con il 52% di ricezione perfetta e se Monza tiene abbastanza bene in questo fondamentale è sicuramente merito anche suo. In difesa ci mette la solita determinazione, anche se il muro non agevola il suo lavoro: deve correre e mettere in risalto i riflessi. A volte le riesce, a volte meno. 
    Foto LVF/Rubin
    REALE MUTUA FENERA CHIERI
    Francesca Bosio voto 6,5. Il fatto che la Igor in quattro set abbia raccolto appena 5 muri depone a favore delle scelte della palleggiatrice, che probabilmente bene fa, alla prova dei numeri, a servire meno del solito Villani. Il problema sta nei 4 falli a muro (8 di squadra), decisamente troppi in una semifinale decisa dai dettagli. 
    Kaja Grobelna voto 7. Nel primo set fatica a prendere il ritmo in attacco (36%), nel secondo alza i giri del motore (50%), nel terzo e nel quarto è immarcabile (55%), e in una partita con tanti scambi lunghi finisce per fare spesso la differenza. Alla fine, vince il confronto con Smarzek realizzando 24 punti (con 4 muri e solo 2 errori).
    Alexandra Frantti voto 5,5. Non fosse presa a pallate dalle battute di Hancock e compagne, magari una sufficienza piena sarebbe anche riuscita a strapparla, perché in fase offensiva riesce a dare un discreto contributo (13 punti con il 31%). Tuttavia, l’aver incassato 5 ace e ricevuto con appena il 21% di efficienza contribuisce non poco a rendere difficile la vita della squadra. 
    Alessia Mazzaro voto 7. Cresce esponenzialmente nel corso della gara, raccogliendo alla fine 13 punti (di cui 7 nel terzo set). Viene utilizzata meno di Alhassan come attaccante, ma sfrutta comunque bene le occasioni che le capitano (57%). A muro è la migliore in campo della seconda semifinale (5 stampate e tanti “tocchi” che favoriscono la seconda linea), mentre in battuta non trova ace, pur avviando ben 7 break point. 
    Chiara De Bortoli voto 5,5. Non vive una delle sue giornate migliori. In ricezione fatica sulle bordate in battuta della Igor (45% di positiva e 36% di perfetta), anche se ha il compito non semplice di mascherare le lacune di Frantti e Villani. In difesa meno attenta del solito su qualche pallonetto che cade con troppa facilità. LEGGI TUTTO

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    Bosetti: “La stagione non è finita, avremo occasione di riscatto in Champions”

    Di Redazione
    La Igor lotta per due ore piene ma non basta: ad aggiudicarsi la Coppa Italia Frecciarossa è Conegliano, trascinata ancora una volta da una prestazione personale di altissimo livello di Paola Egonu, autrice di 37 punti e determinante in tutte le situazioni più complicate.
    Caterina Bosetti (schiacciatrice Igor Gorgonzola Novara): “Quando si perde una Coppa c’è sempre la giusta delusione ma credo sia anche giusto trarre qualcosa di positivo da questi due giorni e da questa partita. E’ tutta la stagione che dimostriamo di potercela giocare con tutti e oggi lo abbiamo fatto anche contro Conegliano che è una formazione fortissima. La stagione non è finita, avremo già nei prossimi giorni occasione di riscatto in Champions League e lavoreremo per alzare ulteriormente il nostro livello”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro della Coppa Italia femminile: terzo successo delle Pantere

    Di Redazione
    La vittoria ottenuta allo RDS Stadium di Rimini è la terza dell’Imoco Volley Conegliano nella storia della Coppa Italia di Serie A1 femminile: quinta finale consecutiva per la squadra gialloblu, che ha vinto nel 2017, nel 2020 e nel 2021. Le Pantere avevano perso sia nel 2017 sia nel 2018 contro l’Igor Gorgonzola Novara: quella di oggi è quindi la prima vittoria in finale contro le piemontesi.

    Le squadre più vittoriose nella storia della manifestazione restano Bergamo e Ravenna con 6 successi a testa: a seguire Perugia a quota 5 e Reggio Emilia a quota 4. Ecco l’albo d’oro:
    1978-79 Torre Tabita Catania1979-80 Monoceram Ravenna1980-81 Diana Docks Ravenna1981-82 Nelsen Reggio Emilia1982-83 Nelsen Reggio Emilia1983-84 Teodora Ravenna1984-85 Teodora Ravenna1985-86 Nelsen Reggio Emilia1986-87 Teodora Ravenna1987-88 Vini di Puglia Bari1988-89 Braglia Reggio Emilia1989-90 Cemar Modena1990-91 Teodora Ravenna1991-92 Imet Perugia1992-93 Latte Rugiada Matera1993-94 Latte Rugiada Matera1994-95 Latte Rugiada Matera1995-96 Foppapedretti Bergamo1996-97 Foppapedretti Bergamo1997-98 Foppapedretti Bergamo1998-99 Despar Perugia1999-00 Medinex Reggio Calabria2000-01 Medinex Reggio Calabria2001-02 Edison Modena2002-03 Despar Perugia2003-04 Asystel Novara2004-05 Colussi Perugia2005-06 Foppapedretti Bergamo2006-07 Colussi Perugia2007-08 Foppapedretti Bergamo2008-09 Scavolini Pesaro2009-10 MC-Carnaghi Villa Cortese2010-11 MC-Carnaghi Villa Cortese2011-12 Yamamay Busto Arsizio2012-13 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza2013-14 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza2014-15 Igor Gorgonzola Novara2015-16 Foppapedretti Bergamo2016-17 Imoco Volley Conegliano2017-18 Igor Gorgonzola Novara2018-19 Igor Gorgonzola Novara2019-20 Imoco Volley Conegliano2020-21 IMOCO VOLLEY CONEGLIANO LEGGI TUTTO

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    Super Egonu per una super Imoco: la Coppa resta a Conegliano

    Di Eugenio Peralta
    Non ce n’è per nessuno. La Coppa Italia Frecciarossa finisce ancora nella bacheca dell’Imoco Volley Conegliano, per la seconda volta consecutiva (la terza in assoluto), anche se la squadra gialloblu ha bisogno di due ore di battaglia per avere la meglio su una generosa e caparbia Igor Gorgonzola Novara. Malgrado un primo set a senso unico, in cui l’Imoco è assolutamente ingiocabile, le piemontesi non si perdono d’animo e trovano le giuste mosse tattiche (ottimo l’impatto di Nika Daalderop) per rimanere in gara fino alla fine. La differenza, alla fine, la fanno le campionesse gialloblu: su tutte ovviamente Paola Egonu, autrice di altri 37 punti (63% in attacco, 5 ace) e scontatissima MVP.

    Ma accanto alla campionessa della nazionale, che gioca su altezze a tratti davvero irraggiungibili, brillano anche altre stelle: quelle di Miriam Sylla, che tocca i 20 punti con il 55% in attacco (a cui aggiunge anche il 57% in ricezione e 2 muri), di Robin De Kruijf, impressionante nel risolvere il quarto set con tre attacchi decisivi, di una Monica De Gennaro ancora una volta superlativa in difesa e di Joanna Wolosz, che ormai non fa più notizia con la pulizia della sua regia.
    Conegliano però ha anche i suoi vuoti e i suoi momenti no, e forse è proprio questo il messaggio della 43° Coppa Italia: le donne invincibili sanno anche sbagliare. Lo fanno, e pure tanto, nel secondo set, quando accumulano 8 errori fermandosi al 28% in attacco, e poi nel terzo con altri 10 punti regalati. Può essere una buona notizia per le avversarie, ma la cattiva è che le Pantere dimostrano di saper anche soffrire, e hanno la capacità di non perdere la testa anche quando la loro imbattibilità viene messa in dubbio.
    Novara, che di errori ne commette solo 12 contro i 26 delle avversarie, può sicuramente rimproverarsi qualcosa per non aver portato a casa il secondo set, complice la scarsa incisività in attacco di Smarzek (30%) e compagne, le alzate ballerine di Hancock e in generale qualche imprecisione di troppo. Però l’impressione generale è che la squadra di Lavarini sia sempre viva, grazie al gran carattere di gente come Bosetti e Washington, e che abbia ancora molti margini di miglioramento: basti dire che in finale è mancato l’apporto di Britt Herbots, da recuperare al più presto. Insomma, le possibilità ci sono e per fortuna delle novaresi alla rivincita mancano appena due giorni: martedì la gara di andata delle semifinali di Champions.
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Imoco Volley Conegliano-Igor Gorgonzola Novara 3-1 (25-17, 25-23, 22-25, 25-18)Imoco Volley Conegliano: Caravello (L) ne, Gicquel ne, Butigan ne, De Kruijf 13, Folie 6, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Adams ne, Gennari 1, Wolosz, Hill 8, Sylla 20, Egonu 37, Fahr ne. All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Populini, Herbots 3, Napodano (L) ne, Zanette ne, Battistoni ne, Bosetti 15, Chirichella 6, Sansonna (L), Hancock 3, Bonifacio ne, Tajè ne, Washington 9, Smarzek 11, Daalderop 10. All. Lavarini.Arbitri: Santi e Tanasi.Note: Incontro disputato a porte chiuse. Conegliano: battute vincenti 7, battute sbagliate 11, attacco 52%, ricezione 60%-46%, muri 6, errori 26. Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 6, attacco 35%, ricezione 54%-36%, muri 5, errori 12. LEGGI TUTTO